venerdì 26 giugno 2015

Quattro settimane

Ok ci provo. Provo a scrivere con Cesare addosso a me nella fascia, dondolando e canticchiando contemporaneamente "Ti bastan poche briciole lo stretto indispensabile". Ce la posso fare. 
Oggi abbiamo portato Cesare al controllo e ci hanno detto che tutti gli esami fatti hanno dato risultato negativo. Ottima notizia. Anche l'ittero oggi era sceso. Quindi a questo punto ci hanno dato appuntamento per il 6 luglio, quando rifaremo il prelievo per vedere se le transaminasi sono calate. Se così sarà potremo rilassarci. Altrimenti bisognerà fare ancora altri accertamenti. La cosa importante è che Cesare continui a crescere di peso costantemente. Questa cosa mi preoccupa un pò, dato che dandogli solo il mio latte ho sempre paura che non mangi abbastanza....ma per ora sta crescendo, quindi procediamo così giorno per giorno e speriamo che al prossimo prelievo sia tornato tutto alla normalità.
Oggi Cesare compie quattro settimane di vita e io sono ufficialmente una mamma ad alto, anzi altissimo contatto.
Nel senso che viviamo in simbiosi, io e lui.
Le nostre giornate scorrono tra il letto e il divano, la maggior parte del tempo lui mangia, oppure dorme (addosso a me o nella fascia) oppure piange.
Per ora non ci sono altre attività. Di solito dopo la poppata (che dura da mezz'ora a un'ora) lui si addormenta e io resto lì immobile per un'altra mezz'ora sperando che entri nel sonno profondo, e allora PIANO PIANO cerco di spostarmi senza svegliarlo e lo lascio lì sul letto circondato da mille cuscini. Se ci riesco, corro a fare pipì o a mangiare, e so che la sosta durerà massimo mezz'ora se sono fortunata. Se invece si sveglia si mette a piangere e vuole di nuovo la tetta, e si ricomincia.
Considerando che lo allatto circa ogni due ore (ma a volte ogni ora e mezza) capite che è un ciclo continuo. A volte invece dopo la poppata non si addormenta, allora si innervosisce, piange, ricomincia a fare il picchio pazzo, io lo prendo e cerco di fargli fare qualcosa (tipo stare nel lettino a sentire il carillon o nella sdraietta a dondolare) ma i miei tentativi falliscono miseramente e allora lo prendo in braccio e lo cullo (o meglio..lo "saltello") oppure lo metto nella fascia e lì di solito lui si addormenta.
La fascia, dopo i primi tentativi così così, è diventata la mia àncora di salvezza e non posso più farne a meno. Lì dentro Cesare si calma sempre, dopo un pò che canticchio e mi muovo si addormenta, e dorme anche per un'oretta. Dopo quando lo tiro fuori siamo entrambi tutti sudati, ma almeno io posso fare qualcosa. Quanto alle uscite, carrozzina e ovetto non li ama gran che, dopo un pò si mette a piangere anche lì dentro, e allora io e il papà stiamo uscendo sempre più spesso solo con la fascia. Da soli io e lui non siamo ancora usciti, e di questo mi vergogno un pò. E' il mio prossimo obiettivo da realizzare, quando mi farò coraggio...
Già non si contano più le persone che ci hanno detto che lo viziamo, che non lo toglieremo mai dal lettone, che dobbiamo essere più determinati e farlo stare nel lettino o nella carrozzina anche quando piange.
Per un pò ci sono stata male, e ho anche provato a seguire i vari consigli, ma poi mi sono detta: lo abbiamo aspettato tre anni e mezzo, adesso finalmente è qui e crescerà velocissimo. A sette mesi dovremo portarlo all'asilo nido dove dovrà imparare a ubbidire alle maestre, a dormire e mangiare fuori casa. Se adesso lo coccoliamo e gli diamo il nostro amore quando lo chiede non mi sembra che ci sia niente di male. Lui è felice quando sta attaccato a noi, si sente al sicuro tra le nostre braccia o nella fascia, e la notte dorme come un angioletto in mezzo a noi due. Quindi non c'è altro da aggiungere, per quanto mi riguarda. E Carl è d'accordo con me.
Anzi, lui non vede l'ora che arrivi il momento di dormire per poterlo coccolare un pò, visto che lo vede così poco! Quindi vada per l'altissimo contatto, almeno per ora.
Sono stanca, non so mai se riuscirò a mangiare, a volte mi sento demoralizzata e insicura, ma è comunque un bellissimo regalo della vita, questa esperienza. Fatta di tantissimi alti e bassi, ma comunque incredibilmente intensi.
Più lo guardo e più penso che è meraviglioso, non posso crederci che siamo stati proprio noi a farlo, e mi sento la persona più fortunata del mondo.
Quando sono lì che lo allatto immagino come sarà tra pochi mesi o anni...mi chiedo se avrà la stessa tenacia che dimostra adesso quando vuole il latte..o se vivrà la sua vita con la stessa fiducia incondizionata che ha quando si addormenta sereno dopo aver mangiato...Mi stupisco ogni giorno della sua piccola perfezione, di come ogni parte del suo corpo sia così armoniosa. Cerco il suo sguardo che si perde nel mio, e stringo la sua piccola mano per fargli sapere che è al sicuro e che lo sarà per sempre.....
Ho finito di scrivere e ancora dorme!!!!!
Santa, santa, santa fascia!!!!!

venerdì 19 giugno 2015

Tre settimane!

Riesco ad aggiornare il blog perchè è venuta mia mamma a trovarmi e se Cesare si sveglia è ben contenta di spupazzarselo un pò di tempo lei!!
Sono tre settimane che siamo genitori, il tempo vola!
Da quando ho scritto l'ultima volta ho imparato cose nuove, e mi sento un pò più "mamma":
- ho imparato che stare da sola con lui e Trovatello a casa per un'intera giornata non è così terribile e che me la cavo abbastanza.
- ho imparato che con un neonato bisogna dare delle priorità: quando dorme la prima cosa è correre a fare la pipì, e poi mettersi a cucinare per il pranzo o la cena, oppure mangiare uno spuntino, perchè i bisogni primari vengono al primo posto! Subito dopo vengono le coccole a Trovatello, che non può sentirsi trascurato, e lavarsi (che è diventato un lusso ultimamente). Solo se avanza tempo si può guardare il cellulare, rispondere ai messaggi, provare a fare qualche telefonata, o anche a dare una sistemata a casa.
- ho imparato che se lo sto tenendo in braccio cullandolo e cantando "Siam tre piccoli porcellin" e vedo nello specchio che ha chiuso gli occhi non devo crederci. Se mi fermo li riapre all'istante, era un trucco!!!!
- ho imparato che, sempre quando lo sto tenendo in braccio cullandolo e cantando "Siam tre piccoli porcellin" se mi prude il naso o mi entrano i capelli negli occhi NON devo assolutamente cambiare posizione o ritmo del dondolio o della canzone per grattarmi o levarmi i capelli dagli occhi...perchè TUTTO deve rimanere uguale e COSTANTE finchè non si è VERAMENTE addormentato.
- ho imparato che in presenza di ostetriche e pediatri ci sono delle frasi che non devi MAI pronunciare se non vuoi correre il rischio di scatenare la loro ira funesta. Ad esempio "ciuccio", "dormire a pancia in giù", e "distanziare le poppate".
- ho imparato che non c'è cosa più dolce che guardare il mio bambino mentre sorride nel sonno, anche se so che ancora non sa sorridere veramente, ma non mi importa.
- ho imparato che con una mano sola si possono fare veramente un milione di cose, TRANNE mettere i calzini a un neonato che scalcia
- ho imparato che non invidio più chi rimane incinta PER CASO e senza volerlo. Perchè ho capito che essere genitori è la cosa che richiede più energia, più consapevolezza e più convinzione al mondo. 
- ho imparato che tutto quello che pensavo che avrei fatto prima di diventare mamma è stato spazzato via dalla REALTA' di ESSERE MAMMA. Quindi Tracy Hogg e compagnia bella..avrei potuto fare a meno di leggerli!!! A questo proposito ricordate questo post? Ecco, sappiate che Cesare dorme con noi nel lettone tutte le notti, che per ora lo allatto più o meno a richiesta (anche se mi illudo di seguire degli orari, ma chi voglio prendere in giro???) e solo ed esclusivamente con la tetta, e che nella fascia ho provato a mettercelo ma lui non fa altro che fare il "picchio pazzo" e darmi testate perchè vorrebbe mangiare SEMPRE. 
L'ultima settimana è stata parecchio movimentata. Domenica ho sperimentato un ingorgo mammario, per fortuna preso giusto in tempo prima che diventasse mastite, e poi ci siamo divertiti ad fare su e giù con il reparto pediatrico dell'ospedale dato che sono usciti un pò di problemini per Cesare: al controllo dalla pediatra lei ha visto che era un pò giallino, quindi ci ha consigliato di portarlo a far controllare l'ittero all'ospedale. Dopo tre controlli consecutivi in cui l'ittero non scendeva all'ospedale hanno deciso di fargli delle analisi del sangue, quindi ha subito un vero prelievo al braccio come i grandi (povero cucciolino...) e ci hanno detto che i risultati li avremmo avuti il giorno dopo. Il realtà dopo poche ore mi hanno richiamato dall'ospedale per dirmi che Cesare aveva i valori delle transaminasi troppo alti, e che dovevamo tornare per fare altri accertamenti. Immaginate la nostra preoccupazione!!!
Ieri il nostro eroe ha subito un altro prelievo di ben sei provette di sangue e un'ecografia all'addome. L'ecografista ha detto che il fegato sta bene e questa era la cosa più importante, ma adesso dobbiamo aspettare la prossima settimana per avere i risultati di tutti quegli esami che servono per cercare eventuali virus o infezioni. 
Nel frattempo il nostro piccoletto sembra stare benissimo, mangia in continuazione, la notte dorme abbastanza (perchè lo teniamo nel lettone, e quindi ha la tetta a portata di bocca e non deve neanche svegliarsi!) e fa un sacco di cacca e pipì. Quindi speriamo che non sia niente di grave!!!
Mentre allattavo Cesare guardavo la mia foto appoggiata sul comodino di Carl, e oggi pensavo che mi sembra proprio che quella Ellie non esista più. Questa Ellie di adesso è proprio diversa..da tre settimane è una Mamma, e lo sarà per sempre.

mercoledì 10 giugno 2015

Dodici giorni

Oggi è il 10 giugno...la data in cui sarebbe dovuto nascere Cesaretto..che invece ha già 12 giorni!!! Scusate l'assenza, ma lui mi assorbe completamente e non rimane niente per nessun altra cosa o persona....
Il mio racconto era rimasto a quando siamo tornati in camera tutti e tre...il parto alla fin fine era andato bene, nonostante le difficoltà finali, e la cosa più importante era che Cesare stava benissimo, non aveva sofferto minimamente, era tutto bello roseo e rilassato e aveva superato tutti i test e gli esami fatti al momento della nascita. Insomma, per lui il parto è stata una passeggiata! I suoi genitori invece erano parecchio più provati: Carl è rimasto abbastanza impressionato dal parto, per i giorni seguenti non ha fatto altro che raccontare a tutti i dettagli più terribili, e di come io mi ero trasformata in una specie di animale, e di come ammira tutte le donne che sopportano  tanta sofferenza con tanto coraggio!
Io invece avevo i valori dell'emoglobina bassissimi, non riuscivo a stare in piedi, e hanno cominciato subito a darmi il ferro per recuperare. In più a causa dei punti e delle emorroidi (sigh!) non riuscivo a stare nemmeno seduta.
L'ospedale dove è nato Cesare ha il Rooming-in, cioè i neonati vengono messi fin dal primo momento in camera con la mamma, e tenuti lì per tutto il tempo. Questo è molto bello, perchè impari subito a conoscere il tuo bambino e a gestirlo, ma è anche molto faticoso, soprattutto per chi ha avuto un parto difficoltoso o un cesareo.
In particolare la notte ero molto in difficoltà, perchè Carl poteva fermarsi lì solo durante il giorno. Per fortuna le ostetriche erano bravissime e disponibili, bastava suonare il campanello e ad ogni ora del giorno o della notte se ne affacciava una pronta a consigliarti e aiutarti. Sull'allattamento poi sono state utilissime: dopo la prima volta in cui si era attaccato, Cesare sembrava essersi dimenticato come si faceva a mangiare. Quindi si innervosiva tantissimo, perchè avvicinava il viso alla tetta e si metteva a fare quello che ho ribattezzato il "picchio pazzo": dava le testate e scuoteva la testa furiosamente come per dire:"Lo so che qui c'è il latte, lo sento...ma da dove esce?????" Dopo tanti tentativi le ostetriche mi hanno consigliato di usare i paracapezzoli, perchè secondo loro i miei capezzoli non uscivano fuori abbastanza e lui non riusciva a ciucciarli. E così ci siamo sbloccati e ha cominciato a mangiare come un matto! 
Il giorno dopo essere tornati a casa mi è arrivata la montata lattea e Cesare ora mangia tantissimo, tanto che stiamo continuando con l'allattamento esclusivo al seno. Ieri abbiamo fatto la prima visita dalla pediatra ed è cresciuto, quindi va bene così. L'aspetto negativo è che vorrebbe mangiare sempre, e io all'inizio gli ho dato il latte a richiesta come mi avevano consigliato, poi ho cercato di far passare almeno 2 ore tra una poppata e l'altra ma per ora non sempre ci riusciamo. Quindi stanchezza totale. Un altro problema che per ora non so risolvere è che dopo mangiato lui si addormenta subito, ma se lo metto nel lettino dopo poco si sveglia perchè gli va il latte di traverso oppure gli viene il singhiozzo. Lui dormirebbe bene solo in braccio, oppure a pancia in giù, oppure nell'ovetto (dove sta un pò più sollevato), ma tutte queste posizioni sono sconsigliatissime per la sua sicurezza, quindi non sto tranquilla!!! Consigli, mamme?
Insomma, qui siamo in pieno ciclone Cesare, a volte io e Carl ci guardiamo e ci diciamo che non ci sembra vero che sia nostro, che sembra quasi che ce lo abbiano lasciato qui da chissà dove...Anche Trovatello è tutto scombussolato, non abbaia più, non appena lo sente piangere gironzola intorno tutto nervoso e quando mi metto ad allattarlo si posiziona ai miei piedi come per fare la guardia!!!
Spero di potervi scrivere presto per raccontarvi come procede, mi sembra di avere ancora un milione di cose che non vi ho scritto!!!

sabato 6 giugno 2015

Il parto: racconto sincero, se siete impressionabili saltate al prossimo post!

Voglio provare a raccontare la nascita di Cesare, anche se ancora non riesco a stare bene seduta e non so se riuscirò a finire il racconto prima che lui si svegli di nuovo. 
Dopo il fine settimana in cui avevo avuto quel falso allarme e anche la perdita del famoso "tappo", sembrava tutto tranquillo. Invece poi il mercoledì mattina mi sono svegliata un pò bagnata e per tutto il giorno ho avuto perdite e ho cambiato decine di assorbenti. Mi pareva un pò troppo, ma non volevo tornare all'ospedale a fare la figura della "mammina paranoica" che per qualsiasi cavolata corre al pronto soccorso. Alla fine però, dopo aver parlato con un'amica a cui era successo lo stesso e poi si era rivelata una rottura alta del sacco, quando Carl è tornato dal lavoro, verso le 11 di sera, abbiamo deciso di andare. Questa volta la valigia l'ho portata. Mi sentivo che forse sarebbe servita. Al pronto soccorso ci hanno fatto passare subito in maternità e lì, come l'altra volta , ho fatto il tracciato e poi la visita. Stavolta la dottoressa e l'ostetrica non hanno avuto dubbi: il tampone era positivo, quindi perdite di liquido amniotico. "Perchè ha aspettato tutto il giorno per venire?" mi ha chiesto la ginecologa, che era la stessa del "falso allarme". Le ho ricordato quello che mi era successo qualche giorno prima, e lei ha detto che si trattava di una rottura alta del sacco, quindi probabilmente il liquido ci aveva messo molto tempo a scendere e a uscire. 
Insomma, ricoverata, e se entro 48 ore dalla mattina non mi fossero venute le contrazioni, mi aspettava l'induzione. Mi hanno assegnato una stanza, doppia ma vuota, e così è rimasta per tutta la mia permanenza lì: una vera fortuna. Ho avuto il bagno tutto per me e io e Carl abbiamo potuto avere molta più tranquillità e privacy che se non ci fosse stata un'altra partoriente. La prima notte è passata, non ho dormito tanto, ero spaventata e agitata, e poi mi dispiaceva che Carl fosse dovuto andare via e che non l'avrei rivisto fino alla mattina dopo alle 10. Ogni 4 ore venivano a darmi un antibiotico (perchè quando c'è la rottura del sacco c'è pericolo di infezioni per il bimbo) e a farmi un altro tracciato. Intanto continuavano le perdite, ormai un vero fiume in piena. Il giorno dopo è passato così: le ostetriche si avvicendavano, tutte mi chiedevano se sentivo contrazioni, ma niente. Nel frattempo i miei si sono organizzati per venire su e la sera sono venuti tutti a trovarmi, super elettrizzati ed eccitati: ormai era arrivato il momento. 
La mattina di venerdì visita con la ginecologa capa, la direttrice della maternità. Lei ha detto che il mio collo dell'utero era messo benissimo, ormai quasi pronto (ma quello era sempre stato così, era da fine aprile che era "pronto"!!!), e dato che erano passate le fatidiche 48 ore non si poteva più aspettare. Mi ha fatto firmare un consenso a fare l'induzione con l'ossitocina, che hanno preferito al gel proprio perchè le mie condizioni ginecologiche erano così favorevoli. Io ho espresso subito la volontà di ricevere l'analgesia peridurale, e la dottoressa ha deciso che mi avrebbero prima inserito il cateterino e solo dopo avrebbero iniziato l'induzione, in modo da avere tutto già pronto per quando sarebbero arrivati i dolori forti. Questo mi ha molto tranquillizzato.
E così io e Carl abbiamo preso il primo cambio di Cesare e abbiamo seguito l'ostetrica che ci ha portato in quella che sarebbe stata la nostra sala travaglio e parto. Non era per niente come l'avevano descritta al corso: niente letto, poltrona, sgabello o pallone. Era una semplice sala parto, con il lettino, i macchinari, e poco più. Non ci sono rimasta male più di tanto, sapevo che con l'induzione il parto non è più considerato così fisiologico, e va monitorato costantemente. 
Altro tracciato e poi è arrivato l'anestesista, che per mia fortuna era proprio l'anestesista simpatico che ci aveva tenuto il corso! Mi hanno accompagnato in un'altra sala, credo quella dei cesarei, e lì mi ha inserito il catetere nella schiena, non senza alcune difficoltà, dato che a quanto pareva la mia schiena ha le vertebre molto ravvicinate tra loro e non si trovava lo spazio per inserirlo. Per un attimo ho temuto che mi dicesse che avrei dovuto rinunciare all'epidurale, poi per fortuna c'è riuscito. Siamo tornati da Carl, che nel frattempo aveva dovuto indossare camice verde e sovrascarpe. Ed è iniziata l'induzione. Per la prima ora non ho sentito niente, io e Carl chiacchieravamo con l'ostetrica cercando di smorzare la tensione, e lei ogni quarto d'ora aumentava la dose. Poi ad un certo punto ho sentito...eccome! Improvvisamente sono cominciate le contrazioni forti e tutto si è velocizzato. Erano dolori molto più forti e diversi da quelli mestruali, ma per fortuna avevano un picco e poi calavano, quindi potevo riposarmi un pò tra una contrazione e l'altra. L'ostetrica mi ha portato il pallone per provare a starci seduta sopra, ma non è che servisse a molto. Ho iniziato a cambiare posizione, cercando quella che mi facesse sentire meno male, ma senza grandi risultati. In più dovevo sempre rimanere vicino alla flebo e con il tracciato attaccato alla pancia, quindi non avevo grande libertà di movimento. Le contrazioni sono diventate vicinissime, e io urlavo e stringevo fortissimo la mano di Carl , che cercava di consolarmi come poteva. Finalmente mi hanno rivisitato, e l'ostetrica ha esclamato tutta contenta che ero già a più di 6 cm e che mi ero dilatata in mezz'ora, quindi secondo lei avremmo fatto velocissimo. Ha chiamato l'anestesista che mi ha rilasciato la prima dose di antidolorifico, e dopo un pò le contrazioni sono diventate un pò più brevi, pur senza scomparire. In pochi minuti ho iniziato a sentire il bisogno di spingere e siamo passati alla fase espulsiva. Anche qui mi hanno fatto provare varie posizioni e anche lo sgabello da parto, ma le mie spinte non erano molto efficaci. Questa è stata la parte più dura. La fase delle spinte è durata 2 ore e mezza e io ero esausta, in completo delirio, urlavo come non credevo di essere capace di fare, e piangevo che non sarebbe mai uscito e che non ce la facevo più. Le ostetriche continuavano a dirmi che non spingevo bene, che dovevo spingere più di sedere, ma io non capivo proprio niente. A me sembrava di spingere e non sapevo cosa altro fare. Alle due è cambiato il turno, ed è arrivata un'ostetrica più anziana. Subito ha deciso che lo sgabello non era adatto a me, mi ha fatto mettere sul lettino ginecologico, con le staffe per tenermi con le mani e ha anche rallentato l'ossitocina, perchè le contrazioni così ravvicinate non mi davano il tempo per riprendermi. In quella posizione le cose sono andate meglio: continuavano a dirmi che si sentiva la testa e l'hanno fatta anche vedere a Carl. Ad un certo punto mi hanno detto di toccarmi anch'io per sentirla e l'ho sentita! Ma ero proprio disperata e piangevo che non sarebbe mai uscito. Invece ho continuato a spingere, e non so come ad un certo punto ho sentito che mi svuotavo...e lui era fuori! L'ho guardato, era grandissimo e tutto grigio!!! Come aveva fatto ad uscire da me , così gigante!!!!! Volevano darmelo ma si sono dovuti fermare, perchè il cordone ombelicale era troppo corto! Quindi invece di farlo tagliare a Carl con calma ha dovuto tagliarlo l'ostetrica velocemente, e poi hanno potuto appoggiarmelo sul petto. L'ho accarezzato piangendo, gli ho parlato, era bellissimo e grandissimo e aveva gli occhi aperti. A quel punto è cominciata però una serie di problemi: mi hanno fatto fare la placenta, ma ho cominciato a perdere tantissimo sangue. Sono accorsi altri dottori e mi hanno tolto Cesare e Carl lo ha seguito. Io ero di nuovo nelle loro mani, e devo dire che questa ultima fase è stata una vera tortura. Le ostetriche e le dottoresse hanno cercato tutte di tirarmi fuori questi residui di placenta che non volevano uscire, e il dolore è stato terribile. L'anestesista è stato richiamato per darmi ancora antidolorifico, e nel frattempo mi hanno inserito un altro ago per darmi qualcosa contro le infezioni credo, ma non so bene cosa perchè non facevo altro che urlare che mi lasciassero stare. Alla fine, hanno capito che non c'era più pericolo, e hanno iniziato a ricucirmi. Hanno detto tre punti, ma a me sono sembrati molti di più. Finalmente mi hanno portato in barella nella stanza del post parto, dove c'erano Carl e Cesare tra le sue braccia. Il tanto desiderato pelle a pelle non avevo potuto farlo, ma il primo contatto con un pò di calore Cesare l'ha avuto con il suo papà. Ero debolissima, ma ho potuto finalmente ammirare il nostro bambino, che era avvolto in una copertina e con l'aiuto delle ostetriche Carl me lo ha messo accanto, e lui ha incredibilmente cercato il seno e si è messo a ciucciare! Aveva gli occhi aperti ed era bellissimo. Dopo circa un'ora ci hanno riportato in camera, ed è iniziata la nostra avventura. 

mercoledì 3 giugno 2015

Cesare

Cesare è nato venerdì 29 maggio alle 14:38, con parto naturale ma con induzione delle contrazioni con l'ossitocina. Alla nascita pesava ben 3kg e 600 grammi nonostante sia nato 2 settimane prima del termine! 
Vorrei raccontarvi tutto, dell'attesa in ospedale, del travaglio e del parto, dei primissimi giorni con lui, e di ora che siamo tornati finalmente a casa (ho perso molto sangue e mi hanno tenuto di più in ospedale)....ma non so se ci riesco, sicuramente tra poco si sveglierà e andrò a dargli il latte....
...è meraviglioso, non ci sono altre parole....è un sogno e la gioia più incredibile che potessi mai immaginare di provare. Lui è tutto il nostro mondo e tutto è cambiato.......
Appena potrò spero di potervi scrivere di più, per ora sono passata solo per dirvi che tutto è andato bene e che l'avventura è cominciata!!!!!