Non ho nemmeno fatto in tempo a sperare che non arrivassero che erano già arrivate: 24° giorno, puntuali come un orologio svizzero, fortunatamente meno dolorose del solito, segno che forse i soldi che sto spendendo con la mia gine-omeopata non sono proprio del tutto buttati al vento. Comunque, sono arrivate. Per rovinarmi il weekend.
Per non pensarci e distrarmi dai neri pensieri che stanno lì pronti a saltarmi addosso vi racconterò della mia Isterocosa, in onore di Princess che tra un mesetto dovrà affrontarla.
L'isterosalpingografia come tutte voi Cercatrici sapete è l'esame delle tube che serve a scoprire se queste sono aperte (e quindi gli spermatozoi hanno via libera per arrivare a destinazione) oppure no. E' antipatica, odiosa e traditrice, per molti motivi.
- Fa paura: tutti ti terrorizzano che fa male, e un fondo di verità c'è.
- Fa rabbia: se la risposta è negativa (cioè se sono chiuse) DISPERAZIONE ASSOLUTA, ma se è positiva non puoi tranquillizzarti fino in fondo, perchè le tube possono essere apertissime come due autostrade, ma se le piccole "ciglia" che le ricoprono, e che dovrebbero accompagnare gli spermini nel loro cammino, non fanno il loro lavoro, allora sono inutili. E questo, ovviamente, dall'Isterocosa non si vede.
- Ti illude: dicono che una volta fatta le tube a quel punto sono libere da qualsiasi impedimento , insomma sono APERTISSIME, e quindi i mesi successivi sono i migliori per rimanere incinta. Dicono.
Io mi sono decisa a farla a febbraio di quest'anno, dopo un anno abbondante di tentativi. La gine mi aveva fatto fare prima i dosaggi ormonali che avevano rilevato un valore del fattore LH poco più alto dell'FSH, perciò mi aveva prescritto 6 mesi di integratore di Inositolo, che aiuta l'ovulazione, e secondo lei in quei 6 mesi le avrei sicuramente "dato buone notizie".
Una volta passati però, e senza nessuna buona notizia, mi ha consigliato di fare l'Isterocosa, "per toglierci il pensiero".
Presa la decisione la parte più difficile è stata trovare dove farla e riuscire a prendere prendere l'appuntamento. Va fatta nei primi giorni del ciclo, subito dopo la fine delle mestruazioni, quindi finchè non ti vengono non puoi telefonare per prendere appuntamento. Nella mia città non la facevano da nessuna parte, a Firenze solo all'ospedale più grande, altrimenti ai centri privati. Ho provato ha chiamare più volte il numero dell'ospedale, ma era sempre occupato e dopo mille tentativi (e dopo aver cercato su internet, che si sa, ha tutte le risposte..) ho capito che per farla lì avrei dovuto aspettare chissà quanto tempo. Mi ero quasi rassegnata ad andare in un centro privato ma poi ci siamo ricordati di un collega di Carl la cui moglie lavora in un'ospedale di una piccola città vicina dove miracolosamente effettuavano l'isterocosa, e grazie al suo aiuto sono riuscita a prendere l'appuntamento, e a pagare solo 34 euro di ticket, una grande botta di fortuna!!!! Il dottore dell'ospedale mi ha fatto un colloquio per spiegarmi come funzionava l'esame e mi ha fatto firmare un foglio dove dichiaravo che sapevo che l'esame era doloroso (TERRORE!!), che poteva causare infezioni (ARGH!!) e mi impegnavo a NON avere rapporti non protetti fino al ciclo successivo perchè il liquido RADIOATTIVO di contrasto avrebbe fatto male all'ipotetico bambino. Mi ha prescritto un antibiotico (io oooodio gli antibiotici, come direbbe il Puffo Brontolone, perchè se li prendo mi si abbassano le difese e dopo mi ammalo di qualsiasi cosa, in più mi viene subito la cistite...) e mi ha dato appuntamento per il 7° giorno del ciclo.
Il giorno X ho preso un buscopan la mattina dopo colazione, perchè avevo letto su internet che poteva aiutare con il dolore..e poi siamo partiti. Superato l'iniziale caos che c'è in tutti gli ospedali (fila per prenderere il numero, fila per fare l'accettazione, fila per pagare il ticket, fila per tornare all'accetazione) grazie alla calma di Carl (io ero già parecchio isterica e sono stata sul punto di piangere più di una volta), siamo arrivati finalmente in sala d'aspetto.
Di fronte a noi c'era una coppia straniera, forse dell'est, più grandi di noi...lei sembrava così spaventata e sperduta, lui le stava accanto senza dirle niente, più spaesato di lei...ho immaginato quanto dovesse essere difficile affrontare il percorso dell'infertilità per una donna che si trova lontana da casa, che non conosce bene la lingua, magari non ha amiche con cui confidarsi, ha difficoltà economiche..mi sono messa nei suoi panni e ho pensato che in fondo io sono fortunata....nel frattempo Carl cercava di distrarmi facendomi chiacchierare di mille cose, ma io non lo ascoltavo...
Ad un certo punto è uscita una ragazza accompagnata da un giovane medico, che aveva appena fatto il mio stesso esame: tutta tranquilla, senza un capello fuori posto, come se fosse appena uscita da una seduta dall'estetista! Io non mi sono affatto tranquillizzata, anzi mi sono sentita ancora più impaurita e inadeguata...anche perchè a quel punto toccava a me. Ho salutato Carl e ho seguito il giovane medico, da sola. Paura paura paura. Il ragazzetto ha scherzato sul fatto che si vedeva che ero terrorizzata...ma io non ce la facevo nemmeno a rispondergli. Nella stanza dell'esame mi aspettava il dottore e miracolosamente la moglie del collega di Carl, che aveva avuto il permesso di stare lì con me per farmi coraggio! Mi sono spogliata di tutto, ho indossato l'orribile camicione verde aperto davanti e delle scarpette per i piedi. Mi sono stesa nella simpatica solita posizione ed è iniziato. E' durato credo 5-10 minuti. All'inizio niente di che, il momento peggiore è stato quando hanno immesso il liquido di contrasto, il dolore era simile a quello del ciclo ma concentrato all'ennesima potenza. In quel momento sono usciti tutti e il dottore ha fatto la radiografia, mi chiedevano se sentivo male e io rispondevo di si, avevo gli occhi chiusi e non ho fatto altro che ripetere il mio mantra buddista all'infinito, avranno pensato che ero pazza, ma non me ne fregava niente! Poi finalmente è finito, e in un attimo non sentivo più niente. Il dottore mi ha detto subito che era tutto a posto, mi ha fatto vedere sullo schermo le mie tube (dei fili sottilissimi) illuminate dal liquido di contrasto che era passato. Mi sono sentita super felice e piano piano mi sono rivestita e dopo qualche minuto sono tornata da Carl, che mi ha accolto con un:"Già fatto???"
Per me è stata la prima volta che facevo un esame così invasivo, anche se immagino che nella mia carriera di Cercatrice le difficoltà da affrontare saranno ben altre. Una volta fatta posso dire che non è piacevole, ma che per fortuna dura veramente poco e quando finisce il dolore sparisce subito, quindi ci si può godere la giornata di riposo e le coccole del maritino. Sicuramente è utile, perchè nel caso le tube fossero chiuse ti "dirottano" subito verso il percorso della pma senza farti fare altri esami...nel mio caso è stato un sollievo sapere che erano aperte, ma come ben sanno le altre Cercatrici "sine causa", a volte si preferirebbe avere un PERCHE' di quello che stiamo passando.......e sentirsi dire che "è tutto a posto", quando comunque non succede niente e la cicogna non arriva mai...è quasi peggio. Perchè tante volte mi sono chiesta: "Ma se nel nostro corpo E' TUTTO A POSTO come dicono loro....allora sarà la nostra testa che non va bene????"E questa domanda non ha avuto ancora nessuna risposta.