venerdì 22 dicembre 2017

Alla ricerca delle scuola materna

Da poco tornata dal controllo dal Super-gine: il collo dell'utero è rimasto uguale per fortuna, possiamo partire!
Dovrò stare sempre a riposo, ovviamente, ma almeno saremo a Roma e potremo passare le feste con i miei!
Stanotte non ho dormito per la paura, ero preoccupatissima...anche perchè mi sono resa conto che cercare di "riposarsi" con Cesare è quasi più complicato e faticoso che non riposarsi! 
L'importante è che questa settimana sia andata, la prossima avrò un sacco di persone disponibili ad aiutarmi, e poi ci penseremo! 
Come ho imparato durante i due mesi e mezzo di immobilità durante la gravidanza di Cesare, bisogna darsi obiettivi vicini e procedere a piccoli passi!
Questa settimana la mia unica uscita è stata per andare alla recita di Cesare all'asilo, e devo dire che ne è valsa la pena!!! Non me la sarei persa per niente al mondo!
Ovviamente ho pianto fin dalle prime note delle canzoni natalizie che facevano da sottofondo, e ho continuato per tutto il tempo...erano tutti troppo belli e commoventi!
I più piccoli, che hanno poco più di un anno, hanno fatto le pecorelle, Maria, Giuseppe e il Bambinello, mentre i più grandicelli facevano gli angeli, i pastori e i Re Magi!
Cesare era proprio uno dei Re Magi, ed è salito sul palco con il suo costume arancione e il copricapo, e un finto cammello da cavalcare!
Lui e gli altri Re Magi hanno fatto tre giri del palco correndo come matti sui loro cammelli, divertendosi un mondo! Era così felice e orgolioso di sè, e quando ci ha visto battere le mani lo era ancora di più!
Le maestre sono state bravissime ad organizzare tutto con dei bimbi così piccoli, e hanno confermato ancora una volta la buonissima opinione che ho di loro e dell'asilo.
E ora visto che siamo in argomento vi racconto della mia indagine sulle scuole materne, in previsione dell'iscrizione per l'anno prossimo che andrà fatta a febbraio.
La scuola che ci toccherebbe di stradario, nella quale quindi siamo sicuri di avere il posto, non è così vicina come si potrebbe pensare, bisogna comunque andarci in macchina. E' una statale, con 4 classi di 28 bambini ciascuna. Ogni classe ha due insegnanti che si alternano e sono in compresenza solo per un'ora e mezza dalle 11.30 alle 13, in pratica nel momento del pranzo. E' molto grande perchè si trova nello stesso complesso delle elementari, e l'impressione che ho avuto non è stata buona. Ho parlato con un'insegnante molto gentile e disponibile, ma le cose che mi ha detto sono state più o meno tutte negative! Ha precisato che 28 bambini sono tanti e non riescono a lavorare bene; che in giardino non li portano mai d'inverno perchè si allaga sempre; che hanno un orto che però non sono mai riusciti a fare sempre per mancanza di organizzazione; che non c'è nessun tipo di inserimento per i nuovi arrivati, semplicemente  i primi tre giorni fanno tutta la mattina senza mangiare e poi successivamente introducono il pranzo; che non li fanno dormire, ma mi ha mostrato una stanzetta con dei materassini per il "rilassamento"; che le attività che fanno sono limitate all'ora di compresenza prima del pranzo. Anche l'ambiente scolastico non mi è sembrato molto allegro nè curato: c'è un solo bagno per tutte le classi, era tutto molto "da scuola elementare", più che da asilo. Il mangiare viene portato da una ditta esterna, perchè non c'è la mensa. 
Sono uscita dall'incontro molto sfiduciata, e ho pensato che non voglio che Cesare vada lì. 
Pochi giorni prima avevo visitato una scuola comunale, sempre abbastanza vicina (ma sempre da dover raggiungere in macchina), che mi aveva fatto un'impressione molto migliore. E' molto più piccola, essendo solo il complesso della scuola dell'infanzia, ha tre classi di 25 bambini ciascuna. Ogni classe ha il suo bagnetto, gli ambienti mi sembravano più accoglienti e raccolti, più a misura di bambino. Fanno una specie di inserimento per i nuovi: il primo giorno poco tempo insieme al genitore, poi da soli ma solo per tre ore. I bimbi di tre e quattro anni fanno il sonnellino pomeridiano. Ho conosciuto la maestra che dovrebbe prendere i tre anni l'anno prossimo, e mi è sembrata brava e affettuosa. Essendo comunale hanno un pò più di disponibilità economica rispetto alla statale, possono fare più cose, e le maestre hanno un pò più di tempo di compresenza.
Il problema è che per noi non è quella di stradario, quindi in graduatoria saremo tra gli ultimi: abbiamo pochissime possibilità di essere presi.
Poi sono andata all'incontro anche della materna privata dove va ora Cesare al nido. Vi dico subito che i lati positivi di questa scuola sono tantissimi, e Carl è molto propenso a mandarlo lì. 
Per prima cosa Cesare conosce già l'ambiente, le maestre, le custodi: per lui non sarebbe un cambiamento molto grosso, dato che succede spesso che il nido e la materna svolgano delle attività insieme e condividano dei momenti comuni.
Noi anche conosciamo già la scuola, e per il momento ne siamo contentissimi. La struttura è bella, accogliente, colorata, con un giardino bellissimo.
In più molte mamme che hanno i bambini al nido hanno anche fratelli più grandi che frequentano o hanno frequentato la materna lì, e ne parlano tutte entusiaste. Io stessa potendo accedere al gruppo Facebook della scuola, che è lo stesso per nido e materna, ho la possibilità di vedere le varie attività che fanno i bimbi più grandi, e in effetti sono tantissime: musica, ginnastica, una specie di inglese giocato, prescrittura e prelettura per i 5 anni, rugby, laboratori di intercultura (dato che nella nostra zona c'è un'altissima presenza di bimbi cinesi lavorano sui caratteri della scrittura cinese e sul tangram), e poi hanno un orto bellissimo dove passando molto tempo facendo cose diverse a seconda delle stagioni; fanno la vendemmia a ottobre, la spremitura delle olive a novembre, li portano nei boschi vicini a raccogliere castagne..insomma, sulla qualità delle iniziative e sul fatto che sia una scuola molto attiva non ho dubbi.
E' vicinissimo a casa nostra e a quella dei miei suoceri: Carl potrebbe continuare a portare Cesare in bicicletta la mattina, e anche i nonni sarebbero facilitati a darci una mano.
Hanno la cucina interna, e il cibo è veramente buono e curato (ho potuto anche assaggiare di persona dato che sono stata a pranzo lì un giorno). Ogni classe ha il suo bagnetto.
Hanno orari più flessibili delle scuole statali, cosa che faciliterebbe la nostra gestione familiare se e quando tornerò a lavorare.
Dal punto di vista del numero dei bambini sono comunque tanti, anche se organizzati in modo diverso. Le classi sono quattro: tre di 28 bambini e una di 21 bambini (essendo più piccola come spazio). Le maestre sono quattro più due che si spostano a seconda delle attività. Le classi sono miste, cioè con bambini delle varie età insieme: loro dicono che è un'esperienza molto utile per i bambini, sia per i piccoli che per i grandi. La mattina le attività vengono svolte nella propria classe, poi dopo il pranzo i piccoli di tre anni vanno a dormire tutti insieme con una maestra a turno, mentre gli altri vengono suddivisi in gruppi e fanno varie attività con le altre maestre in base all'età. Poi c'è la merenda  tutti insieme e l'uscita. Quindi in pratica i bambini prendono confidenza e passano il tempo un pò con tutte le maestre, anche se hanno la loro di riferimento.
I lati negativi dal mio punto di vista sono solo due: il costo ( che comunque non è esorbitante, 240 euro al mese compresa la mensa e le merende..secondo Carl ce la potremmo fare facendo un pò di sacrifici), e il fatto che è una scuola cattolica. Questo ultimo punto mi ha fatto un pò riflettere: come sapete noi pratichiamo il Buddismo, ma non ho intenzione di far sentire i miei figli dei "marziani" per questo...la religiosità è una cosa del tutto personale, che si matura col tempo, e quindi non ho problemi all'idea che Cesare possa imparare le preghierine o fare religione a scuola (visto che alla materna è prevista). Mi sembra che a questa età sia tutto un gioco, non credo che possa esserci il pericolo di un "lavaggio del cervello"...l'importante secondo me è che la religione non venga utilizzata in ambito educativo (della serie:"Comportati bene se no vai all'inferno" o "Finisci tutto il cibo perchè sprecare è peccato" e cose così), ma per ora mi sembra che in questa scuola ci sia molto rispetto e sensibilità.
Le educatrici sono tutte laiche, e i valori cattolici che vengono portati avanti sono quelli della pace, dell'integrazione e dell'accoglienza, tutte cose che ovviamente condivido.
Anche il fatto che viviamo in un quartiere assolutamente multiculturale aiuta secondo me a non "calcare troppo la mano" sugli aspetti religiosi.
In ogni caso quando è arrivato Natale una delle maestre di Cesare (che sa che siamo buddisti) mi ha chiesto se per noi era un problema che lui partecipasse alla recita, e questo mi ha fatto piacere e mi è sembrato un segno di rispetto non scontato.
Insomma, per tirare le somme: a gennaio faremo l'iscrizione alla nostra materna privata, perchè vogliamo essere sicuri di avere almeno il posto qui. Poi, Anita permettendo, dovrei andare a vedere altre due scuole materne statali abbastanza vicine, sempre non di stradario, che faranno gli open-day a gennaio e che se mi piaceranno potremo mettere nella domanda, oltre alla comunale che ho già visitato, escludendo perciò quella di stradario che mi ha fatto una così brutta impressione.
Così se ci prenderanno in qualcuna di queste avremo la possibilità di scegliere tra la privata e una pubblica. 
E ora vi saluto, e ne approfitto per augurarvi Buon Natale e delle bellissime feste!!



lunedì 18 dicembre 2017

Ci risiamo: allarme rosso!

Finisco oggi le 30 settimane, e il mio collo dell'utero ha deciso di iniziare a dare problemi.
Stamattina al controllo dal Super-gine misurava tra 2.3 e 2.7 cm. Troppo corto.
Ci risiamo. Sono di nuovo a rischio.
Come sapete negli ultimi due mesi sono andata a fare il controllo ogni quindici giorni, proprio per scongiurare il peggioramento improvviso della situazione; in effetti era già da un pò che la misura era intorno ai 3 cm, sempre corto, ma almeno non pericoloso. Però sotto i 2.5 cm non doveva andare.
Credo che da quando Anita si è girata, con la testa in posizione "di lancio", prema di più e forse la pressione sul collo dell'utero è aumentata.
O forse semplicemente il mio corpo reagisce così. 
Con Cesare era successo a 29 settimane, e in modo più drammatico (era 1.8 cm), ma anche stavolta ci siamo vicini.
E così questa settimana devo cercare di fare il meno possibile, e venerdì mattina ritorno dal Super-gine a vedere com'è la situazione.
Anita sta bene, pesa circa 1.7 kg, è nella norma e bella vitale (si muove sempre tantissimo), ma ancora troppo piccola per nascere. Deve restare dentro ancora un altro mese, per arrivare almeno alle 34 settimane.
Non mi sento tanto impaurita come l'altra volta, però so che la situazione è seria e non va sottovalutata. 
Dentro di me sentivo che sarebbe successo, era tra le opzioni diciamo, anche se ovviamente speravo di evitarlo.
Carl è già andato nel pallone: è un periodo in cui è stanco e nervoso di suo, discutiamo spesso, e adesso con questa notizia si è preoccupato ancora di più. 
Per fortuna se tutto va bene (cioè se le mie condizioni non peggiorano) venerdì sera andremo a Roma per una settimana, almeno mi aiuterà mia mamma e ci rilasseremo un pò tutti. Se invece il collo dell'utero si accorcia ancora è un bel casino, ma non voglio pensarci.
Le mie due settimane da casalinga spensierata sono volate: tra i giri per la burocrazia e quelli per vedere le scuole materne non mi sono riposata un gran che, e il fine settimana dei nostri compleanni è stato funestato da un terribile virus intestinale che ha colpito prima Cesare (in forma leggera per fortuna), e poi me e Carl (in modo molto più devastante!). 
Ci eravamo appena ripresi, e questa settimana avevo in mente di fare TUTTI i regali di Natale, iniziare a dividere e sistemare i vestitini di Cesare da piccolo per metterli da parte per Anita oppure regalarli, e preparare la partenza per Roma.
Ovviamente non farò niente di tutto ciò. Mia suocera andrà a prendere Cesare all'asilo e lo porterà qui, e la mattina cercherò di stare il più ferma possibile.
Pazienza. 
Ripeto, forse un pò ero preparata, me lo sentivo che era meglio non farsi troppe aspettative.
Sono contenta che almeno alcune cose sono riuscita a farle: sono andata a prendere Cesare all'asilo tutti i giorni; ho partecipato ad un pranzo alla sua scuola organizzato per i genitori; ho visitato alcune scuole materne di cui poi vi racconterò; ho comprato dei body e delle tutine per Anita e due camicie da notte per me, almeno il necessario per fare la valigia dell'ospedale ce l'ho; siamo riusciti a comprare il regalo di Natale per Cesare e ieri pomeriggio siamo perfino andati al cinema io e Carl, cosa che non facevamo da non so quanto tempo.
Cesare è rimasto con i miei suoceri, sono andati a vedere Babbo Natale alla festa del quartiere e si è divertito tantissimo. 
E poi proprio ieri sera nostro figlio ci ha sconvolto con una cosa incredibile e del tutto inaspettata: ha voluto dormire a tutti i costi a casa dei nonni, e ci ha dormito veramente!!!
Non glie l'avevamo mai proposto, ma io stavo cominciando a pensare alla possibilità per essere pronti per la nascita di Anita, se ci fosse stato bisogno di occuparsi di Cesare la sera o la notte...era una cosa che un pò mi preoccupava, e non sapevo come avrebbe reagito, dato che non ha mai dormito lontano da me da quando è nato.
E invece ieri sera ha talmente insistito (si è anche messo a piangere quando Carl è tornato indietro per verificare che non avesse cambiato idea) che ce lo abbiamo lasciato.
E' andato tutto bene e stamattina quando Carl è andato a prenderlo per portarlo all'asilo era tutto felice e orgoglioso di sè! 
Per me e Carl è stato abbastanza sconvolgente, ci aggiravamo per la casa silenziosa e vuota e ci sembrava che il nostro cucciolo fosse partito per chissà dove!
Però è una cosa che ci ha resi anche tanto felici, perchè è la conferma che è vero quello in cui crediamo: che solo dalla dipendenza può nascere l'indipendenza! Il nostro Cesare sta dimostrando di avere basi sicure e che grazie ad esse può spiccare il volo verso il suo futuro!


venerdì 15 dicembre 2017

Lanterne

Sono profondamente convinta che la sofferenza e le esperienze difficili possono essere trasformate in qualcosa di prezioso, di grande valore.
Che possono diventare il motore del cambiamento e il combustibile di una bella fiamma vivace, che riscalda e vivifica.
Questo avviene quando decidiamo con tutte noi stesse di usare la nostra sofferenza per aiutare altre persone, per incoraggiarle, per illuminare il loro cammino.
E, quasi per magia, anche la nostra strada diventa più luminosa.
Ho voluto che questo blog fosse uno spazio per raccontare la mia esperienza di Ricerca, per diffondere la conoscenza dell'Amica Endometriosi, ancora così poco nota, per fare anche una piccola luce su altre Cercatrici alle prese con la loro personale sofferenza, con la loro difficile strada verso la maternità.
Con mia grande gioia ho conosciuto tante persone grazie a questo blog, con molte ci siamo scritte, ho potuto dare qualche piccolo consiglio e scambiare affetto, soprattutto.
Ovviamente non sono stata l'unica, tante altre lo stanno facendo, e per questo voglio raccontarvi di un bellissimo progetto che si chiama "Fivetta".
E' un libro che racconterà ai bimbi nati grazie alla pma la loro storia. Quanto Amore e quanta Determinazione hanno portato alla loro nascita.
Le due Cercatrici che lo hanno ideato vorrebbero poter distribuire il libro nelle sale d'attesa dei centri Pma, per incoraggiare e illuminare la strada in salita delle coppie che affrontano questo percorso.
E' un progetto che ha bisogno di aiuto per essere portato a termine, e così hanno messo su una raccolta (come si dice adesso una campagna di crowdfunding), che terminerà a fine anno. 

Tutte le notizie le trovate qui e qui.

«Se accendi una lanterna per un altro, anche la tua strada ne sarà illuminata». 
Nichiren Daishonin


sabato 2 dicembre 2017

Libera!

E' arrivato dicembre, e con lui inizia la mia tanto desiderata "disoccupazione/maternità"!!!
Sono a 27+5 e sono felice, perchè tutto sta procedendo bene!
Giovedì è stato il mio ultimo giorno di lavoro, dopo un'intensa settimana passata a trasmettere tutto quello che potevo alla ragazza presa per sostituirmi. Non pensavo che sarebbe stato così faticoso, ma ho fatto del mio meglio e spero di averla messa in condizione di prendere in mano il mio lavoro con un pò di tranquillità.
Giovedì ho portato due torte per salutare le colleghe, che mi hanno stupito e commosso regalandomi un bellissimo mazzo di fiori con attaccata una stellina di legno con la scritta Anita. E' stato un pensiero bellissimo e non me l'aspettavo proprio, in fondo le conosco solo da un anno!
Anche lo stilista, uno dei titolari, è stato molto gentile e affettuoso nel salutarmi, e mi ha ribadito che quando vorrò tornare le porte per me saranno aperte. Speriamo!!!
Giovedì pomeriggio avevo anche il controllo dal Super-gine, ed ero preoccupata come ogni volta.
Ho sempre il terrore di sentirmi dire che il collo dell'utero si è accorciato come successe con Cesare, e ormai credo che conviverò con questa ansia per i prossimi tre mesi. Invece il collo è ancora stabile, circa 3 cm, e il Super- gine era molto soddisfatto.
E poi Anita ci ha fatto una bella sorpresa, perchè nelle ultime settimane si è girata!
Ora è a testa in giù, e spero con tutto il cuore che la posizione le piaccia e decida di rimanere così! :)
Le abbiamo dato solo un'occhiata veloce, poi la visita vera e propria la faremo il 18 dicembre.
Continuerò con magnesio, progesterone e difesan, dato che per ora stanno funzionando bene.
In realtà il fatto di essere finalmente a casa dal lavoro mi fa sentire infinitamente più tranquilla.
Non che mi riposerò così tanto, come vi dicevo ho in mente di fare mille cose, ma farò molta meno strada in macchina e comunque vivrò con un ritmo più lento che già mi sta facendo bene.
Venerdì mattina, il mio primo giorno di "vacanza", l'ho passato con Carl al patronato per fare la domanda di disoccupazione. E' stata una lunga attesa, come sempre quando si va in questi uffici, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Poi dovrò tornarci di nuovo prima di Natale per fare la domanda di maternità, in cui entrerò dal 26 dicembre. 
L'impiegato che ci ha fatto la pratica ci ha spiegato che la disoccupazione, cioè la Naspi, durerà per la metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni: cioè per me sarà di circa due anni, poco meno, avendo lavorato praticamente sempre. Durante i cinque mesi in cui ho diritto alla maternità la Naspi verrà sospesa e poi ripartirà automaticamente.
Il versamento mensile è pari al 75% dello stipendio medio calcolato negli ultimi quattro anni di lavoro per i primi tre mesi, e dal quarto mese inizia a calare del 3% ogni mese, fino ad arrivare ad un minimo di circa 500 euro al mese.
Mi sono sentita molto sollevata, perchè non avevo idea di aver diritto a così tanti mesi di indennità.
Poi chissà se li userò tutti, vedremo la nostra vita come cambierà con l'arrivo di Anita, ma almeno è un bel paracadute che mi fa stare un pò più tranquilla.
Lunedì dovrò andare al centro per l'impiego per svolgere la seconda metà della pratica, so già come funziona perchè l'ho fatto anche quando mi hanno licenziato dall'ultimo lavoro, e poi le questioni burocratiche dovrebbero essere concluse.
Venerdì sono comunque riuscita ad uscire dal patronato in tempo per andare a prendere Cesare all'asilo, cosa che desideravo tantissimo.
Lui mi aspettava, era tutto emozionato e orgoglioso e mi è corso incontro come un razzo dribblando tutti gli altri bambini e le maestre per venire ad abbracciarmi. Eravamo così felici, tutti e due!
Adesso potrò andarci sempre, e spero di continuare a stare bene perchè questo tempo da sola con il mio cucciolo è infinitamente prezioso e non tornerà più. Con la nascita di Anita per lui cambierà tutto, e voglio che si goda questi ultimi mesi in cui è figlio unico. 
Qualche settimana fa abbiamo avuto il primo colloquio con le maestre, detto così fa un pò ridere perchè è solo un bimbo di due anni e mezzo, ma è stato un vero colloquio in cui mi hanno raccontato di Cesare, di come si comporta a scuola e di com'è in quel piccolo mondo così diverso da quello familiare e casalingo.
Le educatrici sono contentissime di lui, secondo loro è un bambino dolcissimo, buono, affettuoso, attento e rispettoso delle regole.
E' sempre gentile con tutti e estremamente sensibile, e per questo spesso ci rimette negli scontri, dato che non reagisce quasi mai. Loro cercando di spronarlo un pò a farsi valere, anche se mi hanno rassicurato che comunque ha un bel gruppetto di amici con cui si diverte, e che gli vogliono bene. Ha acquisito più autonomia da quando frequenta l'asilo, cosa che avevo notato anch'io in alcune piccole cose. 
Il loro racconto coincide molto con il Cesare che conosciamo io e Carl, anche se a casa ovviamente è molto meno buono e ubbidiente! E' un bambino di due anni e mezzo normalissimo, quindi fa i capricci, si impunta, fa le lagne, insomma, con noi probabilmente è meno controllato che a scuola, si lascia più andare, come è giusto che sia.
La cosa che mi ha fatto più commuovere è che lo hanno definito "un bambino di altri tempi, genuino e spontaneo", che si emoziona facilmente, si interessa tantissimo quando gli mostrano qualcosa di nuovo e ama essere coinvolto nei giochi e negli esperimenti che gli propongono.
Insomma, se avevamo bisogno di qualche conferma che stiamo facendo un buon lavoro con lui, le maestre ce l'hanno data! E ogni tanto è anche bello dirsi che siamo dei buoni genitori, visto che ci mettiamo sempre in discussione!!
Quando sono tornata a casa dal colloquio lui era ancora sveglio e gli ho raccontato di quello che mi avevano detto, di quanto erano contente le maestre di lui, e di come io ero orgogliosa e contenta.
E' stato buffissimo, era tutto imbarazzato e felice, e appena ho finito di parlare ha detto:"Mamma, raccontami ancora questa storia!" e ho dovuto ripetergli il racconto altre tre volte!!! :)
Felicità ed emozioni infinite che ci regala il nostro piccolo che si fa strada nel mondo!!!!

domenica 12 novembre 2017

Vita intensa, pensieri, paure

Week end da soli per me e Cesare, Carl ha avuto l'inventario e ha lavorato sempre...ce la siamo cavata, per fortuna stamattina c'era il sole e siamo potuti stare un bel pò ai giardini a respirare un pò d'aria.
Cesare ha tantissimo bisogno di uscire, di muoversi e di sfogare le sue inesauribili energie, e da quando fa buio presto è tutto più difficile.
E poi io comincio ad essere stanca...ho l'impressione di avere una pancia grandissima, e negli ultimi giorni soprattutto la sera la sento pesante  e dura.
Ovviamente mi sono subito preoccupata, per fortuna giovedì avrò il controllo dal Super-gine e spero che sia tutto a posto...
Per ora sembra procedere tutto bene, la bella notizia è che non ho il diabete gestazionale!!!
Ho ritirato pochi giorni fa i risultati della curva glicemica e li ho riletti almeno quattro volte perchè non ero sicura di aver capito bene..poi per essere sicura li ho mandati ad un'amica dottoressa e mi ha confermato che i valori sono normali, quindi le mie feste natalizie sono salve!!! Niente dieta, niente orribile macchinetta per la glicemia e niente privazioni!!!
Sono stata super felice, ero proprio sicura di averlo anche stavolta, invece non so se sono stata brava a non sgarrare questo mese oppure semplicemente questa gravidanza è diversa dalla precedente, fatto sta che l'ho scampata! O forse è stato merito della riflessologia...
Non vi avevo raccontato che anche per questa gravidanza ho deciso di farmi seguire da una riflessologa, che non è più Morgana ma..sua figlia!
Ho iniziato per caso con un primo massaggio perchè Morgana era impegnata, e mi sono trovata così bene che ho deciso di continuare con lei. Ha uno stile un pò diverso da quello di sua madre, ma è comunque bravissima e ci sto andando una volta la mese. Dopo ogni massaggio esco rinata e penso che dovrei tornarci più spesso perchè mi fa troppo bene...ma costa un pò e più di una volta la mese non posso proprio.
In effetti è l'unica cosa che sto facendo per me e per Anita, dato che per il resto è tutto un correre di qua e di là tra lavoro, Cesare e casa.
Questo autunno sta passando veloce senza che me ne renda conto, a fine mese Cesare avrà due anni e mezzo, mentre io sono già alla venticinquesima settimana di gravidanza!
Manca poco anche al mio addio al lavoro, l'ultimo giorno sarà il 30 novembre.
E' un periodo molto intenso, pieno di vita ma anche di pensieri e domande sul presente e sul futuro soprattutto.
Sto lavorando tanto, stiamo preparando il campionario estivo e voglio finire tutte le mie cose prima di andare via.
Devo dire che in questo anno mi sono affezionata a questo lavoro, lo sento mio, e mi piacerebbe che il mio addio fosse solo un arrivederci.
Non posso farmi tante illusioni, stanno già cercando una persona per sostituirmi e chissà che poi non decidano di tenere lei al mio posto, dato che non sono obbligati a riprendermi. Però se me ne dessero la possibilità, e mi permettessero di continuare con le sei ore io ci tornerei volentieri, al momento giusto. 
Chissà....
Oggi la mia capa mi ha confidato che la compagna del titolare, una delle persone più ostiche e difficili là dentro, le ha detto che sarà difficile sostituirmi, dato che lavoro tanto, veloce e bene. Mi ha fatto piacere saperlo, vado via con la coscienza di aver fatto del mio meglio per farmi apprezzare.
Allo stesso tempo però non vedo l'ora di essere finalmente a casa, con la mente un pò più libera per cominciare a dedicarmi all'arrivo di Anita e anche a Cesare, che vivrà un momento di grande cambiamento.
Non che già non ci pensi molto...come dicevo è un periodo denso di pensieri e interrogativi: come sarà Anita, che carattere avrà, come sarò io come mamma di una figlia femmina, come sarà per Cesare essere un fratello maggiore, come ce la caveremo tutti...insomma, questa nuova grande avventura si fa più vicina e ogni giorno diventa sempre più reale e concreta.


venerdì 20 ottobre 2017

Racconti di ottobre

Nonostante il sonno e la stanchezza da venerdì sera provo lo stesso a scrivere il mio post mensile...Siamo a metà ottobre e a ventidue settimane di gravidanza, e tutto sta andando bene.
Lunedì scorso abbiamo avuto la tanto attesa ecografia morfologica, con la quale una dottoressa giovane e gentile ci ha confermato che la nostra Piccoletta è una bimba, che pesa circa 430 grammi, è forte e sana, cresce bene, ed è bella vispa.
Si muoveva tantissimo e in effetti nelle ultime settimane ho iniziato a sentire i suoi calcetti sempre più spesso, anche durante il giorno, e ogni volta mi fanno sorridere ed emozionare. 
Ieri invece era previsto il controllo dal Super-gine, e per la prima volta abbiamo portato anche Cesare. Contro ogni previsione è stato buono, forse anche un pò intimorito da tutte quelle apparecchiature strane e dal dottore gentile che visitava la sua mamma.
Per fortuna il Super-gine ci sa fare anche con i bambini, e se lo è conquistato regalandogli un palloncino a forma di animale fatto con un guanto di lattice! 
Dopo aver controllato il mio collo dell'utero, che per ora fortunatamente non dà segni di cedimento, ha esaminato anche lui le misure e l'anatomia di Piccoletta, e intanto Carl teneva Cesare in braccio e gli indicava nello schermo le cose che si capivano meglio: il profilo, con il nasino e la bocca che sembrava sorridere, le manine e i piedini, la pancia. 
Al termine della visita il dottore gli ha consegnato solennemente le foto della sua sorellina, e Cesare era tutto orgoglioso e contento!
E' stato un momento tanto dolce, essere lì tutti insieme mi ha fatto sentire veramente che presto saremo in quattro e inizierà una nuova avventura!
Il Super-gine ha deciso di volermi controllare ogni quindici giorni (passerò da lui solo per una breve visita tra un appuntamento e l'altro e senza pagare niente), e ha aggiunto alla terapia di magnesio anche quindici giorni di progesterone prima di riniziare il Difesan.
A me va benissimo, il pensiero di quello che è successo con Cesare non mi fa stare tranquilla e voglio evitare che si ripeta con tutte le mie forze.
Anche perchè la pancia è già tanto grossa e spesso la sera la sento pesante, nonostante a lavoro stia quasi tutto il tempo seduta.
Tra una settimana poi ho la curva glicemica, sto cercando di seguire la dieta più che posso per evitare l'antipatico diabete!
Per il resto mi sento bene, questa gravidanza è ovviamente molto diversa dalla prima, ma va bene così: mi riposo molto di meno, sono molto meno concentrata sul mio corpo e a volte capita di dimenticarmi del tutto di essere incinta...credo sia normale, Cesare è ancora così piccolo e assorbe tutte le mie energie e i mie pensieri.
Però allo stesso tempo non mi sento di trascurare la Piccoletta...sento che la se la cava bene qua dentro, che è serena e che inizia a partecipare alla nostra vita...a poco a poco la sua presenza diventerà sempre più tangibile, finchè non uscirà e allora assorbirà lei tutte le mie risorse!
Quanto a Cesare, è veramente un periodo impegnativo questo.
La verità è che un bambino di quasi due anni e mezzo è infinitamente più faticoso di un neonato, per certi versi.
Bisogna spiegare tutto, negoziare tutto, discutere tutto.
Lui ha la sua volontà e quasi sempre non coincide con la nostra...ha i suoi tempi, molto più lenti e concentrati sul presente dei nostri....ha i suoi desideri e le sue aspirazioni, che si fanno sempre più definiti. Non è più "gestibile" come un tempo, bisogna ormai considerarlo una Persona a tutti gli effetti, di cui tenere conto.
La fatica di questi mesi è una fatica mentale: esercitare la pazienza all'infinito, escogitare sempre nuovi modi per evitare i conflitti, consolare ed accogliere la sua frustrazione quando questi conflitti necessariamente avvengono. 
A volte ce la facciamo, altre no. A volte io perdo la pazienza, a volte la perde Carl, ma in generale perseveriamo nel nostro modo "comunicativo" di trattare Cesare: cerchiamo di spiegargli tutto, evitiamo i no secchi e ingiustificati, ci impegniamo ad esprimere sempre i nostri sentimenti e ad aiutarlo ad esprimere i suoi.
E' un'immensa fatica, ma siamo comunque convinti che ne valga la pena. 
L'inserimento all'asilo ormai è concluso, Cesare ci va volentieri, ha tanti amici e adora le maestre.
Abbiamo deciso di non fargli fare il tempo lungo, perchè in ogni caso io da dicembre sarò a casa, e dopo mangiato lo andrò a prendere e lo farò dormire nel suo letto, come fa ora con i nonni. 
Come sempre quasi tutti i conoscenti hanno criticato questa scelta, dicendoci che tenerlo all'asilo fino alle quattro sarebbe stato meglio e che quando poi nascerà la sorellina avrò bisogno che lui stia più tempo possibile a scuola per poter "respirare"..ma sono abituata ormai al fatto che le scelte che prendiamo su nostro figlio vanno di solito nella direzione contraria a quella che consiglia la "gente"..quindi va bene così.
Sono convintissima che per quanto sarà faticoso per me, per Cesare sarà sicuramente più bello e utile trascorrere metà giornata insieme alla sorella, partecipare alla vita familiare e non esserne "escluso".
Il tempo ci dirà se avremo avuto ragione, ma intanto siamo contenti e convinti della nostra scelta.
In queste settimane stiamo iniziando anche ad informarci sulla scuole materne, dato che a febbraio dovremo fare l'iscrizione per Cesare.
Per ora non ho notizie molto rassicuranti: classi strapiene, insegnanti che cambiano ogni anno, quasi nessuna possibilità di scelta.
A fine gennaio ci saranno gli open day nelle varie scuole, ma intanto sto cercando di raccogliere informazioni su quelle della nostra zone da altre mamme che hanno figli più grandi, per farmi un'idea. 
Un'ultima novità, anche se triste, è stata la morte della mia ultima Nonna la scorsa settimana.
Per fortuna è stata una morte serena e dignitosa, la migliore che ci potevamo augurare per lei.
Improvvisamente si fa più concreta la possibilità, di cui parliamo da tempo, che mia madre si trasferisca in Toscana, dato che ormai a Roma è rimasta sola.
Mi sto impegnando per aiutarla a concretizzare questo progetto, per me sarebbe una grandissima gioia, e sono sicura che ce la faremo.
Insomma tante cose nuove...e io come sempre non risparmio le energie  e mi butto su tutto a capofitto!:)
Ah......il nome di Piccoletta...siete curiose vero? 
La sorellina di Cesare si chiama ...Anita!

venerdì 22 settembre 2017

Piccoletta!!!!

Ebbene si...è una bambina!!!!!!
Sono così felice che non ci sono parole!!!!
SIAMO così felici che non ci sono parole!!!!
Ora vi racconto!!!
Martedì avevamo il controllo dal Super-gine, ero a 17+1.
Ci ha accolto con il suo solito affetto, come ogni volta mi sento a casa lì, ha il dono di farmi sentire tranquilla non appena metto piede nel suo studio!
Abbiamo chiacchierato un pò, gli ho detto del mal di testa forte che mi tormentava da qualche settimana e mi ha tolto l'integratore sostituendolo con della semplice folina+ferro, poi mi ha chiesto se avevo altri disturbi, ha guardato i risultati delle analisi del sangue del primo trimestre (tutto bene, non sono immune alla toxo, ma già si sapeva) e soprattutto quelli del duo test.
Ci ha ribadito anche lui che erano molto buoni e che non riteneva necessario fare altri accertamenti, e noi siamo d'accordo, anche perchè tra meno di un mese abbiamo l'ecografia morfologica alla asl, e quella dice tutto.
E poi finalmente siamo passati alla visita.
"Collo chiuso, tutto tranquillo." E' la prima cosa che mi dice ogni volta, perchè per tutti noi la paura più grande, una volta passata quella della perdita, è che si ripeta ciò che è successo con Cesare rischiando di farlo nascere prematuro (collo dell'utero accorciato improvvisamente e contrazioni a 29 settimane...).
Poi eccola lì, la nostra Piccola, con la sua testona tonda, che si girava e muoveva tutta.
Il Super-gine ha cominciato l'esplorazione dalla testa: il cervello, gli occhi, il naso, poi il cuore, i polmoni, via via tutti i vari organi e infine tutto gongolante ci fa:" Ma quindi è un ragazzo o una ragazza?"
Ovviamente abbiamo capito che lui l'aveva già visto, ma siamo stati al gioco e gli ho detto:
"Eh, ancora non si sa dottore, lei che dice?" e lui:"Certo, adesso ci vorrebbe una bambina..."
Io non ci potevo credere!!!! Una gioia immensa!!! Carl è quasi svenuto, non se l'aspettava proprio!
E poi ci ha mostrato nel dettaglio tutti i particolari, e in effetti non c'era proprio dubbio!
Poi ha continuato a misurare ed esaminare le gambe, le braccia, le manine e i piedini, e infine mi sono potuta rivestire.
A questo punto abbiamo messo a punto la strategia per i prossimi mesi: tre magnesio al giorno contro le contrazioni dell'utero più Difesan contro la rottura delle membrane.
Poi un tampone tra due settimane, perchè l'accorciamento del collo dell'utero avvenuto con Cesare non si è mai saputo da cosa sia stato causato. Secondo il Gine potrebbe essere stato o un batterio (per questo mi fa fare il tampone) oppure nella peggiore delle ipotesi è proprio una predisposizione che ho, e allora rischiamo che il fattaccio si ripeta. 
Posso fare una vita normale, senza troppe fatiche (ma ovviamente si sa che con un bimbo di due anni è quasi impossibile) ma nessuna attività fisica tipo piscina o pilates o ginnastica per gestanti. Meglio non rischiare.
Io voglio con tutta me stessa che questa volta le cose vadano per il verso giusto, che la nostra Piccola nasca al suo momento senza rischi e quindi farò tutto quello che posso. 
Poi c'è il discorso del diabete gestazionale, il Super-gine mi farà fare la curva glicemica circa un mese prima del previsto, quindi ho deciso di provare a mettermi un pò a dieta già da ora, per vedere se riesco a evitare anche quello.
Ecco finito il bollettino dalla Pancia!
Quando siamo tornati a casa abbiamo dato la notizia ai parenti, e sono tutti impazziti di gioia!
Nella famiglia di Carl poi non ci sono femmine, quindi i miei suoceri sono proprio in fibrillazione.
Carl dal canto suo è tutto scombussolato, si chiede se sarà capace di fare bene il papà anche di una bimba, se sarà più difficile accudirla e proteggerla...io non ho dubbi, so che sarà fantastico!
Però devo ammettere che sono emozionata anch'io, è come iniziare proprio da zero con un'avventura del tutto nuova, e non so cosa aspettarmi!
Per ora ho una bella panciona, e ogni tanto la sera o la notte sento qualche ondina di movimento, o come dicevo con Cesare, sento che fa la navicella!
E Cesare? Ovviamente lo abbiamo detto anche a lui, confondendogli le idee, perchè ci ha chiesto:"Ma allora dov'è andato il fratellino?"
Ora piano piano cerchiamo di ricordargliela ogni tanto, e ci si abituerà.
Intanto continua l'avventura dell'asilo, questa settimana è stata più dura, le maestre ci hanno detto che se lo aspettavano (l'inizio era stato troppo liscio!): al momento del distacco piange un pò, anche se poi va da solo in braccio alla maestra, si accuccia su di lei e si calma.
Ogni volta che ci penso mi si riempie il cuore di tenerezza, so che il nostro Cicciolo sta affrontando una grande prova, e spero di riuscire a stargli vicino nel modo giusto.

venerdì 15 settembre 2017

Inserimento!!!

Sono passati già dieci giorni dall'inizio dell'asilo nido, e direi che siamo pronti per fare un bilancio.
Molto molto positivo.
Siamo contentissimi, e non avrei mai pensato che andasse così bene.
La settimana scolastica di Cesare ha avuto inizio di mercoledì, ma il lunedì pomeriggio c'è stata una "merenda" di benvenuto per le famiglie e i bambini, organizzata dalle maestre nel giardino del nido. Cesare era eccitatissimo, glie ne avevamo parlato tanto nei giorni precedenti, mostrandogli la lettera di "invito" che avevamo ricevuto, e quando ci siamo avvicinati all'ingresso è voluto entrare da solo tutto spedito, per poi prendermi per mano subito dopo, alla vista di tutte quelle persone.
Avevano organizzato in modo molto carino e accogliente, c'era la torta e il latte per i bimbi, e ovviamente tutti i giochi del giardino a disposizione. Le educatrici sono tre, noi le avevamo già conosciute nei vari colloqui e come vi avevo scritto ci piacevano già tanto, ma per Cesare è stato il primo incontro con loro.
Sono piaciute anche a lui, sono molto affettuose e materne, e durante il pomeriggio si sono impegnate a interagire con i vari bambini nuovi per rompere il ghiaccio e prendere confidenza.
Il martedì sera abbiamo preparato con Cesare tutte le cose necessarie sistemandole vicino alla porta.
La lista delle cose da portare era bella lunga e io e Carl nelle serate precedenti avevamo fatto i "compiti a casa" per preparare la scatola da scarpe ricoperta di carta e il "quaderno del cuore" con tutte le foto dei membri della famiglia e delle cose preferite da Cesare.
Poi c'erano la cartellina per i disegni, il bicchierino, il sacchetto con i cambi, i calzini antiscivolo, i bavaglini, gli asciugamani.
La mattina di mercoledì Cesare ha voluto prendere tutto lui, un pò di cose nello zainetto e un pò nella cartellina, e gli abbiamo fatto le foto per ricordarci del suo Primo Giorno di Scuola.
Poi io sono dovuta andare a lavorare a malincuore, e l'ho lasciato con Carl: sono andati a fare colazione insieme al bar e poi in bici fino a scuola.
Da quel momento in poi Carl mi ha aggiornato con i messaggi facendomi la telecronaca dei momenti più importanti della mattinata.
Sapeva quanto ero dispiaciuta di non poter essere presente, ed è stato bravissimo a non farmi perdere niente, almeno a parole. Anche se credo che dentro di me rimarrà sempre in un angolino il rimpianto per non aver potuto vedere il mio Cicciolo in questa sua prima grandissima avventura da solo.
Il primo giorno è andato bene, Carl è rimasto con lui per tutta l'ora prevista e poi sono andati dai nonni.
Il secondo giorno invece era quello più delicato, dato che Carl sarebbe dovuto andare via per una mezz'ora.
Cesare lo sapeva, avevamo inventato anche un piccolo rituale prendendo spunto da uno dei suoi libri, nel quale lui doveva regalare una macchinina al suo papà prima di salutarlo, in modo che se avesse sentito la mancanza di Cesare avrebbe avuto con sè la macchinina.
Così poco prima del saluto Cesare ha voluto dargli la macchinina, e poi ha detto "Io non voglio, papà resta un altro pò!" e ha pianto un pò, non disperato, più che altro triste per il distacco.
Poi è andato in braccio alla maestra Alba, e si è calmato, così Carl è andato via. Al ritorno lo ha trovato che giocava tranquillo con gli altri, gli è corso incontro e lo ha abbracciato forte. Le educatrici hanno detto che aveva giocato sereno e fatto la pipì al bagno avvisandole prima. 
Il terzo giorno è andata un pò meglio: Carl è andato via dopo dieci minuti, ma Cesare stavolta dopo avergli dato la macchinina e aver fatto la faccia triste e andato da Alba senza piangere.
Quando è andato a riprenderlo, le educatrici hanno detto a Carl che il lunedì Cesare avrebbe potuto provare a restare nell'ora del pranzo, dato che stava andando tutto bene.
Il pranzo è stato un successone: Cesare ha mangiato tutto chiedendo il bis, poi ha giocato e fatto anche la cacca! :)
Per tutta la settimana è andato aumentando gradualmente il tempo di permanenza: prima un'ora e mezza, poi due ore e mezza, infine tutta la mattina. Al momento di salutare il papà non piange più, va tranquillo dalla maestra e al ritorno è tutto contento.
A casa ho cercato di farmi raccontare più dettagli possibile, per capire come si sentiva al riguardo: mi ha detto che le maestre sono "belle", che i suoi amici sono Vincenzo (che ha fatto l'inserimento insieme a lui) e Matteo "che lo fa ridere"; che c'è un bambino più piccolo, Leonardo, che dà i morsi e prende i giocattoli; che quando sta lì "gioca con il castello, con i camion, con il coccodrillo". Quando gli chiedo:"Domani ci vuoi tornare all'asilo?" mi risponde convinto di si. 
Da quando entra all'orario normale, la mattina abbiamo iniziato a uscire tutti e tre insieme e questo gli piace tantissimo: lui e il papà in bici e io in macchina, facciamo "la gara" per il primo pezzetto a chi arriva prima, e poi ci salutiamo.
Siamo veramente contenti e spero che continui così. Ora il prossimo passo sarà rimanere a dormire, ma con le educatrici abbiamo concordato di farlo in un secondo momento, una volta che si sarà ben abituato a stare tutta la mattina. Nel frattempo ci aiutano i Santi Nonni, che lo tengono da loro dall'una e mezza fino a verso le quattro che torna Carl, o verso le cinque che torno io, a seconda della settimana.
Credo che a questa buona riuscita abbiano contribuito tanti fattori: primo fra tutti la sua età. Sono proprio convinta che ora, a due anni compiuti, Cesare abbia gli strumenti per affrontare nel modo giusto questa grande avventura, e forse sei mesi o un anno fa non sarebbe andata così bene.
E' in grado di parlare e può dirci come si sente, noi possiamo spiegargli cosa succederà il giorno dopo, ha la cognizione del tempo. 
E poi anche la bravura e l'attenzione delle educatrici. Facendo il confronto con la nostra prima, fallimentare esperienza di asilo nido, quando Cesare aveva solo sette mesi, ho capito che tra asilo e asilo c'è tanta differenza. Questa volta sono rimasta subito colpita dalle educatrici, dal fatto che si sentiva in loro la passione e la volontà di accogliere e comprendere ogni singolo bambino con le sue caratteristiche. Sono affettuose, coccolose, gentili, sorridenti. Trattano bambini e genitori con grande rispetto e attenzione.
Poi sicuramente anche il fatto che è stato Carl a gestire l'inserimento ha facilitato le cose.
Anche se mi dispiace infinitamente, so che è stato meglio anche per Cesare vivere questa esperienza con il papà invece che con me. Lui gli trasmette sicurezza e forza, gli fa sentire che può farcela in ogni situazione, che crede in lui e che lo sostiene e gli è vicino senza interferire troppo.
Io so di essere molto più ansiosa e insicura, senza contare che in questo periodo per gli ormoni della gravidanza piango per ogni piccola cosa.
Cercherò comunque di partecipare alle attività organizzate dall'asilo per le famiglie, che sono tante e si svolgono di pomeriggio, quindi uscendo un'oretta prima dal lavoro dovrei farcela.
Insomma, sono stati giorni di grandi emozioni, per tutti noi. 
E la prossima settimana non sarà da meno, dato che finalmente rivedremo il Piccoletto/a nella pancia, e chissà che non scopriamo anche se è un bimbo o una bimba...

giovedì 24 agosto 2017

Noi Quattro

Vacanze finite e finiti anche i famigerati Tre mesi!!!
E devo aggiornarvi su tutti gli avvenimenti di queste ultime settimane! 
Iniziamo con il lavoro: prima ancora di aver rivisto Piccoletto/a nella pancia nella seconda ecografia, fissata per il 9 agosto, e molto prima della scadenza del mio contratto (il 31 agosto) ecco che si presenta il ragioniere dell'azienda alla mia scrivania mettendomi davanti il foglio del rinnovo del contratto. Fino a giugno prossimo.
Sono sbiancata, e ho farfugliato:"No, aspetta, prima devo parlarti, non posso firmare!!! Andiamo giù in ufficio!"
E così glie l'ho detto, e gli ho fatto il discorsetto che mi ero ripetuta nella testa tante volte nelle settimane precedenti. Che capivo che per l'azienda non sarebbe stato conveniente farmi un rinnovo così lungo, ma che mi avrebbe fatto piacere lavorare ancora qualche mese, in modo da aver diritto alla maternità pagata dall'Inps e per dare tempo anche a loro di trovare un'altra persona. Poi ho ripetuto le stesse frasi ai titolari, con i quali sono riuscita a parlare il giorno dopo.
Le reazioni sono state molto positive: mi hanno ringraziato tutti per la correttezza, mi hanno detto che quando vorrò tornare le porte per me saranno aperte (su questo però non voglio farmi troppe illusioni, chissà da qui a un anno quante cose saranno cambiate!) e mi hanno proposto un contratto di tre mesi, fino al 30 novembre.
Dopo di che sarò disoccupata, ma almeno avrò la maternità dell'Inps e finiti i cinque mesi anche la disoccupazione. 
Sono soddisfatta e soprattutto sono stata felice di togliermi questo peso, non mi piace fingere e non mi sembrava corretto.
E poi già mi pregusto il mio prossimo Dicembre di "vacanza"!!! :)
A quel punto l'ho potuto dire anche alle colleghe, tutte molto affettuose e carine, alcune mi hanno detto che se ne erano già accorte, e in effetti la mia pancia si vede, sarebbe stato impossibile nasconderla oltre.
La mattina del 9 agosto ho firmato il contratto a lavoro, e nel pomeriggio siamo andati dal Super-gine. Io ero piena di paura, ovviamente.
Paura di sentirmi dire che il cuoricino non batteva, che qualcosa non andava, che c'erano problemi.
Insomma, paura di perdere di nuovo il nostro bimbo.
Invece si è visto subito, il suo profilo bellissimo, la panciona e il cuoricino che batteva veloce, le gambe e le braccia. 
ll Super-gine lo ha misurato, ci ha mostrato i vari organi visibili e ci ha dato molta soddisfazione, come al solito.
Era felice anche lui, ovviamente: il nostro Piccoletto misurava 5 cm e stava benone, in linea con le dimensioni previste a 12 settimane.
Abbiamo fissato tutti gli appuntamenti con il dottore, uno al mese fino a dicembre, e poi gli abbiamo augurato buone vacanze.
Dopo questa ecografia mi sono sentita finalmente incinta, e ho indossato il ciondolo ChiamaAngeli, che avevo messo via il giorno della perdita di Stellina. 
Abbiamo anche deciso di dirlo al nostro Cesare, e il giorno dopo appena svegli, mentre eravamo ancora a letto tutti e tre, gli ho detto che nella pancia della mamma c'era un bimbo, un fratellino o sorellina, e che lui sarebbe diventato un "Fratello Grande".
Questa cosa gli è piaciuta tanto, ha cominciato a saltare sul letto ridendo, e ripeteva che lui era un Fratello Grande e mi toccava la pancia.
E' stato un momento proprio commovente. Mi sono sentita la donna più fortunata della terra.
Da quel giorno ne parliamo spesso con Cesare, la mia pancia cresce e lui quando stiamo vicini la accarezza o ci appoggia la testa per "fare compagnia al fratellino", e oggi mi ha detto che lui non prende più la Puppa (era tanto che non la nominava), "ma il fratellino la prenderà". 
Il fine settimana prima di Ferragosto siamo partiti io, Cesare e la mia pancia col treno per Roma, mentre Carl è rimasto a riposarsi lavorare. 
Abbiamo passato una settimana con la nonna in Abruzzo, in un paesino nel Parco Nazionale dove avevamo preso una casetta.
E' stata una vacanza bellissima. 
Cesare si è dato alla pazza gioia: ha visto i lupi, i cervi, le mucche e i cavalli; ha messo i piedi nel torrente e nel laghetto, ha cavalcato un pony e un asinello, ha scalato montagne appoggiandosi al suo  bastone da cammino e visto una cascata...non aveva paura di niente, si cacciava sempre nei guai e l'aria di montagna gli dava un surplus di energie!!!
Insomma, per lui è stata una settimana di esperienze bellissime e coinvolgenti, e sono felice di avergliene dato la possibilità. 
Ovviamente il rovescio della medaglia è stato l'enorme fatica mia e di mia mamma per stare dietro al nostro Bisontino, senza l'aiuto delle forti braccia di Carl. 
Sono giunta alla conclusione che: La montagna è bellissima ma ci vuole un Papà, o almeno uno Zio.
Io ero preoccupata di esagerare, il pensiero di Piccoletto/a nella pancia non mi faceva stare tranquilla al 100%, e mia mamma ha problemi di schiena e non può fare troppe fatiche (per quanto si sia sforzata anche troppo per risparmiarle a me).
In un modo o nell'altro ce l'abbiamo fatta, e io e Cesare siamo tornati alla base sani e salvi (io con quattro herpes sulle labbra, piccolo dettaglio).
Prima di partire avevo fatto il prelievo del Duo Test, e l'altro ieri abbiamo avuto i risultati e l'ecografia alla asl.
Con nostra grande gioia abbiamo trovato la stessa dottoressa del Duo Test di Cesare, che una volta messomi il gel sulla pancia ci ha fatto sentire subito il battito del cuore di Piccoletto/a e poi ha preso scrupolosamente tutte le misure.
Per il fortuna il nostro cucciolo era in una buona posizione, a pancia in su, e si vedeva molto bene.
Era cresciuto/a, (ora misura 7.4 cm, l'aria di montagna ha fatto bene anche a lui/lei) e muoveva le braccine da tutte le parti, forse infastidito dai movimenti dell'ecografo.
Poi la dottoressa ha inserito i dati nel computer e noi abbiamo atteso.
Sono stati minuti lunghissimi, quello che desideravo di più era sentirmi dire che andava tutto bene e che non c'era bisogno di nessun altro esame invasivo, e infatti è andata proprio così.
La dottoressa ha detto che il test era andato "benone", ci ha mostrato e spiegato i valori e dato appuntamento per la morfologica ad ottobre.
Che grandissimo sollievo!
Ed ora eccoci qua, a 13+3, entrati trionfalmente nel quarto mese, felici e sereni!
Ci aspettano giorni intensi, dato che tra dieci giorni Cesare inizierà l'asilo nido, e dobbiamo ancora preparare tutte le cosine da portare a scuola.
Lui è molto emozionato e ogni volta che passiamo di fronte all'asilo dice che vuole andarci, però non so cosa aspettarmi. L'inserimento per motivi di orario lo seguirà tutto Carl, e da una parte mi dispiace dall'altra so che è meglio così, perchè suo padre gli trasmette sicurezza e coraggio.
Ed ora vi saluto, grazie se siete riuscite a leggermi fino alla fine di questo lunghissimo post!!! :)





martedì 1 agosto 2017

Vacanze con duenne e mini pancia!

Tornati alla base, giusto in tempo per beccarci in pieno questa terribile ondata di caldo che sembra non finire più. 
Ma adesso ho un milione di cose da raccontare! 
Siamo reduci da due meravigliose settimane di vacanza che ci hanno ricaricato e rimesso in sesto.
La prima è stata in Albania da mio padre e la moglie, come l'anno scorso. 
Quest'anno Cesare si è goduto tutto molto di più, a cominciare dall'aereo. Era emozionatissimo ed elettrizzato ed è stata dura tenerlo buono durante le attese in aereoporto.
La partenza gli ha fatto un pò paura, per via del rumore forte, ma per fortuna avevo portato i suoi libri preferiti e al momento del decollo ci siamo messi a leggerli per distrarci (sia lui che io, che in aereo sono una fifona!).
Il volo durava solo un'ora e mezza, che abbiamo capito essere il tempo massimo per volare con Cesare: di più non ce l'avrebbe fatta, dopo un pò voleva alzarsi, camminare, diceva che voleva scendere, insomma, i nostri vicini di posto non hanno avuto un viaggio molto rilassante.
All'arrivo ci attendeva mio padre gongolante di gioia, e da quel momento i nonni hanno praticamente "rapito" nostro figlio per tutta la settimana.
Gli hanno fatto fare tutto quello che voleva, sono stati a sua disposizione 24 ore su 24, e questo per noi è stato un grandissimo aiuto.
Ci siamo veramente rilassati, e considerando anche che essendo a casa loro non dovevamo cucinare nè pulire, capite che questa è stata proprio una Vacanza nel vero senso del termine.
Cesare dal canto suo si è divertito come un matto: ha scoperto di adorare il mare, prendendo confidenza con l'acqua ogni giorno di più; la sabbia già sapevamo quanto gli piaceva: passava le ore a rotolarcisi (o meglio a tuffarcisi) dentro, per poi correre tutto contento verso l'acqua a lavarsi. 
C'erano tanti bambini, anche più grandicelli, e questa è stata la cosa che gli è piaciuta di più (parole sue). Si sentiva grande, correva dietro agli altri e li imitava in tutto quello che facevano, non voleva camminare per mano e si mostrava coraggioso anche verso le cose che di solito gli facevano paura, per non sfigurare di fronte ai suoi "amici". 
Non l'avevo mai visto così, non potevo crederci che quello fosse lo stesso mio piccolo "duenne"....
Dopo una settimana siamo tornati a casa, giusto il tempo per fare le lavatrici e ripartire il giorno successivo per la solita casetta al mare vicino Roma dove andiamo ormai tutti gli anni.
Questa volta però Trovatello non è venuto con noi: di salute non sta benissimo, e abbiamo preferito risparmiargli le quattro ore di viaggio in macchina, perciò è rimasto ancora dai nonni, che ormai l'hanno praticamente adottato.
Anche la seconda parte della vacanza è andata meglio del previsto: quest'anno Cesare giocava molto di più da solo in giardino, non dovevamo stargli dietro ogni secondo come l'anno precedente, e si è divertito tanto con le sue macchinine e i suoi camion a scavare, raccogliere sassi, bastoni e foglie, a esplorare da solo gli angoli sconosciuti del giardino, a correre qua e là tutto scalzo e nudo, libero come un piccolo selvaggio. 
Con il mare ormai aveva fatto amicizia, voleva "andare lontano come papà" e "fare i tuffi come papà", era anche troppo spericolato e dovevamo stare attenti dato che lì il mare era mosso e il fondale pieno di buche.
Insomma, non sono state vacanze riposanti, ovviamente, ma credo che meglio di così non poteva andare. 
Un'altra cosa positiva del mare era che Cesare era distrutto, e dormiva tantissimo, sia il pomeriggio che la sera, quindi avevamo modo di riprenderci anche noi.
Ne abbiamo approfittato anche per provare il fatidico "spannolinamento".
Lì in giardino poteva fare la pipì dove voleva, e poi avevamo sempre il vasino a portata di mano.
Così abbiamo provato a tenerlo senza pannolino anche per le uscite "in città".
Non va male, diciamo che il 50% delle volte avvisa e facciamo in tempo a tirargli giù tutto e a fargliela fare contro un albero o un cespuglio a portata di mano. Molte altre volte invece si dimentica e se la fa addosso. Vediamo un pò come prosegue, l'estate caldissima ci aiuta e sono positiva. 
E adesso veniamo a me, anzi alla mia pancia. 
La Pancia cresce, e incredibilmente già si vede.
Le nausee sono continuate per tutte le vacanze, per fortuna ho scoperto i braccialetti antinausea e lo zenzero, che mi hanno aiutato tantissimo. Anche l'aria di mare mi faceva bene, sulla spiaggia stavo sempre meglio.
Non so bene a che settimana sono, credo nella decima. Comunque intorno a metà agosto finisco i benedetti tre mesi.
La prossima settimana ho il prelievo del duo test e dopo due giorni l'ecografia dal Super-gine, che aspetto con ansia.
Ho bisogno di rivederlo/a, di sapere che va tutto bene.
Le vacanze mi hanno aiutato a stare spensierata e serena, proprio come desideravo, ma adesso che siamo tornati ho ricominciato a pensarci un pò di più e mi servono un pò di rassicurazioni.
Poi c'è l'argomento lavoro.
Il 31 agosto mi scade il contratto e pensavo di poter aspettare fino all'ultimo (per essere sicura che tutto procedesse bene ) prima di comunicare la notizia. Avevo comunque deciso di dirglielo prima del rinnovo, per correttezza.
Ma oggi il ragioniere mi ha messo davanti il foglio da firmare con il rinnovo fino a giugno 2018 e ho dovuto dirgli che non potevo firmare, e che volevo parlargli. Siamo scesi nel suo ufficio e gli ho spiegato la situazione. Gli ho detto che vorrei dirlo di persona allo stilista (uno dei titolari) e così domani dovrei parlare anche con lui.
Non so cosa succederà. Spero che decidano di rinnovarmelo almeno qualche altro mese, per poter lavorare un altro pò e poi poter usufruire della maternità obbligatoria pagata dall'inps.
Ma se decideranno di non rinnovarmelo pazienza.
Quello che conta è che stiamo tutti bene, io Cesare, Carl e Piccolo Essere nella Pancia.

mercoledì 12 luglio 2017

Sorpresa.......

Scrivo o non scrivo? 
Sto scrivendo, eppure non sono ancora del tutto convinta.
Il mio istinto mi dice di proteggerlo/a ancora un pò, di tenere ancora  nascosta la sua presenza a più persone possibile, come se questo potesse darmi garanzie sulla sua incolumità...
...però ormai sono qui, e in un modo o nell'altro ve l'ho detto.
Che c'è.
Un altro Piccolo Essere nella mia pancia, e lo abbiamo già visto una volta, lunedì per l'esattezza. 
E' un tipo o una tipa tranquilla, l'unico forte segnale della sua presenza è stato, fin da una settimana prima del ritardo, una nausea continua e persistente, che adesso sta diventando sempre più forte.
E poi un sonno travolgente che mi fa crollare ogni sera accanto a Cesare alle nove in punto, spesso anche prima di lui. Oggi fa eccezione, perchè ho voluto resistere per scrivere sul blog.
Non posso stare tanto al computer, la nausea è troppo fastidiosa e già ho tanta difficoltà a far passare le ore a lavoro.
Però vorrei in poche righe raccontarvi tutto.
La certezza di essere incinta prima ancora di fare il test. Per la nausea, il sonno, ma anche perchè questa è la mia terza gravidanza, e ormai mi sento un'esperta in materia.
L'incredulità di Carl: " Ma scusa, non è stata una volta sola questo mese???? " e la mia risposta serafica:" Si, però è stata una volta molto bella!".
La decisione di non fare le beta e di aspettare fino alla settima settimana per andare dal Super-gine, proprio per quel desiderio di proteggerlo/a di cui scrivevo all'inizio.
Ho sentito che Stellina era stata troppo vista, troppo controllata, troppo "spiata" nella sua lotta silenziosa per la vita. Mi è sembrato di non averla protetta abbastanza.
E così abbiamo deciso insieme di lasciar fare a lui/lei questa volta, di lasciargli il tempo di farsi spazio dentro di me senza misurare ogni settimana i suoi progressi e le sue dimensioni.
Lunedì abbiamo potuto ammirare il suo cuoricino che batteva, e il suo piccolo corpo a forma di fagiolo, accucciato nel buio e nel silenzio della sua casetta. Vedendolo/a nello schermo ho pensato che stava dormendo e che non volevo disturbarlo/a troppo.
Oggi sono a 7+2, la strada è ancora lunga, ma non ho ansia nè paura.
Quello che ho sentito fin dall'inizio di questa gravidanza è stata una grande pace, e sembra stia continuando così.
Venerdì ho appuntamento alla asl per fare il libretto della gravidanza, e poi sabato partiremo per le nostre ferie, una settimana in Albania da mio padre e sua moglie e poi qualche giorno al mare vicino Roma.
Ne abbiamo tutti bisogno e io sono proprio contenta che arrivino in questo momento, così potrò vivere i prossimi giorni in modo ancora più sereno.
Poi il 9 agosto lo/a rivedremo. 

domenica 11 giugno 2017

Due Anni

E' passato più di un mese dall'ultimo post, e finalmente riesco a trovare il tempo per scrivere. 
Il 29 Maggio Cesare ha compiuto due anni.
I due anni più pieni, intensi, incredibili e meravigliosi di tutta la mia vita!
Perciò le ultime settimane le ho trascorse immersa nei preparativi per celebrare degnamente questo grande evento: io ho sempre adorato le feste, soprattutto i compleanni, e quest'anno ero super emozionata all'idea che Cesare fosse finalmente "consapevole" e potesse gustarsi al 100% i festeggiamenti.
Il giorno del suo compleanno cadeva di lunedì, quindi la festicciola l'abbiamo spostata al sabato successivo. Il lunedì mattina però ho svegliato Cesare e gli ho fatto trovare una torta di carote che avevo fatto la sera prima con due candeline e una faccia sorridente fatta con l'uvetta (che è ancora la sua cosa preferita in assoluto!).
Accanto alla torta una scatola gigante di lego duplo, che adora.
E così lo abbiamo festeggiato io e Carl, e ha spento lì con noi, in pigiama, tutto insonnolito, le sue prime candeline.
Da quel momento in poi ha voluto spegnerle altre mille volte per tutta la settimana successiva!
Quando il pomeriggio siamo tornati dal lavoro gli abbiamo dato il nostro secondo regalo, una sabbiera a forma di tartaruga da tenere giù in cortile. 
Era da tempo che volevamo regalargliela, perchè abbiamo visto in questa primavera che giocare con la sabbia è una cosa che lo rilassa tantissimo e ci passerebbe ore e ore.
Gli è piaciuta tanto, e ci siamo subito messi lì dentro a giocare a piedi nudi con i camion, i secchielli e le palette.
Poi la settimana è passata velocemente tra lavoro e giardini il pomeriggio, e per fortuna venerdì era festa, così io mi sono immersa nella preparazione delle cibarie per il giorno successivo.
Come l'anno corso ho fatto la torta di compleanno (il pan di spagna con dentro la crema e le fragole), e sopra l'ho decorato con la panna e una targhetta di zucchero di Masha e Orso.
Poi ho fatto le torte salate e i panini imbottiti, e abbiamo preso un pò di vassoi di pizzette e schiacciate. Anche mia suocera e una mia amica hanno fatto dei dolci, così alla fine c'era tanta roba ed è pure avanzata, "così come deve essere".
Il sabato mattina sono arrivati i miei e hanno pranzato tutti a casa nostra per la gioia di Cesare, che non ha mai l'opportunità di godersi i suoi nonni di Roma tutti insieme (i miei sono separati).
Verso le quattro siamo andati alla ludoteca dove avevamo preso in affitto la stanza e abbiamo gonfiato i palloncini e sistemato il cibo e le bevande, poi sono arrivati i miei suoceri e quindi hanno iniziato ad arrivare gli amichetti di Cesare con i genitori. 
Dato che c'era il ponte del 2 giugno molti erano al mare, ma quelli più importanti per Cesare erano presenti, e in effetti è stato meglio non essere tantissimi.
Il bello di questa ludoteca è che lasciano tutti i giochi a disposizione, sia dentro che nel giardino, così i bambini si divertono tantissimo e anche i grandi si possono rilassare un pò.
Il momento più bello è stato ovviamente quello delle candeline: Cesare è rimasto a bocca aperta per la torta con sopra il suo amato Orso, e quando tutti intorno a lui hanno intonato "Tanti auguri" aveva gli occhi che brillavano, era emozionatissimo!!!
Prima che finisse la canzone già soffiava con tutte le sue forze per spegnere le candeline e assaggiava la torta col ditino!
La mattina dopo la festa, appena sveglio, mentre gli ricordavo tutti gli eventi del giorno prima, mi ha detto:"Tetè era contento."
E questa frase è tutto ciò di cui ho bisogno al mondo per essere felice!!!
Il passaggio dei due anni mi sembra che gli abbia fatto fare un ulteriore salto di crescita.
Ora chiacchiera in modo articolato, con parole anche difficili,e forse è questo suo linguaggio da ometto, con i verbi coniugati, che lo rende così grande ai miei occhi.
Nelle ultime settimane mi sembra anche più ubbidiente. Abbiamo archiviato ormai il discorso allattamento,della Puppa non si parla più, e lo vedo più sereno. Meno pianti senza motivo, meno dispetti. Insomma, è un momento d'oro.
Ogni giorno qualche nuova conquista, qualche nuovo passo nella strada che lo porterà piano piano ad essere autonomo. 
Mi diverto tanto con lui, è veramente un piacere starci insieme, mi incanto a guardarlo mentre gioca da solo facendo i suoi discorsi, sono fiera di lui quando corre libero lontano da me e però si ferma quando gli dico "fermati", sono felice quando lo vedo interagire con i suoi amici in modo allegro e sereno.
E' un bambino pacifico, evita i conflitti, quando qualche bimbo entra in contrasto con lui per i giochi lui fa un passo indietro e non si mette mai a fare muro contro muro.
Io cerco di non intervenire, non mi piacciono quelle mamme che non fanno altro che intromettersi nelle relazioni tra bambini mettendoci dentro idee e sentimenti "adulti". Penso che sia molto più utile e divertente stare a guardare, e magari dopo consolare, se necessario.
Però vedo che Cesare è anche molto sensibile, e ci rimane male facilmente.
Chissà se resterà così o se l'anno prossimo con l'asilo nido cambierà.
A volte penso che vorrei proteggerlo dalle delusioni e dalle ferite che avrà nel suo percorso, lo vedo così delicato, come un piccolo fiore che ho il terrore che qualcuno calpesti.
Però con Carl ci diciamo che il nostro compito è dargli gli strumenti per trovare la sua strada nel mondo, dargli delle buone basi sicure, grazie alla quali potrà affrontare anche le cose brutte che incontrerà.
Certo è che fare il genitore è veramente il compito più gratificante, impegnativo e meravigliosamente importante della vita.
Essere i genitori del nostro piccolo grande Tetè è l'onore più bello che ci è stato concesso.
Non dimentico gli anni della Ricerca, e aver perso la nostra Stellina mi ha ricordato una volta in più quanto è prezioso tutto quello che abbiamo la fortuna di vivere ogni giorno.