giovedì 23 agosto 2018

Agosto in città: quattro sotto un tetto

Questo mese di agosto umidissimo sta passando, in un modo o nell'altro. 
Qui abbiamo preso una certa routine e ce la caviamo, anche se soffriamo tanto il caldo e gli spazi ristretti di casa nostra.
Di solito la mattina andiamo ai giardinetti, quasi deserti in questo periodo.
Parto armata di borsa del cambio, acqua, merenda per entrambi, fascia, tutto messo nel passeggino con Anita dentro e Cesare sull'amaca.
L'amaca è la geniale invenzione di una nostra amica anche lei bis-mamma, e consiste in una sciarpa legata sul manubrio del passeggino a formare una specie di altalena, su cui il bimbo più grande si siede comodamente. Ha il vantaggio che così i due fratelli si guardano e Cesare è tutto felice perchè è come se anche lui andasse sul passeggino, cioè fosse ancora un pò piccolo.
La usiamo solo per il brevissimo tragitto casa-giardinetti (dieci minuti a piedi sotto il sole cocente), perchè poi di solito Anita si mette a piangere e non sempre riusciamo ad arrivare a destinazione con questo assetto.
A volte arriviamo con lei in braccio e Cesare per mano a me, che con la terza mano spingo il passeggino. Al ritorno invece al 99% Anita è in fascia e Cesare a volte cammina, altre prende possesso del passeggino della sorella e io lo spingo.
Ai giardinetti ci passiamo un paio d'ore allegre: Anita ha imparato ad apprezzare l'altalena sia in braccio a suo fratello che da sola (ovviamente va pianissimo e la tengo ), Cesare gioca ormai super autonomo mentre io allatto Anita, facciamo merenda e poi la addormento in fascia, e verso le 11:30 ci imbarchiamo nel ritorno.
A casa metto un cartone a Cesare al piano di sopra (il computer che usiamo per fargli vedere i cartoni sta in mansarda), Anita sul tappeto accanto a me, preparo il pranzo e mangiamo tutti e tre.
E qui si apre il capitolo SVEZZAMENTO DI ANITA che meriterebbe un post a parte! Come vi avevo già raccontato lei ha iniziato di sua spontanea volontà a mangiare cibi solidi già da un mesetto, ma da quando siamo tornati a casa abbiamo iniziato ufficialmente con brodini vegetali, pappine, creme di verdure...e poi pastina, fette di melone, di pesca, pere da ciucciare, mele grattuggiate e assaggi vari.
Dato che il seggiolone di Cesare non c'entra più in cucina (cioè se entra lui usciamo noi) ci siamo fatti prestare uno di quei seggioloni che si attaccano al tavolo, così io e Anita occupiamo il lato stretto del tavolo, Cesare e Carl (quando c'è) il lato lungo. Gli altri due lati sono occupati dalla scala e dal muro, e il tavolo non può essere spostato da quella posizione altrimenti Cesare va addosso al frigorifero.
All'inizio lasciavo il piatto con la pappa alla portata di Anita, per farla giocare un pò come facevo a suo tempo con Cesare, ma poi ho capito che era una pessima idea, perchè dopo pranzo sembrava che fosse esplosa una bomba in cucina, quindi adesso le lascio solo afferrare il cucchiaio con la pappa e la aiuto a metterselo in bocca. Lei vuole assolutamente fare da sola, non esiste che se ne stia lì a farsi imboccare. Nel frattempo cerco di mangiare io e controllare che mangi qualcosa anche Cesare, perchè adesso lui cerca di attirare l'attenzione su di sè durante i pasti facendone di tutti i colori: sparge il cibo "come Anita", lo mangia con le mani, mette le mani nel bicchiere pieno d'acqua, ci mette le posate, o il tovagliolo, insomma, ne inventa una nuova ad ogni pasto. Se faccio pause troppo lunghe tra una cucchiaiata e l'altra Anita protesta, quindi le metto lì davanti tre o quattro cucchiaini da afferrare per ingannarla un pò.
Quando abbiamo finito ho dieci minuti di relativa calma in cui giocano entrambi sul tappeto per sistemare la cucina.
Il problema è che tra il tavolo e il tappeto gioco c'è poco più di una mattonella, quindi mi devo precipitare  a pulire se non voglio che giochino in mezzo alla pastina sparsa ovunque.
Dopo pranzo c'è il momento dell'addormentamento di entrambi, sul quale adesso siamo molto migliorati: prima faccio il biberon a Cesare, mentre lui lo beve sul letto io addormento Anita in fascia (per fortuna abbiamo superato la fase del rock&roll, ora è sufficiente cullarla un pò facendo Sh-sh-sh-sh e dandole piccole pacche sul sedere). Quando lei dorme profondamente salgo sul nostro megaletto, sciolgo la fascia e la metto giù e mi metto accanto a lei per farla ciucciare (altrimenti si risveglia subito). Cesare sa che i primi cinque minuti dobbiamo stare zitti zitti, poi mi metto a raccontargli le storie sussurrando piano, finchè non si addormenta anche lui. E se tutto va bene e io resto lì sul letto, dormono entrambi un paio d'ore.
Il pomeriggio se Carl è libero posso respirare un pò, almeno la cena la facciamo tutti insieme , a volte usciamo per un gelato o una passeggiata serale..e soprattutto addormenta lui Anita in fascia. Se invece fa la sera la giornata è lunga, ci siamo attrezzati con la piscinetta in terrazzo, oppure torniamo ai giardini. Per fortuna sono tornati i miei suoceri, così qualche sera vado a cena da loro e mi rilasso un pò. E per fortuna stanno piano piano tornando tutti gli amichetti di Cesare, così riesco a farmi anche qualche chiacchierata con altre mamme.
Devo dire che a rendere tutto più faticoso e difficile c'è l'aspetto "casa piccola e su due piani".
Trovatello ha definitivamente traslocato dai nonni in pianta stabile: lì ha giardino e tranquillità. Lo vediamo comunque quasi tutti i giorni e Carl lo porta fuori dividendosi l'impegno con il fratello, come già facevano prima.
Ma da quando Anita ha iniziato ad occupare anche lei uno spazio, seduta o a pancia in giù, o a quattro zampe (ancora non gattona ma mi sa che è questione di poco perchè già striscia all'indietro) ci siamo improvvisamente resi conto che non c'entriamo più. Vivere tutti nei pochi metri quadri della cucina, che fa anche da salotto e stanza dei giochi, è diventato impossibile, ci calpestiamo e scontriamo, per non parlare dei potenziali pericoli. Anche Carl dopo un paio di cene tutti e quattro insieme, ha capito che bisogna trovare una soluzione. 
Cambiare casa non si può.
Ci sarebbero le stanze della mansarda, una più grande e una più piccola, entrambe con il tetto spiovente, dove già adesso abbiamo trasferito parte dei giochi di Cesare. Dobbiamo capire se sia realmente fattibile spostare la zona notte tutta al piano di sopra per trasformare la nostra stanza in un soggiorno. Il mio cervello si è già messo in moto e ragiona tutto il tempo su metri quadri e combinazioni di mobili. Poi c'è la questione condizionatori, che forse potrebbero aiutarci, ma costano uno sproposito...Vedremo...

martedì 7 agosto 2018

Vacanze con i Ciccioli

Approfitto del momento magico del sonnellino pomeridiano "in contemporanea" dei miei due scimmiotti per raccontarvi delle nostre vacanze, purtroppo già finite.
Sono state tre settimane di fila, eppure sono volate!
La prima settimana l'abbiamo passata in un paesino del Parco Nazionale d'Abruzzo, a 1300 mt.
A parte gli spostamenti in macchina a dir poco tragici (Anita ha pianto tantissimo, sia nel seggiolino che in braccio a me...questo suo odio per la macchina non accenna a passare purtroppo...) una volta arrivati siamo stati benissimo.
Faceva un bel freschetto che ha subito rinvigorito Carl, che odia il caldo, e la casa che avevamo affittato su Airbnb era carinissima e molto comoda, perchè posizionata al centro del paesino. Una volta ambientati abbiamo preso un bel ritmo: passeggiata la mattina (con breve nanna di Anita in fascia), pranzo al sacco, ritorno in tempo per il sonnellino dei Ciccioli (e del loro padre), e pomeriggio riposante al parco giochi del paesino. Cena a volte a casa a volte fuori, passeggiatina serale, nanna dei Ciccioli, miracoloso tempo per noi (circa un'oretta o due di autonomia di Anita da sola sul letto).
Stare in mezzo alla natura e in un posto così tranquillo ha fatto bene a tutti, e alla fine della settimana Carl avrebbe voluto prolungare il soggiorno nella casetta col camino alla quale ci eravamo già affezionati.
A quel punto però siamo partiti alla volta del mare, diretti alla solita casa in campagna della mia infanzia. Ad attenderci polvere, ragnatele, milioni di zanzare, ma anche il fantastico giardino selvaggio che fa di quella casa il posto ideale per un treenne scalmanato. Il mare con i bambini è più faticoso della montagna, e infatti ci è voluto un po' più di tempo per prendere le misure, però la possibilità di farli stare tutto il giorno all'aria aperta, facendo movimento e sfogando tutta la loro energia ci ha ripagato della faticaccia.
La seconda settimana poi sono venuti a darci manforte prima mia mamma per un paio di giorni e poi i miei suoceri, che sono rimasti un bel pò e hanno passato la loro prima vacanza con i nipoti.
Abitano a pochi minuti di strada da casa nostra, li vediamo praticamente tutti i giorni, ma vacanze insieme a loro non ne avevamo mai fatte.
Ero un pò preoccupata di come sarebbe andata la convivenza, invece stranamente tutto è filato liscio e abbiamo approfittato parecchio del loro aiuto: quattro braccia in più fanno veramente comodo, soprattutto per portare su e giù le mille cose del mare, per cucinare i pasti mentre lavavamo i piccoli, per intrattenerli nei momenti più difficili, come ad esempio le pulizie finali prima di andarcene.
E poi sono stata felice di vedere i miei suoceri "fare i nonni in vacanza", senza orari di lavoro, senza impegni se non quello di passare il tempo con i loro nipoti adorati. Li ho rivalutati per molti aspetti...mi hanno sorpreso e sono felice di aver fatto questa esperienza, che credo ripeteremo, anche se forse una settimana è il tempo massimo di permanenza nella stessa casa. Del resto anche io e Carl siamo decisamente una coppia migliore  e quindi dei genitori migliori in vacanza, non litighiamo, siamo sereni e pazienti...e sicuramente i nostri Ciccioli ne hanno beneficiato...soprattutto Cesare si vedeva che era al settimo cielo di averci tutti per lui 24 ore su 24, ha fatto pochissime lagne e capricci. Sicuramente la possibilità di sfogarsi, di correre, di essere libero, di muoversi autonomamente in mezzo alla natura gli ha fatto benissimo, era infinitamente più tranquillo e calmo che a casa...e poi è cresciuto, ha acquisito tanta sicurezza sia dal punto di vista motorio che sociale. Ci ha stupito camminando tanto in montagna, ha attraversato i torrenti saltando sui sassi, ha fatto mille bagni in mare senza paura con i braccioli o con la ciambella e a volte anche senza niente...e poi andava da solo al bar a chiedere il gelato, ha fatto tantissime amicizie ai giardini o al ristorante, insomma dove capitava...l'ultima sera di vacanza eravamo a mangiare la pizza in una piazzetta e lui correva come un matto in tutto questo spazio libero, senza paura del buio, e poi è sparito dietro degli alberi e quando è tornato mi ha raccontato:"Mamma, ho conosciuto delle RAGAZZE che si chiamano Martina e Elisa e ho giocato con loro a saltare sui gradini..."...mi ha fatto così ridere...e anche tanto piacere, perchè mi sembra che la sua timidezza di qualche mese fa abbia lasciato il posto a una nuova sicurezza di sè.
Anche Anita ha fatto grandi passi avanti: durante i nostri pranzi al sacco in montagna ha iniziato a chiedere il cibo a gran voce, e non ci ha dato pace finchè non ha avuto anche lei il suo pezzo di pane da mordicchiare tutta contenta. Poi ha assaggiato la pera e la pesca, le croste della pizza...insomma, ha deciso lei che a cinque mesi era pronta per lo svezzamento! Io non ero per niente attrezzata con seggiolone e pappette, e volevo comunque aspettare i sei mesi, come avevo fatto con Cesare...ma di fronte alla sua insistenza mi sono adeguata e abbiamo iniziato una sorta di autosvezzamento casuale...ma adesso che siamo tornati a casa vorrei mettermi d'impegno, anche perchè altrimenti i nostri pasti diventano un casino! Non so come andrà, mi sembra che questa figlia decide tutto lei e quando le pare a lei! Adesso sta seduta bene e ha iniziato anche a mettersi a quattro zampe muovendo il sedere su e giù come se facesse le prove di gattonamento....a solo cinque mesi e mezzo! La sua ultima scoperta sono le pernacchie, glie le ha insegnate Cesare e ci si diverte un mondo!
Insomma, una meraviglia...l'unico non molto in forma è Trovatello. Quest'estate il cambiamento l'abbiamo notato di più perchè è stato quasi sempre sdraiato nel giardino o in casa senza scavare buche  o andarsene in giro come faceva gli altri anni...ormai l'età e gli acciacchi si fanno sentire, è diventato pure un pò sordo poverino...speriamo che con il fresco ritrovi un pò di verve...
In ogni caso il rientro stato traumatico per tutti.
Fa un caldo terribile, Carl è tornato a lavoro e la nostra casa mi sembra più che mai minuscola e soffocante. Ho l'impressione che i bambini non abbiano spazio, che tutto sia scomodo e faticoso...sto meditando di fuggire a Roma da mia mamma per una settimana, farà caldo anche lì ma almeno la casa è più grande e Cesare e Anita possono stare nella stessa stanza senza calpestarsi a vicenda!