martedì 31 dicembre 2013

2014

Sarò breve. 
2013, mi hai regalato Trovatello, questo blog, la vacanza in Maremma, il Super-gine, e l'Amica Endometriosi. Ti sei portato via un Amico Importante e sei finito con la scadenza del contratto di Carl che è ufficialmente disoccupato. 
Non ti giudico, perchè ormai lo so che non ci sono anni buoni e anni cattivi...però adesso che mancano poche ore fai la valigia, salutaci con la manina e vai dove devi andare. 
Ehi tu, 2014...non voglio farti venire l'ansia con le mie aspettative, come ho fatto con il tuo predecessore...mi vai bene così come sei, davvero....però se per caso sei ancora indeciso su cosa portare con te, ci sarebbero un paio di cose......io te le dico, poi fai te......
......una telefonata dalla clinica che mi fissa l'appuntamento a febbraio, in un giorno Buono e Propizio....
...l'intervento che va bene, semplice ed efficace, e soprattutto risolutivo...e il Super-gine in splendida forma per quel giorno non guasterebbe...
....un test di gravidanza positivo, non dico mica subito, ma almeno dopo un pò....
....delle Beta belle alte, le cose che vanno lisce....la pancia che cresce....
....2014,pensa come ti sentiresti fiero di te se tu fossi l'anno in cui diventiamo GENITORI...ti ricorderemmo per sempre, diventeresti il nostro Anno Preferito forever  and ever....
...poi certo se volessi portare anche un contratto a tempo indeterminato per Carl allora saresti proprio da 10 e lode!!!!!!!!!!!!
....Ti ho fatto venire l'ansia? 
Ok, la smetto.....comunque sia, tra poco sarai qui, ti festeggerò con il mio Amore, con il nostro Trovatello e con dei buoni amici....quindi direi che in ogni caso... va bene così.



martedì 17 dicembre 2013

Saturno in quinta casa

Qualche anno fa ero parecchio interessata agli oroscopi. Avevo cominciato a studiare le posizioni dei pianeti e mi ero messa a fare la Carta del Cielo (o Tema Natale) a tutti i miei amici, nonchè a tutti i nuovi bambini che nascevano.
Erano Carte del Cielo un pò all'acqua di rose, i pianeti erano tutti beneauguranti, davo un'interpretazione sempre positiva e comunque non ero così esperta da conoscere perfettamente i significati dei transiti e delle case. Mi aiutavo un pò con internet e un pò con un librone di astrologia recuperato in una bancarella di libri usati. 
Per fare pratica avevo studiato anche la mia Carta del Cielo, e avevo scoperto che avere Saturno in quinta casa alla nascita indica soprattutto per le donne rischio di sterilità. Ovviamente non ho dato per niente peso a questa "maledizione" presente nel mio Tema Natale...me ne sono dimenticata e non ci ho pensato più per un bel pò. 
Poi è passato il tempo, abbiamo inziato la Ricerca, e le cose sono andate come sapete...l'anno scorso, in piena crisi esistenziale, dato che la Ricerca non dava i suoi frutti, mi sono buttata nella ricerca spirituale, e ho sperimentato analisi, meditazioni, seminari, costellazioni familiari..insomma, tutto quello che potesse dare qualche risposta alla mia domanda : "Perchè non rimango incinta?". 
La mia migliore amica, convinta anche lei che sicuramente avessi un qualche blocco psicologico che poteva essere sciolto, mi fece conoscere un'esperta di astrologia karmica e sistemica, una ragazza che a lei aveva dato molti consigli utili, e che faceva un seminario sulla Sinastria proprio in quel periodo. Ognuna delle partecipanti aveva portato le date di nascita proprie e dei propri compagni/mariti/fidanzati/aspiranti tali, e lei le analizzava una per una spiegando i punti in comune e le differenze incolmabili. 
Quando arrivò il mio turno esaminò i nostri temi natali, e la sua analisi l'ho già raccontata qui
Ma io a quel tempo credevo ancora che fosse la mia mente a non volere un bambino, che bastassero altri tentativi di stick e rapporti mirati per beccare la cicogna...non sapevo niente dell'Amica Endometriosi, perciò mi sono soffermata sull'analisi psicologica e ancora una volta non ho considerato molto questo cavolo di Saturno in quinta casa.
Torniamo all'oggi. Quando il Super-gine mi ha confermato la presenza di una causa oggettiva che impedisce il concepimento, mi è tornato in mente quello stupido Tema Natale di tanti anni fa.
Possibile che ci sia scritto alla nostra nascita che non possiamo avere figli? Io l'endometriosi ce l'ho dal mio primo ciclo mestruale, anche perchè è una malattia dalle cause sconosciute, probabilmente genetiche, ma di cui si sa veramente poco. 
Ci continuo a pensare....se qualcuno avesse fatto la mia Carta del Cielo a mia mamma quando sono nata e le avesse detto: "Tua figlia da grande sarà sterile" lei sarebbe inorridita e non avrebbe preso minimamente in considerazione una cosa così irrazionale. 
Ma la verità è che è vero, lo sono. Se non facessi la laparoscopia non ci sarebbe nessuna possibilità per me di rimanere incinta, neanche se mi sottoponessi a dieci fivet.
La consapevolezza di una cosa del genere arriva piano piano, ma è una consapevolezza che scava molto nel profondo.
Mina alla base le certezze del mio essere Donna, fa vacillare la mia essenza più istintiva e primordiale.
La stessa parola, "sterile", fa pensare subito alla Terra..una terra arida, in cui non cresce nulla. Fino a qualche mese fa non riuscivo nemmeno a pensarla, questa parola. Mi faceva una paura atavica che sicuramente viene da lontano. In un'altra epoca probabilmente sarei stata ripudiata da mio marito, in alcune zone dell'India fino a pochi anni fa le donne infertili venivano bruciate simulando un incidente domestico, in modo che il marito potesse subito risposarsi. Ho letto anche un libro su questo...
Io però sono infertile oggi: il mio uomo vuole me come Persona, non come produttrice di figli, e soprattutto io ho un senso come Essere Umano, posso dare il mio contributo importante e utile indipendentemente dalla mia capacità di procreare. Nella mia Terra crescono tante cose, c'è amore per tante persone, ci sono idee, sogni, impegno, divertimento, entusiasmo.
Perciò eccomi qua Mondo...sono infertile, ho Saturno in quinta casa, ma........lasciami lavorare, e farò GRANDI COSE!!!        


mercoledì 11 dicembre 2013

Carl

Oggi è il compleanno dell'altra metà della mia anima, il mio maritino è un altro Sagittariaccio della peggior specie. AUGURI!!!
Dato che NON vuole regali comprati, ha ricevuto una Lettera d'Amore e un segnalibro di pannolenci fatto con le mie manine d'oro (siamo proprio vecchio stile....) e per stasera ho organizzato una bella cenetta che mangeremo quando arriva, dopo le 22, come sempre.



Speravamo di ricevere qualche buona notizia dal suo lavoro, ma ancora siamo nell'incertezza...sembrava che si fosse aperto uno spiraglio, gli avevano fatto una proposta alternativa (ridursi l'orario a part time: quindi meno soldi ma almeno il contratto ci sarebbe stato)...ma ancora non c'è niente di scritto, e così attendiamo....
Pochi giorni fa ho ritirato le sue analisi con i dosaggi ormonali, che sono perfetti. Meno male, almeno qualcosa funziona! Significa anche che la medicina che prende non influisce negativamente sui suoi ormoni, e questo è un grande sollievo. Perciò l'andrologo gli ha prescritto un integratore da prendere per tre mesi, dal nome che è tutto un programma: Fertiplus....
Secondo lui migliorerà la qualità e la quantità degli spermini trasformandoli in soldatini agguerriti e pompati che vanno dritti all'obiettivo... io non ho molta fiducia negli integratori vista la mia esperienza, ma dentro ci sono un sacco di vitamine, male di sicuro non gli farà.
Dopo di che dovrà rifare lo spermiogramma, sperando che nel frattempo non si becchi l'influenza perchè a quel punto secondo l'andrologo lo spermiogramma deve slittare ancora.
In realtà se ci penso non sono preoccupata dell'esito: perchè sono convinta che il problema principale è l'endometriosi, e quindi voglio credere con tutta me stessa che non ci sarà bisogno di fare nessuno spermiogramma, perchè dopo la laparoscopia la Cicogna arriverà sbattendo le sue alone a tutta velocità, con le penne arruffate, scusandosi per l'imperdonabile ritardo, e depositando un bel fagottino cicciotto davanti alla nostra porta.



La mia fantasia (che da un pò di tempo cercavo severamente di tenere a bada) ha ricominciato a viaggiare senza limiti e ora la lascio fare. Ci sta bene un pò di speranza, dopo tanti mesi di pessimismo e rassegnazione...non costa niente, migliora l'umore, e soprattutto mi aiuta a far passare veloce il tempo (ancora indefinito) che mi separa dall'operazione.


lunedì 9 dicembre 2013

Lunedì

Fatti i 31, è andata. Alla fine compleanno pieno di affetto e colpi di scena. 
Sabato pomeriggio puntata veloce a salutare mio padre. Il decalogo dei figli di genitori separati prevede che ad ogni compleanno o festa comandata ci sia uno dei due genitori offeso e defraudato dal suo diritto di festeggiare degnamente con la figlia, e questa volta è toccata a lui.
Sera cena all'Indiano con le amiche di sempre, quelle che sanno tutti dettagli dello spermiogramma di Carl e che mi guardano solidali quando incrociamo una conoscente appanzata all'ottavo mese. Ho fatto il pieno di coccole e sostegno, che non fanno mai male. 
Domenica visita a Nonna (che continua ostinatamente a credere che io sia incinta, ormai è diventato il suo personale film in cui si è totalmente immersa, ha perfino fatto gli auguri a mio padre-suo figlio-perchè diventerà nonno) e poi pranzo con mamma, fratello e l'altra Nonna. Mangiato fino a scoppiare le pietanze condite con tanto amore materno, spento le candeline, ricevuto regali amorosissimi. Risposto ai tanti tanti messaggi di auguri. Verso sera colpo di scena numero uno: quando siamo pronti per ripartire ci accorgiamo che abbiamo la gomma a terra. Carl e mio fratello si mettono all'opera per cambiarla, nel frattempo colpo di scena numero due: assolutamente in anticipo (ventitreesimo giorno, veramente troppo presto) arriva il Mal di Pancia che annuncia l'arrivo delle Malefiche, e nel giro di dieci minuti si trasforma nel solito dolore terribile che mi trasporta in un mondo parallelo incapace di parlare e di muovermi. Così, mentre "i maschi" combattono con la ruota, mia madre corre  a cercare una farmacia aperta per procurarsi l'Oki, (non esco mai senza, ma stavolta ne ero sprovvista dato che non mi aspettavo che mi facessero visita proprio per il mio compleanno). 
Preso l'Oki, tornata nel mondo dell'aldiqua, colpo di scena numero tre: non riuscendo a risolvere la questione meccanica (c'era qualcosa che non andava con i bulloni da svitare e la chiave non era giusta, o almeno credo) mio fratello ha chiamato in aiuto mio padre. In tre sono riusciti a cambiarla, e una volta finito sono risaliti tutti e tre a casa, compreso MIO PADRE. Si è seduto in salotto con noi e ha CHIACCHIERATO AMABILMENTE CON MIA MADRE PER ALMENO UN QUARTO D'ORA. 
Quindi per il mio compleanno ho avuto un ultimo regalo: la mia famiglia riunita dentro casa nostra come non accadeva da non so quanti anni.
Dopo di che siamo ripartiti, e il povero Carl si è fatto tutto il viaggio di ritorno lottando con la nebbia che era calata fittissima sull'autostrada.
Oggi me ne sono rimasta a casa: inutile fare l'eroe, ormai quello che ho ha un nome, e non mi sforzo più di combatterlo. Borsa dell'acqua calda, oki e piumone, questo è il massimo che posso fare per oggi. 
Mentre gironzolo per casa rifletto amaramente che non appena ho smesso di prendere il progesterone tutto è tornato come prima: ciclo cortissimo, tanto dolore, sangue scuro. Niente di nuovo sotto il sole. Ma hai le ore contate, cara endometriosi. Nel 2014 dovrai sloggiare, qui dentro non c'è più posto per te. Bisogna fare spazio per qualcun altro.



giovedì 5 dicembre 2013

31 anni

Tra tre giorni compio 31 anni.
Impossibile non fare nessun bilancio...fin troppo facile farsi prendere da un attimo di scoraggiamento pensando che è il terzo compleanno che festeggio desiderando con tutta me stessa diventare mamma. 
In più i miei programmi per questo compleanno hanno subìto una simpatica deviazione: volevo fare una cena con i miei amici sabato sera e poi la domenica avremmo passato la giornata con la mia migliore amica, che è nata il mio stesso giorno, un anno dopo di me. Vi ho parlato di lei, vive in montagna, con il marito e due bimbe meravigliose.
Però l'altra sera quando ci siamo sentite per telefono per definire i dettagli della giornata di domenica mi ha annunciato che aspettano il terzo figlio.
E' incinta di due mesi, questo è il primo veramente cercato, dato che le bimbe sono arrivate entrambe "per caso". Sono stata brava, le ho espresso la mia felicità come meglio ho potuto, perchè è vero che sono felice per loro, e poi già lo adoro questo bimbo, come ho adorato le sue sorelline....Quando ho attaccato il telefono non ho ceduto alla malinconia e ho deciso di reagire subito, organizzando la cena di sabato sera "così mi distraggo e non ci penso"..ma l'amica che ho chiamato mi ha detto dispiaciuta che lei e il marito non erano disponibili, avevano un impegno fissato da tempo.
A quel punto tutto ha assunto dei contorni grotteschi: cena di compleanno saltata, domenica mattina 2 ore e mezza di macchina per passare la giornata con la mia amica incinta, il marito, le bimbe, i genitori e la sorella, e un'altra amica con un bimbo. Il quadro non era dei migliori.
Ho pianto un pò abbracciata a Trovatello, abbandonandomi a pensieri negativi e melodrammatici senza ritegno: "Lei ne ha già due, arrivate senza volerlo, e ora fa anche il terzo, così, come se niente fosse, con tutta la facilità del mondo, basta pensarlo ed ecco che arriva, sono perfettamente programmati per avere figli. E quest'anno festeggerà i 30 anni con questa bellissima sopresa, con la gioia di avere un'altra vita dentro di sè..E io non avrò nessuna cena di compleanno, perchè nessun amico vuole festeggiare con me, e il giorno dopo dovremo passare tutto il giorno a sorridere e a condividere la loro gioia cercando di dimenticarci della nostra sofferenza, faremo una fatica tremenda, le bimbe parleranno tutto il tempo del fratellino in arrivo, tutti saranno felici e noi saremo tristi ma non potremo farlo vedere per non rovinare la festa a tutti..... "
PURA E SEMPLICE INVIDIA. E per la mia migliore amica. Non c'è cosa peggiore. 
Dopo un bel pianto però ho ripreso il controllo della situazione, e ho deciso che voglio bene alla mia migliore amica, ma non così tanto da farmi del male. Ci sarà il momento giusto per festeggiare questa nuova vita che arriva. Ma non per il mio compleanno. Almeno quel giorno ho diritto a viverlo serena e rilassata. Perciò ho chiamato mia mamma e le ho detto che scendiamo a casa sabato pomeriggio. Domenica pranzetto in famiglia, candeline sulla torta, coccole materne. E' quello che mi ci vuole...strategie di sopravvivenza...
E se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, ora che  è passata più di una settimana dalla visita dal Super-gine, credo di aver fatto un pò pace con questa cosa dell'endometriosi e dell'intervento.
Quello che ho scritto nell'ultimo post, cioè che vorrei addormentarmi e svegliarmi direttamente a febbraio dopo la laparoscopia è vero, ma lo penso solo a volte. In realtà per il resto del tempo il mio stato d'animo principale è la FIDUCIA.
Sento dentro di me una specie di certezza, più che una speranza. La Ellie di pochi mesi fa, quella che ripeteva come un mantra "non ce la farai, non diventerai mai mamma, hai qualcosa che non va" si è finalmente calmata. 
Quella Ellie si dibatteva tra la sensazione di essere a conoscenza di un segreto incoffessabile (L'INFERTILITA'), al quale nessuno avrebbe creduto, e il disperato tentativo di non guardare quel segreto, sperando che non guardandolo scomparisse da solo. La continua oscillazione tra la paura e la speranza, tra il pessimismo più nero e l'ottimismo forzato, che molte di voi conoscono bene.
Poi come vi ho già scritto le cose sono cambiate. Qualcosa è scattato, sono riuscita a liberare quella Ellie dalla cosa che le pesava di più, e cioè l'idea che fosse colpa sua se era infertile. Sono riuscita a dirle:
"E' vero, sei infertile. Per il momento. Ma è un fatto oggettivo, non è colpa tua, e la tua mente non ha alcun potere su questo." 
Nello stesso periodo è capitato sulla mia strada, chiamato dal destino, il Super-gine, e finalmente la nebbia ha cominciato a diradarsi e i tasselli sono andati a loro posto, facendoci scoprire il senso del disegno.
Un pò come Doroty, mi sono affidata, e ho iniziato a seguire il "sentiero di mattoni gialli" convinta che, sicuramente in un modo o nell'altro, mi avrebbe portata dal Mago di Oz.
Ciò che impara Doroty, e che insegnano tanti maestri, è che quello che conta è il viaggio che facciamo per arrivare a destinazione. 
I trent'anni sono stati faticosi, ma anche importanti. Il viaggio continua e non so dove ci porterà, ma voglio entrare nei trentuno soddisfatta di me stessa così come sono, con i miei alti e bassi e le mie mille cadute, soddisfatta e fiduciosa che tutto questo abbia un senso e che comunque, IO CE LA FACCIO.