domenica 30 giugno 2013

Il racconto dell'Isterocosa


Non ho nemmeno fatto in tempo a sperare che non arrivassero che erano già arrivate: 24° giorno, puntuali come un orologio svizzero, fortunatamente meno dolorose del solito, segno che forse i soldi che sto spendendo con la mia gine-omeopata non sono proprio del tutto buttati al vento. Comunque, sono arrivate. Per rovinarmi il weekend.
Per non pensarci e distrarmi dai neri pensieri che stanno lì pronti a saltarmi addosso vi racconterò della mia Isterocosa, in onore di Princess che tra un mesetto dovrà affrontarla. 
L'isterosalpingografia come tutte voi Cercatrici sapete è l'esame delle tube che serve a scoprire se queste sono aperte (e quindi gli spermatozoi hanno via libera per arrivare a destinazione) oppure no. E' antipatica, odiosa e traditrice, per molti motivi.
- Fa paura: tutti ti terrorizzano che fa male, e un fondo di verità c'è.
- Fa rabbia: se la risposta è negativa (cioè se sono chiuse) DISPERAZIONE ASSOLUTA, ma se è positiva non puoi tranquillizzarti fino in fondo, perchè le tube possono essere apertissime come due autostrade, ma se le piccole "ciglia" che le ricoprono, e che dovrebbero accompagnare gli spermini nel loro cammino, non fanno il loro lavoro, allora sono inutili. E questo, ovviamente, dall'Isterocosa non si vede.
- Ti illude: dicono che una volta fatta  le tube a quel punto sono libere da qualsiasi impedimento , insomma sono APERTISSIME, e quindi i mesi successivi sono i migliori per rimanere incinta. Dicono. 
Io mi sono decisa a farla a febbraio di quest'anno, dopo un anno abbondante di tentativi. La gine mi aveva fatto fare prima i dosaggi ormonali che avevano rilevato un valore del fattore LH poco più alto dell'FSH, perciò mi aveva prescritto 6 mesi di integratore di Inositolo, che aiuta l'ovulazione, e secondo lei in quei 6 mesi le avrei sicuramente "dato buone notizie".
 Una volta passati però, e senza nessuna buona notizia, mi ha consigliato di fare l'Isterocosa, "per toglierci il pensiero".
 Presa la decisione la parte più difficile è stata trovare dove farla e riuscire a prendere prendere l'appuntamento. Va fatta nei primi giorni del ciclo, subito dopo la fine delle mestruazioni, quindi finchè non ti vengono non puoi telefonare per prendere appuntamento. Nella mia città non la facevano da nessuna parte, a Firenze solo all'ospedale più grande, altrimenti ai centri privati. Ho provato ha chiamare più volte il numero dell'ospedale, ma era sempre occupato e dopo mille tentativi (e dopo aver cercato su internet, che si sa, ha tutte le risposte..) ho capito che per farla lì avrei dovuto aspettare chissà quanto tempo. Mi ero quasi rassegnata ad andare in un centro privato ma poi ci siamo ricordati di un collega di Carl la cui moglie lavora in un'ospedale di una piccola città vicina dove miracolosamente effettuavano l'isterocosa, e grazie al suo aiuto sono riuscita a prendere l'appuntamento, e a pagare solo 34 euro di ticket, una grande botta di fortuna!!!! Il dottore dell'ospedale mi ha fatto un colloquio per spiegarmi come funzionava l'esame e mi ha fatto firmare un foglio dove dichiaravo che sapevo che l'esame era doloroso (TERRORE!!), che  poteva causare infezioni (ARGH!!) e mi impegnavo a NON avere rapporti non protetti fino al ciclo successivo perchè il liquido RADIOATTIVO di contrasto avrebbe fatto male all'ipotetico bambino. Mi ha prescritto un antibiotico (io oooodio gli antibiotici, come direbbe il Puffo Brontolone, perchè se li prendo mi si abbassano le difese e dopo mi ammalo di qualsiasi cosa, in più mi viene subito la cistite...) e mi ha dato appuntamento per il 7° giorno del ciclo. 
Il giorno X ho preso un buscopan la mattina dopo colazione, perchè avevo letto su internet che poteva aiutare con il dolore..e poi siamo partiti. Superato l'iniziale caos che c'è in tutti gli ospedali (fila per prenderere il numero, fila per fare l'accettazione, fila per pagare il ticket, fila per tornare all'accetazione) grazie alla calma di Carl (io ero già parecchio isterica e  sono stata sul punto di piangere più di una volta), siamo arrivati finalmente in sala d'aspetto. 

Di fronte a noi c'era una coppia straniera, forse dell'est, più grandi di noi...lei sembrava così spaventata e sperduta, lui le stava accanto senza dirle niente, più spaesato di lei...ho immaginato quanto dovesse essere difficile affrontare il percorso dell'infertilità per una donna che si trova lontana da casa, che non conosce bene la lingua, magari non ha amiche con cui confidarsi, ha difficoltà economiche..mi sono messa nei suoi panni e ho pensato che in fondo io sono fortunata....nel frattempo Carl cercava di distrarmi facendomi chiacchierare di mille cose, ma io non lo ascoltavo...
Ad un certo punto è uscita una ragazza accompagnata da un giovane medico, che aveva appena fatto il mio stesso esame: tutta tranquilla, senza un capello fuori posto, come se fosse appena uscita da una seduta dall'estetista! Io non mi sono affatto tranquillizzata, anzi mi sono sentita ancora più impaurita e inadeguata...anche perchè a quel punto toccava a me. Ho salutato Carl e ho seguito il giovane medico, da sola. Paura paura paura. Il ragazzetto ha scherzato sul fatto che si vedeva che ero terrorizzata...ma io non ce la facevo nemmeno a rispondergli. Nella stanza dell'esame mi aspettava il dottore e miracolosamente la moglie del collega di Carl, che aveva avuto il permesso di stare lì con me per farmi coraggio! Mi sono spogliata di tutto, ho indossato l'orribile camicione verde aperto davanti e delle scarpette per i piedi. Mi sono stesa nella simpatica solita posizione ed è iniziato. E' durato credo 5-10 minuti. All'inizio niente di che, il momento peggiore è stato quando hanno immesso il liquido di contrasto, il dolore era simile a quello del ciclo ma concentrato all'ennesima potenza. In quel momento sono usciti tutti e il dottore ha fatto la radiografia, mi chiedevano se sentivo male e io rispondevo di si, avevo gli occhi chiusi e non ho fatto altro che ripetere il mio mantra buddista all'infinito, avranno pensato che ero pazza, ma non me ne fregava niente! Poi finalmente è finito, e in un attimo non sentivo più niente. Il dottore mi ha detto subito che era tutto a posto, mi ha fatto vedere sullo schermo le mie tube (dei fili sottilissimi) illuminate dal liquido di contrasto che era passato. Mi sono sentita super felice e piano piano mi sono rivestita e dopo qualche minuto sono tornata da Carl, che mi ha accolto con un:"Già fatto???" 
Per me è stata la prima volta che facevo un esame così invasivo, anche se immagino che nella mia carriera di Cercatrice le difficoltà da affrontare saranno ben altre. Una volta fatta posso dire che non è piacevole, ma che per fortuna dura veramente poco e quando finisce il dolore sparisce subito, quindi ci si può godere la giornata di riposo e le coccole del maritino. Sicuramente è utile, perchè nel caso le tube fossero chiuse ti "dirottano" subito verso il percorso della pma senza farti fare altri esami...nel mio caso è stato un sollievo sapere che erano aperte, ma come ben sanno le altre Cercatrici "sine causa", a volte si preferirebbe avere un PERCHE' di quello che stiamo passando.......e sentirsi dire che "è tutto a posto", quando comunque non succede niente e la cicogna non arriva mai...è quasi peggio. Perchè tante volte mi sono chiesta: "Ma se nel nostro corpo E' TUTTO A POSTO come dicono loro....allora sarà la nostra testa che non va bene????"
E questa domanda non ha avuto ancora nessuna risposta.

mercoledì 26 giugno 2013

Ballate, come se nessuno vi guardasse

Questa frase me l'hanno regalata..e io la regalo a voi Cercatrici, a tutte voi che come me a volte pensate di aver perso la strada..che come me lasciate passare i mesi guardando in su, scrutando il cielo in attesa di scorgere le candide ali della Cicogna....questa è per Noi:

"...E ricordate che il tempo non aspetta nessuno. 
Allora, smettete di aspettare di finire la scuola, di tornare a scuola, di perdere cinque chili, di prendere cinque chili, di avere dei figli, di vederli andare via di casa. Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi e di divorziare. Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una nuova casa. Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno, l'inverno. Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente. La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio. Un pensiero per oggi: lavorate, come se non aveste bisogno di soldi; amate, come se non doveste mai soffrire; ballate, come se nessuno vi guardasse. "

Alfred Souza


E' difficile..ma vale la pena provarci..



mercoledì 19 giugno 2013

Sospesa

Vi capita mai di sentirvi "sospese"? E' così che mi sento in questo periodo...in sospeso, oscillante su una barca a motore che ha finito la benzina e si è fermata in mezzo al mare.
 Ci riflettevo perchè finalmente è arrivata l'estate, quella vera, ma con lei non sono arrivati il solito buon umore, la solita voglia di uscire, i soliti mille progetti da realizzare. Le cose sono cambiate. E' già la seconda estate  alla quale arrivo colma di speranza, con il sogno di godermi il sole e il mare con il pancione..mi andrebbe bene anche un pancino..ma non ho nell'uno nell'altro. E così sono sospesa, senza energia per progettare le vacanze, senza stimolo, in bilico tra la speranza e la rassegnazione, in continua oscillazione tra queste due cose. 
Non so se capita anche a voi, io non riesco più a progettare niente. Mi sembra che ogni aspetto della nostra vita sia comunque legato con un filo sottilissimo ma tenace all'idea che "la cicogna potrebbe arrivare", e quindi tutto impallidisce in confronto a questa meravigliosa ipotesi..tutto perde importanza.
 Dall'altra parte però mi arrabbio con me stessa perchè so che così non va bene, perchè la nostra vita non può fermarsi, voglio con tutta me stessa apprezzare e godere di ogni momento di felicità, e così mi sforzo di organizzare mille diversivi, di ritrovare da qualche parte la Ellie iperattiva ed entusiasta di qualche anno fa. Ma faccio veramente una grande fatica, perchè forse quella Ellie non c'è più. 



E' come se il treno della nostra vita , che dovrebbe andare da Roma a Firenze, all'altezza di Arezzo abbia deviato il percorso e stia facendo delle stupide fermate intermedie nei paesini sperduti che non c'entrano niente con il tragitto stabilito. Sicuramente questi paesini saranno anche bellissimi da visitare, tutti mi dicono "Guarda che bei paesi, goditi questo viaggio, perchè non scendi a dare un'occhiata!!" Ma a me non importa niente degli altri paesini, io voglio arrivare a Firenze!!! Eppure questo treno ostinato continua a girare e girare seguendo un percorso tutto suo, sembra proprio che non abbia nessuna intenzione di andarci, a Firenze. 
Non so se ho reso l'idea....
Sarà che questo mese, il primo mese Free from Stick, il mio corpo ha deciso di scioperare, e perciò NIENTE segnali dell'ovulazione (non so nemmeno se l'ho beccata..)e adesso nemmeno l'ombra di un fantasintomo di quelli che allietano abitualmente il mio PO. Quindi brancolo nel buio. Buio, stanchezza, treni impazziti e amiche che hanno scelto il nome del bambino che presto arriverà. 


domenica 9 giugno 2013

Sticko o non sticko?

Oggi volevo parlarvi degli amati/odiati stick per individuare l'ovulazione. Il fatto è che come ogni mese, una volta che arrivano le simpatiche Rosse, devo segnare sul computerino il giorno di "Inizio nuovo ciclo", e lui mi dice quando dovrò fare gli stick per questo mese. E ogni volta un pò lo odio e un pò lo amo. 
Prima di avere il computerino compravo gli stick usa e getta. All'inizio, quando li ho scoperti, dentro di me ho dedicato una preghiera di ringraziamento all'inventore di una tale meraviglia. Poter sapere in modo così semplice e veloce QUANDO l'ovetto era pronto per essere sganciato e quindi quando erano questi benedetti giorni fertili mi sembrava incredibile.
 E poi mi stavano anche simpatici: quando è il giorno giusto esce fuori una faccina sorridente, che ti riempie di orgoglio. Sembra dirti: "Ce l'hai fatta anche questo mese!!! Adesso il gioco si fa serio..dateci dentro e forse vincerete!!!"



 L'unico lato negativo mi sembrava quello economico, però pensavo che mi sarebbero serviti solo per qualche mese..povera illusa. E così, molto a malincuore, ci siamo decisi per comprare il computerino, perchè rispetto a quelli usa e getta gli stick che vanno nel computerino costano di meno. Quando l'ho comprato mi sono detta: "Sta a vedere se ora che ho comprato questo affare rimango incinta e non mi serve più"...ma questa misera speranza si è dileguata subito, dato che lo sto ancora usando tutti mesi, sigh. 
Ho letto su CUB e su altri forum che tante Cercatrici "interpretano" gli stick senza computerino, solo guardando le lineette che appaiono nella fessura. Anche io, ora che ce l'ho da un pò di tempo, potrei fare a meno del computer, perchè ho capito il meccanismo...ma dato che ormai la spesa l'ho fatta continuo ad usarlo, anche perchè vedere l'apparizione dell'OVETTO due giorni al mese mi rassicura sempre. 
C'è però un lato negativo notevole, che all'inizio non avevo considerato. Si entra in un meccanismo per cui una volta che SAI quando avviene l'ovulazione, in quei giorni DEVI avere rapporti. Non esiste febbre, stanchezza, non avere voglia (che può starci anche quello no?)....bisogna farlo e basta. Perchè dopo quei due fatidici giorni hai perso il treno, arrivederci ovetto, se ne riparla il prossimo mese..forse. 
Non so se tutte le Cercatrici cadono nel tranello..so che io ci sono cascata. A mia discolpa posso dire che gli orari di lavoro miei e di Carl sono assolutamente non favorevoli alla procreazione, dato che lui fa il turno di sera e torna sempre tardissimo e io alle 6:30 mi sveglio per andare a lavoro per tornare a casa alle 18:30, quando lui ovviamente non c'è perchè è già uscito. Insomma, durante la settimana ci vediamo giusto per salutarci e dirci le cose "necessarie" per mandare avanti la casa e non far morire di fame  Trovatello, e se siamo fortunati ci chiediamo com'è andata a lavoro e parliamo un pò prima di crollare in un sonno profondo. Non riusciamo neanche a mangiare mai insieme. 
Immagino che ci saranno coppie che nonostante gli orari sfalsati riescano ad avere l'energia e la passione per dedicarsi l'una all'altro tutti i giorni, o "un giorno si e un giorno no", come raccomandano i medici, e hanno tutta la mia ammirazione.....ma noi no. 
Noi (soprattutto Carl, a dire la verità, che tra l'altro fa un lavoro dove si fatica fisicamente, al contrario di me) abbiamo bisogno di tempo, di calma, di relax. Noi dovremmo vivere in un'infinita vacanza per essere felici...o uno dei due dovrebbe licenziarsi (ma allora non so se saremmo molto felici). 


Avete visto "Tutti i santi giorni"? Un film meraviglioso, ho pianto dall'inizio alla fine e lo rivedrei per farmi del male all'infinito....ma ....loro lo facevano TUTTI I SANTI GIORNI appunto, nonostante lui facesse il turno di notte e lei dovesse schizzare via dopo pochi minuti per correre al lavoro. Mi chiedevo: se loro che lo facevano tutti i santi giorni non ci sono riusciti..come potremo noi, che riusciamo a stare insieme solo nel weekend....insomma, come faremo??? Ma certo, ci sono gli stick!!! Se lo stick dice OVETTO, bisogna proprio fare uno sforzo, perchè stasera è quella giusta.  Gli stick sono stati quindi utilissimi, ma anche "traditori". Perchè farlo a comando non piace a nessuno, e dopo un pò di mesi Carl ha cominciato a odiarli. Anzi, con lui ottengono l'effetto contrario, smorzando sul nascere ogni impeto di passione. Così, per correre ai ripari, ho continuato a "stickare", ma senza renderlo partecipe dei risultati del computerino. Quando erano i giorni SI, cercavo in tutti i modi di "convincerlo" a non cedere alla stanchezza, e fin'ora ci sono quasi sempre riuscita.
Però qualcosa mi dice che comincio a odiarli anch'io questi stick. La delusione ogni mese è ancora più forte ("Ma come, siamo stati così bravi, lo abbiamo fatto i giorni precedenti, il giorno dell'ovetto e anche il giorno dopo e non è successo niente??????") e da fedele alleato questo computerino sta diventando un antipatico "direttore della nostra intimità", e i suoi consigli non servono a un bel niente.
Perciò, consultatami con Carl, ho preso la decisione che per qualche mese NON STICKERO'. Abbiamo bisogno di un pò di libertà e di goderci la riciproca compagnia QUANDO PARE A NOI. E se salteremo il giorno X...pace. Tanto dopo l'estate la Ricerca si farà più impegnativa, e se decideremo di rivolgerci ad un CENTRO avremo un bel pò di stress che ci aspetta. Possiamo concederci qualche mese di Ricerca Rilassata.
L'estate sarà quindi
FREE FROM STICK!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 5 giugno 2013

Ipotesi B

Stanotte ho fatto uno strano sogno, confuso e cupo. Ricordo solo che avevo appena fatto il mio bambino..non ricordo niente del parto, ma lui era appena nato. Lo tenevo tra le braccia, in silenzio. Ero calma, gli davo il latte, sapevo quello che dovevo fare. Non c'era nessuno con me, a parte mio padre, che mi osservava a distanza, aveva fiducia che me la sapessi cavare. Restavo calma anche quando il bambino rigurgitava un pò di latte sulle mie mani..dicevo ad alta voce (non so a chi, visto che ero sola) "Il suo primo rigurgito!" e mi sentivo quasi emozionata per questa cosa. Poi improvvisamente tutto quel silenzio e quella solitudine mi colpivano e mi guardavo intorno, chiedendo "Ma questo bambino a che ora è nato? Quanto pesa?" e nessuno mi rispondeva. Lo chiedevo di nuovo, e qualcuno, forse mio padre, mi diceva che era nato alle 12:10. "Allora dobbiamo avvisare tutti, non è stato avvisato nessuno." e cercavo il cellulare per mandare un messaggio. Intanto sentivo che mio padre parlava al telefono con mia madre e si arrabbiava perchè lei non c'era, perchè si era trattenuta da qualche parte. Prendevo il cellulare e volevo scrivere il messaggio e mi accorgevo di non sapere il nome del bambino. Mi sforzavo di trovargli un nome nella mia mente ma non veniva fuori niente. Pensavo di scrivere: "Simone è nato alle ore...." poi mi dicevo che no, Simone non era lui, non era il suo nome. Allora dicevo: "Trovatello è nato alle ore...." ma no, con orrore mi rendevo conto che quello era il nome del mio cane, non del mio bambino! E lui non aveva nome. 

E così mi sono svegliata di scatto, piena di tristezza. E di mal di pancia. Erano le 6, sono andata in bagno, ma già lo sapevo cosa avrei visto. Poi sono andata in cucina a mettere sul fuoco l'acqua per la borsa calda. 
IPOTESI B.



lunedì 3 giugno 2013

Sfogo libero in attesa di verificare l'Ipotesi

E' lunedì sera, ma non vedevo l'ora di rifugiarmi qua per raccontare e un pò sfogarmi...oggi visita dalla gine numero2, quella che è anche omeopata. 
Premetto che l'organizzazione della giornata era un pò folle: andata e ritorno in giornata a Roma col treno (io sono romana emigrata in Toscana, e la gine numero 2 era la mia gine da quando ero fanciulla, perciò continuo ad andare da lei ogni tanto...) con annesso sciopero dei mezzi quindi caos indicibile per le strade e necessità di mobilitare tutta la famiglia per accompagnarmi/riportarmi dato che la gine-omeopata sta dall'altra parte di Roma rispetto a dove stanno i miei. 
Detto questo, la visita è stata abbastanza inutile, diciamo che si è avvicinata molto all'IPOTESI B (quella del Ritorno sulla Terra). Mi ha cambiato i rimedi omeopatici, mi ha visitato e ha detto che è tutto bellissimo là dentro, ha riguardato le analisi, mi ha fatto di nuovo un milione di domande sulle cose più disparate (come sono i miei sogni, come vado in bagno, cosa mi piace mangiare eccetera, ma chi conosce gli omeopati sa che è una prassi..) e poi se n'è uscita con due perle di saggezza che mi hanno fatto pentire di essermi fatta tutto quel viaggio per andare da lei. La prima è stata: "...Bene, ADESSO è proprio il momento per voi di cercare una gravidanza!!!".........mio sguardo basito...si è corretta dicendo:"Si, lo so che è un anno e mezzo che già la cercate..ma ora è proprio il momento di darsi da fare perchè le condizioni sono buone!"...Sorvolando su questo, siamo andate avanti a parlare....e mentre le parlavo della difficoltà/tristezza di programmare i rapporti, anche a causa dei nostri orari di lavoro sballati, lei ha rincarato la dose dicendo che "bisogna incrementare questi rapporti, devi ravvivare tu la cosa, cerca di "prenderlo di mattina"!!!!!"
Cara gine - omeopatica, che oltretutto mi conosci da 10 anni, pensi che io non sappia come si fa per far nascere i bambini?????? Secondo te cosa abbiamo fatto fino a adesso, abbiamo veramente scrutato il cielo sperando di veder volteggiare le grandi ali di una cicogna con il suo bel fagottino nel becco????
Ma io un pò me lo aspettavo che sarebbe stata una visita senza senso....faceva parte dell'ipotesi B.
La cosa che mi ha più rattristato di oggi però è stato parlare con mia madre di Questa Cosa. Quando ci vediamo lei di solito mi chiede, sempre con le stesse parole: "Allora come stai? Ti sei un pò tranquillizzata?"  E ogni volta mi fa innervosire perchè mi rendo conto che non capisce assolutamente quello che provo. Provo a spiegarglielo, e ci ho provato anche stavolta. Ma quello che viene fuori è che io sono stressata, che sicuramente è per questo che non viene, e che devo solo "aspettare fiduciosa, visto che non ho niente che non va, andare avanti con la mia vita e non fissarmi". Questa volta mi sono un pò accalorata, perchè ho cercato di spiegarle che il fatto che ancora non è uscita una causa non vuol dire che non ci sia e che sia tutto a posto. Io CI SPERO, ovvio, ogni volta ci spero, ma non posso essere tranquilla al 100%, perchè so anche che ci sono moltissime coppie che non trovano mai la causa della loro sterilità, o che comunque ci possono essere tantissime cause che noi non abbiamo ancora indagato. Io NON vorrei dover spiegare queste cose a mia mamma per farle capire il perchè mi sento così. Vorrei che lei lo capisse da sola. Vorrei solo uno sguardo di comprensione vera, non molto di più. Ma più le parlo, più sento quanto siamo distanti su Questa Cosa. 
Lei mi ha anche detto che non capisce forse perchè lei e le sue amiche  non ci pensavano proprio ad avere figli a 30 anni, anzi si preoccupavano di non averne. Ha detto anche che "a lei è capitato" (e sarei io), ma è stata l'unica delle sue amiche ad avere un figlio a 27 anni. Mia mamma è stata giovane negli anni '70, io rispetto e ammiro le idee di libertà e di emancipazione che lei e le sue compagne hanno portato avanti coraggiosamente, sono una donna libera e indipendente anche grazie a loro. Ma mi rendo conto che su Questa Cosa non parliamo la stessa lingua. 
Io non sono una che sta chiusa in casa, che non ha interessi, che non pensa ad altro che a sfornare figli come unica realizzazione. Ho il mio lavoro, la mia vita, ho un sacco di amiche, di amici, di interessi. Amo la mia vita e ne sono felice. Però so che desidero che io e Carl possiamo diventare genitori con tutto il cuore. E il pensiero che questo non possa succedere mi riempie di paura e tristezza. Non mi sembra tanto strano...