Lo so, è passato tantissimo tempo.
Niente, non riesco più a ritagliarmi nemmeno quell'oretta serale per me stessa, troppe cose da fare, troppa stanchezza.
Comunque eccomi qui.
Il 20 maggio sono tornata a lavorare, più tardi del previsto ma mi è andato benissimo, mi sono goduta fino all'ultimo giorno a casa. Qualche giorno prima sono andata a fare il test sierologico per il Covid, me lo ha prescritto la dottoressa ed è stato tutto molto semplice e veloce. Risultato negativo! Secondo la dottoressa questi test non sono molto veritieri e hanno un'alta percentuale di falsi negativi, però a questo punto non ho voluto fare altro, e per me quel capitolo si è chiuso del tutto e con serenità.
Al rientro al lavoro ho trovato il termometro per misurare la febbre ogni mattina, il gel per pulirmi le mani appena si entra, ovviamente l'obbligo della mascherina e infine la mia postazione di lavoro spostata, non sto più nello "stanzino delle scope", come lo chiamavo io (una stanza minuscola senza finestre dove stavamo in tre, io, la mia capa e il figlio maggiore), ma mi hanno ricavato uno spazio nell'open space, un pò riparato dagli stendini pieni di vestiti, con molta più luce e aria di dove stavo prima e soprattutto SOLO per me. Un miglioramento notevole.
La mia capa invece è sempre la stessa, e come sempre devo fare appello a tutta la mia volontà buddista di provare gratitudine per riuscire a sopportare i suoi modi bruschi e prepotenti. Ma questa è una storia lunga, io nella mia vita lavorativa mi becco sempre cape difficili e so che ci vorranno anni per sciogliere anche questo nodo..devo solo resistere resistere resistere perchè ho bisogno del mio lavoro e soprattutto del mio orario part-time.
Quindi a parte le prime settimane di shock da rientro, piano piano mi sono riabituata.
E poi, la novità maggiore sul fronte lavorativo è che vado e torno in bicicletta!!! Col fatto che non devo portare Cesare all'asilo la mattina e che la tata non deve andare all'asilo dove lavorava il pomeriggio io non ho più i minuti contati, quindi ho deciso che a meno che non piova tanto il mio mezzo di trasporto per ora sarà la bici. Ci metto mezz'ora (con la macchina erano dieci minuti, ma poi c'era il tempo di cercare parcheggio) e faccio quasi tutta pista ciclabile, mi piace tantissimo e mi dà una grandissima felicità. E' proprio tutta un'altra cosa!!!
Ovviamente con il mio ritorno a lavoro è finito il ritmo lento e rilassato che avevamo in quarantena e al quale mi ero subito abituata. Sono ritornata a dover organizzare i pranzi, le cene, a non avere tempo di fare niente, a non vedere Carl le settimane che fa il turno di sera, a crollare distrutta quando metto a letto i bimbi (anche perchè andare in bici mi fa stancare un sacco!!!). Ma la vita reale è questa, inutile illuderci...quella era solo una vacanza, e meno male che è finita.
La mattina i bimbi stanno due ore e mezza al giorno con la Tata, che per fortuna non ha voluto soldi in più per guardare anche Cesare, dice che insieme si gestiscono anche più facilmente.
In effetti sono contenta perchè vedo che con lei si divertono tanto, è una maestra di asilo nido quindi sa farli giocare, sa mille canzoncine, ed è piena di energia. Il resto del tempo stanno con i miei suoceri o con Carl a seconda del suo turno di lavoro, e poi comunque alle 13.30 circa arrivo io, e il pomeriggio in genere li porto ai giardini dove hanno una bella banda di amichetti. Poi hanno fatto amicizia con una bambina che sta dai nonni in fondo alla nostra via, è un pò più grande di Cesare ma ci gioca volentieri insieme, e tutte le mattine le passano a fare i giri in bicicletta davanti casa o nel nostro cortile a giocare nella sabbiera o con le pistole d'acqua. Insomma, non si annoiano per fortuna.
Nel mese di maggio Anita ha fatto passi da gigante: ha tolto il pannolino senza troppi problemi e abbiamo smesso definitivamente con la Puppa.
Lo spannolinamento lo avevo iniziato ad aprile senza troppa convinzione, semplicemente perchè stavamo a casa e c'era tutto il tempo e la tranquillità, ma non pensavo che sarebbe stato così veloce; invece i primi di maggio ha voluto toglierselo del tutto ed è stata proprio brava, non abbiamo faticato per niente.
Quanto alla Puppa ho deciso io, ero veramente arrivata al limite, non ne avevo più voglia e sentivo che dovevamo smettere. Ho preferito farlo quando ancora ero a casa, e così verso metà maggio abbiamo tolto l'ultima Puppa rimasta, quella per addormentarsi. All'inizio è stata dura perchè Anita ha pianto parecchio e non voleva rassegnarsi, poi dopo qualche giorno è andata meglio, anche se la sera ci mettevo sempre un'eternità ad addormentarla con storie e canzoni. Adesso il discorso è superato, non la chiede più e dopo circa tre storie di solito crolla. E' sempre molto tenace e resiste al sonno, ma i miei figli hanno sempre fatto così purtroppo.
Allattare non mi manca per niente, era proprio arrivato il momento giusto, sono contenta e orgogliosa di averlo portato avanti per due anni e tre mesi (a cui si sommano i due anni di Cesare..).
Adesso c'è la fase di crisi col mio corpo: tette moscissime e inesistenti, una tristezza, non riesco proprio a guardarmi allo specchio, e poi la pancia..insomma avrei decisamente bisogno di un pò di sport costante e fatto bene, ma a parte la bici non c'è modo di riuscirci. Anche il pilates è solo un lontano ricordo. Non so quando ricomincerò ad avere una vita mia, ormai sono così tanti anni che non ce l'ho più che mi sono quasi dimenticata cosa significhi...
Tornando ai bimbi, Anita parla tantissimo adesso, non proprio bene ma molto meglio di qualche mese fa. Il suo carattere è sempre tosto e deciso, e si offende molto molto facilmente. Però è anche allegra, simpatica, spiritosa, socievole, affettuosa, intelligentissima e autonoma. A settembre se tutto va bene (chissà...) inizierà il nido e sono proprio curiosa di scoprire come si troverà.
Cesare ha compiuto CINQUE anni il 29 maggio. Questa cosa mi emoziona tantissimo quando ci penso, il fatto che abbia già cinque anni, mi sembra grandissimo. Non potendo fare una vera e propria festa ai giardini per via delle regole anti-covid abbiamo organizzato una mini festa in cortile, e nonostante i miei dubbi iniziali è stata carinissima. C'erano pochi bimbi ovviamente, e non ho fatto il solito tavolo pieno di cibarie ma solo la torta, però ho preparato una riuscitissima caccia al tesoro (la prima della mia carriera da mamma!) e tra altalena, bicicletta e monopattino alla fine i bimbi si sono divertiti comunque.
Per regalo ha voluto un sacco di pupazzi dei Gormiti, che sono la sua passione del momento , e il monopattino a due ruote con il quale ha imparato subito a sfrecciare come un fulmine.
E così è arrivata un'altra estate, il tempo è passato velocissimo quest'anno, forse perchè abbiamo saltato la primavera...comunque sia adesso cerchiamo di goderci le giornate lunghe all'aria aperta, abbiamo fatto qualche gita nei weekend e prendiamo la bici per tutti gli spostamenti vicini.
Ad agosto speriamo di poter fare le ferie come previsto prima della quarantena, e poi a settembre speriamo nella riapertura regolare delle scuole: Anita farà il suo ingresso al nido, e Cesare il suo ultimo anno di materna.
Quanto a me, ogni volta penso di scrivere l'ultimo post su questo blog...e poi ogni volta mi dispiace, e lascio la porta ancora aperta, sperando di riuscire a ritagliarmi qualche briciola di tempo per fermarmi a scrivere qui, perchè mi piace sempre e mi fa bene.