giovedì 1 agosto 2013

A lavoro

A lavoro sono state due settimane di fuoco in cui non mi sono fermata un attimo...adesso finalmente c'è un pò più di calma..e poi tra 10 giorni vado in ferie, anche se ancora non ci credo...due settimane in cui finalmente io e Carl ci vedremo non solo darci la buonanotte o il buongiorno, ma due settimane per VIVERE finalmente insieme. Con Trovatello, ovviamente, che ci seguirà ovunque andremo! 
Io lavoro in una azienda di abbigliamento, una multinazionale, e faccio la modellista (creo i cartamodelli sulla base dei disegni degli stilisti..). Siamo più di duecento dipendenti per l'80% donne. Di cui la maggior parte dai venti ai quarant' anni.
Avete idea di quello che può succedere quando così tante donne vivono e lavorano a stretto contatto dieci ore al giorno cinque giorni su sette?? A volte è divertente, ma come potete immaginare, la vita di una Cercatrice qui è messa a dura prova.


Anche se lavoriamo in uffici diversi, tutte più o meno si conoscono, almeno di vista. Nulla sfugge a nessuno, e le notizie e i pettegolezzi viaggiano alla velocità della luce.
Di solito in ogni periodo dell'anno ci sono almeno tre o quattro  ragazze incinte, in alcuni periodi particolarmente prolifici anche di più. A mensa si fa il "toto incinta"..si scruta la maglietta o il vestito di tutte per scoprire un rigonfiamento sospetto, si nota se una collega si veste da troppi giorni con abiti più larghi e cadenti (forse tenta di nascondere la pancia!), se qualcuna si assenta per troppi giorni, e così via. Nessuna può sfuggire. Se per i corridoi si sentono improvvisamente gridolini e urletti ("Che amoooreeee..quanto è belloooooo..." e così via) tutte corrono a vedere perchè sicuramente c'è qualche collega in maternità che è venuta  "a salutare" portando in trionfo il frugoletto per farlo ammirare da tutte. Giustamente..lo farei anch'io!
E quando qualcuna annuncia (rigorosamente dopo il terzo mese, per scaramanzia) la lieta notizia, si sentono per tutta l'azienda applausi, festeggiamenti ed esclamazioni di gioia ("Io me n'ero già accorta, eri diversa..").
L'anno in cui mi sono sposata ci sono stati altri sei matrimoni...e ovviamente pochi mesi dopo sono cominciati gli annunci di gravidanze. Inutile dire che le colleghe che si sono sposate nel mio stesso periodo hanno già tutte partorito o sono agli ultimi mesi...Le domande curiose e indiscrete, che prima di sposarmi erano quasi assenti, si sono moltiplicate non appena dato l'annuncio delle nozze: "Allora adesso vi manca solo un bambino eh?" "E quando ce lo fai un bel bambino?" e tutto il repertorio che conoscete. Sono proseguite per molti mesi dopo il matrimonio, via via che le mie coetanee davano i loro annunci, via via che lo loro pance crescevano, via via che andavano in maternità.."E adesso manchi solo te!! Cosa aspetti?"...
Poi finalmente, hanno smesso. Adesso hanno capito che No, non sono incinta. No, non sta arrivando nessun bambino. No, non mi sono messa questo vestitino con il taglio sotto il seno per nascondere la pancia. No, non ho mal di stomaco perchè ho le nausee mattutine.



Il fatto che non mi chiedano più niente da una parte è un sollievo, dall'altra mi preoccupa. Sento di avvicinarmi pericolosamente a far parte del gruppo di quelle "che non hanno fatto figli". Solo la mia giovane età mi salva, perchè "ho ancora tempo". Ma il gruppo c'è, e ora ho imparato a riconoscerlo anch'io.
Con le donne di questo gruppo non si tira fuori l'argomento "bambini", perchè loro non hanno niente di personale da dire, a parte parlare dei nipoti. Le donne di questo gruppo non comunicano tra di loro, per un misto di pudore e paura che gli impedisce di fidarsi delle altre, anche se sanno che stanno vivendo le loro stesse emozioni. C'è solo una muta complicità, che però è troppo silenziosa e debole per essere di conforto. Eppure sarebbe così liberatorio parlarne!!! Confrontarsi sulle esperienze comuni, sulle emozioni e sulle difficoltà...
 Io sono fortunata però , perchè una di queste donne è la mia capa. Ad occuparci dei modelli dell'area "donna" siamo solo io e lei, quindi lavoriamo a strettissimo contatto. Ha poco più di cinquant'anni, ed è una Cercatrice che ha smesso di cercare. A suo tempo ha provato tutte le fasi della pma, e poi ha rinunciato. La cosa peggiore della sua storia è che non ha mai avuto una causa: fino all'ultimo i medici non hanno fatto altro che ripeterle che lei e suo marito "avrebbero potuto mettere su una squadra di calcio", e questo, come potete ben immaginare, ha reso tutto ancora più doloroso. Non hanno voluto provare con l'adozione, perchè dal punto di vista economico non potevano permettersela, e probabilmente erano già molto provati dal fallimento della pma e non se la sono sentita.
Fino a che non ho iniziato la Ricerca non ho mai voluto conoscere i dettagli della sua esperienza, che spensieratamente pensavo non mi riguardasse....e invece il destino ha voluto che ci ritrovassimo a parlarne più di una volta, perchè ormai la sua vicenda è anche la mia. Parlare con lei da un lato mi ha dato sollievo, perchè mi rendo conto di essere perfettamente capita, e non è cosa da poco potersi confidare con la propria capa su argomenti così personali...ma dall'altro mi ha messo di fronte al mio incubo peggiore: quello di una Cercatrice come me, come noi, che ha dovuto rassegnarsi e smettere di cercare.
Lei è la prova vivente che a volte tutte le speranze si infrangono e che per quanto si desideri qualcosa con tutte noi stesse, questo non è sufficiente per ottenerlo.
Averla davanti tutti i giorni, riconoscere la sua sofferenza che traspare ancora oggi da alcune frasi, cogliere alcuni sguardi dei suoi occhi quando le altre colleghe parlano delle loro esperienze di mamme, avere a che fare con le sue risposte taglienti, tipiche di una persona che è stata profondamente delusa dalla vita, mi spaventa e mi angoscia.
Razionalmente so che la vita di ognuno di noi ha valore a prescindere dal numero di figli che ha..so che la sua vita è comunque piena di amore (quello del marito e dei nipoti che la adorano)...ma  ammetto che tante e tante volte mi sono ritrovata a pensare dentro di me:" Non voglio diventare come lei". E negli ultimi tempi, mi è anche balenata nella mente l'idea che se lavorassi in un altro posto, se non l'avessi mai conosciuta, forse avrei vissuto in modo diverso la Ricerca. E' un pensiero brutto, e lo scaccio subito. Anche perchè le voglio bene, e riconosco che sono fortunata ad avere accanto nell'ambiente di lavoro una persona forte e coraggiosa come lei, che è riuscita a darsi una ragione e ad andare avanti.
L'unica cosa che riesco a contrapporre al panico che mi prende quando penso a lei e alla sua storia è che noi non rinunceremo, e proveremo anche l'adozione..perchè ho l'esempio di altre persone meravigliose che non si sono arrese quando tutte le loro strade si sono interrotte e hanno cambiato direzione...le persone che tra pochi giorni conosceranno il loro bambino adottivo che arriva dall'Equador. 
Non so perchè vi ho raccontato questa storia..forse perchè raccontandola qui mi sembra di renderla meno triste e angosciante di come la percepisco.....
PS: Ovviamente il ciclo è arrivato sabato, e non era in ritardo, sono io che non facendo più gli stick non ci capisco un bel niente e non azzecco l'ovulazione.....vabbè, tanto ormai si avvicina lunedì e l'appuntamento con il Super-gine!!!!  Avanti così!!!


12 commenti:

  1. Lavorare in un posto di sole donne è una tortura. I o sono nella situazione opposta. Qui l'80% dei dipendenti è uomo e devo dire che questa cosa mi giova, almeno sul fronte "domande indiscrete e gravidanze". Di ricercatrici che hanno smesso di cercare è pieno il mondo così come è pieno di ricercatrici che ce l'hanno fatta. Non focalizzarti su di lei. Ognuna di noi, alla fine, ha una strada diversa, tutta sua, da percorrere.
    In ogni caso qui da me, ieri, una donna di 45 anni suonati dopo anni di tentativi e una gravidanza a rischio ha dato alla luce la sua Sara. Queste sono le storie che voglio sentire. E il fiocco rosa sulla porta del suo ufficio è stata, un pochino, anche la mia vittoria :)

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    1. E' vero, queste sono le storie che voglio sentire anch'io!!! E' per questo che ogni volta che una di noi Cercatrici ce la fa è una festa per tutte le altre!!!! Comunque si, da questo punto di vista sei fortunata a lavorare in un posto di uomini...io a volte qui mi sento dentro al "Diavolo veste Prada"!!!!

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  2. Per prima cosa devo dirti questo: modellista??? Che meraviglia!!!! Ammiro tanto chi fa questo lavoro, mi incantate, io credo sia un dono, non scherzo!! Tornando indietro penso sempre che mi sarebbe piaciuto fare una scuola e imparare, è bellissimo!!!
    Detto questo, grazie per questo racconto, anche se è vero quello che dice La Princess che ognuno ha la sua storia, capisco quanto possa coinvolgerti la vicinanza continua di una persona che ci è passata. Ma tu concentrati sulla TUA storia, ognuno è artefice del proprio destino, laddove il destino è come decidiamo di affrontare una determinata situazione, positiva o negativa che sia. E tu sei bravissima!! ;)

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    1. Grazie Bugbu, che belle parole!!!!! :) Io ci sto provando ad affrontare il mio "destino" in modo dignitoso...c'è una frase di un film che non mi ricordo (forse era un film sui samurai con Tom Cruise...) che mi è rimsta sempre impressa. Diceva: "Tu credi che un uomo può cambiare il suo destino?" "Io credo che l'uomo fa ciò che può, finchè il suo destino non si rivela"..e poi aggiungo..anche quando si rivela, bisogna comunque fare quello che possiamo per affrontarlo nel modo migliore possibile, come dici tu!!! Un abbraccio!! PS: Il mio lavoro è bello, sono felice di aver scelto questa strada, anche se a volte dove lavoro io mi sento solo un numero di una grane catena invece che una persona....

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  3. Cara Ellie... come non capirti. Noi siamo pochi, una 20ina + o -, 99,9% di donne e tutte in età di figli. Fino al mio matrimonio, 3 anni fa, non c'è stata una sola gravidanza in azienda. Ma da quando ci siamo messi alla ricerca oO il boom. Una media di 3 all'anno! All'inizio tutte scommettevano su di me, sono stata una delle prime a sposarsi. Ad ogni annuncio dicevano "la prossima sarai tu", e io inghiottivo il nodo alla gola sfoderando un sorriso oppure mi chiudevo in bagno a piangere. Ora non mi chiedono più niente. Hanno capito, se non altro per tutte le visite che sto affrontando. Ma da noi "quelle che non hanno figli" sono molte, quasi la metà oO. Ormai ho il radar e intuisco dalle reazioni, dagli sguardi, o da delle semplici frasi. E mi stupisco ogni volta che incrocio un'altra infertile di quante siamo!

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    1. Anche io sto cominciando ad avere il radar...è vero, ho scoperto che siamo in tante...ma vorrei che di infertilità si parlasse di più tra noi donne!!! Sarebbe tutto più facile da affrontare se anche "fuori dal mondo di internet" riuscissimo a confidarci così come facciamo qui e a darci coraggio a vicenda....grazie per il tuo racconto Bimba, puoi capire perfettamente come mi sento!!! :)

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  4. Sicuramente non è facile mantenere le distanze da una storia, quando la persona che l'ha vissuta, lavora al tuo fianco. Ma è giusto tener presente, sempre, che è la sua. Non la tua. Che di storie ne esistono un'infinità. Che la nostra storia ce la scriviamo. Che esiste il destino, probabilmente, ma esiste la nostra volontà e su questo non ci sono dubbi. Che la forza di due persone che si amano e inseguono un sogno, non ha confini, né limiti.
    Hai ancora tante strade da percorrere. Sono proprio davanti a te, anche se sono un pò più complicate.
    Una io l'ho già percorsa e mi riempie il cuore sapere che anche tu non la escludi. Adottare l'amore della mia vita, mio figlio, è stata la scelta migliore che abbia mai preso!! L'altra possibilità è un'incognita per entrambe, ma proprio per questo, non possiamo che credere che andrà bene. La medicina fa miracoli. Certo che andrà bene!! ;)
    Ti abbraccio Ellie

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  5. Grazie cara, che bellissime parole, ancora più belle perchè vengono da una persona che ha vissuto questa esperienza!!! :) Un abbraccio anche a te!!!

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  6. Hai ragione se parlassimo di piu' di infertilita' sarebbe tutto piu' semplice :)

    e adesso pensiamo a lunedi.... xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx :)

    ti abbraccio forte!! :)

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    1. Grazie per le dita incrociate e per l'abbraccio.....lunedì si avvicina, non vedo l'ora!!!!!

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  7. Sei splendida, hai un lavoro splendido, un marito splendido e avrai pure un figlio splendido! Oooooh!!!

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    1. Uau grazie!!! Questa si è che un'ondata di autostima per me!!!! :) :) :) PENSIERO POSITIVO!!!!

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