lunedì 6 marzo 2017

Succede

La notte del 2 febbraio scorso, circa una settimana prima di scoprire che ero incinta, avevo fatto un sogno.
Mi guardavo le mani e mi si staccavano le unghie, una ad una. Ero molto spaventata ma non potevo farci niente.
Quando mi sono svegliata ero piena di agitazione, ho pensato subito che fosse un cattivo presagio, ero preoccupata per i miei genitori.
Poi sono passati i giorni, non è successo niente di negativo, e ho cercato di non pensarci più, a quel sogno, soprattutto da quando avevo scoperto di essere incinta.
Ora ho capito cosa significava.
Una parte di me che se ne va via, che mi lascia, e io non posso fare niente per fermarla.
E ora cercherò di raccontarvi com'è finita la storia di Stellina, perchè metterlo per iscritto fa bene anche a me.
L'ultima volta che ho scritto avevo appena fatto le seconde beta, erano cresciute, e aspettavamo fiduciosi di andare all'appuntamento con il Super-gine, fissato per il 21 febbraio, dopo dieci giorni dal test positivo e dalle prime beta. 
Ero spaventata ma anche piena di speranza, cominciavo ad avere qualche nausea, anche se per il resto i sintomi erano sempre pochissimi.
Al controllo però c'è stata la seconda delusione: si vedeva la camera gestazionale, il sacco vitellino, ma non l'embrione.
Secondo il Super-gine poteva essere un pò indietro e ci ha rassicurati, confermando la terapia (aspirinetta, progesterone, magnesio e acido folico) e dicendoci di dare fiducia a questo bambino, di dargli il tempo di crescere.
Abbiamo preso appuntamento dopo altri dieci giorni, il 2 marzo, ma non ha voluto fare nessuna datazione della gravidanza, e mi ha detto anche di aspettare a fare il libretto della asl.
Io ero preoccupata, mi sembrava assurdo che Stellina fosse così indietro, non mi tornavano i conti, ma ho deciso di continuare a crederci e di aspettare  la seconda ecografia.
Non ho più scritto sul blog, perchè mi sentivo in sospeso, con un senso di inquietudine che cresceva, ma al quale non volevo dare spazio.
Sono passati altri dieci giorni, avevo le nausee ogni giorno che mi davano speranza, ma c'erano altre mille sensazioni contrastanti che non mi facevano stare tranquilla.
La mattina del 2 marzo, il giorno dell'appuntamento, giovedì scorso, ho iniziato ad avere delle piccole perdite marroncine mentre ero a lavoro, e così sono arrivata dal Super-gine ancora più in agitazione della volta precedente.
Carl invece era felice, pieno di entusiasmo e fiducia. All'appuntamento si è presentato con in mano il giornale delle macchine, dicendo che voleva "farsi un'idea " perchè nella nostra due seggiolini non c'entravano....mi faceva una tenerezza infinita, ma non riuscivo a condividere la sua beatitudine.
Le mie sensazioni erano ben altre.
Ho detto subito al Super-gine delle perdite, lui mi ha visitato e ha sentenziato che era tutto a posto, il bimbo c'era e si vedeva anche il battito.
Ci siamo emozionati entrambi nel vedere quel minuscolo puntino che batteva, ma si vedeva veramente poco.
Non aveva la forma di un bambino, come era successo con la prima ecografia di Cesare, fatta anche quella a otto settimane. 
Mi sembrava solo un piccolo mucchietto di vita, accucciato in un angolo della sua casetta.
Però era una vita che pulsava, almeno quello. 
Il Super-gine non l'ha misurato, non mi ha fatto la datazione nemmeno questa volta.
Ha sentenziato:"Per me è di cinque, massimo sei settimane." e io ero così frastornata che non sono riuscita a fargli nemmeno una domanda.
Mi ha ridato appuntamento a due settimane dopo, per un'ennesima ecografia. E mi ha aumentato il progesterone da uno a tre al giorno, per via delle perdite. 
Siamo tornati a casa moderatamente felici, io dentro però ero sempre più scombussolata.
Quella notte non riuscivo a dormire, mi sono alzata, ho preso l'agenda, ho rifatto i conti. Non tornavano. Non poteva essere di cinque o sei settimane come diceva il Super-gine, era troppo indietro.
Sono tornata a dormire dicendomi che volevo provare gratitudine per quel piccolo cuoricino che batteva dentro di me, a prescindere da come fosse andata a finire.
Il venerdì avevo un mal di testa terribile ma almeno le perdite sembravano finite. 
Sabato sono venuti a trovarmi mio padre e la moglie e anche mio fratello dal Kosovo, che non vedevo da Natale. Gli abbiamo dato la bella notizia, spiegandogli però che ancora non si sapeva bene di quante settimane ero e che volevamo aspettare a festeggiare.
Dopo pranzo sono ricominciate le perdite, e questa volta ho visto rosso. Rosso. E altre cose.
Mi sono tolta la collanina con il chiama angeli, perchè ho capito che Stellina se ne stava andando, ma non l'ho detto a nessuno, nemmeno a Carl che stava uscendo per andare a fare la spesa.
Poi le perdite sono diventate una vera emorragia, ho iniziato ad avere dolori forti, come il ciclo dei vecchi tempi. 
Ho chiamato il Super-gine, che mi ha consigliato di andare subito al Pronto Soccorso.
Allora improvvisamente mi sono svegliata e ho preso in mano la situazione.
Ho telefonato a Carl, lui ha mollato il carrello mezzo pieno al supermercato ed è corso a casa.
I miei sono partiti perchè avevano il treno, con uno stato d'animo che potete immaginare, e io, Carl e Cesare siamo andati al Pronto Soccorso.
Ci hanno fatto passare subito alla maternità, proprio dove è nato Cesare quasi due anni fa.
Un'ostetrica mi ha fatto la domanda di rito:
"Ultime mestruazioni?" "Sei gennaio"
 "Otto+uno" , ha risposto.
Ho aspettato su una sedia nel corridoio, i dolori erano sempre più forti e Cesare mi faceva le carezze sulla testa e mi diceva "Mamma, cara, bene".
Poi per fortuna sono venuti a prenderlo i miei suoceri, non volevo che mi vedesse stare male.
Mentre aspettavo ascoltavo i rumori del reparto in sottofondo, il pianto dei neonati e il suono inconfondibile del battito del cuore amplificato dalle macchine per i tracciati. Vedevo passare le neomamme con le loro cullette di vetro, e riuscivo solo a pensare a come sarebbe stato infinitamente più terribile vivere quell'esperienza senza avere Cesare. Se mi fosse capitato con il primo figlio.
Ecco, a quello pensavo.
Poi finalmente sono entrata, quando ormai stavo veramente malissimo, quasi per svenire. Mi hanno fatto sedere, l'ostetrica gentile mi ha portato una bustina di zucchero, un'altra antipatica mi diceva di non fare tante storie perchè la pressione non ce l'avevo poi così bassa, e intanto la ginecologa guardava il cellulare. 
Quando mi sono ripresa un pò mi ha visitata, e subito ha detto:" Non c'è più niente. Nemmeno la camera gestazionale."
La visita è stata dolorosa, ma per fortuna è durata poco.
Carl non c'era, perchè stava accompagnando Cesare dai nonni fuori dall'ospedale, e quando è tornato avevo già finito.
La dottoressa mi ha detto di aspettare di là, che mi avrebbero dato una flebo per il dolore, e che mi avrebbe rivista dopo un paio d'ore. 
Sono uscita scortata dall'ostetrica gentile che mi ha fatto sedere in una saletta dove c'erano altre due donne non incinte, in attesa di avere delle risposte ad alcuni esami.
Ho detto a Carl che Stellina non c'era più e di avvisare i miei. 
Lui è uscito, e dopo mi ha raccontato che solo in quel momento ha capito che avevamo perso il bambino, perchè fino ad allora si era illuso che fossero solo dei dolori o delle perdite legate alla gravidanza, ma sperava che non fosse niente di grave.
Ha pianto, e dopo ha avvisato i miei genitori.
Io sono rimasta lì sulla sedia senza pensare a niente, e mi si è avvicinata una di quelle due donne.
"L'hai perso vero?" mi ha chiesto.
E poi mi ha raccontato di aver perso anche lei il suo secondo figlio, un maschietto, al terzo mese di gravidanza. Le avevano dovuto anche fare il raschiamento. Anche lei se lo sentiva che qualcosa non andava.
Poi l'hanno chiamata perchè i suoi esami erano pronti ed è uscita dalla stanza, ma prima l'ho ringraziata. 
Non credo che la rivedrò mai più, ma comunque quelle poche parole scambiate con lei mi hanno fatto sentire meno sola.
Quando è tornato Carl siamo stati un pò lì tenendoci per mano, non abbiamo parlato molto.
Poi la dottoressa mi ha richiamata, ha detto che l'utero era pulito, ma avevo ancora del "materiale" nel collo dell'utero e quindi sarei dovuta tornare tra due settimane lì all'ospedale per un controllo.
Sul referto ha scritto "Aborto completo", e ha detto che non c'era bisogno di nessun raschiamento.
Ora che c'era Carl si è comportata in modo leggermente più gentile.
Ha detto:" Sono cose che dispiacciono." e poi "Suo marito è ancora più dispiaciuto di lei!"
Non mi ricordo cosa le ho risposto.

Siamo tornati a casa, ho tirato fuori i mega assorbenti da post parto che mi erano avanzati, e mi sono messa a letto. 
Mi mancava Cesare, e non vedevo l'ora che i miei suoceri lo riportassero a casa.
Quando è tornato l'ho allattato e poi mi sono addormentata con il naso tra i suoi capelli.
La notte è passata abbastanza bene, ogni tanto mi svegliavo per il dolore, ma non è stato mai insopportabile.
Ho preso due giorni di malattia e tornerò mercoledì a lavoro, dove ovviamente non avevo detto niente.
Ho pensato che Stellina è stata bravissima a far succedere tutto di sabato. Perchè se fosse successo il giorno prima sarebbe stato mille volte più terribile e difficile.
Oggi siamo stati a casa tutti e tre insieme, per fortuna anche Carl aveva preso ferie perchè la Tata fotografa non c'è in questi giorni.
Carl sta soffrendo tantissimo, non era preparato e il colpo lo ha sentito più di me.
Ha detto che vorrebbe fare una specie di cerimonia di saluto per il bambino, così abbiamo deciso che lo faremo questo fine settimana nel bosco, vicino alla sorgente, in un posto a cui vogliamo bene, e dove possiamo tornare sempre a ricordarlo/a.

"Succede", ci hanno detto. "Sono cose che succedono".
Stavolta è successo a noi, forse diventeremo un pò più saggi dopo aver vissuto anche questa esperienza.

Staremo bene, comunque.
C'è Cesare, ci siamo Noi2, e staremo bene.

Ciao Stellina, è stato bello portarti dentro di me per un pò.


50 commenti:

  1. commento ma non so bene cosa dire...tutto sarebbe inutile e vago. ti abbraccio forte

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    1. Grazie Giorgia, il vostro affetto è importante e si sente. ..

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  2. Ti leggo da un po' ma commento per la prima volta.
    A ottobre ho perso anche io il mio cosetto, una storia molto simile alla tua..visita con il ginecologo che non fa' la datazione nonostante ci fosse già qualcuno, mal di testa tremendo e due gg dopo il cuoricino è fermo. Io però ho dovuto fare il raschiamento dopo una settimana.
    Succede dicono, ma non è che faccia meno male.
    Prendetevi i vostri tempio adesso.
    Un abbraccio

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    1. Ciao cara, grazie per avermi raccontato la tua storia. Io spero di evitarlo il raschiamento, la ginecologa dell'ospedale non ne ha parlato, per ora ho ancora tantissime perdite. ...vedremo. ...

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  3. Ti leggo da tanto anche se non commento spesso, mi sono commossa leggendo..che dispiacere..ma qualsiasi parola sarebbe inutile..un abbraccio vurtuale a tutti e 3..prendetevi tutto il tempo necessario per elaborare il lutto.

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  4. Hai tutta la mia comprensione, e meno male che non hai affrontato da sola... io due anni fa la mattina feci il test e la sera ho avuto le prime perdite, il padre inizialmente si era dileguato poi sembrava mediamente interessato, le perdite andavano e venivano, io dovendo fare tutto da sola (ho già un figlio di 15 anni e mezzo) non mi sono riguardata. Dopo l'ecografia pre-villocentesi ho visto rosso e avevo delle fitte, il giorno dopo sono rimasta a letto, quello dopo ancora (sabato, guardacaso) ero a 11+6 e da sola e ho dovuto assolutamente fare la spesa, poi mi sono ripartite le fitte, e appena è iniziata l'emorragia sono saltata sul motorino e corsa in ospedale. Lì ho finito di abortire e l'ho visto mettere in formalina con le pinzette. Raschiamento notturno e domenica mattina a casa (è venuto a prendermi il mio ex marito, ho vietato io all'altro tipo di venire, immaginando che avesse stappato lo spumante).
    Di certo dovevo riguardarmi di più e non sottovalutare i sintomi, ma considera che avevo 40 anni e tiro avanti col mio stipendio, avrei dovuto occuparmene solo io... In parte lo rimpiango, in parte so che non ce l'avrei fatta.
    Coraggio, prenditi un po' di riposo e poi riaffidati al fato. Un bacione!

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    1. Grazie Livia per il tuo racconto, la tua esperienza è stata veramente impegnativa, doverlo affrontare da sola immagino quanto sarà stato duro. Anch'io non mi sono riguardata tanto, con un bambino piccolo come si fa? Credo che sarebbe successo comunque. ...

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  5. <3<3<3 vi abbraccio forte forte...

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  6. Ti capisco benissimo e ho letto piangendo e rivivendo tutto. Ti abbraccio.

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    1. Lo so che puoi capire. ..grazie per il sostegno. ..

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  7. Ciao Ellie mi dispiace tantissimo per la perdita di Stellina. Ho immaginato che qualcosa non fosse andato bene quando non hai più scritto. Ti sono vicina.. ci saranno parole per ricominciare, per sperare, per credere di nuovo ma non adesso. Ora prenditi tempo, saluta Stellina, che probabilmente ti è stata mandata per un motivo, anche se ora è dura capire quale. Ti abbraccio.

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  8. Succede,dicono. Ma quando succede alla diretta interessata,la questione cambia. Posso solo dirti che mi dispiace moltissimo,MI DISPIACE,che è successo anche a me lo scorso luglio. Avevo 43 anni e già una figlia di 8 mesi,ma è stato un colpo tremendo. Ora di anni ne ho 44,ho subito 4 interventi chirurgici,per me ormai è andata. Ma tu sei più giovane,ripartirai,avrai un'altra possibilità e ce la farai. Ti abbraccio con forza,con tutta la forza delle donne come noi.

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  9. Succede,dicono. Ma quando succede alla diretta interessata,la questione cambia. Posso solo dirti che mi dispiace moltissimo,MI DISPIACE,che è successo anche a me lo scorso luglio. Avevo 43 anni e già una figlia di 8 mesi,ma è stato un colpo tremendo. Ora di anni ne ho 44,ho subito 4 interventi chirurgici,per me ormai è andata. Ma tu sei più giovane,ripartirai,avrai un'altra possibilità e ce la farai. Ti abbraccio con forza,con tutta la forza delle donne come noi.

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    1. Ciao Simona, grazie per aver scritto e aver raccontato la tua esperienza. Ricambio l'abbraccio con tutta la forza che ho!

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  10. Mi dispiace davvero tanto,posso capire come ti senti, io ho avuto ben 3 aborti spontanei e ancora nessun figlio...almeno hai Cesare....la prossima volta andrà meglio. Un abbraccio

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    1. Cristina grazie per avermi scritto. ..posso solo immaginare quanto sua stato e sia tuttora doloroso e difficile. Ti auguro con tutto il cuore che il prossimo tentativo sia quello giusto. ..

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  11. Cara ellie, ti leggo spesso ma non commento mai... il dolore che traspare dal tuo racconto mi ha colpito immensamente ... mi sembri una persona di una dolcezza e sensibilità rara e la tua famiglia è veramente deliziosa : sarete forti anche in questo caso ! Un abbraccio

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    1. Ciao Manuela, grazie! Dobbiamo esserlo, per Cesare! Un abbraccio anche a te!

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  12. ciao cara.
    ti leggo da poco e mi è dispiaciuto tanto leggerti con questo post.mi hai fatto piangere.non so cosa dirti.solo mi dispiace un sacco.l'unica cosa che può consolarti..in parte....è che almeno hai Cesare.un abbraccio fortissimo.fatevi forza!
    marina

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    1. Grazie Marina. ..Cesare è la nostra gioia e la nostra forza, e la mia medicina preferita, in questo momento! !!!

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  13. Brividi. Mi dispiace davvero. Un abbraccio a te e Carl e il piccolo Cesare. Ciao Stellina.

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  14. Mi dispiace tanto, leggo spesso anche se non commento. Faccio parte di quelle cui è successo, anche a me dopo il primo figlio. E prima della seconda, che è arrivata due mesi dopo ;-)

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    1. Ciao Sara, le tue parole mi danno speranza, visto che poi è arrivata anche la seconda ed è andato tutto bene! !!! Grazie di cuore! !!

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  15. Ogni volta che succede a una di voi, mi rivedo durante uno dei miei aborti e vorrei tanto che nessuna donna soffrisse così tanto.
    Un dolore immenso.
    Mi dispiace infinitamente.

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    1. Grazie Anna! È incredibile scoprire a quante donne è successo. ...

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  16. Mi dispiace immensamente leggere di quanto è accaduto.
    Non ho parole. Vi abbraccio forte forte.

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  17. come sai, ti abbraccio. vi abbraccio.

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  18. cara ellie, mi dispiace tanto, davvero. datevi tempo e poi ripartirete, ne sono certa. vi abbraccio. v

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    1. Grazie Vale, adesso ci vuole solo il tempo di rimarginare le ferite del cuore. ..poi si vedrà. ..

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  19. Non so che dirti Tesoro...davvero. Ho letto il titolo e ho capito, volevo piangere...ho letto il post e ho pianto...
    Ti abbraccio forte!

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  20. Ellie mi dispiace tanto! Ti ho già raccontato la mia storia: ho perso due gravidanze prima di avere Leonardo e anche nel mio caso mio marito è quello che ci è rimasto peggio, che era più ottimista e meno preparato.... io chissà perché me lo sentivo. Tre giorni dopo il raschiamento facevo passeggiate in montagna perché fisicamente stavo bene, psicologicamente avevo bisogno di riprendermi: non sapevo se saremmo mai riusciti ad avere figli e questo rendeva ancora più difficile superare la brutta, bruttissima esperienza... nel mio caso la differenza la ha fatta l'aver trovato un ginecologo che mi ha dato la giusta terapia alla gravidanza successiva e mi ha restituito la speranza, nel tuo vedrai che Cesare sarà la cura migliore ❤️

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    1. Grazie di cuore Stella. ..anche io mi sento abbastanza bene fisicamente, ma dentro mo sembra di stare peggio ora di qualche giorno fa. ..forse è così che deve andare. ..

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  21. Anche a me è successo dopo la prima figlia, poi però dopo qualche mese sono rimasta di nuovo incinta della seconda bimba che ora ha 11 anni. Non dimentico però il dispiacere di veder andare via quel piccolo ... Un abbraccio Antonella - firenze

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    1. Grazie Antonella di avermi raccontato la tua storia. ..mi incoraggi ad essere fiduciosa!

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  22. Mi dispiace tantissimo Ellie, ti abbraccio forte forte. Ma non trattenere tutto, sfogati. Ti penso

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    1. Grazie Diuzza, hai ragione, è molto meglio condividere la sofferenza con chi come voi può capire. ..

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    2. Mi sono resa conto di averti scritto con l'altro mio account. Sono io :)

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  23. non posso fare altro che mandarti un forte abbraccio commosso.

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    1. Grazie cara..e tu come stai? Spero tutto benissimo!!!

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