lunedì 24 dicembre 2018

Questo non è un post natalzio

L'8 dicembre ho compiuto 36 anni, e per la prima volta nella mia vita me li sento tutti.
Non è una cosa negativa però, anzi.
In questi 36 anni tondi e panciuti ci sto comoda e a mio agio come in un vestito su misura, e allo stesso tempo sento che mi donano e mi si addicono.
Per la prima volta nella mia vita dentro di me c'è un senso di completezza, di "aver chiuso il cerchio".
Soprattutto mi è passata quell'eterna sensazione di essere l'ultima arrivata, quella inesperta, o come dice la mia amica siciliana: "la scappata di casa".
E' buffo perchè probabilmente non lo sono mai stata, anzi, tutti mi hanno sempre considerata matura, saggia, senza grilli per la testa. Però ero io il mio giudice più severo, e non andavo mai bene, non avevo mai l'età, non ero mai abbastanza, ero sempre meno degli altri.
E come ci sentiamo dentro determina come ci comportiamo fuori. Dipende tutto da lì.
Bè, vi annuncio che quella Ellie antipatica e giudicante non c'è più, se n'è andata zitta zitta con la coda tra le gambe, perchè non c'è più storia, io adesso lo so che sono Grande, che sono la Mamma di due bambini, che sono una Donna e non più una ragazza, che ho costruito tanto e continuerò a farlo e a farlo bene. 
Forse è stata la seconda maternità, forse il nuovo lavoro, fatto sta che quella maestrina che non me ne faceva passare una si è finalmente tolta di mezzo, o per meglio dire si è rilassata un pò, si è resa conto di non avere più argomenti e ha finalmente taciuto.
E sono rimasta IO. Io con i miei 36 anni, che però mi stanno bene.
Io che sono la mamma di un bambino di tre anni e mezzo che si commuove vedendo Snoopy perchè è dispiaciuto per Charlie Brown. E di una bambina di dieci mesi che scopre il mondo a quattro zampe e lo affronta armata solo dei suoi immensi e fiduciosi sorrisi. E che sono la moglie  di un uomo stanco, a volte rabbuiato, spesso in debito di energie, che però riesce comunque a trovarne per fare la spesa, andare a lavorare, giocare con i figli, discutere (quasi sempre) con me..e quindi bè, forse è comprensibile che sia stanco. Un marito con il quale non riusciamo ancora a organizzare un'uscita pomeridiana al cinema, e..niente, speriamo di farcela prima o poi.
Io che ho un lavoro nuovo, che qualche anno fa non avrei mai avuto il coraggio di accettare. Un lavoro dove sono l'unica responsabile. Il lavoro desiderato, chiamato, ottenuto, quello che mi permette di andare a prendere mio figlio all'asilo e portarli tutti e due ai giardini mezz'ora prima che faccia buio, quando d'inverno fa buio alle cinque.
Io che in queste ultime settimane sto ricominciando a guardare le vetrine e desiderando di comprarmi dei vestiti. Segno che forse non sono più solo una mamma-mucca, ma che sto ritornando un essere umano.
Io che adesso adoro la nostra casa, che è piccolissima, ma ci stiamo troppo bene, è luminosa, accogliente, e abbiamo l'Alma come dirimpettaia che mette da parte i cioccolatini per i miei bambini. E l'aver cercato casa per mia madre negli ultimi due mesi (ricerca conclusa, perchè per il momento non se ne fa niente, pochi soldi e poco lavoro per lei qui...non è ancora il momento) me l'ha fatta rivalutare e apprezzare molto di più.
Io che non ho una vita perfetta, ma veramente è quello che più si avvicina alla felicità per come la intendo io. E comunque sono sempre in viaggio, e in evoluzione. Voglio di nuovo impegnarmi  nella società, dopo questa lunga parentesi di ripiegamento familiare, perchè voglio fare qualcosa per salvare il salvabile, almeno per poter dire ai miei figli, un giorno, che mamma ci ha provato.
Questo non è un post natalizio, però dato che è il 24 dicembre gli auguri ci vogliono! AUGURI!!!!