martedì 29 gennaio 2019

Troppo stanca per pensare a un titolo

Oggi è un martedì sera di quelli tosti: Carl fa il turno serale, io sono appena uscita (forse..?) da sei giorni di influenza con febbre alta, con la quale ovviamente sono andata a lavoro, tranne che nel week end, e ieri ho anche accompagnato Cesare ad una desideratissima (da lui) festa di compleanno ai gonfiabili...E' una di quelle sere in cui il mio unico scopo è arrivare all'ora di cena, riuscire a farli mangiare, impigiamarli e metterli a letto per poter crollare anch'io insieme a loro.
Però dato che l'obiettivo è stato raggiunto prima delle nove ho deciso con tutta me stessa di non rimanere a letto ma di alzarmi e venire ad aggiornare il blog, dopo più di un mese di latitanza.
Vacanze di Natale volate, tra virus intestinali per tutta la famiglia, Babbi Natali, milioni di regali, la notte di Capodanno a casa, (io e Carl crollati insieme ai bimbi alle nove e mezza e svegliati solo a mezzanotte dal rumore dei botti...no comment), la trasferta a Roma dai miei e altri milioni di regali, bimbi felicissimi e nonni anche.
Poi è arrivato Gennaio, ed è volato anche lui in un vortice di fatica, fatica, fatica.
Non so se è che non abbiamo più l'età (vedi il mio post precedente, forse troppo baldanzoso), o che i bimbi sono diventati un mix esplosivo e super impegnativo, fatto sta che siamo sempre in debito di energie, sia io che Carl.
La mattina spegniamo la sveglia cento volte, non riusciamo ad alzarci, facciamo tutto in ritardo e di corsa, senza riuscire a parlarci in modo umano, ma solo attraverso le porte aperte del bagno e della camera (per fortuna casa è minuscola) mentre laviamo, vestiamo, inseguiamo, colazioniamo, noi stessi o uno o entrambi i figli.
La sera poi crolliamo prestissimo (se ci siamo entrambi, altrimenti Carl torna molto tardi, quando noi già dormiamo) senza avere nessuna forza per tentare di avere un dialogo o raccontarci qualcosa.
Non so come fanno tutti, lavorando anche full time. Noi già così boccheggiamo. 
I bimbi non è che siano peggiorati, assolutamente..si sono solo "evoluti", come è giusto che sia! 
Anita tra meno di un mese compirà UN ANNO, e ultimamente ha avuto un grosso scatto di crescita: dorme pochissimo durante il giorno, e spesso la sera non vuole addormentarsi ma giocare, chiacchierare, gironzolare per il lettone. Prende ancora tanto latte, ma adesso ha sette denti e quando ciuccia a volte morde, un pò per sbaglio un pò per gioco.
E' implacabile quando vuole qualcosa, non molla facilmente, è determinatissima e si fa sentire con il suo solito tono di voce per niente delicato.
Esplora da sola in giro per casa, se non la senti dopo un pò devi correre perchè sicuramente sta combinando qualche disastro o mangiando qualcosa di terribile. Si sposta in piedi tenendosi appoggiata ai mobili o al muro, ma ancora non si è mossa senza appoggi.
Dice "Mamma", "Papà", "Tetè", "Tata", batte le mani, sale il primo gradino della scala, fa ciao e quando ti abbraccia ti stringe con tutte le sue forze di quasi unenne ben piazzata.
Anche Cesare cresce e cambia di continuo...adesso sta imparando a pronunciare la R, che ancora non sapeva dire. E' buffissimo perchè pronuncia tutte le parole con questa R arrotondata all'inglese, di cui è molto fiero.
All'asilo continua a dormire molto poco, solo quando c'è la sua maestra, praticamente una settimana al mese.
Però abbiamo deciso che pazienza. Gli abbiamo detto, sia noi che la maestra, che non è obbligato a dormire se non vuole, però deve stare lì nel lettino e riposarsi un pò. Quindi a volte legge un libretto, a volte canticchia, altre volte fa "ginnastica" per passare il tempo, ma l'importante è che non la vive più male come all'inizio, anzi su questa cosa ci scherziamo sopra. Ovviamente se non ha dormito la sera crolla prestissimo, ma ormai lo sappiamo e cerchiamo di anticipare cena e tutto il resto per non arrivare a farlo innervosire troppo.
Si trova anche meglio con i compagni, anche quelli più grandi. Mi racconta tutto contento che adesso lo fanno giocare con loro, e che sono diventati suoi amici, e mi ha detto pochi giorni fa :" Mamma, adesso la scuola mi piace un pò di più..." il che è un gran risultato.
Continua a fare piscina e questa si gli piace tantissimo; e devo dire che adesso che abbiamo preso il ritmo piace anche a me vederlo sguazzare tutto felice con la bocca aperta anche se beve, mentre grida :"Mamma guarda che faccio!!!". Lo porto sempre io lasciando Anita con Carl, ed è un bel momento tutto nostro, che condividiamo con un suo amichetto e la sua mamma. 
Anche perchè un bel cambiamento di questo periodo è il grandissimo attaccamento di Cesare per suo padre. Carl è sempre stato molto presente e molto affettuoso, ma fino a poco tempo fa Cesare per alcune cose voleva solo me e lui lo scacciava. Invece adesso lo cerca tantissimo, quando è a casa vuole essere addormentato dal padre, quando non c'è dice che gli manca, vuole fare tantissime più cose insieme a lui, ne parla con ammirazione e orgoglio. Sapevamo che sarebbe successo, che verso i tre anni i bambini maschi iniziano ad identificarsi con la figura paterna, però a vederlo succedere è una cosa molto commovente, soprattutto per Carl. 
Tra i fratelli tutto procede bene, devo dire. Ci sono momenti di nervosismo, in cui dialogano a suon di strilli, se si contendono qualcosa o se Anita va a disturbarlo nei suoi giochi, ma le cose si calmano abbastanza facilmente per ora, consolando l'uno o l'altro, e spesso poi si fanno le coccole, il solletico, gli scherzi, e Cesare a volte ha dei pensieri gentili verso di lei che mi lasciano stupita e contenta. Chissà come andrà quando Anita inizierà a parlare....allora si che io e Carl non riusciremo a dirci più nemmeno mezza parola!!!
Quanto a me, io sono un pò ridotta male...fisicamente soprattutto. Ho deciso che il 2019 sarà l'anno del dedicarmi anche un pò a me, vediamo se ci riesco.
Devo ingrassare, per prima cosa, perchè il virus prima e l'influenza poi mi hanno fatto dimagrire tantissimo e non riesco a prendere peso, non ho idea di come fare. C'è il discorso schiena, per ora ancora accantonato. C'è il discorso pavimento pelvico, che purtroppo ho dovuto affrontare perchè dal parto di Anita ho ancora tantissimi disturbi.
E poi vorrei riuscire a uscire, con un'amica, a fare un aperitivo, qualcosa, da essere umano. 
E poi vorrei un pomeriggio per me e Carl...non chiedo molto, mica una serata...giusto un pomeriggio di cinema e chiacchiere senza interruzioni...Ma come si fa a lasciare tutti e due i figli contemporaneamente? Ce la fanno i miei suoceri? Per ora sembra di no, e infatti ancora non ci siamo riusciti.
Ma non disperiamo, tutto cambia, i bimbi crescono e questi giorni di follia giornaliera, cacche, vomiti, capricci, domande a raffica passeranno in un attimo, e ci mancheranno pure, lo so.