giovedì 28 novembre 2013

Nonna

Mercoledì sera, appena tornata a casa, stanca e infreddolita. Saluto Trovatello e squilla il telefono:

"Pronto" stanchezza...chi è che rompe
"Ellie sono Nonna!!"
"Ah ciao Nonna! Sono appena arrivata a casa!Come stai?" sorpresa...Nonna ha quasi 90 anni..ed è molto molto raro che chiami lei
"Eh lo so, ho calcolato bene l'orario per chiamarti!!!
Ma..allora..non mi dici niente??"
"Di cosa Nonna?" stanchezza, tentativo di concentrarmi...
"Ma che si fa così????Non si fa così, aNonna! Io sono stata sempre la prima a saperlo, per tutte le nipoti..!!"
"Ma di cosa????" vago nervosismo...
"Allora, Ellie, è maschio o femmina??"
"Nonna, non sono incinta." no, non posso crederci.è uno scherzo.
"Ma come nooooo?????Sei sicura????"
"Si, sono sicura. Nonna, non sono incinta." stanchezza. rabbia. disperazione. non ce la posso fare
"Ma come io avevo capito...mi avevano detto...."
"Ma CHI te l'ha detto???Comunque, Nonna, forse non vi siete capiti. Stai tranquilla, che non sono incinta. Se lo fossi te lo direi subito" stanchezza..cerca di essere gentile...
"Ah, vabbè...perchè allora non sei incinta eh? Perchè mi raccomando, Nonna lo vuole sapere subito eh? Ma non ti preoccupare, che siete giovani..l'importante è che stai bene..."
"Si, Nonna, sto bene." stanchezza stanchezza stanchezza continua ad esser gentile
"Quando vieni a trovarmi aNonna?"
"Per Natale ci vediamo, non manca tanto.." senso di colpa
"Eh, vabbè, ma Nonna è vecchia, speriamo che c'arrivo a Natale.."
"Ma certo Nonna, che dici? Dai che manca meno di un mese..." senso di colpa senso di colpa senso di colpa
"Si, si, va bene. Ora che fai aNonna?"
"Eh, adesso preparo la cena, sono appena arrivata a casa.." stanchezza ma sollievo perchè ha cambiato argomento
"Che fai di buono?"
"Eeeeh, ancora non c'ho pensato, adesso vedo un pò..." risposta sbagliata..la moglie perfetta sa sempre cosa cucinerà per cena
"E che ce vò? Fai una teglia di patate, con un pò di peperoni.. così fai subito!"
"Si, bella idea, Nonna, farò proprio così..ora però vado, se no spendi tanto..ti chiamo io la prossima volta.." ho bisogno di attaccare, subito.
"Si aNonna. Ah, senti..non glie lo dire a Papà che ho fatto una papera eh? Capito?"
"No, Nonna, stai tranquilla, non gli dico niente. Ciao"


Segue crollo fisico e psicologico. 
Sapete cosa vorrei? Vorrei addormentarmi, saltare il mio compleanno, Natale, Capodanno, la Befana, tutto Gennaio e svegliarmi direttamente il giorno dell'intervento, anzi il giorno dopo, con l'intervento già fatto. E una nuova vita piena di promesse davanti.


martedì 26 novembre 2013

Responso

Ve l'avevo detto che adoro il Super-gine e che ringrazio ogni giorno per averlo incontrato sul mio cammino?
Ieri era il Grande Giorno, quello della visita dopo i tre mesi di cura. Ed ecco il responso:
Se ancora c'erano dubbi, ho l'ENDOMETRIOSI. Signore e signori, è questa la CAUSA, l'abbiamo trovata. Perchè c'era. Quindi non siamo più Infertili Sine Causa.
Sempre gentile e delicato, mi ha rifatto l'ecografia, ma non ha visto nessun cambiamento rispetto a tre mesi fa, questo significa che la cura di progesterone non è servita a niente ( a parte a farmi venire il ciclo puntuale ogni 29 giorni, che non era male).
Dato il risultato delle analisi e il ciclo dolorosissimo che mi accompagna da sempre il Super-gine non ha quasi nessun dubbio che il mio problema sia l'endometriosi. Addirittura la tuba attorcigliata, che appare come un "salsicciotto", non è così per colpa sua poverina, ma secondo lui l'hanno ridotta così le aderenze dovute all'endometriosi. 
Alla mia domanda sul perchè fino ad ora nessuna ginecologa si fosse mai accorta di niente, ha risposto facendo il modesto, dicendo che l'endometriosi è subdola, non si fa vedere, è difficilissimo individuarla con l'ecografia, a meno che non si formino delle cisti. Per questo spesso passano anni prima che si scopra che c'è.
Si vabbè, ho pensato io, ma almeno il dubbio potevano farselo venire e propormi di fare l'esame del sangue...comunque, non serve a niente pensare al passato. Per fortuna ho incontrato il Super-gine che in quattro e quattr'otto ha sciolto il mistero.
Il presente è questo, probabilmente ce l'ho da sempre, e ora che lo sappiamo si può fare solo una cosa: laparoscopia.
L'intervento dovrebbe essere così: mi faranno un buchetto nell'ombelico e due laterali, entreranno con due "braccetti" elettronici e vedranno dentro di me con queste sonde, e sempre con questi braccetti toglieranno il tessuto in eccesso che si trova dove non deve stare, quindi nell'utero, nelle tube, nelle ovaie..non si sa dove.
Mi opererà il Super-gine, nella sua clinica, ma senza pagare niente perchè è convenzionata. Mi ha già messa in lista e dice che ci vorranno circa tre mesi prima che mi chiamino.
Una volta fatta questa operazione, a suo dire molto poco invasiva (anche se in anestesia totale), se tutto andrà bene le condizioni per rimanere incinta naturalmente saranno ottimali. E allora dovremo darci sotto, anche perchè la simpatica endometriosi si riforma dopo un pò.....quindi bisogna che non passi troppo tempo!!!!
Io per ora devo solo aspettare che mi chiamino, e prendere un ennesimo integratore di inositolo, perchè tra i valori un pò sballati nelle mie analisi c'è anche un ormone sconosciuto, l'Androstenedione, un ormone maschile (Princess, anche io credevo di essere femmina-femmina..e invece guarda un pò...) che c'entra con l'insulino-resistenza, perciò anche se non è così fondamentale è meglio tenerlo a bada.
Passiamo al capitolo Carl...e qui si ride.
Il Super-gine ha consigliato un andrologo, e il mio eroico marito ha chiamato il giorno stesso e fissato l'appuntamento: quindi ieri sera è andato come una vittima sacrificale.
Non ha voluto che lo accompagnassi, ma all'uscita siamo andati a mangiarci una pizza e sono morta dalle risate al suo racconto dell'horror. Mi ha fatto giurare di non rivelare mai a nessuno i particolari più raccapriccianti della visita, ma la cosa importante è che secondo l'andrologo (anche lui un Super-andrologo, essendo  di grande esperienza e amico del Super-gine) entrambi gli spermiogrammi fatti sono SBAGLIATI. O_o
Il primo a suo dire è stato fatto "all'acqua di rose" (infatti era troppo perfetto), il secondo invece è stato falsato perchè Carl aveva avuto la febbre un mese prima e perchè sicuramente hanno "schiacciato troppo il vetrino" dato che non è possibile che le forme anomale siano il 99%. 
Il Super-andrologo lo ha illuminato sul mondo degli spermtozoi e gli ha spiegato che è una questione delicatissima: per prima cosa anche il liquido seminale ha un suo ciclo, e si rigenera ogni tre mesi. Se però in questi tre mesi c'è stato un episodio di influenza, febbre o malattia il ciclo si interrompe e lo spermiogramma viene falsato. Inoltre andrebbe eseguito dopo un periodo di astinenza dai rapporti NON inferiore a TRE giorni ma NON superiore a CINQUE, perchè dopo cinque giorni gli spermini nuovi sostituiscono quelli vecchi,e facendo lo spermiogramma a quel punto risulterebbero più spermini "morti" che vivi".
Secondo il Super-andrologo la maggior parte dei laboratori di analisi sbagliano i modi, i tempi e anche le procedure. Andiamo bene.
Dalla sua accuratissima visita secondo lui Carl è a posto, ma gli ha richiesto degli esami ormonali, dato che da due anni prende un antidepressivo (anche se in dosi molto basse), e questo potrebbe influire in qualche modo sugli ormoni. Più avanti dovrà rifare anche lo spermiogramma, ma solo dopo tre mesi in cui non è mai stato malato.
Il Super- andrologo ritiene comunque che la causa primaria della nostra infertilità sia..indovinate un pò? La mia endometriosi.
Ecco, questa è la situazione.
Come mi sento?
Direi terrorizzata all'idea dell'operazione e soprattutto dell'anestesia.
Ma anche piena di speranza.
Non so perchè, ma io stavolta sento che ci siamo. Sento che abbiamo trovato il punto.
Tutto ora sembra avere un senso: il dolore che mi accompagna da una vita ogni mese, il sangue così scuro, e soprattutto l'infertilità. Dentro di me una voce dice che una volta superato lo scoglio della laparoscopia il nostro bambino arriverà naturalmente. Ci voglio credere con tutta me stessa.

giovedì 21 novembre 2013

Una nuova Cercatrice

Sono una di quelle coppie che stanno insieme da una vita, dai tempi dell'oratorio, per essere precisi. 
La coppia sulla quale metteresti la mano sul fuoco, perchè sono una cosa sola e separati non riesci nemmeno a immaginarteli. Dopo un lunghissimo fidanzamento si sono sposati con mille sacrifici tre anni fa, e l'anno scorso sono riusciti ad acquistare la casa dei loro sogni.
 A questo punto non c'era più niente che impediva loro di allargare la famiglia, e si sono messi all'opera convinti che la cicogna sarebbe arrivata presto. Quante di voi si sono riconosciute in questa storia? E' la storia di una nuova Cercatrice, la mia amica Cindy. Quando mi ha raccontato che avevano inziato la Ricerca ero sicura che il mese successivo mi avrebbe annunciato che era incinta.
 Non so perchè, ma da una coppia come loro mi aspettavo che avrebbero sfornato un pargolo dietro l'altro senza nemmeno accorgersene.. noi Cercatrici ci sentiamo sempre le uniche infertili, mentre tutte le altre ci appaiono perfettamente in grado di procreare...e per prepararmi mi ero già fatta un bel discorsetto:
"Allora cara Ellie, tra poco anche Cindy ti annuncerà che aspetta un bambino. Preparati fin da ora a trattenere le lacrime, a sorridere e ad abbracciarla, poi potrai sfogarti quando sarai sola, ma non devi farla sentire in colpa per la sua gioia, davanti a lei devi solo dimostrarle quanto sei felice per loro, perchè veramente lo sei, sono due bravissimi ragazzi e meritano più di ogni altro di diventare genitori, Cindy sarà una mamma perfetta e tu le starai vicino e giocherai con suo figlio e farai un pò la zia..." eccetera eccetera.
Le ho detto scherzando di non farsi spaventare dal mio caso, perchè io porto sfortuna a me stessa e fortuna alle mie amiche, è matematico che TUTTE le mie amiche rimangono subito incinte!!!
Ma poi sono passati i mesi..ogni tanto le chiedevo come andava e lei, sorridendo ma con gli occhi sempre un pò più tristi mi rispondeva:
" Ancora niente, ma cerchiamo di non pensarci..non vogliamo stressarci, arriverà quando vuole!" E io da parte mia la incoraggiavo, le dicevo che le donne in media ci mettono da sei mesi a un anno per rimanere incinte, e che quindi lei era perfettamente nella norma e doveva solo aspettare con un pò di pazienza... 
Non credevo che mi sarebbe dispiaciuto così tanto scoprire la mia stessa sofferenza in un'altra donna, e invece è così.
 Anche se quando ricevo l'annuncio di qualche nuova gravidanza è sempre un pugno nello stomaco e la gola si stringe automaticamente per trattenere le lacrime, non posso sopportare che una mia amica viva le stesse cose che ho vissuto io in questi due anni, vorrei fare qualunque cosa per risparmiarle tutto questo. 
Pochi giorni fa ci siamo viste in palestra, lei aveva il viso scuro, le ho chiesto come andava e lei ha risposto a denti stretti:
"Male. Mi è venuto il ciclo, anche questo mese niente." e ha girato la testa dall'altra parte per non farmi vedere le lacrime. 
Anche se fino a quel momento non avevo voluto darle consigli non richiesti ho deciso che era il momento di offrire il mio aiuto, perchè almeno la mia esperienza potesse servire a qualcun altro.
 Ho svuotato l'armadietto del bagno, dove stazionavano ancora un test di gravidanza, una confezione di stick usa e getta per l'ovulazione, il computerino e un' intera scatola di stick persona ancora da aprire. Senza il minimo rimpianto ho fatto piazza pulita e messo tutto in un sacchetto..ho lasciato solo il test di gravidanza....perchè ancora spero di usarlo, quello.
Sono andata a casa sua, mi aspettavano lei e il marito al tavolo della cucina, e in tono grintoso ho iniziato la lezione:
"Allora di quanti giorni è il tuo ciclo?"
"Bò, di solito corto, cinque o sei giorni..." fa lei.
"Ok, non ci siamo, dobbiamo partire dall'inizio. Non intendo quanto ti durano le mestruazioni....la durata del ciclo è dal primo giorno delle mestruazioni a quando ti ritornano....è diviso in due fasi, quella pre ovulazione e quella post ovulazione..." e così le ho spiegato tutto.
Come contare i giorni, come usare gli stick, come impostare il computerino, come decifrare le lineette, come "interpretare" i segnali.....non credevo di avere così tante cose da insegnare!!!
Loro ascoltavano attenti, seri e concentrati e alla fine non finivano più di ringraziarmi. Ho ripetuto fino allo sfinimento a Cindy che questi malefici stick sono uno strumento per capire come funziona il suo corpo, che non devono diventare i direttori dell'intimità di coppia, e che al massimo può farli per qualche mese, ma che non deve diventarne schiava. Le ho detto chiaro e tondo di non fare i miei errori, di non farsi prendere dalla follia dei rapporti mirati, di non dimenticare che quello che conta sono loro due e il loro amore. 
Quando sono tornata a casa mi sono sentita felice. L'esperienza della Ricerca, che avrei tanto voluto non provare mai, è finalmente utile a qualcosa. Posso aiutare chi ci sta passando dopo di me e rendergli il percorso meno accidentato. Indicargli dove sono gli ostacoli e spiegargli come aggirarli.
Spero con tutto il cuore che la loro esperienza con la Ricerca sia il più breve possibile. Che dopo qualche mese di stick e "faccine sorridenti" arrivi la cicogna almeno a casa loro. Così poi magari, visto che si trova a passare da queste parti, può fare una puntatina anche poco più in là.....
Ragazze, lunedì appuntamento col Super-gine. 
Pensatemi.


venerdì 15 novembre 2013

Sull'adozione

Lo scorso fine settimana siamo stati a trovare la coppia di nostri amici che sono appena tornati a casa con il loro "nuovo" bimbo adottato. 
Eravamo emozionatissimi, perchè anche se li avevamo già visti più volte tramite skype mentre erano in Equador, questa era la prima volta che li incontravamo da quando sono tornati in Italia.
 In TRE. 
Il piccolo ha appena compiuto cinque anni, è bellissimo e vivacissimo, un vero terremoto sudamericano, e ha passato la sera a cantare e ballare dando mostra di tutte le sue doti da protagonista. Capisce già perfettamente l'italiano, e parla un incrocio buffissimo di italiano e spagnolo.
E' stato commovente vedere questa nuova famiglia appena nata.  Dopo tutti questi anni in cui le nostre conversazioni sono state incentrate sugli ostacoli del percorso adottivo, sulle false speranze, sulle innumerevoli delusioni e arrabbiature, ora finalmente il sogno si è avverato, il tanto desiderato bambino è lì, vero, reale, una piccola persona che li chiama Mamma e Papà, che resterà per sempre con loro, che crescerà e che dovranno sostenere e accudire per tutta la vita. 
E' stata una serata che ci ha fatto riflettere, a me e a Carl, che abbiamo il privilegio di poter assistere a questa avventura coraggiosa, da vicino ma senza esserne coinvolti in prima persona. 
I nostri amici ci sono apparsi molto scombussolati. Lei è entrata perfettamente nel ruolo di mamma, come se non avesse fatto altro in tutti questi anni. Con il piccolo sa essere calma, affettuosa ma anche severa. Mi è sembrata felice, sicura, e l'ho ammirata tantissimo. E' molto preoccupata però all'idea di dover tornare a lavoro, perchè dopo tutta questa fatica fatta per averlo non può sopportare l'idea di doverlo affidare ad una baby sitter e di non poterlo seguire come vorrebbe.
Lui è un pò in difficoltà. Questo terremoto d'amore lo ha travolto, non sa bene come rapportarsi con il nuovo "terzo" membro della famiglia che improvvisamente ha calamitato tutte le attenzioni di sua moglie  e che ha sconvolto completamente le loro abitudini e il loro modo di vivere. Lo adora, ma vorrebbe essere allo stesso tempo severo e affettuoso e non si sente ancora in grado di gestire la situazione. 
Sicuramente le cose piano piano si normalizzeranno, ma forse avranno anche bisogno dell'aiuto di uno psicologo.
Ci siamo resi conto di quanto è enorme l'impatto dell'arrivo di un figlio adottivo per una coppia. 
Dopo anni e anni di vita in due da un giorno all'altro ecco che un piccolo individuo (piccolo, ma non neonato) diventa da un giorno all'altro IL FIGLIO. Prima non c'era e ora c'è, e tutto viene sconvolto. 
Chi ha avuto figli naturalmente potrà obiettare che l'arrivo di un bimbo è comunque un terremoto che sconvolge la vita, ma se questo bimbo arriva che ha già cinque anni, ha già un vissuto di esperienze più o meno difficili (di cui la prima è quella di essere stato abbandonato), e i genitori in questione hanno a loro volta più di quarant'anni ( e dopo anni e anni di tentativi falliti si sono giustamente costruiti la loro vita SENZA FIGLI che gli dà comunque gioie e soddisfazioni) secondo me le difficoltà raddoppiano.
Sono ancora più convinta che l'adozione sia un atto di immenso coraggio e generosità. Coraggio e generosità  che vengono prima testati, valutati e messi a dura prova durante tutto il lungo percorso per arrivare all'adozione (dai colloqui con gli psicologi per avere l'idoneità, alle mille pratiche burocratiche, dagli innumerevoli intoppi, alle litigate con l'ente che fa da tramite con il paese del bambino) e infine, se il sogno si realizza, ecco che arriva la parte VERAMENTE difficile in cui si ha la responsabilità di crescere un essere umano che ha già iniziato da solo il suo percorso nel mondo, e allora quello che si può fare è fare del proprio meglio e condividere il resto del percorso con lui, sperando che i propri sforzi portino a far sbocciare un individuo sano, felice, in grado di vivere nel modo migliore la sua vita.
Nonostante queste riflessioni però, non ci siamo spaventati. Non ci siamo detti: "Non fa per noi, è troppo difficile". Anzi. Siamo entrambi convinti, che se i nostri tentativi di avere un figlio naturalmente non avessero successo, allora proveremo anche la strada dell'adozione. E nemmeno vogliamo aspettare tanto, visti i tempi lunghissimi che ci sono. 
Sappiamo di avere molti svantaggi dalla nostra parte (pochi soldi, casa piccolissima, depressioni avute da Carl che potrebbero essere valutate negativamente nei colloqui per l'idoneità) ma siamo giovani, quindi almeno questo cercheremo di sfruttarlo.
Sapere che davanti a noi c'è un percorso a gradini mi fa sentire meglio. 
Procediamo piano, un gradino alla volta: dietro di noi ci sono i rapporti mirati, il controllo dell'ovulazione, le analisi e le cure già fatte..davanti a noi forse c'è un'operazione (se dovrò fare la laparoscopia), o forse direttamente la pma..e poi ancora più in alto c'è l'adozione. 
L'avventura continua...





giovedì 7 novembre 2013

Non guardate quel video

Non ho mai molto tempo da passare su facebook, e avendo un cellulare antidiluviano che non sa nemmeno cosa sia internet non sono una di quelle che può "restare connessa" 24 ore su 24. Perciò molte cavolate, per fortuna, me le perdo. 
Ma stavolta la sfortuna ha voluto che ci perdessi tre minuti in più. E che mi soffermassi su un video pubblicato da una conoscente, che lo dichiarava "sconvolgente". 
Ok, lo ammetto, il fatto che nella prima schermata si vedesse una donna incinta con un enorme pancione avrebbe dovuto mettermi in guardia e farmi spegnere all'istante il computer per evitare di avere la tentazione di aprirlo. 
E invece l'ho fatto. L'ho aperto e ho messo anche il sonoro. E' in spagnolo, ma si capisce benissimo.
C'è una musichetta commovente (chitarra), una donna incinta seduta sul divano che sente muovere il suo bambino nella pancia. E' tutta emozionata e prende la mano del suo compagno, seduto accanto a lei, per farglielo sentire, ma lui non sente niente, ed è molto dispiaciuto. E qui entra in gioco la Huggies (che io sapevo che faceva solo i pannolini, ma invece no): si vedono degli scienziati in camice bianco che lavorano su qualcosa che assomiglia a una pancia "bionica". E poi si vede che mettono questa specie di pancera alla mamma, e una più piccola al papà. Poi la mamma mangia del cioccolato o qualcosa del genere, e il bambino inizia a muoversi. E la mamma lo sente. E la pancera del papà si illumina e lo sente anche lui. E si commuove. E piange. Seguono scene di varie mamme e papà che provano l'invenzione e si commuovono e ridono e piangono. 
Hanno inventato un affare che permetterà ai padri di sentire i movimenti del bambino nella pancia delle loro compagne come se fosse nella loro pancia. 
E' un video sconvolgente, in effetti. E terribilmente bello. E terribilmente doloroso.
Non metterò qui il video, perchè vi voglio bene. Questo post è di avvertimento, se lo trovate su facebook, amiche Cercatrici, NON APRITELO. 
Fa troppo male.



venerdì 1 novembre 2013

Novembre e la felicità

Ecco novembre, finalmente! Il mese della verità, per me, dato che il 25 ho la visita dal super-gine. Ma oggi non voglio proprio pensarci.
La giornata di oggi è quanto di più simile alla perfezione: senza sveglia perchè è festa; a colazione chiacchierata di quelle importanti con Carl sul problema del suo lavoro (è molto angosciato, ha anche pianto) terminata con la comune decisione di fare causa all'azienda. 
Sensazione di essere più uniti che mai, più forti che mai: 

"..in due, si può lottare come dei giganti contro ogni dolore..e su di me puoi contare per..una Rivoluzione.."

Gita nel bosco con Trovatello: aria limpida, sole caldo, il bosco in autunno, Trovatello impazzito di gioia, noi due in silenzio a respirare l'aria di Novembre. 
Sosta al circolo, quattro chiacchiere rilassate con gli amici di sempre.
A casa ho cucinato per noi, una delle rare volte che mangiamo insieme (Carl fa il turno serale, quindi prima delle 22.30 non è mai a casa..questo significa cene da sola, quasi sempre): minestra di cereali, peperoni e melanzane in padella, insalata con melograno e semini di girasole.
Coccole sotto il piumone..appassionati, persi ognuno nell'altro.
E ora scrivo nella casa silenziosa, Carl l'ho lasciato dormire, Trovatello è qui ai miei piedi. 
Stasera uscirò con delle amiche per andare a sentire un gruppo salentino che fa un concerto a Firenze: pizzica e taranta, la mia passione. 
Ballerò fino allo sfinimento e la mia anima ne uscirà purificata, come succede ogni volta.
Se tutto questo non è la felicità, non so proprio cosa sia.