Voglio provare a raccontare la nascita di Cesare, anche se ancora non riesco a stare bene seduta e non so se riuscirò a finire il racconto prima che lui si svegli di nuovo.
Dopo il fine settimana in cui avevo avuto quel falso allarme e anche la perdita del famoso "tappo", sembrava tutto tranquillo. Invece poi il mercoledì mattina mi sono svegliata un pò bagnata e per tutto il giorno ho avuto perdite e ho cambiato decine di assorbenti. Mi pareva un pò troppo, ma non volevo tornare all'ospedale a fare la figura della "mammina paranoica" che per qualsiasi cavolata corre al pronto soccorso. Alla fine però, dopo aver parlato con un'amica a cui era successo lo stesso e poi si era rivelata una rottura alta del sacco, quando Carl è tornato dal lavoro, verso le 11 di sera, abbiamo deciso di andare. Questa volta la valigia l'ho portata. Mi sentivo che forse sarebbe servita. Al pronto soccorso ci hanno fatto passare subito in maternità e lì, come l'altra volta , ho fatto il tracciato e poi la visita. Stavolta la dottoressa e l'ostetrica non hanno avuto dubbi: il tampone era positivo, quindi perdite di liquido amniotico. "Perchè ha aspettato tutto il giorno per venire?" mi ha chiesto la ginecologa, che era la stessa del "falso allarme". Le ho ricordato quello che mi era successo qualche giorno prima, e lei ha detto che si trattava di una rottura alta del sacco, quindi probabilmente il liquido ci aveva messo molto tempo a scendere e a uscire.
Insomma, ricoverata, e se entro 48 ore dalla mattina non mi fossero venute le contrazioni, mi aspettava l'induzione. Mi hanno assegnato una stanza, doppia ma vuota, e così è rimasta per tutta la mia permanenza lì: una vera fortuna. Ho avuto il bagno tutto per me e io e Carl abbiamo potuto avere molta più tranquillità e privacy che se non ci fosse stata un'altra partoriente. La prima notte è passata, non ho dormito tanto, ero spaventata e agitata, e poi mi dispiaceva che Carl fosse dovuto andare via e che non l'avrei rivisto fino alla mattina dopo alle 10. Ogni 4 ore venivano a darmi un antibiotico (perchè quando c'è la rottura del sacco c'è pericolo di infezioni per il bimbo) e a farmi un altro tracciato. Intanto continuavano le perdite, ormai un vero fiume in piena. Il giorno dopo è passato così: le ostetriche si avvicendavano, tutte mi chiedevano se sentivo contrazioni, ma niente. Nel frattempo i miei si sono organizzati per venire su e la sera sono venuti tutti a trovarmi, super elettrizzati ed eccitati: ormai era arrivato il momento.
La mattina di venerdì visita con la ginecologa capa, la direttrice della maternità. Lei ha detto che il mio collo dell'utero era messo benissimo, ormai quasi pronto (ma quello era sempre stato così, era da fine aprile che era "pronto"!!!), e dato che erano passate le fatidiche 48 ore non si poteva più aspettare. Mi ha fatto firmare un consenso a fare l'induzione con l'ossitocina, che hanno preferito al gel proprio perchè le mie condizioni ginecologiche erano così favorevoli. Io ho espresso subito la volontà di ricevere l'analgesia peridurale, e la dottoressa ha deciso che mi avrebbero prima inserito il cateterino e solo dopo avrebbero iniziato l'induzione, in modo da avere tutto già pronto per quando sarebbero arrivati i dolori forti. Questo mi ha molto tranquillizzato.
E così io e Carl abbiamo preso il primo cambio di Cesare e abbiamo seguito l'ostetrica che ci ha portato in quella che sarebbe stata la nostra sala travaglio e parto. Non era per niente come l'avevano descritta al corso: niente letto, poltrona, sgabello o pallone. Era una semplice sala parto, con il lettino, i macchinari, e poco più. Non ci sono rimasta male più di tanto, sapevo che con l'induzione il parto non è più considerato così fisiologico, e va monitorato costantemente.
Altro tracciato e poi è arrivato l'anestesista, che per mia fortuna era proprio l'anestesista simpatico che ci aveva tenuto il corso! Mi hanno accompagnato in un'altra sala, credo quella dei cesarei, e lì mi ha inserito il catetere nella schiena, non senza alcune difficoltà, dato che a quanto pareva la mia schiena ha le vertebre molto ravvicinate tra loro e non si trovava lo spazio per inserirlo. Per un attimo ho temuto che mi dicesse che avrei dovuto rinunciare all'epidurale, poi per fortuna c'è riuscito. Siamo tornati da Carl, che nel frattempo aveva dovuto indossare camice verde e sovrascarpe. Ed è iniziata l'induzione. Per la prima ora non ho sentito niente, io e Carl chiacchieravamo con l'ostetrica cercando di smorzare la tensione, e lei ogni quarto d'ora aumentava la dose. Poi ad un certo punto ho sentito...eccome! Improvvisamente sono cominciate le contrazioni forti e tutto si è velocizzato. Erano dolori molto più forti e diversi da quelli mestruali, ma per fortuna avevano un picco e poi calavano, quindi potevo riposarmi un pò tra una contrazione e l'altra. L'ostetrica mi ha portato il pallone per provare a starci seduta sopra, ma non è che servisse a molto. Ho iniziato a cambiare posizione, cercando quella che mi facesse sentire meno male, ma senza grandi risultati. In più dovevo sempre rimanere vicino alla flebo e con il tracciato attaccato alla pancia, quindi non avevo grande libertà di movimento. Le contrazioni sono diventate vicinissime, e io urlavo e stringevo fortissimo la mano di Carl , che cercava di consolarmi come poteva. Finalmente mi hanno rivisitato, e l'ostetrica ha esclamato tutta contenta che ero già a più di 6 cm e che mi ero dilatata in mezz'ora, quindi secondo lei avremmo fatto velocissimo. Ha chiamato l'anestesista che mi ha rilasciato la prima dose di antidolorifico, e dopo un pò le contrazioni sono diventate un pò più brevi, pur senza scomparire. In pochi minuti ho iniziato a sentire il bisogno di spingere e siamo passati alla fase espulsiva. Anche qui mi hanno fatto provare varie posizioni e anche lo sgabello da parto, ma le mie spinte non erano molto efficaci. Questa è stata la parte più dura. La fase delle spinte è durata 2 ore e mezza e io ero esausta, in completo delirio, urlavo come non credevo di essere capace di fare, e piangevo che non sarebbe mai uscito e che non ce la facevo più. Le ostetriche continuavano a dirmi che non spingevo bene, che dovevo spingere più di sedere, ma io non capivo proprio niente. A me sembrava di spingere e non sapevo cosa altro fare. Alle due è cambiato il turno, ed è arrivata un'ostetrica più anziana. Subito ha deciso che lo sgabello non era adatto a me, mi ha fatto mettere sul lettino ginecologico, con le staffe per tenermi con le mani e ha anche rallentato l'ossitocina, perchè le contrazioni così ravvicinate non mi davano il tempo per riprendermi. In quella posizione le cose sono andate meglio: continuavano a dirmi che si sentiva la testa e l'hanno fatta anche vedere a Carl. Ad un certo punto mi hanno detto di toccarmi anch'io per sentirla e l'ho sentita! Ma ero proprio disperata e piangevo che non sarebbe mai uscito. Invece ho continuato a spingere, e non so come ad un certo punto ho sentito che mi svuotavo...e lui era fuori! L'ho guardato, era grandissimo e tutto grigio!!! Come aveva fatto ad uscire da me , così gigante!!!!! Volevano darmelo ma si sono dovuti fermare, perchè il cordone ombelicale era troppo corto! Quindi invece di farlo tagliare a Carl con calma ha dovuto tagliarlo l'ostetrica velocemente, e poi hanno potuto appoggiarmelo sul petto. L'ho accarezzato piangendo, gli ho parlato, era bellissimo e grandissimo e aveva gli occhi aperti. A quel punto è cominciata però una serie di problemi: mi hanno fatto fare la placenta, ma ho cominciato a perdere tantissimo sangue. Sono accorsi altri dottori e mi hanno tolto Cesare e Carl lo ha seguito. Io ero di nuovo nelle loro mani, e devo dire che questa ultima fase è stata una vera tortura. Le ostetriche e le dottoresse hanno cercato tutte di tirarmi fuori questi residui di placenta che non volevano uscire, e il dolore è stato terribile. L'anestesista è stato richiamato per darmi ancora antidolorifico, e nel frattempo mi hanno inserito un altro ago per darmi qualcosa contro le infezioni credo, ma non so bene cosa perchè non facevo altro che urlare che mi lasciassero stare. Alla fine, hanno capito che non c'era più pericolo, e hanno iniziato a ricucirmi. Hanno detto tre punti, ma a me sono sembrati molti di più. Finalmente mi hanno portato in barella nella stanza del post parto, dove c'erano Carl e Cesare tra le sue braccia. Il tanto desiderato pelle a pelle non avevo potuto farlo, ma il primo contatto con un pò di calore Cesare l'ha avuto con il suo papà. Ero debolissima, ma ho potuto finalmente ammirare il nostro bambino, che era avvolto in una copertina e con l'aiuto delle ostetriche Carl me lo ha messo accanto, e lui ha incredibilmente cercato il seno e si è messo a ciucciare! Aveva gli occhi aperti ed era bellissimo. Dopo circa un'ora ci hanno riportato in camera, ed è iniziata la nostra avventura.
piango! che bello! Benvenuto Cesare! Benvenuti voi nel pazzo pazzo mondo dei bebè! Ora tieni duro perchè non sarà facile. prendii tutto con i sorriso e sarai perfetta anche se ora ti verrà sempre un po' da piangere...ma passa!
RispondiEliminaMA ora tu come stai?
RispondiEliminaCome dici tu, mi viene sempre un pò da piangere! Mi sembra di essere sulle montagne russe dell'umore!!! Ma lui è fantastico, sono innamorata persa.....:)
EliminaIo ho fatto un pianto epico perché avevo finito la carta igienica :-) sono gli ormoni. Tutto ok prendila sul ridere! Ci vorranno una decina di giorni
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EliminaChe bello!! Ora Cesare c'è!! Ti leggo sempre e sono molto molto felice per voi... Buon inizio di vita insieme!
EliminaSono felicissima che sia andato tutto bene, anche se con tanta fatica....ma quanto è tutto diverso e incredibile ora?
RispondiEliminaE' incredibile si.....non si può descrivere.....una nuova vita!!!!
EliminaChe meraviglia. Sono commossa! Belli voi!
RispondiEliminaGrazie Clara!!!! :)
EliminaChe emozione! Goditi tutto anche o momenti di crisi di pianto che ti aiutano a sfogarti! È un bel viaggio faticoso emozionante unico! Una carezzina a Cesare!
RispondiEliminaGrazie cara!!! In effetti ogni tanto un pianto me lo faccio..per fortuna che c'è Carl a darmi manforte!!!
EliminaCommossa e... anche un po' preoccupata :)
RispondiEliminaMi ripeto che non sono né la prima né l'ultima...ma per me è la prima volta però! Ma è vero che tutte queste pene si dimenticano subito dopo? Mumble.... <3
Bè, subito subito no...però quello che pensi un secondo dopo che l'hai visto è che ne è valsa la pena e lo rifaresti cento volte!!! Quindi stai tranquilla, ce la farai anche tu!!!!
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RispondiEliminaAuguri di cuore Ellie.. Ve la siete meritata tutt questa felicità.. Buona vita Cesare!!
RispondiEliminaGrazie cara!!! Ti auguro con tutto il cuore di provarla prestissimo anche tu!!!!
EliminaForza Ellie, sei stata bravissima!
RispondiEliminafinalmente Ellie, aspettavo da un pò questo post...Cesarino è arrivatoooooooooooooooooooo...Che emozioneee!!!!!!!!!!!!! mi sono commosa; che bello!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminatanti auguri!!!!!!!!!!!!!!!! congratulazione e buona nuova vita <3
Ellie ho letto d'un fiato il tuo racconto.... emozione pura.
RispondiEliminaSono felice che nonostante alcune difficoltà sia andato tutto per il meglio.Tutto quello che conta, tu stai bene e lui sta bene.
Corro ad aggiornarmi... ma per ora ti abbraccio forte.
Bia*