venerdì 22 dicembre 2017

Alla ricerca delle scuola materna

Da poco tornata dal controllo dal Super-gine: il collo dell'utero è rimasto uguale per fortuna, possiamo partire!
Dovrò stare sempre a riposo, ovviamente, ma almeno saremo a Roma e potremo passare le feste con i miei!
Stanotte non ho dormito per la paura, ero preoccupatissima...anche perchè mi sono resa conto che cercare di "riposarsi" con Cesare è quasi più complicato e faticoso che non riposarsi! 
L'importante è che questa settimana sia andata, la prossima avrò un sacco di persone disponibili ad aiutarmi, e poi ci penseremo! 
Come ho imparato durante i due mesi e mezzo di immobilità durante la gravidanza di Cesare, bisogna darsi obiettivi vicini e procedere a piccoli passi!
Questa settimana la mia unica uscita è stata per andare alla recita di Cesare all'asilo, e devo dire che ne è valsa la pena!!! Non me la sarei persa per niente al mondo!
Ovviamente ho pianto fin dalle prime note delle canzoni natalizie che facevano da sottofondo, e ho continuato per tutto il tempo...erano tutti troppo belli e commoventi!
I più piccoli, che hanno poco più di un anno, hanno fatto le pecorelle, Maria, Giuseppe e il Bambinello, mentre i più grandicelli facevano gli angeli, i pastori e i Re Magi!
Cesare era proprio uno dei Re Magi, ed è salito sul palco con il suo costume arancione e il copricapo, e un finto cammello da cavalcare!
Lui e gli altri Re Magi hanno fatto tre giri del palco correndo come matti sui loro cammelli, divertendosi un mondo! Era così felice e orgolioso di sè, e quando ci ha visto battere le mani lo era ancora di più!
Le maestre sono state bravissime ad organizzare tutto con dei bimbi così piccoli, e hanno confermato ancora una volta la buonissima opinione che ho di loro e dell'asilo.
E ora visto che siamo in argomento vi racconto della mia indagine sulle scuole materne, in previsione dell'iscrizione per l'anno prossimo che andrà fatta a febbraio.
La scuola che ci toccherebbe di stradario, nella quale quindi siamo sicuri di avere il posto, non è così vicina come si potrebbe pensare, bisogna comunque andarci in macchina. E' una statale, con 4 classi di 28 bambini ciascuna. Ogni classe ha due insegnanti che si alternano e sono in compresenza solo per un'ora e mezza dalle 11.30 alle 13, in pratica nel momento del pranzo. E' molto grande perchè si trova nello stesso complesso delle elementari, e l'impressione che ho avuto non è stata buona. Ho parlato con un'insegnante molto gentile e disponibile, ma le cose che mi ha detto sono state più o meno tutte negative! Ha precisato che 28 bambini sono tanti e non riescono a lavorare bene; che in giardino non li portano mai d'inverno perchè si allaga sempre; che hanno un orto che però non sono mai riusciti a fare sempre per mancanza di organizzazione; che non c'è nessun tipo di inserimento per i nuovi arrivati, semplicemente  i primi tre giorni fanno tutta la mattina senza mangiare e poi successivamente introducono il pranzo; che non li fanno dormire, ma mi ha mostrato una stanzetta con dei materassini per il "rilassamento"; che le attività che fanno sono limitate all'ora di compresenza prima del pranzo. Anche l'ambiente scolastico non mi è sembrato molto allegro nè curato: c'è un solo bagno per tutte le classi, era tutto molto "da scuola elementare", più che da asilo. Il mangiare viene portato da una ditta esterna, perchè non c'è la mensa. 
Sono uscita dall'incontro molto sfiduciata, e ho pensato che non voglio che Cesare vada lì. 
Pochi giorni prima avevo visitato una scuola comunale, sempre abbastanza vicina (ma sempre da dover raggiungere in macchina), che mi aveva fatto un'impressione molto migliore. E' molto più piccola, essendo solo il complesso della scuola dell'infanzia, ha tre classi di 25 bambini ciascuna. Ogni classe ha il suo bagnetto, gli ambienti mi sembravano più accoglienti e raccolti, più a misura di bambino. Fanno una specie di inserimento per i nuovi: il primo giorno poco tempo insieme al genitore, poi da soli ma solo per tre ore. I bimbi di tre e quattro anni fanno il sonnellino pomeridiano. Ho conosciuto la maestra che dovrebbe prendere i tre anni l'anno prossimo, e mi è sembrata brava e affettuosa. Essendo comunale hanno un pò più di disponibilità economica rispetto alla statale, possono fare più cose, e le maestre hanno un pò più di tempo di compresenza.
Il problema è che per noi non è quella di stradario, quindi in graduatoria saremo tra gli ultimi: abbiamo pochissime possibilità di essere presi.
Poi sono andata all'incontro anche della materna privata dove va ora Cesare al nido. Vi dico subito che i lati positivi di questa scuola sono tantissimi, e Carl è molto propenso a mandarlo lì. 
Per prima cosa Cesare conosce già l'ambiente, le maestre, le custodi: per lui non sarebbe un cambiamento molto grosso, dato che succede spesso che il nido e la materna svolgano delle attività insieme e condividano dei momenti comuni.
Noi anche conosciamo già la scuola, e per il momento ne siamo contentissimi. La struttura è bella, accogliente, colorata, con un giardino bellissimo.
In più molte mamme che hanno i bambini al nido hanno anche fratelli più grandi che frequentano o hanno frequentato la materna lì, e ne parlano tutte entusiaste. Io stessa potendo accedere al gruppo Facebook della scuola, che è lo stesso per nido e materna, ho la possibilità di vedere le varie attività che fanno i bimbi più grandi, e in effetti sono tantissime: musica, ginnastica, una specie di inglese giocato, prescrittura e prelettura per i 5 anni, rugby, laboratori di intercultura (dato che nella nostra zona c'è un'altissima presenza di bimbi cinesi lavorano sui caratteri della scrittura cinese e sul tangram), e poi hanno un orto bellissimo dove passando molto tempo facendo cose diverse a seconda delle stagioni; fanno la vendemmia a ottobre, la spremitura delle olive a novembre, li portano nei boschi vicini a raccogliere castagne..insomma, sulla qualità delle iniziative e sul fatto che sia una scuola molto attiva non ho dubbi.
E' vicinissimo a casa nostra e a quella dei miei suoceri: Carl potrebbe continuare a portare Cesare in bicicletta la mattina, e anche i nonni sarebbero facilitati a darci una mano.
Hanno la cucina interna, e il cibo è veramente buono e curato (ho potuto anche assaggiare di persona dato che sono stata a pranzo lì un giorno). Ogni classe ha il suo bagnetto.
Hanno orari più flessibili delle scuole statali, cosa che faciliterebbe la nostra gestione familiare se e quando tornerò a lavorare.
Dal punto di vista del numero dei bambini sono comunque tanti, anche se organizzati in modo diverso. Le classi sono quattro: tre di 28 bambini e una di 21 bambini (essendo più piccola come spazio). Le maestre sono quattro più due che si spostano a seconda delle attività. Le classi sono miste, cioè con bambini delle varie età insieme: loro dicono che è un'esperienza molto utile per i bambini, sia per i piccoli che per i grandi. La mattina le attività vengono svolte nella propria classe, poi dopo il pranzo i piccoli di tre anni vanno a dormire tutti insieme con una maestra a turno, mentre gli altri vengono suddivisi in gruppi e fanno varie attività con le altre maestre in base all'età. Poi c'è la merenda  tutti insieme e l'uscita. Quindi in pratica i bambini prendono confidenza e passano il tempo un pò con tutte le maestre, anche se hanno la loro di riferimento.
I lati negativi dal mio punto di vista sono solo due: il costo ( che comunque non è esorbitante, 240 euro al mese compresa la mensa e le merende..secondo Carl ce la potremmo fare facendo un pò di sacrifici), e il fatto che è una scuola cattolica. Questo ultimo punto mi ha fatto un pò riflettere: come sapete noi pratichiamo il Buddismo, ma non ho intenzione di far sentire i miei figli dei "marziani" per questo...la religiosità è una cosa del tutto personale, che si matura col tempo, e quindi non ho problemi all'idea che Cesare possa imparare le preghierine o fare religione a scuola (visto che alla materna è prevista). Mi sembra che a questa età sia tutto un gioco, non credo che possa esserci il pericolo di un "lavaggio del cervello"...l'importante secondo me è che la religione non venga utilizzata in ambito educativo (della serie:"Comportati bene se no vai all'inferno" o "Finisci tutto il cibo perchè sprecare è peccato" e cose così), ma per ora mi sembra che in questa scuola ci sia molto rispetto e sensibilità.
Le educatrici sono tutte laiche, e i valori cattolici che vengono portati avanti sono quelli della pace, dell'integrazione e dell'accoglienza, tutte cose che ovviamente condivido.
Anche il fatto che viviamo in un quartiere assolutamente multiculturale aiuta secondo me a non "calcare troppo la mano" sugli aspetti religiosi.
In ogni caso quando è arrivato Natale una delle maestre di Cesare (che sa che siamo buddisti) mi ha chiesto se per noi era un problema che lui partecipasse alla recita, e questo mi ha fatto piacere e mi è sembrato un segno di rispetto non scontato.
Insomma, per tirare le somme: a gennaio faremo l'iscrizione alla nostra materna privata, perchè vogliamo essere sicuri di avere almeno il posto qui. Poi, Anita permettendo, dovrei andare a vedere altre due scuole materne statali abbastanza vicine, sempre non di stradario, che faranno gli open-day a gennaio e che se mi piaceranno potremo mettere nella domanda, oltre alla comunale che ho già visitato, escludendo perciò quella di stradario che mi ha fatto una così brutta impressione.
Così se ci prenderanno in qualcuna di queste avremo la possibilità di scegliere tra la privata e una pubblica. 
E ora vi saluto, e ne approfitto per augurarvi Buon Natale e delle bellissime feste!!



lunedì 18 dicembre 2017

Ci risiamo: allarme rosso!

Finisco oggi le 30 settimane, e il mio collo dell'utero ha deciso di iniziare a dare problemi.
Stamattina al controllo dal Super-gine misurava tra 2.3 e 2.7 cm. Troppo corto.
Ci risiamo. Sono di nuovo a rischio.
Come sapete negli ultimi due mesi sono andata a fare il controllo ogni quindici giorni, proprio per scongiurare il peggioramento improvviso della situazione; in effetti era già da un pò che la misura era intorno ai 3 cm, sempre corto, ma almeno non pericoloso. Però sotto i 2.5 cm non doveva andare.
Credo che da quando Anita si è girata, con la testa in posizione "di lancio", prema di più e forse la pressione sul collo dell'utero è aumentata.
O forse semplicemente il mio corpo reagisce così. 
Con Cesare era successo a 29 settimane, e in modo più drammatico (era 1.8 cm), ma anche stavolta ci siamo vicini.
E così questa settimana devo cercare di fare il meno possibile, e venerdì mattina ritorno dal Super-gine a vedere com'è la situazione.
Anita sta bene, pesa circa 1.7 kg, è nella norma e bella vitale (si muove sempre tantissimo), ma ancora troppo piccola per nascere. Deve restare dentro ancora un altro mese, per arrivare almeno alle 34 settimane.
Non mi sento tanto impaurita come l'altra volta, però so che la situazione è seria e non va sottovalutata. 
Dentro di me sentivo che sarebbe successo, era tra le opzioni diciamo, anche se ovviamente speravo di evitarlo.
Carl è già andato nel pallone: è un periodo in cui è stanco e nervoso di suo, discutiamo spesso, e adesso con questa notizia si è preoccupato ancora di più. 
Per fortuna se tutto va bene (cioè se le mie condizioni non peggiorano) venerdì sera andremo a Roma per una settimana, almeno mi aiuterà mia mamma e ci rilasseremo un pò tutti. Se invece il collo dell'utero si accorcia ancora è un bel casino, ma non voglio pensarci.
Le mie due settimane da casalinga spensierata sono volate: tra i giri per la burocrazia e quelli per vedere le scuole materne non mi sono riposata un gran che, e il fine settimana dei nostri compleanni è stato funestato da un terribile virus intestinale che ha colpito prima Cesare (in forma leggera per fortuna), e poi me e Carl (in modo molto più devastante!). 
Ci eravamo appena ripresi, e questa settimana avevo in mente di fare TUTTI i regali di Natale, iniziare a dividere e sistemare i vestitini di Cesare da piccolo per metterli da parte per Anita oppure regalarli, e preparare la partenza per Roma.
Ovviamente non farò niente di tutto ciò. Mia suocera andrà a prendere Cesare all'asilo e lo porterà qui, e la mattina cercherò di stare il più ferma possibile.
Pazienza. 
Ripeto, forse un pò ero preparata, me lo sentivo che era meglio non farsi troppe aspettative.
Sono contenta che almeno alcune cose sono riuscita a farle: sono andata a prendere Cesare all'asilo tutti i giorni; ho partecipato ad un pranzo alla sua scuola organizzato per i genitori; ho visitato alcune scuole materne di cui poi vi racconterò; ho comprato dei body e delle tutine per Anita e due camicie da notte per me, almeno il necessario per fare la valigia dell'ospedale ce l'ho; siamo riusciti a comprare il regalo di Natale per Cesare e ieri pomeriggio siamo perfino andati al cinema io e Carl, cosa che non facevamo da non so quanto tempo.
Cesare è rimasto con i miei suoceri, sono andati a vedere Babbo Natale alla festa del quartiere e si è divertito tantissimo. 
E poi proprio ieri sera nostro figlio ci ha sconvolto con una cosa incredibile e del tutto inaspettata: ha voluto dormire a tutti i costi a casa dei nonni, e ci ha dormito veramente!!!
Non glie l'avevamo mai proposto, ma io stavo cominciando a pensare alla possibilità per essere pronti per la nascita di Anita, se ci fosse stato bisogno di occuparsi di Cesare la sera o la notte...era una cosa che un pò mi preoccupava, e non sapevo come avrebbe reagito, dato che non ha mai dormito lontano da me da quando è nato.
E invece ieri sera ha talmente insistito (si è anche messo a piangere quando Carl è tornato indietro per verificare che non avesse cambiato idea) che ce lo abbiamo lasciato.
E' andato tutto bene e stamattina quando Carl è andato a prenderlo per portarlo all'asilo era tutto felice e orgoglioso di sè! 
Per me e Carl è stato abbastanza sconvolgente, ci aggiravamo per la casa silenziosa e vuota e ci sembrava che il nostro cucciolo fosse partito per chissà dove!
Però è una cosa che ci ha resi anche tanto felici, perchè è la conferma che è vero quello in cui crediamo: che solo dalla dipendenza può nascere l'indipendenza! Il nostro Cesare sta dimostrando di avere basi sicure e che grazie ad esse può spiccare il volo verso il suo futuro!


venerdì 15 dicembre 2017

Lanterne

Sono profondamente convinta che la sofferenza e le esperienze difficili possono essere trasformate in qualcosa di prezioso, di grande valore.
Che possono diventare il motore del cambiamento e il combustibile di una bella fiamma vivace, che riscalda e vivifica.
Questo avviene quando decidiamo con tutte noi stesse di usare la nostra sofferenza per aiutare altre persone, per incoraggiarle, per illuminare il loro cammino.
E, quasi per magia, anche la nostra strada diventa più luminosa.
Ho voluto che questo blog fosse uno spazio per raccontare la mia esperienza di Ricerca, per diffondere la conoscenza dell'Amica Endometriosi, ancora così poco nota, per fare anche una piccola luce su altre Cercatrici alle prese con la loro personale sofferenza, con la loro difficile strada verso la maternità.
Con mia grande gioia ho conosciuto tante persone grazie a questo blog, con molte ci siamo scritte, ho potuto dare qualche piccolo consiglio e scambiare affetto, soprattutto.
Ovviamente non sono stata l'unica, tante altre lo stanno facendo, e per questo voglio raccontarvi di un bellissimo progetto che si chiama "Fivetta".
E' un libro che racconterà ai bimbi nati grazie alla pma la loro storia. Quanto Amore e quanta Determinazione hanno portato alla loro nascita.
Le due Cercatrici che lo hanno ideato vorrebbero poter distribuire il libro nelle sale d'attesa dei centri Pma, per incoraggiare e illuminare la strada in salita delle coppie che affrontano questo percorso.
E' un progetto che ha bisogno di aiuto per essere portato a termine, e così hanno messo su una raccolta (come si dice adesso una campagna di crowdfunding), che terminerà a fine anno. 

Tutte le notizie le trovate qui e qui.

«Se accendi una lanterna per un altro, anche la tua strada ne sarà illuminata». 
Nichiren Daishonin


sabato 2 dicembre 2017

Libera!

E' arrivato dicembre, e con lui inizia la mia tanto desiderata "disoccupazione/maternità"!!!
Sono a 27+5 e sono felice, perchè tutto sta procedendo bene!
Giovedì è stato il mio ultimo giorno di lavoro, dopo un'intensa settimana passata a trasmettere tutto quello che potevo alla ragazza presa per sostituirmi. Non pensavo che sarebbe stato così faticoso, ma ho fatto del mio meglio e spero di averla messa in condizione di prendere in mano il mio lavoro con un pò di tranquillità.
Giovedì ho portato due torte per salutare le colleghe, che mi hanno stupito e commosso regalandomi un bellissimo mazzo di fiori con attaccata una stellina di legno con la scritta Anita. E' stato un pensiero bellissimo e non me l'aspettavo proprio, in fondo le conosco solo da un anno!
Anche lo stilista, uno dei titolari, è stato molto gentile e affettuoso nel salutarmi, e mi ha ribadito che quando vorrò tornare le porte per me saranno aperte. Speriamo!!!
Giovedì pomeriggio avevo anche il controllo dal Super-gine, ed ero preoccupata come ogni volta.
Ho sempre il terrore di sentirmi dire che il collo dell'utero si è accorciato come successe con Cesare, e ormai credo che conviverò con questa ansia per i prossimi tre mesi. Invece il collo è ancora stabile, circa 3 cm, e il Super- gine era molto soddisfatto.
E poi Anita ci ha fatto una bella sorpresa, perchè nelle ultime settimane si è girata!
Ora è a testa in giù, e spero con tutto il cuore che la posizione le piaccia e decida di rimanere così! :)
Le abbiamo dato solo un'occhiata veloce, poi la visita vera e propria la faremo il 18 dicembre.
Continuerò con magnesio, progesterone e difesan, dato che per ora stanno funzionando bene.
In realtà il fatto di essere finalmente a casa dal lavoro mi fa sentire infinitamente più tranquilla.
Non che mi riposerò così tanto, come vi dicevo ho in mente di fare mille cose, ma farò molta meno strada in macchina e comunque vivrò con un ritmo più lento che già mi sta facendo bene.
Venerdì mattina, il mio primo giorno di "vacanza", l'ho passato con Carl al patronato per fare la domanda di disoccupazione. E' stata una lunga attesa, come sempre quando si va in questi uffici, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Poi dovrò tornarci di nuovo prima di Natale per fare la domanda di maternità, in cui entrerò dal 26 dicembre. 
L'impiegato che ci ha fatto la pratica ci ha spiegato che la disoccupazione, cioè la Naspi, durerà per la metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni: cioè per me sarà di circa due anni, poco meno, avendo lavorato praticamente sempre. Durante i cinque mesi in cui ho diritto alla maternità la Naspi verrà sospesa e poi ripartirà automaticamente.
Il versamento mensile è pari al 75% dello stipendio medio calcolato negli ultimi quattro anni di lavoro per i primi tre mesi, e dal quarto mese inizia a calare del 3% ogni mese, fino ad arrivare ad un minimo di circa 500 euro al mese.
Mi sono sentita molto sollevata, perchè non avevo idea di aver diritto a così tanti mesi di indennità.
Poi chissà se li userò tutti, vedremo la nostra vita come cambierà con l'arrivo di Anita, ma almeno è un bel paracadute che mi fa stare un pò più tranquilla.
Lunedì dovrò andare al centro per l'impiego per svolgere la seconda metà della pratica, so già come funziona perchè l'ho fatto anche quando mi hanno licenziato dall'ultimo lavoro, e poi le questioni burocratiche dovrebbero essere concluse.
Venerdì sono comunque riuscita ad uscire dal patronato in tempo per andare a prendere Cesare all'asilo, cosa che desideravo tantissimo.
Lui mi aspettava, era tutto emozionato e orgoglioso e mi è corso incontro come un razzo dribblando tutti gli altri bambini e le maestre per venire ad abbracciarmi. Eravamo così felici, tutti e due!
Adesso potrò andarci sempre, e spero di continuare a stare bene perchè questo tempo da sola con il mio cucciolo è infinitamente prezioso e non tornerà più. Con la nascita di Anita per lui cambierà tutto, e voglio che si goda questi ultimi mesi in cui è figlio unico. 
Qualche settimana fa abbiamo avuto il primo colloquio con le maestre, detto così fa un pò ridere perchè è solo un bimbo di due anni e mezzo, ma è stato un vero colloquio in cui mi hanno raccontato di Cesare, di come si comporta a scuola e di com'è in quel piccolo mondo così diverso da quello familiare e casalingo.
Le educatrici sono contentissime di lui, secondo loro è un bambino dolcissimo, buono, affettuoso, attento e rispettoso delle regole.
E' sempre gentile con tutti e estremamente sensibile, e per questo spesso ci rimette negli scontri, dato che non reagisce quasi mai. Loro cercando di spronarlo un pò a farsi valere, anche se mi hanno rassicurato che comunque ha un bel gruppetto di amici con cui si diverte, e che gli vogliono bene. Ha acquisito più autonomia da quando frequenta l'asilo, cosa che avevo notato anch'io in alcune piccole cose. 
Il loro racconto coincide molto con il Cesare che conosciamo io e Carl, anche se a casa ovviamente è molto meno buono e ubbidiente! E' un bambino di due anni e mezzo normalissimo, quindi fa i capricci, si impunta, fa le lagne, insomma, con noi probabilmente è meno controllato che a scuola, si lascia più andare, come è giusto che sia.
La cosa che mi ha fatto più commuovere è che lo hanno definito "un bambino di altri tempi, genuino e spontaneo", che si emoziona facilmente, si interessa tantissimo quando gli mostrano qualcosa di nuovo e ama essere coinvolto nei giochi e negli esperimenti che gli propongono.
Insomma, se avevamo bisogno di qualche conferma che stiamo facendo un buon lavoro con lui, le maestre ce l'hanno data! E ogni tanto è anche bello dirsi che siamo dei buoni genitori, visto che ci mettiamo sempre in discussione!!
Quando sono tornata a casa dal colloquio lui era ancora sveglio e gli ho raccontato di quello che mi avevano detto, di quanto erano contente le maestre di lui, e di come io ero orgogliosa e contenta.
E' stato buffissimo, era tutto imbarazzato e felice, e appena ho finito di parlare ha detto:"Mamma, raccontami ancora questa storia!" e ho dovuto ripetergli il racconto altre tre volte!!! :)
Felicità ed emozioni infinite che ci regala il nostro piccolo che si fa strada nel mondo!!!!