Durante la 38esima settimana sono riuscita a portare a termine tutte le cose che mi ero ripromessa di fare prima che nascesse Anita: le ultime visite (tampone, visita per l'epidurale, colloquio per la donazione del cordone), la ceretta, il colore ai capelli, e una seduta di riflessologia per la preparazione al parto molto impegnativa e in alcuni punti anche dolorosa.
Nel fine settimana sono venuti a trovarci mio padre e sua moglie e siamo riusciti ad andare a mangiare una buona pizza tutti insieme e la domenica ad andare a vedere la sfilata per il capodanno cinese, con grande divertimento di Cesare. Abbiamo inseguito il dragone per le strade del centro e poi ci siamo presi una buonissima cioccolata calda in un bar. Insomma, ce la siamo proprio spassata!
La domenica sera parlando con Carl gli ho detto che non avevo proprio più niente da fare: dalla mia lista avevo spuntato tutto, non mi restava che mettermi a pulire casa! Mi era presa una certa irrequietezza, ero preoccupata che Anita non volesse più nascere, avevo pensieri sull'induzione e sul parto. Sempre la domenica sera avevo controllato su internet il segno zodiacale: proprio quel pomeriggio il sole era entrato nel segno dei Pesci, quindi da quel momento in poi la nostra Anita sarebbe stata una pesciolina.
Ero felice, "Nata sotto il segno dei pesci" di Venditti è una delle canzoni preferite mie e di Carl...
Il lunedì mattina la sveglia ha suonato alle 6:30 come sempre e mi sono alzata per fare il biberon a Cesare. Poi lui ha preso il latte e l'ho portato in cucina a fare colazione. A quel punto sono cominciati dei doloretti mestruali abbastanza continui. Tempo dieci minuti e sono diventate delle vere e proprie contrazioni, più forti e lunghe. Ho pensato:"Ecco come sono le vere contrazioni, non quelle dell'induzione!" Le sentivo arrivare, poi salire di intensità ( e mi mettevo a dondolare e a respirare) e poi il dolore diminuiva e finiva. Pensavo che questa fase sarebbe durata tanto, e avevo detto a Carl di portare intanto Cesare all'asilo. Ma un attimo dopo mi si sono rotte le acque: liquido caldo tra le gambe, e ho esclamato:"Ragazzi, ci siamo, Anita vuole nascere!"
Ho detto a Carl di avvisare mio suocero che venisse subito, e intanto sono andata a lavarmi i denti e mi sono messa un pantalone della tuta sopra la camicia da notte, tanto ho pensato che era inutile vestirsi per andare a partorire! Intanto le contrazioni erano sempre più vicine, il nonno è arrivato dopo una decina di minuti e sono riuscita a salutare Cesare che era sul vasino in bagno. Gli ho detto:"Cesare, la mamma va a far nascere Anita! Ci vediamo quando è nata!" e lui era tutto contento ed emozionato. Aveva deciso di non andare all'asilo, ma di andare a casa dei nonni, dato che era una giornata speciale.
Il tempo di scendere le scale e salire in macchina e le contrazioni sono diventate molto dolorose: mi sono messa in ginocchio sul sedile posteriore e quando arrivava la contrazione urlavo e ne dicevo di tutti i colori. Carl è partito a tutta velocità, ma dopo cento metri mi sono ricordata della cartellina con le analisi della gravidanza, ed è dovuto tornare di corsa a casa a prenderla, dove ha trovato Cesare che saltava sul letto tutto contento.
Tra casa nostra e l'ospedale ci sono tre minuti di strada, ma durante il tragitto ho iniziato a sentire il bisogno di spingere.
Non potevo crederci, era troppo presto!
Ho cominciato a gridare a Carl :"Nasce, nasce nasce!!!" e ad ogni contrazione dicevo ad Anita:" Aspetta, aspetta, non nascere!"
Finalmente siamo entrati nel parcheggio dell'ospedale, e sono scesa dalla macchina.
A quel punto ho avuto un'altra contrazione fortissima e ho sentito chiaramente che la testa stava uscendo! Siamo rimasti fermi così, io aggrappata a Carl che mi sorreggeva, incapaci di muoverci. Per fortuna sono passati dei vigilanti, Carl ha richiamato la loro attenzione e sono corsi a cercare una barella.
Da quel momento in poi per me è stato tutto molto confuso, e mi baso sul racconto di Carl.
Non riuscivo a salire sulla barella e qualcuno ha detto:"Signora, se non sale lo fa qui nel parcheggio!" Poi non so come ce l'ho fatta e mi hanno portato di corsa dentro il pronto soccorso. Io urlavo che stava nascendo, che volevo un'ostetrica, che dovevano prenderla perchè avevo paura che cadesse..e poi dentro l'ascensore ho gridato di togliermi i pantaloni..Carl me li ha tirati via..e ha visto la testa di Anita! A quel punto si è veramente spaventato, ma una volta aperte le porte dell'ascensore eravamo al sicuro: sono accorse tantissime persone, mi hanno detto di spingere e io ho dato la mia unica spinta. Hanno preso Anita e l'hanno tirata fuori.
Alle 8:09 del 19 febbraio, a 39 settimane precise, è nata la nostra bambina.
L'ho sentita piangere, me l'hanno appoggiata sul giubotto che avevo ancora addosso e ho baciato la sua testolina piccola e calda.
Carl a quel punto piangeva e lo hanno visto sbiancare, tanto che una dottoressa gli ha chiesto se voleva sedersi.
Ma tutto era andato bene.
Lui si è ricordato della donazione del cordone, e tutti sono scoppiati a ridere dato che in quelle condizioni era impossibile. Hanno tagliato il cordone e poi mi hanno detto di spingere per la placenta, e come per magia è uscita tutta e l'ho anche vista!
Io continuavo a ripetere:"Non ci posso credere, non ci posso credere.." perchè davvero mi sembrava incredibile che Anita fosse già nata.
A questo punto ci hanno portato in sala parto, dove un medico mi ha messo i punti mentre Anita veniva visitata. Mi hanno fatto togliere il giubotto e la camicia insanguinata e le ostetriche hanno trovato nella valigia la camicia che avevo scelto per il parto (la stessa usata con Cesare) e me l'hanno fatta indossare.
Poi ci hanno portato nella stanza del post parto, dove abbiamo passato le nostre due ore di pelle a pelle: Anita tutta nuda, avvolta solo in un lenzuolino, ha preso il suo primo latte tra le mie braccia, con Carl che stava lì accanto a noi.
E ora non mi resta che raccontarvi l'incontro con il fratello maggiore, che è avvenuto all'ora di pranzo. Lo hanno portato i nonni, ma sono rimasti fuori ad aspettare un pò perchè volevamo che l'incontro avvenisse quando eravamo solo noi quattro.
Non dimenticherò mai la sua espressione emozionata e spaventata quando ha fatto capolino nella stanza, reggendo il pacchetto con il regalo per la sorellina. Non abbiamo detto molte cose, ma le emozioni forti non si dicono a parole.
L'ha presa anche in braccio, ma quando lei si è messa a piangere ci è rimasto male e mi ha detto subito di darle il latte. E' stato felice di ricevere il robot che gli ha regalato lei, non se l'aspettava che gli portasse un regalo "dallo spazio". Man mano che sono arrivati i nonni e gli zii li ha portati tutti a vedere la sua sorellina, orgoglioso.
E così è iniziata la nostra vita in quattro.
I primi giorni sono stati molto difficili, vi racconterò nel prossimo post. Problemi con l'allattamento, sbalzi ormonali, e ovviamente la reazione inevitabile di Cesare al grande cambiamento.
Ora sono passati otto giorni e posso dire che va molto meglio.
E che sono immensamente felice e grata alla mia vita.
Scrutiamo il cielo..e intanto viviamo intensamente!!! ...Finchè non l'abbiamo avvistata e intercettata, quella pennuta!!!
martedì 27 febbraio 2018
lunedì 19 febbraio 2018
domenica 4 febbraio 2018
Giorni preziosi
Ed eccoci a Febbraio!!!
Essere arrivati fin qui con Anita ancora dentro la pancia al calduccio per me è un successo, sono felice e me la godo!!!
All'ultimo controllo il Super-gine non ha nemmeno voluto controllare il collo dell'utero: ora non ci importa più, siamo fuori pericolo e da adesso in poi Anita può nascere quando vuole!
Ha riscontrato che ancora è posizionata abbastanza alta, quindi secondo lui c'è ancora tempo.
Oggi sono a 36+6, e io davvero non ho fretta, questi giorni sono proprio preziosi per me!
Ho ricominciato ad andare a prendere Cesare all'asilo, con sua grandissima gioia; e a portarlo in giro, tempo permettendo, con la macchina.
Ho fatto tantissime cose in casa e finito la sua maschera da Pingu, che indosserà sabato prossimo alla festa a scuola.
E sono riuscita anche ad andare a parlare con un'ostetrica e a farmi infilare in un corso Pre-parto già iniziato!
Quando mi metto in moto io smuovo le montagne: avevo deciso che volevo parlare assolutamente con questa ostetrica che aveva tenuto il corso Pre-parto di una mia amica, anche lei mamma bis, che mi aveva raccontato di aver trovato utilissimi i suoi consigli durante il secondo parto.
Al consultorio non sapevano darmi informazioni utili per rintracciarla, ma il destino ha voluto che un'altra mia amica mamma la conoscesse per altre vie, e grazie a lei sono riuscita ad avere il suo numero e a contattarla!
E' stata gentilissima e mi ha ricevuto tra un impegno e l'altro, gratuitamente: mi ha tranquillizzato molto e dato qualche consiglio. E poi si è occupata personalmente di farmi inserire in un corso di mamme che partoriscono a marzo, che si tiene il martedì mattina al consultorio.
Poter partecipare ad un corso di accompagnamento alla nascita era una cosa a cui tenevo, perchè sia per la gravidanza di Cesare sia per questa non era stato possibile, a causa del rischio di parto prematuro. Avevo la sensazione che mi mancassero dei consigli essenziali, quelli sulla respirazione, sulle tecniche per affrontare il dolore, sulle posizioni migliori da assumere durante il travaglio.
Il fatto di aver già partorito una volta non mi faceva sentire più esperta, anzi...avere la consapevolezza di come erano andate le cose mi faceva venire voglia di informarmi e di tentare, almeno in modo teorico, di affrontare la nascita di Anita in modo diverso.
Così martedì scorso sono andata: le altre mamme si conoscevano già tutte, avendo seguito già tre incontri, e la maggior parte di loro era alla prima gravidanza.
Ma l'ostetrica è molto brava e preparata, ci ha parlato del parto e delle sue fasi, delle varie eventualità che possono accadere e di come reagire.
In realtà quello che mi ha fatto più piacere, e di cui avevo più bisogno è stato potermi finalmente concentrare sulla pancia, su Anita e sul momento della sua nascita che si avvicina sempre di più.
Durante il giorno non mi dò mai il tempo nè lo spazio per soffermarmi su di lei e su me e lei, come invece facevo durante la gravidanza di Cesare..forse con i secondi figli è così..però un pò mi dispiace.
Invece quelle due ore le ho dedicate solo a noi due e ne sono stata proprio felice.
E poi, grazie a una generosa "donazione" di mia mamma, sono anche tornata dalla riflessologa!
Anche con lei abbiamo parlato del parto, e ha lavorato sul mio fegato per rinforzarlo, dato che è un aspetto molto importante per l'efficacia delle spinte.
Insomma, in questi giorni ho fatto grandi cose e mi sento molto soddisfatta!
Mi sono fatta l'idea che Anita nascerà dopo la luna piena del 15 febbraio, ma per ora non ci sono segnali in quel senso. Spesso ho qualche doloretto e indurimento della pancia, ma niente di serio credo. Per quanto mi riguarda può nascere anche in ritardo, anche se non troppo, perchè vorrei evitare un'altra induzione!
Per ora mi godo la mia famiglia, questo momento di vita a tre che non tornerà perchè dopo saremo quattro (cinque contando Trovatello!) e tutto sarà meravigliosamente diverso.
Essere arrivati fin qui con Anita ancora dentro la pancia al calduccio per me è un successo, sono felice e me la godo!!!
All'ultimo controllo il Super-gine non ha nemmeno voluto controllare il collo dell'utero: ora non ci importa più, siamo fuori pericolo e da adesso in poi Anita può nascere quando vuole!
Ha riscontrato che ancora è posizionata abbastanza alta, quindi secondo lui c'è ancora tempo.
Oggi sono a 36+6, e io davvero non ho fretta, questi giorni sono proprio preziosi per me!
Ho ricominciato ad andare a prendere Cesare all'asilo, con sua grandissima gioia; e a portarlo in giro, tempo permettendo, con la macchina.
Ho fatto tantissime cose in casa e finito la sua maschera da Pingu, che indosserà sabato prossimo alla festa a scuola.
E sono riuscita anche ad andare a parlare con un'ostetrica e a farmi infilare in un corso Pre-parto già iniziato!
Quando mi metto in moto io smuovo le montagne: avevo deciso che volevo parlare assolutamente con questa ostetrica che aveva tenuto il corso Pre-parto di una mia amica, anche lei mamma bis, che mi aveva raccontato di aver trovato utilissimi i suoi consigli durante il secondo parto.
Al consultorio non sapevano darmi informazioni utili per rintracciarla, ma il destino ha voluto che un'altra mia amica mamma la conoscesse per altre vie, e grazie a lei sono riuscita ad avere il suo numero e a contattarla!
E' stata gentilissima e mi ha ricevuto tra un impegno e l'altro, gratuitamente: mi ha tranquillizzato molto e dato qualche consiglio. E poi si è occupata personalmente di farmi inserire in un corso di mamme che partoriscono a marzo, che si tiene il martedì mattina al consultorio.
Poter partecipare ad un corso di accompagnamento alla nascita era una cosa a cui tenevo, perchè sia per la gravidanza di Cesare sia per questa non era stato possibile, a causa del rischio di parto prematuro. Avevo la sensazione che mi mancassero dei consigli essenziali, quelli sulla respirazione, sulle tecniche per affrontare il dolore, sulle posizioni migliori da assumere durante il travaglio.
Il fatto di aver già partorito una volta non mi faceva sentire più esperta, anzi...avere la consapevolezza di come erano andate le cose mi faceva venire voglia di informarmi e di tentare, almeno in modo teorico, di affrontare la nascita di Anita in modo diverso.
Così martedì scorso sono andata: le altre mamme si conoscevano già tutte, avendo seguito già tre incontri, e la maggior parte di loro era alla prima gravidanza.
Ma l'ostetrica è molto brava e preparata, ci ha parlato del parto e delle sue fasi, delle varie eventualità che possono accadere e di come reagire.
In realtà quello che mi ha fatto più piacere, e di cui avevo più bisogno è stato potermi finalmente concentrare sulla pancia, su Anita e sul momento della sua nascita che si avvicina sempre di più.
Durante il giorno non mi dò mai il tempo nè lo spazio per soffermarmi su di lei e su me e lei, come invece facevo durante la gravidanza di Cesare..forse con i secondi figli è così..però un pò mi dispiace.
Invece quelle due ore le ho dedicate solo a noi due e ne sono stata proprio felice.
E poi, grazie a una generosa "donazione" di mia mamma, sono anche tornata dalla riflessologa!
Anche con lei abbiamo parlato del parto, e ha lavorato sul mio fegato per rinforzarlo, dato che è un aspetto molto importante per l'efficacia delle spinte.
Insomma, in questi giorni ho fatto grandi cose e mi sento molto soddisfatta!
Mi sono fatta l'idea che Anita nascerà dopo la luna piena del 15 febbraio, ma per ora non ci sono segnali in quel senso. Spesso ho qualche doloretto e indurimento della pancia, ma niente di serio credo. Per quanto mi riguarda può nascere anche in ritardo, anche se non troppo, perchè vorrei evitare un'altra induzione!
Per ora mi godo la mia famiglia, questo momento di vita a tre che non tornerà perchè dopo saremo quattro (cinque contando Trovatello!) e tutto sarà meravigliosamente diverso.
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