giovedì 7 aprile 2016

Vertigine

Scrivo dal lavoro, dove la situazione è statica e surreale. Quello che sappiamo per certo è che la decisione presa dall'azienda è irrevocabile, quindi aprirà la procedura di mobilità. Quello che non sappiamo è tutto il resto, cioè quando smetteremo effettivamente di lavorare, e se riusciremo a strappare anche un pò di soldi per il licenziamento. Dopo sei giorni di sciopero culminati con una manifestazione abbastanza importante (siamo andati su vari giornali e telegiornali regionali) adesso siamo rientrati in ufficio, ma con il proposito di rallentare il lavoro il più possibile. La sensazione è di essere dei fantasmi: il nostro lavoro è stato in parte già dirottato nella nuova sede, noi siamo qui ma è come se fossimo già fuori dai giochi. Ci siamo ma non ci siamo. Il clima è stato all'inizio molto pesante, ora ci stiamo quasi abituando alla situazione, perchè è vero che ci si abitua a tutto.
Il prossimo passo sarà mercoledì prossimo, quando ci sarà un altro incontro tra le parti e verrà aperta questa procedura di mobilità con l'inizio delle trattative. Tutti a questo punto speriamo di concludere il prima possibile, perchè lavorare così non ha nessun senso, a parte quello economico.
Nel frattempo ognuno vive la situazione a modo suo.
Io mi sento strana, con una sensazione che ho già provato altre volte: quella di essere a un passo da un cambiamento epocale della mia vita.
L'ho già provata a vent'anni, quando mi sono trasferita da sola in un'altra regione lasciando famiglia e fidanzato dell'epoca...poi quando ho terminato il Corso di Laurea Triennale, e mi sono ritrovata senza niente da fare, "sfidanzata" dal fidanzato in questione, con di fronte mille possibilità oppure anche nessuna...e poi altre volte, fino ad arrivare ad oggi.
Da qualche parte ho letto che la vita di ognuno può essere suddivisa in fasi di sette anni...che lavoro qui sono otto anni, anche se a dire il vero l'ultimo sono stata a casa in maternità...mi sa proprio che questa fase della mia vita, così importante e piena di eventi, si sta concludendo.
In questi anni io e Carl siamo andati a vivere insieme, ci siamo sposati, abbiamo comprato la nostra casa e ci siamo persi e ritrovati nella nostra Ricerca, che alla fine ci ha portato a diventare genitori.
E adesso? Cosa ci aspetta?
E' una sensazione di vertigine, quella che sento dentro in questi giorni.
La vertigine causata dal vuoto, dall'incertezza, dall'ignoto. Dalla potenzialità che ancora non si rivela, ma si intuisce. 
Ho un quaderno in cui sto scrivendo le idee, le cose che germogliano nella mia testa in questi giorni così strani. Gli sto facendo spazio, e gli darò il tempo di crescere. 
E vediamo quale sarà il raccolto che ci aspetta....


La vertigine non è
Paura di cadere
ma voglia di volare.....