venerdì 30 novembre 2018

Cuccioli

E' la terza volta che provo a scrivere un post e non riesco mai a finirlo...Ultimamente sono così occupata a VIVERE che non trovo il tempo nemmeno per soffermarmi un attimo a pensare, figuriamoci a scrivere! Comunque, ci riprovo..eccomi qui.
Ho tante cose da raccontarvi.
Partiamo da Cesare. C'è stato il primo colloquio con la maestra dell'asilo: il nostro bimbo "grande" di tre anni e mezzo si trova bene, si è ambientato, ha molti amici, è il solito curiosone che fa mille domande, chiacchiera senza sosta, si entusiasma per tutto. Come succedeva anche al nido gioca più volentieri con le bambine ai giochi di "finzione" (al supermercato, a pulire casa, a cucinare, con le bambole..), ma si diverte anche con i trenini e le macchinine. 
L'unico tasto un po' dolente è la nanna: dopo qualche settimana in cui aveva preso il via a dormire, da inizio novembre ha smesso e non dorme quasi mai, tranne quando c'è la  sua maestra. Noi lo sapevamo già: i pomeriggi dei giorni in cui non dorme esce sempre stanchissimo da scuola, nervoso, super eccitato, sembra una pentola a pressione pronta ad esplodere. Tra l'altro ha iniziato a dire che non vuole andare a scuola se deve dormire, che lui vuole stare con i bimbi di quattro e cinque anni che non dormono, che gli manca la mamma, il papà e Anita...insomma, questa cosa non la sta vivendo affatto bene.
Parlandoci siamo riusciti a capire che il problema è dover dormire con le maestre diverse dalla sua: infatti nel suo asilo fanno a turno, una settimana al mese una delle maestre sta con i piccoli nella classe dove si fa la nanna, le altre stanno con i più grandi a seguire le varie attività.
Cesare con la sua maestra riesce ad addormentarsi (anche se dopo mooolto tempo, molte carezze e coccole da parte sua...del resto anche a casa non è mai stato semplice far si che si abbandonasse al sonno), ma con le altre non c'è storia: sta sveglio, si agita, chiede cento volte di andare a fare pipì, cerca di svegliare gli altri bambini. In realtà questo mi sembra normalissimo, quale bambino di tre anni e mezzo se ne starebbe buono, zitto e fermo sdraiato sul letto senza fare niente mentre tutti gli altri dormono per un'ora???
Con le maestre abbiamo deciso di aspettare un altro pò, perchè secondo loro potrebbe essere solo una fase, e piano piano  si abituera' anche con le altre, ma io sono dubbiosa...sarà che ho un ricordo vivissimo del momento della nanna alla MIA scuola materna, e me lo ricordo come un incubo, perchè neanch'io riuscivo a dormire!
Di sicuro so che non voglio costringerlo a subire per tutto l'anno quella che per lui è una punizione, tra l'altro una punizione non necessaria: non mi sembra così urgente che "impari a dormire da solo", per quello c'è ancora tempo! Se tra qualche settimana non migliorerà, a gennaio troverò il modo di farlo uscire dopo pranzo, come faceva al nido, se la nonna è disponibile ad aiutarci. Se invece riuscirà a tranquillizzarsi e a lasciarsi andare anche con le altre maestre, tanto meglio per tutti.
Quindi vedremo, senza drammi, una soluzione si troverà.
A parte questo Cesare è cresciutissimo, anche grazie alla scuola materna. In molti momenti lo vedo più sicuro di sè, quasi spavaldo e temerario, sta scoprendo i giochi "da maschi" (le armi, i supereroi, le battaglie...), quando siamo ai giardini fa mille acrobazie e si cimenta in esercizi pericolosissimi, sempre seguiti da un orgoglioso:"Mamma guarda che so fare??" e poi sono comparse nel suo vocabolario cose divertentissime come "la cacca sulla testa", "il sedere puzzolente", e altre meraviglie del genere.
Altre volte invece vuole tornare piccolo, e allora dice con la vocetta lamentosa:"Anch'io sono un bambino appena nato come Anita!" oppure "Voglio prendere il latte come Anita!", o anche si mette a gattonare, o si fa male per finta per essere coccolato.
Da ottobre c'è anche la novità della piscina: lo sto portando, insieme ad un suo amichetto, alla piscina comunale una volta a settimana, di lunedì, quando c'è il prenuoto per i bimbi della sua età, e incredibilmente (per me) gli piace moltissimo!
Stanno a mollo, prendono confidenza con l'acqua alta, imparano a non avere paura di bagnarsi gli occhi o di andare con la testa sotto, si tuffano in braccio all'istruttrice dal bordo della piscina o dallo scivolo.
E' un pò una faticaccia per Carl perchè quando fa il turno di sera deve tornare apposta durante la pausa per stare con Anita mentre io accompagno Cesare, ma per ora sembra valerne la pena, sicuramente gli fa molto bene. 
Un'altra grande novità nella sua vita di treenne è che finalmente ha una cameretta!! Meglio tardi che mai siamo riusciti a sistemargli la stanzina nel sottotetto con una scrivania e uno scaffale che già avevamo, un lettino basso costruito su misura da Carl (in pratica una tavola con sei piedini su cui appoggia il materasso), un bel tappetino e il fantastico mobile a scaletta dell'Ikea, quello con i cassetti contenitori per metterci dentro tutti i giocattoli. Cesare ne è felicissimo, anche se ovviamente non ci dorme e ha paura a starci da solo se noi siamo giù. Però quando viene qualche amico a trovarci lo porta subito su e stanno qualche decina di minuti a giocare, e già questo mi sembra un bel risultato. Sono felice, mi dispiaceva troppo che non avesse un suo spazio e spero che a poco a poco riesca a goderselo sempre di più.
Della scuola ci racconta tanto: sia cose belle (le canzoncine che impara, i disegni che fa, la gita a raccogliere castagne, la recita che stanno preparando...), ma anche cose che non gli piacciono: che deve stare tanto seduto, che non si può giocare tutti allo stesso gioco, che i bimbi più grandi spesso non vogliono giocare con lui o gli prendono i giochi, e lui ci resta molto male, si sente ferito e rifiutato.
Insomma il nostro Cesaretto sta iniziando a misurarsi con un "mondo esterno" fatto di regole e relazioni complesse e mutevoli, non più soltanto quelle semplici e inequivocabili con mamma e papà.
Sono orgogliosa di lui, e spero con tutto il mio cuore di riuscire ad accompagnarlo nel modo giusto, standogli vicino ma senza soffocare la sua voglia di autonomia. Credo che sia la cosa più difficile con cui dobbiamo misurarci noi mamme.
Quanto alla sua sorellina, sempre più mi sembra una tipetta tosta.
Adesso ha nove mesi e mezzo, tre denti (i due sotto e un canino da vampiretta), chiacchiera tanto (sempre usando suoni incomprensibili, a parte Papapapapa' e TETETETETE, che sarebbe Cesare), sa lanciare i baci e fare le pernacchie.
E' molto autonoma, se c'è qualcuno vicino a lei se ne sta a giocare da sola con i giocattoli suoi o del fratello (lui invece si stufava molto prima e voleva sempre qualcuno con cui interagire); l'importante è non lasciarla mai sola perchè protesta e ti segue gattonando velocissima. Anche lei è molto sensibile, si offende moltissimo per i NO che iniziamo a dirle, e quando cade o si fa male (spesso, perchè gattonando esplora dappertutto senza paura, si alza in piedi appoggiandosi ai mobili, apre tutti gli sportelli, si rovescia addosso tutto ciò che può raggiungere...) scoppia in un pianto inconsolabile e molto teatrale a cui ormai ci siamo abituati. In generale però è allegra, solare, giocherellona, curiosa e molto espressiva. 
Adoro scoprire giorno per giorno com'è diversamente bello avere una figlia femmina..il senso di "sorellanza" che c'è naturalmente tra noi, e che non ci sarà mai, per forza di cose, tra me e Cesare.
E' come se dentro di me io sapessi con certezza che lei se la saprà cavare, perchè è una donna. Sento che ci intendiamo, che parliamo la stessa lingua. Mi incanto a guardarla e a vedere nella bambina che è oggi la donna che sarà..e ci sono istanti in cui la vedo, ne colgo dei tratti e delle espressioni che mi riempiono di tenerezza e di commozione. 
Quanto alla fratellanza...ci sono alti e bassi. 
I momenti peggiori sono quando piangono tutti e due in stereo, cosa che succede spesso la sera oppure quando siamo in macchina. Al problema macchina in particolare non ci sono soluzioni...sto cercando di evitare di usarla da sola il più possibile, almeno finchè Anita non avrà passato questa sua fase di odio profondo.
I momenti migliori sono la mattina e la sera, quando si cercano rotolandosi sul letto, come due cagnolini, si chiamano, si fanno gli scherzi e le coccole. Anita cerca di imitare in tutto il fratello maggiore, e adesso gli prende spesso i giocattoli di mano per partecipare anche lei. Cesare si arrabbia, urla, le toglie il gioco di mano, lei a volte ci resta male e piange, altre volte insiste e ci riprova.
Io adoro stare a guardarli: insieme sono una meraviglia, non ci sono dubbi.
Pienezza e felicità perfetta:ecco cos'è la mia vita in quei momenti.