Sarò breve.
2013, mi hai regalato Trovatello, questo blog, la vacanza in Maremma, il Super-gine, e l'Amica Endometriosi. Ti sei portato via un Amico Importante e sei finito con la scadenza del contratto di Carl che è ufficialmente disoccupato.
Non ti giudico, perchè ormai lo so che non ci sono anni buoni e anni cattivi...però adesso che mancano poche ore fai la valigia, salutaci con la manina e vai dove devi andare.
Ehi tu, 2014...non voglio farti venire l'ansia con le mie aspettative, come ho fatto con il tuo predecessore...mi vai bene così come sei, davvero....però se per caso sei ancora indeciso su cosa portare con te, ci sarebbero un paio di cose......io te le dico, poi fai te......
......una telefonata dalla clinica che mi fissa l'appuntamento a febbraio, in un giorno Buono e Propizio....
...l'intervento che va bene, semplice ed efficace, e soprattutto risolutivo...e il Super-gine in splendida forma per quel giorno non guasterebbe...
....un test di gravidanza positivo, non dico mica subito, ma almeno dopo un pò....
....delle Beta belle alte, le cose che vanno lisce....la pancia che cresce....
....2014,pensa come ti sentiresti fiero di te se tu fossi l'anno in cui diventiamo GENITORI...ti ricorderemmo per sempre, diventeresti il nostro Anno Preferito forever and ever....
...poi certo se volessi portare anche un contratto a tempo indeterminato per Carl allora saresti proprio da 10 e lode!!!!!!!!!!!!
....Ti ho fatto venire l'ansia?
Ok, la smetto.....comunque sia, tra poco sarai qui, ti festeggerò con il mio Amore, con il nostro Trovatello e con dei buoni amici....quindi direi che in ogni caso... va bene così.
Scrutiamo il cielo..e intanto viviamo intensamente!!! ...Finchè non l'abbiamo avvistata e intercettata, quella pennuta!!!
martedì 31 dicembre 2013
martedì 17 dicembre 2013
Saturno in quinta casa
Qualche anno fa ero parecchio interessata agli oroscopi. Avevo cominciato a studiare le posizioni dei pianeti e mi ero messa a fare la Carta del Cielo (o Tema Natale) a tutti i miei amici, nonchè a tutti i nuovi bambini che nascevano.
Erano Carte del Cielo un pò all'acqua di rose, i pianeti erano tutti beneauguranti, davo un'interpretazione sempre positiva e comunque non ero così esperta da conoscere perfettamente i significati dei transiti e delle case. Mi aiutavo un pò con internet e un pò con un librone di astrologia recuperato in una bancarella di libri usati.
Per fare pratica avevo studiato anche la mia Carta del Cielo, e avevo scoperto che avere Saturno in quinta casa alla nascita indica soprattutto per le donne rischio di sterilità. Ovviamente non ho dato per niente peso a questa "maledizione" presente nel mio Tema Natale...me ne sono dimenticata e non ci ho pensato più per un bel pò.
Poi è passato il tempo, abbiamo inziato la Ricerca, e le cose sono andate come sapete...l'anno scorso, in piena crisi esistenziale, dato che la Ricerca non dava i suoi frutti, mi sono buttata nella ricerca spirituale, e ho sperimentato analisi, meditazioni, seminari, costellazioni familiari..insomma, tutto quello che potesse dare qualche risposta alla mia domanda : "Perchè non rimango incinta?".
La mia migliore amica, convinta anche lei che sicuramente avessi un qualche blocco psicologico che poteva essere sciolto, mi fece conoscere un'esperta di astrologia karmica e sistemica, una ragazza che a lei aveva dato molti consigli utili, e che faceva un seminario sulla Sinastria proprio in quel periodo. Ognuna delle partecipanti aveva portato le date di nascita proprie e dei propri compagni/mariti/fidanzati/aspiranti tali, e lei le analizzava una per una spiegando i punti in comune e le differenze incolmabili.
Quando arrivò il mio turno esaminò i nostri temi natali, e la sua analisi l'ho già raccontata qui.
Ma io a quel tempo credevo ancora che fosse la mia mente a non volere un bambino, che bastassero altri tentativi di stick e rapporti mirati per beccare la cicogna...non sapevo niente dell'Amica Endometriosi, perciò mi sono soffermata sull'analisi psicologica e ancora una volta non ho considerato molto questo cavolo di Saturno in quinta casa.
Torniamo all'oggi. Quando il Super-gine mi ha confermato la presenza di una causa oggettiva che impedisce il concepimento, mi è tornato in mente quello stupido Tema Natale di tanti anni fa.
Possibile che ci sia scritto alla nostra nascita che non possiamo avere figli? Io l'endometriosi ce l'ho dal mio primo ciclo mestruale, anche perchè è una malattia dalle cause sconosciute, probabilmente genetiche, ma di cui si sa veramente poco.
Ci continuo a pensare....se qualcuno avesse fatto la mia Carta del Cielo a mia mamma quando sono nata e le avesse detto: "Tua figlia da grande sarà sterile" lei sarebbe inorridita e non avrebbe preso minimamente in considerazione una cosa così irrazionale.
Ma la verità è che è vero, lo sono. Se non facessi la laparoscopia non ci sarebbe nessuna possibilità per me di rimanere incinta, neanche se mi sottoponessi a dieci fivet.
La consapevolezza di una cosa del genere arriva piano piano, ma è una consapevolezza che scava molto nel profondo.
Mina alla base le certezze del mio essere Donna, fa vacillare la mia essenza più istintiva e primordiale.
La stessa parola, "sterile", fa pensare subito alla Terra..una terra arida, in cui non cresce nulla. Fino a qualche mese fa non riuscivo nemmeno a pensarla, questa parola. Mi faceva una paura atavica che sicuramente viene da lontano. In un'altra epoca probabilmente sarei stata ripudiata da mio marito, in alcune zone dell'India fino a pochi anni fa le donne infertili venivano bruciate simulando un incidente domestico, in modo che il marito potesse subito risposarsi. Ho letto anche un libro su questo...
Io però sono infertile oggi: il mio uomo vuole me come Persona, non come produttrice di figli, e soprattutto io ho un senso come Essere Umano, posso dare il mio contributo importante e utile indipendentemente dalla mia capacità di procreare. Nella mia Terra crescono tante cose, c'è amore per tante persone, ci sono idee, sogni, impegno, divertimento, entusiasmo.
Perciò eccomi qua Mondo...sono infertile, ho Saturno in quinta casa, ma........lasciami lavorare, e farò GRANDI COSE!!!
Erano Carte del Cielo un pò all'acqua di rose, i pianeti erano tutti beneauguranti, davo un'interpretazione sempre positiva e comunque non ero così esperta da conoscere perfettamente i significati dei transiti e delle case. Mi aiutavo un pò con internet e un pò con un librone di astrologia recuperato in una bancarella di libri usati.
Per fare pratica avevo studiato anche la mia Carta del Cielo, e avevo scoperto che avere Saturno in quinta casa alla nascita indica soprattutto per le donne rischio di sterilità. Ovviamente non ho dato per niente peso a questa "maledizione" presente nel mio Tema Natale...me ne sono dimenticata e non ci ho pensato più per un bel pò.
Poi è passato il tempo, abbiamo inziato la Ricerca, e le cose sono andate come sapete...l'anno scorso, in piena crisi esistenziale, dato che la Ricerca non dava i suoi frutti, mi sono buttata nella ricerca spirituale, e ho sperimentato analisi, meditazioni, seminari, costellazioni familiari..insomma, tutto quello che potesse dare qualche risposta alla mia domanda : "Perchè non rimango incinta?".
La mia migliore amica, convinta anche lei che sicuramente avessi un qualche blocco psicologico che poteva essere sciolto, mi fece conoscere un'esperta di astrologia karmica e sistemica, una ragazza che a lei aveva dato molti consigli utili, e che faceva un seminario sulla Sinastria proprio in quel periodo. Ognuna delle partecipanti aveva portato le date di nascita proprie e dei propri compagni/mariti/fidanzati/aspiranti tali, e lei le analizzava una per una spiegando i punti in comune e le differenze incolmabili.
Quando arrivò il mio turno esaminò i nostri temi natali, e la sua analisi l'ho già raccontata qui.
Ma io a quel tempo credevo ancora che fosse la mia mente a non volere un bambino, che bastassero altri tentativi di stick e rapporti mirati per beccare la cicogna...non sapevo niente dell'Amica Endometriosi, perciò mi sono soffermata sull'analisi psicologica e ancora una volta non ho considerato molto questo cavolo di Saturno in quinta casa.
Torniamo all'oggi. Quando il Super-gine mi ha confermato la presenza di una causa oggettiva che impedisce il concepimento, mi è tornato in mente quello stupido Tema Natale di tanti anni fa.
Possibile che ci sia scritto alla nostra nascita che non possiamo avere figli? Io l'endometriosi ce l'ho dal mio primo ciclo mestruale, anche perchè è una malattia dalle cause sconosciute, probabilmente genetiche, ma di cui si sa veramente poco.
Ci continuo a pensare....se qualcuno avesse fatto la mia Carta del Cielo a mia mamma quando sono nata e le avesse detto: "Tua figlia da grande sarà sterile" lei sarebbe inorridita e non avrebbe preso minimamente in considerazione una cosa così irrazionale.
Ma la verità è che è vero, lo sono. Se non facessi la laparoscopia non ci sarebbe nessuna possibilità per me di rimanere incinta, neanche se mi sottoponessi a dieci fivet.
La consapevolezza di una cosa del genere arriva piano piano, ma è una consapevolezza che scava molto nel profondo.
Mina alla base le certezze del mio essere Donna, fa vacillare la mia essenza più istintiva e primordiale.
La stessa parola, "sterile", fa pensare subito alla Terra..una terra arida, in cui non cresce nulla. Fino a qualche mese fa non riuscivo nemmeno a pensarla, questa parola. Mi faceva una paura atavica che sicuramente viene da lontano. In un'altra epoca probabilmente sarei stata ripudiata da mio marito, in alcune zone dell'India fino a pochi anni fa le donne infertili venivano bruciate simulando un incidente domestico, in modo che il marito potesse subito risposarsi. Ho letto anche un libro su questo...
Io però sono infertile oggi: il mio uomo vuole me come Persona, non come produttrice di figli, e soprattutto io ho un senso come Essere Umano, posso dare il mio contributo importante e utile indipendentemente dalla mia capacità di procreare. Nella mia Terra crescono tante cose, c'è amore per tante persone, ci sono idee, sogni, impegno, divertimento, entusiasmo.
Perciò eccomi qua Mondo...sono infertile, ho Saturno in quinta casa, ma........lasciami lavorare, e farò GRANDI COSE!!!
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mercoledì 11 dicembre 2013
Carl
Oggi è il compleanno dell'altra metà della mia anima, il mio maritino è un altro Sagittariaccio della peggior specie. AUGURI!!!
Dato che NON vuole regali comprati, ha ricevuto una Lettera d'Amore e un segnalibro di pannolenci fatto con le mie manine d'oro (siamo proprio vecchio stile....) e per stasera ho organizzato una bella cenetta che mangeremo quando arriva, dopo le 22, come sempre.
Speravamo di ricevere qualche buona notizia dal suo lavoro, ma ancora siamo nell'incertezza...sembrava che si fosse aperto uno spiraglio, gli avevano fatto una proposta alternativa (ridursi l'orario a part time: quindi meno soldi ma almeno il contratto ci sarebbe stato)...ma ancora non c'è niente di scritto, e così attendiamo....
Pochi giorni fa ho ritirato le sue analisi con i dosaggi ormonali, che sono perfetti. Meno male, almeno qualcosa funziona! Significa anche che la medicina che prende non influisce negativamente sui suoi ormoni, e questo è un grande sollievo. Perciò l'andrologo gli ha prescritto un integratore da prendere per tre mesi, dal nome che è tutto un programma: Fertiplus....
Secondo lui migliorerà la qualità e la quantità degli spermini trasformandoli in soldatini agguerriti e pompati che vanno dritti all'obiettivo... io non ho molta fiducia negli integratori vista la mia esperienza, ma dentro ci sono un sacco di vitamine, male di sicuro non gli farà.
Dopo di che dovrà rifare lo spermiogramma, sperando che nel frattempo non si becchi l'influenza perchè a quel punto secondo l'andrologo lo spermiogramma deve slittare ancora.
In realtà se ci penso non sono preoccupata dell'esito: perchè sono convinta che il problema principale è l'endometriosi, e quindi voglio credere con tutta me stessa che non ci sarà bisogno di fare nessuno spermiogramma, perchè dopo la laparoscopia la Cicogna arriverà sbattendo le sue alone a tutta velocità, con le penne arruffate, scusandosi per l'imperdonabile ritardo, e depositando un bel fagottino cicciotto davanti alla nostra porta.
La mia fantasia (che da un pò di tempo cercavo severamente di tenere a bada) ha ricominciato a viaggiare senza limiti e ora la lascio fare. Ci sta bene un pò di speranza, dopo tanti mesi di pessimismo e rassegnazione...non costa niente, migliora l'umore, e soprattutto mi aiuta a far passare veloce il tempo (ancora indefinito) che mi separa dall'operazione.
Dato che NON vuole regali comprati, ha ricevuto una Lettera d'Amore e un segnalibro di pannolenci fatto con le mie manine d'oro (siamo proprio vecchio stile....) e per stasera ho organizzato una bella cenetta che mangeremo quando arriva, dopo le 22, come sempre.
Pochi giorni fa ho ritirato le sue analisi con i dosaggi ormonali, che sono perfetti. Meno male, almeno qualcosa funziona! Significa anche che la medicina che prende non influisce negativamente sui suoi ormoni, e questo è un grande sollievo. Perciò l'andrologo gli ha prescritto un integratore da prendere per tre mesi, dal nome che è tutto un programma: Fertiplus....
Secondo lui migliorerà la qualità e la quantità degli spermini trasformandoli in soldatini agguerriti e pompati che vanno dritti all'obiettivo... io non ho molta fiducia negli integratori vista la mia esperienza, ma dentro ci sono un sacco di vitamine, male di sicuro non gli farà.
Dopo di che dovrà rifare lo spermiogramma, sperando che nel frattempo non si becchi l'influenza perchè a quel punto secondo l'andrologo lo spermiogramma deve slittare ancora.
In realtà se ci penso non sono preoccupata dell'esito: perchè sono convinta che il problema principale è l'endometriosi, e quindi voglio credere con tutta me stessa che non ci sarà bisogno di fare nessuno spermiogramma, perchè dopo la laparoscopia la Cicogna arriverà sbattendo le sue alone a tutta velocità, con le penne arruffate, scusandosi per l'imperdonabile ritardo, e depositando un bel fagottino cicciotto davanti alla nostra porta.
La mia fantasia (che da un pò di tempo cercavo severamente di tenere a bada) ha ricominciato a viaggiare senza limiti e ora la lascio fare. Ci sta bene un pò di speranza, dopo tanti mesi di pessimismo e rassegnazione...non costa niente, migliora l'umore, e soprattutto mi aiuta a far passare veloce il tempo (ancora indefinito) che mi separa dall'operazione.
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lunedì 9 dicembre 2013
Lunedì
Fatti i 31, è andata. Alla fine compleanno pieno di affetto e colpi di scena.
Sabato pomeriggio puntata veloce a salutare mio padre. Il decalogo dei figli di genitori separati prevede che ad ogni compleanno o festa comandata ci sia uno dei due genitori offeso e defraudato dal suo diritto di festeggiare degnamente con la figlia, e questa volta è toccata a lui.
Sera cena all'Indiano con le amiche di sempre, quelle che sanno tutti dettagli dello spermiogramma di Carl e che mi guardano solidali quando incrociamo una conoscente appanzata all'ottavo mese. Ho fatto il pieno di coccole e sostegno, che non fanno mai male.
Domenica visita a Nonna (che continua ostinatamente a credere che io sia incinta, ormai è diventato il suo personale film in cui si è totalmente immersa, ha perfino fatto gli auguri a mio padre-suo figlio-perchè diventerà nonno) e poi pranzo con mamma, fratello e l'altra Nonna. Mangiato fino a scoppiare le pietanze condite con tanto amore materno, spento le candeline, ricevuto regali amorosissimi. Risposto ai tanti tanti messaggi di auguri. Verso sera colpo di scena numero uno: quando siamo pronti per ripartire ci accorgiamo che abbiamo la gomma a terra. Carl e mio fratello si mettono all'opera per cambiarla, nel frattempo colpo di scena numero due: assolutamente in anticipo (ventitreesimo giorno, veramente troppo presto) arriva il Mal di Pancia che annuncia l'arrivo delle Malefiche, e nel giro di dieci minuti si trasforma nel solito dolore terribile che mi trasporta in un mondo parallelo incapace di parlare e di muovermi. Così, mentre "i maschi" combattono con la ruota, mia madre corre a cercare una farmacia aperta per procurarsi l'Oki, (non esco mai senza, ma stavolta ne ero sprovvista dato che non mi aspettavo che mi facessero visita proprio per il mio compleanno).
Preso l'Oki, tornata nel mondo dell'aldiqua, colpo di scena numero tre: non riuscendo a risolvere la questione meccanica (c'era qualcosa che non andava con i bulloni da svitare e la chiave non era giusta, o almeno credo) mio fratello ha chiamato in aiuto mio padre. In tre sono riusciti a cambiarla, e una volta finito sono risaliti tutti e tre a casa, compreso MIO PADRE. Si è seduto in salotto con noi e ha CHIACCHIERATO AMABILMENTE CON MIA MADRE PER ALMENO UN QUARTO D'ORA.
Quindi per il mio compleanno ho avuto un ultimo regalo: la mia famiglia riunita dentro casa nostra come non accadeva da non so quanti anni.
Dopo di che siamo ripartiti, e il povero Carl si è fatto tutto il viaggio di ritorno lottando con la nebbia che era calata fittissima sull'autostrada.
Oggi me ne sono rimasta a casa: inutile fare l'eroe, ormai quello che ho ha un nome, e non mi sforzo più di combatterlo. Borsa dell'acqua calda, oki e piumone, questo è il massimo che posso fare per oggi.
Mentre gironzolo per casa rifletto amaramente che non appena ho smesso di prendere il progesterone tutto è tornato come prima: ciclo cortissimo, tanto dolore, sangue scuro. Niente di nuovo sotto il sole. Ma hai le ore contate, cara endometriosi. Nel 2014 dovrai sloggiare, qui dentro non c'è più posto per te. Bisogna fare spazio per qualcun altro.
Sabato pomeriggio puntata veloce a salutare mio padre. Il decalogo dei figli di genitori separati prevede che ad ogni compleanno o festa comandata ci sia uno dei due genitori offeso e defraudato dal suo diritto di festeggiare degnamente con la figlia, e questa volta è toccata a lui.
Sera cena all'Indiano con le amiche di sempre, quelle che sanno tutti dettagli dello spermiogramma di Carl e che mi guardano solidali quando incrociamo una conoscente appanzata all'ottavo mese. Ho fatto il pieno di coccole e sostegno, che non fanno mai male.
Domenica visita a Nonna (che continua ostinatamente a credere che io sia incinta, ormai è diventato il suo personale film in cui si è totalmente immersa, ha perfino fatto gli auguri a mio padre-suo figlio-perchè diventerà nonno) e poi pranzo con mamma, fratello e l'altra Nonna. Mangiato fino a scoppiare le pietanze condite con tanto amore materno, spento le candeline, ricevuto regali amorosissimi. Risposto ai tanti tanti messaggi di auguri. Verso sera colpo di scena numero uno: quando siamo pronti per ripartire ci accorgiamo che abbiamo la gomma a terra. Carl e mio fratello si mettono all'opera per cambiarla, nel frattempo colpo di scena numero due: assolutamente in anticipo (ventitreesimo giorno, veramente troppo presto) arriva il Mal di Pancia che annuncia l'arrivo delle Malefiche, e nel giro di dieci minuti si trasforma nel solito dolore terribile che mi trasporta in un mondo parallelo incapace di parlare e di muovermi. Così, mentre "i maschi" combattono con la ruota, mia madre corre a cercare una farmacia aperta per procurarsi l'Oki, (non esco mai senza, ma stavolta ne ero sprovvista dato che non mi aspettavo che mi facessero visita proprio per il mio compleanno).
Preso l'Oki, tornata nel mondo dell'aldiqua, colpo di scena numero tre: non riuscendo a risolvere la questione meccanica (c'era qualcosa che non andava con i bulloni da svitare e la chiave non era giusta, o almeno credo) mio fratello ha chiamato in aiuto mio padre. In tre sono riusciti a cambiarla, e una volta finito sono risaliti tutti e tre a casa, compreso MIO PADRE. Si è seduto in salotto con noi e ha CHIACCHIERATO AMABILMENTE CON MIA MADRE PER ALMENO UN QUARTO D'ORA.
Quindi per il mio compleanno ho avuto un ultimo regalo: la mia famiglia riunita dentro casa nostra come non accadeva da non so quanti anni.
Dopo di che siamo ripartiti, e il povero Carl si è fatto tutto il viaggio di ritorno lottando con la nebbia che era calata fittissima sull'autostrada.
Oggi me ne sono rimasta a casa: inutile fare l'eroe, ormai quello che ho ha un nome, e non mi sforzo più di combatterlo. Borsa dell'acqua calda, oki e piumone, questo è il massimo che posso fare per oggi.
Mentre gironzolo per casa rifletto amaramente che non appena ho smesso di prendere il progesterone tutto è tornato come prima: ciclo cortissimo, tanto dolore, sangue scuro. Niente di nuovo sotto il sole. Ma hai le ore contate, cara endometriosi. Nel 2014 dovrai sloggiare, qui dentro non c'è più posto per te. Bisogna fare spazio per qualcun altro.
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giovedì 5 dicembre 2013
31 anni
Tra tre giorni compio 31 anni.
Impossibile non fare nessun bilancio...fin troppo facile farsi prendere da un attimo di scoraggiamento pensando che è il terzo compleanno che festeggio desiderando con tutta me stessa diventare mamma.
In più i miei programmi per questo compleanno hanno subìto una simpatica deviazione: volevo fare una cena con i miei amici sabato sera e poi la domenica avremmo passato la giornata con la mia migliore amica, che è nata il mio stesso giorno, un anno dopo di me. Vi ho parlato di lei, vive in montagna, con il marito e due bimbe meravigliose.
Però l'altra sera quando ci siamo sentite per telefono per definire i dettagli della giornata di domenica mi ha annunciato che aspettano il terzo figlio.
E' incinta di due mesi, questo è il primo veramente cercato, dato che le bimbe sono arrivate entrambe "per caso". Sono stata brava, le ho espresso la mia felicità come meglio ho potuto, perchè è vero che sono felice per loro, e poi già lo adoro questo bimbo, come ho adorato le sue sorelline....Quando ho attaccato il telefono non ho ceduto alla malinconia e ho deciso di reagire subito, organizzando la cena di sabato sera "così mi distraggo e non ci penso"..ma l'amica che ho chiamato mi ha detto dispiaciuta che lei e il marito non erano disponibili, avevano un impegno fissato da tempo.
A quel punto tutto ha assunto dei contorni grotteschi: cena di compleanno saltata, domenica mattina 2 ore e mezza di macchina per passare la giornata con la mia amica incinta, il marito, le bimbe, i genitori e la sorella, e un'altra amica con un bimbo. Il quadro non era dei migliori.
Ho pianto un pò abbracciata a Trovatello, abbandonandomi a pensieri negativi e melodrammatici senza ritegno: "Lei ne ha già due, arrivate senza volerlo, e ora fa anche il terzo, così, come se niente fosse, con tutta la facilità del mondo, basta pensarlo ed ecco che arriva, sono perfettamente programmati per avere figli. E quest'anno festeggerà i 30 anni con questa bellissima sopresa, con la gioia di avere un'altra vita dentro di sè..E io non avrò nessuna cena di compleanno, perchè nessun amico vuole festeggiare con me, e il giorno dopo dovremo passare tutto il giorno a sorridere e a condividere la loro gioia cercando di dimenticarci della nostra sofferenza, faremo una fatica tremenda, le bimbe parleranno tutto il tempo del fratellino in arrivo, tutti saranno felici e noi saremo tristi ma non potremo farlo vedere per non rovinare la festa a tutti..... "
PURA E SEMPLICE INVIDIA. E per la mia migliore amica. Non c'è cosa peggiore.
Dopo un bel pianto però ho ripreso il controllo della situazione, e ho deciso che voglio bene alla mia migliore amica, ma non così tanto da farmi del male. Ci sarà il momento giusto per festeggiare questa nuova vita che arriva. Ma non per il mio compleanno. Almeno quel giorno ho diritto a viverlo serena e rilassata. Perciò ho chiamato mia mamma e le ho detto che scendiamo a casa sabato pomeriggio. Domenica pranzetto in famiglia, candeline sulla torta, coccole materne. E' quello che mi ci vuole...strategie di sopravvivenza...
E se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, ora che è passata più di una settimana dalla visita dal Super-gine, credo di aver fatto un pò pace con questa cosa dell'endometriosi e dell'intervento.
Quello che ho scritto nell'ultimo post, cioè che vorrei addormentarmi e svegliarmi direttamente a febbraio dopo la laparoscopia è vero, ma lo penso solo a volte. In realtà per il resto del tempo il mio stato d'animo principale è la FIDUCIA.
Sento dentro di me una specie di certezza, più che una speranza. La Ellie di pochi mesi fa, quella che ripeteva come un mantra "non ce la farai, non diventerai mai mamma, hai qualcosa che non va" si è finalmente calmata.
Quella Ellie si dibatteva tra la sensazione di essere a conoscenza di un segreto incoffessabile (L'INFERTILITA'), al quale nessuno avrebbe creduto, e il disperato tentativo di non guardare quel segreto, sperando che non guardandolo scomparisse da solo. La continua oscillazione tra la paura e la speranza, tra il pessimismo più nero e l'ottimismo forzato, che molte di voi conoscono bene.
Poi come vi ho già scritto le cose sono cambiate. Qualcosa è scattato, sono riuscita a liberare quella Ellie dalla cosa che le pesava di più, e cioè l'idea che fosse colpa sua se era infertile. Sono riuscita a dirle:
"E' vero, sei infertile. Per il momento. Ma è un fatto oggettivo, non è colpa tua, e la tua mente non ha alcun potere su questo."
Nello stesso periodo è capitato sulla mia strada, chiamato dal destino, il Super-gine, e finalmente la nebbia ha cominciato a diradarsi e i tasselli sono andati a loro posto, facendoci scoprire il senso del disegno.
Un pò come Doroty, mi sono affidata, e ho iniziato a seguire il "sentiero di mattoni gialli" convinta che, sicuramente in un modo o nell'altro, mi avrebbe portata dal Mago di Oz.
Ciò che impara Doroty, e che insegnano tanti maestri, è che quello che conta è il viaggio che facciamo per arrivare a destinazione.
I trent'anni sono stati faticosi, ma anche importanti. Il viaggio continua e non so dove ci porterà, ma voglio entrare nei trentuno soddisfatta di me stessa così come sono, con i miei alti e bassi e le mie mille cadute, soddisfatta e fiduciosa che tutto questo abbia un senso e che comunque, IO CE LA FACCIO.
Impossibile non fare nessun bilancio...fin troppo facile farsi prendere da un attimo di scoraggiamento pensando che è il terzo compleanno che festeggio desiderando con tutta me stessa diventare mamma.
In più i miei programmi per questo compleanno hanno subìto una simpatica deviazione: volevo fare una cena con i miei amici sabato sera e poi la domenica avremmo passato la giornata con la mia migliore amica, che è nata il mio stesso giorno, un anno dopo di me. Vi ho parlato di lei, vive in montagna, con il marito e due bimbe meravigliose.
Però l'altra sera quando ci siamo sentite per telefono per definire i dettagli della giornata di domenica mi ha annunciato che aspettano il terzo figlio.
E' incinta di due mesi, questo è il primo veramente cercato, dato che le bimbe sono arrivate entrambe "per caso". Sono stata brava, le ho espresso la mia felicità come meglio ho potuto, perchè è vero che sono felice per loro, e poi già lo adoro questo bimbo, come ho adorato le sue sorelline....Quando ho attaccato il telefono non ho ceduto alla malinconia e ho deciso di reagire subito, organizzando la cena di sabato sera "così mi distraggo e non ci penso"..ma l'amica che ho chiamato mi ha detto dispiaciuta che lei e il marito non erano disponibili, avevano un impegno fissato da tempo.
A quel punto tutto ha assunto dei contorni grotteschi: cena di compleanno saltata, domenica mattina 2 ore e mezza di macchina per passare la giornata con la mia amica incinta, il marito, le bimbe, i genitori e la sorella, e un'altra amica con un bimbo. Il quadro non era dei migliori.
Ho pianto un pò abbracciata a Trovatello, abbandonandomi a pensieri negativi e melodrammatici senza ritegno: "Lei ne ha già due, arrivate senza volerlo, e ora fa anche il terzo, così, come se niente fosse, con tutta la facilità del mondo, basta pensarlo ed ecco che arriva, sono perfettamente programmati per avere figli. E quest'anno festeggerà i 30 anni con questa bellissima sopresa, con la gioia di avere un'altra vita dentro di sè..E io non avrò nessuna cena di compleanno, perchè nessun amico vuole festeggiare con me, e il giorno dopo dovremo passare tutto il giorno a sorridere e a condividere la loro gioia cercando di dimenticarci della nostra sofferenza, faremo una fatica tremenda, le bimbe parleranno tutto il tempo del fratellino in arrivo, tutti saranno felici e noi saremo tristi ma non potremo farlo vedere per non rovinare la festa a tutti..... "
PURA E SEMPLICE INVIDIA. E per la mia migliore amica. Non c'è cosa peggiore.
Dopo un bel pianto però ho ripreso il controllo della situazione, e ho deciso che voglio bene alla mia migliore amica, ma non così tanto da farmi del male. Ci sarà il momento giusto per festeggiare questa nuova vita che arriva. Ma non per il mio compleanno. Almeno quel giorno ho diritto a viverlo serena e rilassata. Perciò ho chiamato mia mamma e le ho detto che scendiamo a casa sabato pomeriggio. Domenica pranzetto in famiglia, candeline sulla torta, coccole materne. E' quello che mi ci vuole...strategie di sopravvivenza...
E se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, ora che è passata più di una settimana dalla visita dal Super-gine, credo di aver fatto un pò pace con questa cosa dell'endometriosi e dell'intervento.
Quello che ho scritto nell'ultimo post, cioè che vorrei addormentarmi e svegliarmi direttamente a febbraio dopo la laparoscopia è vero, ma lo penso solo a volte. In realtà per il resto del tempo il mio stato d'animo principale è la FIDUCIA.
Sento dentro di me una specie di certezza, più che una speranza. La Ellie di pochi mesi fa, quella che ripeteva come un mantra "non ce la farai, non diventerai mai mamma, hai qualcosa che non va" si è finalmente calmata.
Quella Ellie si dibatteva tra la sensazione di essere a conoscenza di un segreto incoffessabile (L'INFERTILITA'), al quale nessuno avrebbe creduto, e il disperato tentativo di non guardare quel segreto, sperando che non guardandolo scomparisse da solo. La continua oscillazione tra la paura e la speranza, tra il pessimismo più nero e l'ottimismo forzato, che molte di voi conoscono bene.
Poi come vi ho già scritto le cose sono cambiate. Qualcosa è scattato, sono riuscita a liberare quella Ellie dalla cosa che le pesava di più, e cioè l'idea che fosse colpa sua se era infertile. Sono riuscita a dirle:
"E' vero, sei infertile. Per il momento. Ma è un fatto oggettivo, non è colpa tua, e la tua mente non ha alcun potere su questo."
Nello stesso periodo è capitato sulla mia strada, chiamato dal destino, il Super-gine, e finalmente la nebbia ha cominciato a diradarsi e i tasselli sono andati a loro posto, facendoci scoprire il senso del disegno.
Un pò come Doroty, mi sono affidata, e ho iniziato a seguire il "sentiero di mattoni gialli" convinta che, sicuramente in un modo o nell'altro, mi avrebbe portata dal Mago di Oz.
Ciò che impara Doroty, e che insegnano tanti maestri, è che quello che conta è il viaggio che facciamo per arrivare a destinazione.
I trent'anni sono stati faticosi, ma anche importanti. Il viaggio continua e non so dove ci porterà, ma voglio entrare nei trentuno soddisfatta di me stessa così come sono, con i miei alti e bassi e le mie mille cadute, soddisfatta e fiduciosa che tutto questo abbia un senso e che comunque, IO CE LA FACCIO.
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giovedì 28 novembre 2013
Nonna
Mercoledì sera, appena tornata a casa, stanca e infreddolita. Saluto Trovatello e squilla il telefono:
"Pronto" stanchezza...chi è che rompe
"Ellie sono Nonna!!"
"Ah ciao Nonna! Sono appena arrivata a casa!Come stai?" sorpresa...Nonna ha quasi 90 anni..ed è molto molto raro che chiami lei
"Eh lo so, ho calcolato bene l'orario per chiamarti!!!
Ma..allora..non mi dici niente??"
"Di cosa Nonna?" stanchezza, tentativo di concentrarmi...
"Ma che si fa così????Non si fa così, aNonna! Io sono stata sempre la prima a saperlo, per tutte le nipoti..!!"
"Ma di cosa????" vago nervosismo...
"Allora, Ellie, è maschio o femmina??"
"Nonna, non sono incinta." no, non posso crederci.è uno scherzo.
"Ma come nooooo?????Sei sicura????"
"Si, sono sicura. Nonna, non sono incinta." stanchezza. rabbia. disperazione. non ce la posso fare
"Ma come io avevo capito...mi avevano detto...."
"Ma CHI te l'ha detto???Comunque, Nonna, forse non vi siete capiti. Stai tranquilla, che non sono incinta. Se lo fossi te lo direi subito" stanchezza..cerca di essere gentile...
"Ah, vabbè...perchè allora non sei incinta eh? Perchè mi raccomando, Nonna lo vuole sapere subito eh? Ma non ti preoccupare, che siete giovani..l'importante è che stai bene..."
"Si, Nonna, sto bene." stanchezza stanchezza stanchezza continua ad esser gentile
"Quando vieni a trovarmi aNonna?"
"Per Natale ci vediamo, non manca tanto.." senso di colpa
"Eh, vabbè, ma Nonna è vecchia, speriamo che c'arrivo a Natale.."
"Ma certo Nonna, che dici? Dai che manca meno di un mese..." senso di colpa senso di colpa senso di colpa
"Si, si, va bene. Ora che fai aNonna?"
"Eh, adesso preparo la cena, sono appena arrivata a casa.." stanchezza ma sollievo perchè ha cambiato argomento
"Che fai di buono?"
"Eeeeh, ancora non c'ho pensato, adesso vedo un pò..." risposta sbagliata..la moglie perfetta sa sempre cosa cucinerà per cena
"E che ce vò? Fai una teglia di patate, con un pò di peperoni.. così fai subito!"
"Si, bella idea, Nonna, farò proprio così..ora però vado, se no spendi tanto..ti chiamo io la prossima volta.." ho bisogno di attaccare, subito.
"Si aNonna. Ah, senti..non glie lo dire a Papà che ho fatto una papera eh? Capito?"
"No, Nonna, stai tranquilla, non gli dico niente. Ciao"
Segue crollo fisico e psicologico.
Sapete cosa vorrei? Vorrei addormentarmi, saltare il mio compleanno, Natale, Capodanno, la Befana, tutto Gennaio e svegliarmi direttamente il giorno dell'intervento, anzi il giorno dopo, con l'intervento già fatto. E una nuova vita piena di promesse davanti.
"Pronto" stanchezza...chi è che rompe
"Ellie sono Nonna!!"
"Ah ciao Nonna! Sono appena arrivata a casa!Come stai?" sorpresa...Nonna ha quasi 90 anni..ed è molto molto raro che chiami lei
"Eh lo so, ho calcolato bene l'orario per chiamarti!!!
Ma..allora..non mi dici niente??"
"Di cosa Nonna?" stanchezza, tentativo di concentrarmi...
"Ma che si fa così????Non si fa così, aNonna! Io sono stata sempre la prima a saperlo, per tutte le nipoti..!!"
"Ma di cosa????" vago nervosismo...
"Allora, Ellie, è maschio o femmina??"
"Nonna, non sono incinta." no, non posso crederci.è uno scherzo.
"Ma come nooooo?????Sei sicura????"
"Si, sono sicura. Nonna, non sono incinta." stanchezza. rabbia. disperazione. non ce la posso fare
"Ma come io avevo capito...mi avevano detto...."
"Ma CHI te l'ha detto???Comunque, Nonna, forse non vi siete capiti. Stai tranquilla, che non sono incinta. Se lo fossi te lo direi subito" stanchezza..cerca di essere gentile...
"Ah, vabbè...perchè allora non sei incinta eh? Perchè mi raccomando, Nonna lo vuole sapere subito eh? Ma non ti preoccupare, che siete giovani..l'importante è che stai bene..."
"Si, Nonna, sto bene." stanchezza stanchezza stanchezza continua ad esser gentile
"Quando vieni a trovarmi aNonna?"
"Per Natale ci vediamo, non manca tanto.." senso di colpa
"Eh, vabbè, ma Nonna è vecchia, speriamo che c'arrivo a Natale.."
"Ma certo Nonna, che dici? Dai che manca meno di un mese..." senso di colpa senso di colpa senso di colpa
"Si, si, va bene. Ora che fai aNonna?"
"Eh, adesso preparo la cena, sono appena arrivata a casa.." stanchezza ma sollievo perchè ha cambiato argomento
"Che fai di buono?"
"Eeeeh, ancora non c'ho pensato, adesso vedo un pò..." risposta sbagliata..la moglie perfetta sa sempre cosa cucinerà per cena
"E che ce vò? Fai una teglia di patate, con un pò di peperoni.. così fai subito!"
"Si, bella idea, Nonna, farò proprio così..ora però vado, se no spendi tanto..ti chiamo io la prossima volta.." ho bisogno di attaccare, subito.
"Si aNonna. Ah, senti..non glie lo dire a Papà che ho fatto una papera eh? Capito?"
"No, Nonna, stai tranquilla, non gli dico niente. Ciao"
Segue crollo fisico e psicologico.
Sapete cosa vorrei? Vorrei addormentarmi, saltare il mio compleanno, Natale, Capodanno, la Befana, tutto Gennaio e svegliarmi direttamente il giorno dell'intervento, anzi il giorno dopo, con l'intervento già fatto. E una nuova vita piena di promesse davanti.
martedì 26 novembre 2013
Responso
Ve l'avevo detto che adoro il Super-gine e che ringrazio ogni giorno per averlo incontrato sul mio cammino?
Ieri era il Grande Giorno, quello della visita dopo i tre mesi di cura. Ed ecco il responso:
Se ancora c'erano dubbi, ho l'ENDOMETRIOSI. Signore e signori, è questa la CAUSA, l'abbiamo trovata. Perchè c'era. Quindi non siamo più Infertili Sine Causa.
Sempre gentile e delicato, mi ha rifatto l'ecografia, ma non ha visto nessun cambiamento rispetto a tre mesi fa, questo significa che la cura di progesterone non è servita a niente ( a parte a farmi venire il ciclo puntuale ogni 29 giorni, che non era male).
Dato il risultato delle analisi e il ciclo dolorosissimo che mi accompagna da sempre il Super-gine non ha quasi nessun dubbio che il mio problema sia l'endometriosi. Addirittura la tuba attorcigliata, che appare come un "salsicciotto", non è così per colpa sua poverina, ma secondo lui l'hanno ridotta così le aderenze dovute all'endometriosi.
Alla mia domanda sul perchè fino ad ora nessuna ginecologa si fosse mai accorta di niente, ha risposto facendo il modesto, dicendo che l'endometriosi è subdola, non si fa vedere, è difficilissimo individuarla con l'ecografia, a meno che non si formino delle cisti. Per questo spesso passano anni prima che si scopra che c'è.
Si vabbè, ho pensato io, ma almeno il dubbio potevano farselo venire e propormi di fare l'esame del sangue...comunque, non serve a niente pensare al passato. Per fortuna ho incontrato il Super-gine che in quattro e quattr'otto ha sciolto il mistero.
Il presente è questo, probabilmente ce l'ho da sempre, e ora che lo sappiamo si può fare solo una cosa: laparoscopia.
L'intervento dovrebbe essere così: mi faranno un buchetto nell'ombelico e due laterali, entreranno con due "braccetti" elettronici e vedranno dentro di me con queste sonde, e sempre con questi braccetti toglieranno il tessuto in eccesso che si trova dove non deve stare, quindi nell'utero, nelle tube, nelle ovaie..non si sa dove.
Mi opererà il Super-gine, nella sua clinica, ma senza pagare niente perchè è convenzionata. Mi ha già messa in lista e dice che ci vorranno circa tre mesi prima che mi chiamino.
Una volta fatta questa operazione, a suo dire molto poco invasiva (anche se in anestesia totale), se tutto andrà bene le condizioni per rimanere incinta naturalmente saranno ottimali. E allora dovremo darci sotto, anche perchè la simpatica endometriosi si riforma dopo un pò.....quindi bisogna che non passi troppo tempo!!!!
Io per ora devo solo aspettare che mi chiamino, e prendere un ennesimo integratore di inositolo, perchè tra i valori un pò sballati nelle mie analisi c'è anche un ormone sconosciuto, l'Androstenedione, un ormone maschile (Princess, anche io credevo di essere femmina-femmina..e invece guarda un pò...) che c'entra con l'insulino-resistenza, perciò anche se non è così fondamentale è meglio tenerlo a bada.
Passiamo al capitolo Carl...e qui si ride.
Il Super-gine ha consigliato un andrologo, e il mio eroico marito ha chiamato il giorno stesso e fissato l'appuntamento: quindi ieri sera è andato come una vittima sacrificale.
Non ha voluto che lo accompagnassi, ma all'uscita siamo andati a mangiarci una pizza e sono morta dalle risate al suo racconto dell'horror. Mi ha fatto giurare di non rivelare mai a nessuno i particolari più raccapriccianti della visita, ma la cosa importante è che secondo l'andrologo (anche lui un Super-andrologo, essendo di grande esperienza e amico del Super-gine) entrambi gli spermiogrammi fatti sono SBAGLIATI. O_o
Il primo a suo dire è stato fatto "all'acqua di rose" (infatti era troppo perfetto), il secondo invece è stato falsato perchè Carl aveva avuto la febbre un mese prima e perchè sicuramente hanno "schiacciato troppo il vetrino" dato che non è possibile che le forme anomale siano il 99%.
Il Super-andrologo lo ha illuminato sul mondo degli spermtozoi e gli ha spiegato che è una questione delicatissima: per prima cosa anche il liquido seminale ha un suo ciclo, e si rigenera ogni tre mesi. Se però in questi tre mesi c'è stato un episodio di influenza, febbre o malattia il ciclo si interrompe e lo spermiogramma viene falsato. Inoltre andrebbe eseguito dopo un periodo di astinenza dai rapporti NON inferiore a TRE giorni ma NON superiore a CINQUE, perchè dopo cinque giorni gli spermini nuovi sostituiscono quelli vecchi,e facendo lo spermiogramma a quel punto risulterebbero più spermini "morti" che vivi".
Secondo il Super-andrologo la maggior parte dei laboratori di analisi sbagliano i modi, i tempi e anche le procedure. Andiamo bene.
Dalla sua accuratissima visita secondo lui Carl è a posto, ma gli ha richiesto degli esami ormonali, dato che da due anni prende un antidepressivo (anche se in dosi molto basse), e questo potrebbe influire in qualche modo sugli ormoni. Più avanti dovrà rifare anche lo spermiogramma, ma solo dopo tre mesi in cui non è mai stato malato.
Il Super- andrologo ritiene comunque che la causa primaria della nostra infertilità sia..indovinate un pò? La mia endometriosi.
Ecco, questa è la situazione.
Come mi sento?
Direi terrorizzata all'idea dell'operazione e soprattutto dell'anestesia.
Ma anche piena di speranza.
Non so perchè, ma io stavolta sento che ci siamo. Sento che abbiamo trovato il punto.
Tutto ora sembra avere un senso: il dolore che mi accompagna da una vita ogni mese, il sangue così scuro, e soprattutto l'infertilità. Dentro di me una voce dice che una volta superato lo scoglio della laparoscopia il nostro bambino arriverà naturalmente. Ci voglio credere con tutta me stessa.
Ieri era il Grande Giorno, quello della visita dopo i tre mesi di cura. Ed ecco il responso:
Se ancora c'erano dubbi, ho l'ENDOMETRIOSI. Signore e signori, è questa la CAUSA, l'abbiamo trovata. Perchè c'era. Quindi non siamo più Infertili Sine Causa.
Sempre gentile e delicato, mi ha rifatto l'ecografia, ma non ha visto nessun cambiamento rispetto a tre mesi fa, questo significa che la cura di progesterone non è servita a niente ( a parte a farmi venire il ciclo puntuale ogni 29 giorni, che non era male).
Dato il risultato delle analisi e il ciclo dolorosissimo che mi accompagna da sempre il Super-gine non ha quasi nessun dubbio che il mio problema sia l'endometriosi. Addirittura la tuba attorcigliata, che appare come un "salsicciotto", non è così per colpa sua poverina, ma secondo lui l'hanno ridotta così le aderenze dovute all'endometriosi.
Alla mia domanda sul perchè fino ad ora nessuna ginecologa si fosse mai accorta di niente, ha risposto facendo il modesto, dicendo che l'endometriosi è subdola, non si fa vedere, è difficilissimo individuarla con l'ecografia, a meno che non si formino delle cisti. Per questo spesso passano anni prima che si scopra che c'è.
Si vabbè, ho pensato io, ma almeno il dubbio potevano farselo venire e propormi di fare l'esame del sangue...comunque, non serve a niente pensare al passato. Per fortuna ho incontrato il Super-gine che in quattro e quattr'otto ha sciolto il mistero.
Il presente è questo, probabilmente ce l'ho da sempre, e ora che lo sappiamo si può fare solo una cosa: laparoscopia.
L'intervento dovrebbe essere così: mi faranno un buchetto nell'ombelico e due laterali, entreranno con due "braccetti" elettronici e vedranno dentro di me con queste sonde, e sempre con questi braccetti toglieranno il tessuto in eccesso che si trova dove non deve stare, quindi nell'utero, nelle tube, nelle ovaie..non si sa dove.
Mi opererà il Super-gine, nella sua clinica, ma senza pagare niente perchè è convenzionata. Mi ha già messa in lista e dice che ci vorranno circa tre mesi prima che mi chiamino.
Una volta fatta questa operazione, a suo dire molto poco invasiva (anche se in anestesia totale), se tutto andrà bene le condizioni per rimanere incinta naturalmente saranno ottimali. E allora dovremo darci sotto, anche perchè la simpatica endometriosi si riforma dopo un pò.....quindi bisogna che non passi troppo tempo!!!!
Io per ora devo solo aspettare che mi chiamino, e prendere un ennesimo integratore di inositolo, perchè tra i valori un pò sballati nelle mie analisi c'è anche un ormone sconosciuto, l'Androstenedione, un ormone maschile (Princess, anche io credevo di essere femmina-femmina..e invece guarda un pò...) che c'entra con l'insulino-resistenza, perciò anche se non è così fondamentale è meglio tenerlo a bada.
Passiamo al capitolo Carl...e qui si ride.
Il Super-gine ha consigliato un andrologo, e il mio eroico marito ha chiamato il giorno stesso e fissato l'appuntamento: quindi ieri sera è andato come una vittima sacrificale.
Non ha voluto che lo accompagnassi, ma all'uscita siamo andati a mangiarci una pizza e sono morta dalle risate al suo racconto dell'horror. Mi ha fatto giurare di non rivelare mai a nessuno i particolari più raccapriccianti della visita, ma la cosa importante è che secondo l'andrologo (anche lui un Super-andrologo, essendo di grande esperienza e amico del Super-gine) entrambi gli spermiogrammi fatti sono SBAGLIATI. O_o
Il primo a suo dire è stato fatto "all'acqua di rose" (infatti era troppo perfetto), il secondo invece è stato falsato perchè Carl aveva avuto la febbre un mese prima e perchè sicuramente hanno "schiacciato troppo il vetrino" dato che non è possibile che le forme anomale siano il 99%.
Il Super-andrologo lo ha illuminato sul mondo degli spermtozoi e gli ha spiegato che è una questione delicatissima: per prima cosa anche il liquido seminale ha un suo ciclo, e si rigenera ogni tre mesi. Se però in questi tre mesi c'è stato un episodio di influenza, febbre o malattia il ciclo si interrompe e lo spermiogramma viene falsato. Inoltre andrebbe eseguito dopo un periodo di astinenza dai rapporti NON inferiore a TRE giorni ma NON superiore a CINQUE, perchè dopo cinque giorni gli spermini nuovi sostituiscono quelli vecchi,e facendo lo spermiogramma a quel punto risulterebbero più spermini "morti" che vivi".
Secondo il Super-andrologo la maggior parte dei laboratori di analisi sbagliano i modi, i tempi e anche le procedure. Andiamo bene.
Dalla sua accuratissima visita secondo lui Carl è a posto, ma gli ha richiesto degli esami ormonali, dato che da due anni prende un antidepressivo (anche se in dosi molto basse), e questo potrebbe influire in qualche modo sugli ormoni. Più avanti dovrà rifare anche lo spermiogramma, ma solo dopo tre mesi in cui non è mai stato malato.
Il Super- andrologo ritiene comunque che la causa primaria della nostra infertilità sia..indovinate un pò? La mia endometriosi.
Ecco, questa è la situazione.
Come mi sento?
Direi terrorizzata all'idea dell'operazione e soprattutto dell'anestesia.
Ma anche piena di speranza.
Non so perchè, ma io stavolta sento che ci siamo. Sento che abbiamo trovato il punto.
Tutto ora sembra avere un senso: il dolore che mi accompagna da una vita ogni mese, il sangue così scuro, e soprattutto l'infertilità. Dentro di me una voce dice che una volta superato lo scoglio della laparoscopia il nostro bambino arriverà naturalmente. Ci voglio credere con tutta me stessa.
giovedì 21 novembre 2013
Una nuova Cercatrice
Sono una di quelle coppie che stanno insieme da una vita, dai tempi dell'oratorio, per essere precisi.
La coppia sulla quale metteresti la mano sul fuoco, perchè sono una cosa sola e separati non riesci nemmeno a immaginarteli. Dopo un lunghissimo fidanzamento si sono sposati con mille sacrifici tre anni fa, e l'anno scorso sono riusciti ad acquistare la casa dei loro sogni.
A questo punto non c'era più niente che impediva loro di allargare la famiglia, e si sono messi all'opera convinti che la cicogna sarebbe arrivata presto. Quante di voi si sono riconosciute in questa storia? E' la storia di una nuova Cercatrice, la mia amica Cindy. Quando mi ha raccontato che avevano inziato la Ricerca ero sicura che il mese successivo mi avrebbe annunciato che era incinta.
Non so perchè, ma da una coppia come loro mi aspettavo che avrebbero sfornato un pargolo dietro l'altro senza nemmeno accorgersene.. noi Cercatrici ci sentiamo sempre le uniche infertili, mentre tutte le altre ci appaiono perfettamente in grado di procreare...e per prepararmi mi ero già fatta un bel discorsetto:
"Allora cara Ellie, tra poco anche Cindy ti annuncerà che aspetta un bambino. Preparati fin da ora a trattenere le lacrime, a sorridere e ad abbracciarla, poi potrai sfogarti quando sarai sola, ma non devi farla sentire in colpa per la sua gioia, davanti a lei devi solo dimostrarle quanto sei felice per loro, perchè veramente lo sei, sono due bravissimi ragazzi e meritano più di ogni altro di diventare genitori, Cindy sarà una mamma perfetta e tu le starai vicino e giocherai con suo figlio e farai un pò la zia..." eccetera eccetera.
Le ho detto scherzando di non farsi spaventare dal mio caso, perchè io porto sfortuna a me stessa e fortuna alle mie amiche, è matematico che TUTTE le mie amiche rimangono subito incinte!!!
Ma poi sono passati i mesi..ogni tanto le chiedevo come andava e lei, sorridendo ma con gli occhi sempre un pò più tristi mi rispondeva:
" Ancora niente, ma cerchiamo di non pensarci..non vogliamo stressarci, arriverà quando vuole!" E io da parte mia la incoraggiavo, le dicevo che le donne in media ci mettono da sei mesi a un anno per rimanere incinte, e che quindi lei era perfettamente nella norma e doveva solo aspettare con un pò di pazienza...
Non credevo che mi sarebbe dispiaciuto così tanto scoprire la mia stessa sofferenza in un'altra donna, e invece è così.
Anche se quando ricevo l'annuncio di qualche nuova gravidanza è sempre un pugno nello stomaco e la gola si stringe automaticamente per trattenere le lacrime, non posso sopportare che una mia amica viva le stesse cose che ho vissuto io in questi due anni, vorrei fare qualunque cosa per risparmiarle tutto questo.
Pochi giorni fa ci siamo viste in palestra, lei aveva il viso scuro, le ho chiesto come andava e lei ha risposto a denti stretti:
"Male. Mi è venuto il ciclo, anche questo mese niente." e ha girato la testa dall'altra parte per non farmi vedere le lacrime.
Anche se fino a quel momento non avevo voluto darle consigli non richiesti ho deciso che era il momento di offrire il mio aiuto, perchè almeno la mia esperienza potesse servire a qualcun altro.
Ho svuotato l'armadietto del bagno, dove stazionavano ancora un test di gravidanza, una confezione di stick usa e getta per l'ovulazione, il computerino e un' intera scatola di stick persona ancora da aprire. Senza il minimo rimpianto ho fatto piazza pulita e messo tutto in un sacchetto..ho lasciato solo il test di gravidanza....perchè ancora spero di usarlo, quello.
Sono andata a casa sua, mi aspettavano lei e il marito al tavolo della cucina, e in tono grintoso ho iniziato la lezione:
"Allora di quanti giorni è il tuo ciclo?"
"Bò, di solito corto, cinque o sei giorni..." fa lei.
"Ok, non ci siamo, dobbiamo partire dall'inizio. Non intendo quanto ti durano le mestruazioni....la durata del ciclo è dal primo giorno delle mestruazioni a quando ti ritornano....è diviso in due fasi, quella pre ovulazione e quella post ovulazione..." e così le ho spiegato tutto.
Come contare i giorni, come usare gli stick, come impostare il computerino, come decifrare le lineette, come "interpretare" i segnali.....non credevo di avere così tante cose da insegnare!!!
Loro ascoltavano attenti, seri e concentrati e alla fine non finivano più di ringraziarmi. Ho ripetuto fino allo sfinimento a Cindy che questi malefici stick sono uno strumento per capire come funziona il suo corpo, che non devono diventare i direttori dell'intimità di coppia, e che al massimo può farli per qualche mese, ma che non deve diventarne schiava. Le ho detto chiaro e tondo di non fare i miei errori, di non farsi prendere dalla follia dei rapporti mirati, di non dimenticare che quello che conta sono loro due e il loro amore.
Quando sono tornata a casa mi sono sentita felice. L'esperienza della Ricerca, che avrei tanto voluto non provare mai, è finalmente utile a qualcosa. Posso aiutare chi ci sta passando dopo di me e rendergli il percorso meno accidentato. Indicargli dove sono gli ostacoli e spiegargli come aggirarli.
Spero con tutto il cuore che la loro esperienza con la Ricerca sia il più breve possibile. Che dopo qualche mese di stick e "faccine sorridenti" arrivi la cicogna almeno a casa loro. Così poi magari, visto che si trova a passare da queste parti, può fare una puntatina anche poco più in là.....
Ragazze, lunedì appuntamento col Super-gine.
Pensatemi.
La coppia sulla quale metteresti la mano sul fuoco, perchè sono una cosa sola e separati non riesci nemmeno a immaginarteli. Dopo un lunghissimo fidanzamento si sono sposati con mille sacrifici tre anni fa, e l'anno scorso sono riusciti ad acquistare la casa dei loro sogni.
A questo punto non c'era più niente che impediva loro di allargare la famiglia, e si sono messi all'opera convinti che la cicogna sarebbe arrivata presto. Quante di voi si sono riconosciute in questa storia? E' la storia di una nuova Cercatrice, la mia amica Cindy. Quando mi ha raccontato che avevano inziato la Ricerca ero sicura che il mese successivo mi avrebbe annunciato che era incinta.
Non so perchè, ma da una coppia come loro mi aspettavo che avrebbero sfornato un pargolo dietro l'altro senza nemmeno accorgersene.. noi Cercatrici ci sentiamo sempre le uniche infertili, mentre tutte le altre ci appaiono perfettamente in grado di procreare...e per prepararmi mi ero già fatta un bel discorsetto:
"Allora cara Ellie, tra poco anche Cindy ti annuncerà che aspetta un bambino. Preparati fin da ora a trattenere le lacrime, a sorridere e ad abbracciarla, poi potrai sfogarti quando sarai sola, ma non devi farla sentire in colpa per la sua gioia, davanti a lei devi solo dimostrarle quanto sei felice per loro, perchè veramente lo sei, sono due bravissimi ragazzi e meritano più di ogni altro di diventare genitori, Cindy sarà una mamma perfetta e tu le starai vicino e giocherai con suo figlio e farai un pò la zia..." eccetera eccetera.
Le ho detto scherzando di non farsi spaventare dal mio caso, perchè io porto sfortuna a me stessa e fortuna alle mie amiche, è matematico che TUTTE le mie amiche rimangono subito incinte!!!
Ma poi sono passati i mesi..ogni tanto le chiedevo come andava e lei, sorridendo ma con gli occhi sempre un pò più tristi mi rispondeva:
" Ancora niente, ma cerchiamo di non pensarci..non vogliamo stressarci, arriverà quando vuole!" E io da parte mia la incoraggiavo, le dicevo che le donne in media ci mettono da sei mesi a un anno per rimanere incinte, e che quindi lei era perfettamente nella norma e doveva solo aspettare con un pò di pazienza...
Non credevo che mi sarebbe dispiaciuto così tanto scoprire la mia stessa sofferenza in un'altra donna, e invece è così.
Anche se quando ricevo l'annuncio di qualche nuova gravidanza è sempre un pugno nello stomaco e la gola si stringe automaticamente per trattenere le lacrime, non posso sopportare che una mia amica viva le stesse cose che ho vissuto io in questi due anni, vorrei fare qualunque cosa per risparmiarle tutto questo.
Pochi giorni fa ci siamo viste in palestra, lei aveva il viso scuro, le ho chiesto come andava e lei ha risposto a denti stretti:
"Male. Mi è venuto il ciclo, anche questo mese niente." e ha girato la testa dall'altra parte per non farmi vedere le lacrime.
Anche se fino a quel momento non avevo voluto darle consigli non richiesti ho deciso che era il momento di offrire il mio aiuto, perchè almeno la mia esperienza potesse servire a qualcun altro.
Ho svuotato l'armadietto del bagno, dove stazionavano ancora un test di gravidanza, una confezione di stick usa e getta per l'ovulazione, il computerino e un' intera scatola di stick persona ancora da aprire. Senza il minimo rimpianto ho fatto piazza pulita e messo tutto in un sacchetto..ho lasciato solo il test di gravidanza....perchè ancora spero di usarlo, quello.
Sono andata a casa sua, mi aspettavano lei e il marito al tavolo della cucina, e in tono grintoso ho iniziato la lezione:
"Allora di quanti giorni è il tuo ciclo?"
"Bò, di solito corto, cinque o sei giorni..." fa lei.
"Ok, non ci siamo, dobbiamo partire dall'inizio. Non intendo quanto ti durano le mestruazioni....la durata del ciclo è dal primo giorno delle mestruazioni a quando ti ritornano....è diviso in due fasi, quella pre ovulazione e quella post ovulazione..." e così le ho spiegato tutto.
Come contare i giorni, come usare gli stick, come impostare il computerino, come decifrare le lineette, come "interpretare" i segnali.....non credevo di avere così tante cose da insegnare!!!
Loro ascoltavano attenti, seri e concentrati e alla fine non finivano più di ringraziarmi. Ho ripetuto fino allo sfinimento a Cindy che questi malefici stick sono uno strumento per capire come funziona il suo corpo, che non devono diventare i direttori dell'intimità di coppia, e che al massimo può farli per qualche mese, ma che non deve diventarne schiava. Le ho detto chiaro e tondo di non fare i miei errori, di non farsi prendere dalla follia dei rapporti mirati, di non dimenticare che quello che conta sono loro due e il loro amore.
Quando sono tornata a casa mi sono sentita felice. L'esperienza della Ricerca, che avrei tanto voluto non provare mai, è finalmente utile a qualcosa. Posso aiutare chi ci sta passando dopo di me e rendergli il percorso meno accidentato. Indicargli dove sono gli ostacoli e spiegargli come aggirarli.
Spero con tutto il cuore che la loro esperienza con la Ricerca sia il più breve possibile. Che dopo qualche mese di stick e "faccine sorridenti" arrivi la cicogna almeno a casa loro. Così poi magari, visto che si trova a passare da queste parti, può fare una puntatina anche poco più in là.....
Ragazze, lunedì appuntamento col Super-gine.
Pensatemi.
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venerdì 15 novembre 2013
Sull'adozione
Lo scorso fine settimana siamo stati a trovare la coppia di nostri amici che sono appena tornati a casa con il loro "nuovo" bimbo adottato.
Eravamo emozionatissimi, perchè anche se li avevamo già visti più volte tramite skype mentre erano in Equador, questa era la prima volta che li incontravamo da quando sono tornati in Italia.
In TRE.
Il piccolo ha appena compiuto cinque anni, è bellissimo e vivacissimo, un vero terremoto sudamericano, e ha passato la sera a cantare e ballare dando mostra di tutte le sue doti da protagonista. Capisce già perfettamente l'italiano, e parla un incrocio buffissimo di italiano e spagnolo.
E' stato commovente vedere questa nuova famiglia appena nata. Dopo tutti questi anni in cui le nostre conversazioni sono state incentrate sugli ostacoli del percorso adottivo, sulle false speranze, sulle innumerevoli delusioni e arrabbiature, ora finalmente il sogno si è avverato, il tanto desiderato bambino è lì, vero, reale, una piccola persona che li chiama Mamma e Papà, che resterà per sempre con loro, che crescerà e che dovranno sostenere e accudire per tutta la vita.
E' stata una serata che ci ha fatto riflettere, a me e a Carl, che abbiamo il privilegio di poter assistere a questa avventura coraggiosa, da vicino ma senza esserne coinvolti in prima persona.
I nostri amici ci sono apparsi molto scombussolati. Lei è entrata perfettamente nel ruolo di mamma, come se non avesse fatto altro in tutti questi anni. Con il piccolo sa essere calma, affettuosa ma anche severa. Mi è sembrata felice, sicura, e l'ho ammirata tantissimo. E' molto preoccupata però all'idea di dover tornare a lavoro, perchè dopo tutta questa fatica fatta per averlo non può sopportare l'idea di doverlo affidare ad una baby sitter e di non poterlo seguire come vorrebbe.
Lui è un pò in difficoltà. Questo terremoto d'amore lo ha travolto, non sa bene come rapportarsi con il nuovo "terzo" membro della famiglia che improvvisamente ha calamitato tutte le attenzioni di sua moglie e che ha sconvolto completamente le loro abitudini e il loro modo di vivere. Lo adora, ma vorrebbe essere allo stesso tempo severo e affettuoso e non si sente ancora in grado di gestire la situazione.
Sicuramente le cose piano piano si normalizzeranno, ma forse avranno anche bisogno dell'aiuto di uno psicologo.
Ci siamo resi conto di quanto è enorme l'impatto dell'arrivo di un figlio adottivo per una coppia.
Dopo anni e anni di vita in due da un giorno all'altro ecco che un piccolo individuo (piccolo, ma non neonato) diventa da un giorno all'altro IL FIGLIO. Prima non c'era e ora c'è, e tutto viene sconvolto.
Chi ha avuto figli naturalmente potrà obiettare che l'arrivo di un bimbo è comunque un terremoto che sconvolge la vita, ma se questo bimbo arriva che ha già cinque anni, ha già un vissuto di esperienze più o meno difficili (di cui la prima è quella di essere stato abbandonato), e i genitori in questione hanno a loro volta più di quarant'anni ( e dopo anni e anni di tentativi falliti si sono giustamente costruiti la loro vita SENZA FIGLI che gli dà comunque gioie e soddisfazioni) secondo me le difficoltà raddoppiano.
Sono ancora più convinta che l'adozione sia un atto di immenso coraggio e generosità. Coraggio e generosità che vengono prima testati, valutati e messi a dura prova durante tutto il lungo percorso per arrivare all'adozione (dai colloqui con gli psicologi per avere l'idoneità, alle mille pratiche burocratiche, dagli innumerevoli intoppi, alle litigate con l'ente che fa da tramite con il paese del bambino) e infine, se il sogno si realizza, ecco che arriva la parte VERAMENTE difficile in cui si ha la responsabilità di crescere un essere umano che ha già iniziato da solo il suo percorso nel mondo, e allora quello che si può fare è fare del proprio meglio e condividere il resto del percorso con lui, sperando che i propri sforzi portino a far sbocciare un individuo sano, felice, in grado di vivere nel modo migliore la sua vita.
Nonostante queste riflessioni però, non ci siamo spaventati. Non ci siamo detti: "Non fa per noi, è troppo difficile". Anzi. Siamo entrambi convinti, che se i nostri tentativi di avere un figlio naturalmente non avessero successo, allora proveremo anche la strada dell'adozione. E nemmeno vogliamo aspettare tanto, visti i tempi lunghissimi che ci sono.
Sappiamo di avere molti svantaggi dalla nostra parte (pochi soldi, casa piccolissima, depressioni avute da Carl che potrebbero essere valutate negativamente nei colloqui per l'idoneità) ma siamo giovani, quindi almeno questo cercheremo di sfruttarlo.
Sapere che davanti a noi c'è un percorso a gradini mi fa sentire meglio.
Procediamo piano, un gradino alla volta: dietro di noi ci sono i rapporti mirati, il controllo dell'ovulazione, le analisi e le cure già fatte..davanti a noi forse c'è un'operazione (se dovrò fare la laparoscopia), o forse direttamente la pma..e poi ancora più in alto c'è l'adozione.
L'avventura continua...
Eravamo emozionatissimi, perchè anche se li avevamo già visti più volte tramite skype mentre erano in Equador, questa era la prima volta che li incontravamo da quando sono tornati in Italia.
In TRE.
Il piccolo ha appena compiuto cinque anni, è bellissimo e vivacissimo, un vero terremoto sudamericano, e ha passato la sera a cantare e ballare dando mostra di tutte le sue doti da protagonista. Capisce già perfettamente l'italiano, e parla un incrocio buffissimo di italiano e spagnolo.
E' stato commovente vedere questa nuova famiglia appena nata. Dopo tutti questi anni in cui le nostre conversazioni sono state incentrate sugli ostacoli del percorso adottivo, sulle false speranze, sulle innumerevoli delusioni e arrabbiature, ora finalmente il sogno si è avverato, il tanto desiderato bambino è lì, vero, reale, una piccola persona che li chiama Mamma e Papà, che resterà per sempre con loro, che crescerà e che dovranno sostenere e accudire per tutta la vita.
E' stata una serata che ci ha fatto riflettere, a me e a Carl, che abbiamo il privilegio di poter assistere a questa avventura coraggiosa, da vicino ma senza esserne coinvolti in prima persona.
I nostri amici ci sono apparsi molto scombussolati. Lei è entrata perfettamente nel ruolo di mamma, come se non avesse fatto altro in tutti questi anni. Con il piccolo sa essere calma, affettuosa ma anche severa. Mi è sembrata felice, sicura, e l'ho ammirata tantissimo. E' molto preoccupata però all'idea di dover tornare a lavoro, perchè dopo tutta questa fatica fatta per averlo non può sopportare l'idea di doverlo affidare ad una baby sitter e di non poterlo seguire come vorrebbe.
Lui è un pò in difficoltà. Questo terremoto d'amore lo ha travolto, non sa bene come rapportarsi con il nuovo "terzo" membro della famiglia che improvvisamente ha calamitato tutte le attenzioni di sua moglie e che ha sconvolto completamente le loro abitudini e il loro modo di vivere. Lo adora, ma vorrebbe essere allo stesso tempo severo e affettuoso e non si sente ancora in grado di gestire la situazione.
Sicuramente le cose piano piano si normalizzeranno, ma forse avranno anche bisogno dell'aiuto di uno psicologo.
Ci siamo resi conto di quanto è enorme l'impatto dell'arrivo di un figlio adottivo per una coppia.
Dopo anni e anni di vita in due da un giorno all'altro ecco che un piccolo individuo (piccolo, ma non neonato) diventa da un giorno all'altro IL FIGLIO. Prima non c'era e ora c'è, e tutto viene sconvolto.
Chi ha avuto figli naturalmente potrà obiettare che l'arrivo di un bimbo è comunque un terremoto che sconvolge la vita, ma se questo bimbo arriva che ha già cinque anni, ha già un vissuto di esperienze più o meno difficili (di cui la prima è quella di essere stato abbandonato), e i genitori in questione hanno a loro volta più di quarant'anni ( e dopo anni e anni di tentativi falliti si sono giustamente costruiti la loro vita SENZA FIGLI che gli dà comunque gioie e soddisfazioni) secondo me le difficoltà raddoppiano.
Sono ancora più convinta che l'adozione sia un atto di immenso coraggio e generosità. Coraggio e generosità che vengono prima testati, valutati e messi a dura prova durante tutto il lungo percorso per arrivare all'adozione (dai colloqui con gli psicologi per avere l'idoneità, alle mille pratiche burocratiche, dagli innumerevoli intoppi, alle litigate con l'ente che fa da tramite con il paese del bambino) e infine, se il sogno si realizza, ecco che arriva la parte VERAMENTE difficile in cui si ha la responsabilità di crescere un essere umano che ha già iniziato da solo il suo percorso nel mondo, e allora quello che si può fare è fare del proprio meglio e condividere il resto del percorso con lui, sperando che i propri sforzi portino a far sbocciare un individuo sano, felice, in grado di vivere nel modo migliore la sua vita.
Nonostante queste riflessioni però, non ci siamo spaventati. Non ci siamo detti: "Non fa per noi, è troppo difficile". Anzi. Siamo entrambi convinti, che se i nostri tentativi di avere un figlio naturalmente non avessero successo, allora proveremo anche la strada dell'adozione. E nemmeno vogliamo aspettare tanto, visti i tempi lunghissimi che ci sono.
Sappiamo di avere molti svantaggi dalla nostra parte (pochi soldi, casa piccolissima, depressioni avute da Carl che potrebbero essere valutate negativamente nei colloqui per l'idoneità) ma siamo giovani, quindi almeno questo cercheremo di sfruttarlo.
Sapere che davanti a noi c'è un percorso a gradini mi fa sentire meglio.
Procediamo piano, un gradino alla volta: dietro di noi ci sono i rapporti mirati, il controllo dell'ovulazione, le analisi e le cure già fatte..davanti a noi forse c'è un'operazione (se dovrò fare la laparoscopia), o forse direttamente la pma..e poi ancora più in alto c'è l'adozione.
L'avventura continua...
giovedì 7 novembre 2013
Non guardate quel video
Non ho mai molto tempo da passare su facebook, e avendo un cellulare antidiluviano che non sa nemmeno cosa sia internet non sono una di quelle che può "restare connessa" 24 ore su 24. Perciò molte cavolate, per fortuna, me le perdo.
Ma stavolta la sfortuna ha voluto che ci perdessi tre minuti in più. E che mi soffermassi su un video pubblicato da una conoscente, che lo dichiarava "sconvolgente".
Ok, lo ammetto, il fatto che nella prima schermata si vedesse una donna incinta con un enorme pancione avrebbe dovuto mettermi in guardia e farmi spegnere all'istante il computer per evitare di avere la tentazione di aprirlo.
E invece l'ho fatto. L'ho aperto e ho messo anche il sonoro. E' in spagnolo, ma si capisce benissimo.
C'è una musichetta commovente (chitarra), una donna incinta seduta sul divano che sente muovere il suo bambino nella pancia. E' tutta emozionata e prende la mano del suo compagno, seduto accanto a lei, per farglielo sentire, ma lui non sente niente, ed è molto dispiaciuto. E qui entra in gioco la Huggies (che io sapevo che faceva solo i pannolini, ma invece no): si vedono degli scienziati in camice bianco che lavorano su qualcosa che assomiglia a una pancia "bionica". E poi si vede che mettono questa specie di pancera alla mamma, e una più piccola al papà. Poi la mamma mangia del cioccolato o qualcosa del genere, e il bambino inizia a muoversi. E la mamma lo sente. E la pancera del papà si illumina e lo sente anche lui. E si commuove. E piange. Seguono scene di varie mamme e papà che provano l'invenzione e si commuovono e ridono e piangono.
Hanno inventato un affare che permetterà ai padri di sentire i movimenti del bambino nella pancia delle loro compagne come se fosse nella loro pancia.
E' un video sconvolgente, in effetti. E terribilmente bello. E terribilmente doloroso.
Non metterò qui il video, perchè vi voglio bene. Questo post è di avvertimento, se lo trovate su facebook, amiche Cercatrici, NON APRITELO.
Fa troppo male.
Ma stavolta la sfortuna ha voluto che ci perdessi tre minuti in più. E che mi soffermassi su un video pubblicato da una conoscente, che lo dichiarava "sconvolgente".
Ok, lo ammetto, il fatto che nella prima schermata si vedesse una donna incinta con un enorme pancione avrebbe dovuto mettermi in guardia e farmi spegnere all'istante il computer per evitare di avere la tentazione di aprirlo.
E invece l'ho fatto. L'ho aperto e ho messo anche il sonoro. E' in spagnolo, ma si capisce benissimo.
C'è una musichetta commovente (chitarra), una donna incinta seduta sul divano che sente muovere il suo bambino nella pancia. E' tutta emozionata e prende la mano del suo compagno, seduto accanto a lei, per farglielo sentire, ma lui non sente niente, ed è molto dispiaciuto. E qui entra in gioco la Huggies (che io sapevo che faceva solo i pannolini, ma invece no): si vedono degli scienziati in camice bianco che lavorano su qualcosa che assomiglia a una pancia "bionica". E poi si vede che mettono questa specie di pancera alla mamma, e una più piccola al papà. Poi la mamma mangia del cioccolato o qualcosa del genere, e il bambino inizia a muoversi. E la mamma lo sente. E la pancera del papà si illumina e lo sente anche lui. E si commuove. E piange. Seguono scene di varie mamme e papà che provano l'invenzione e si commuovono e ridono e piangono.
Hanno inventato un affare che permetterà ai padri di sentire i movimenti del bambino nella pancia delle loro compagne come se fosse nella loro pancia.
E' un video sconvolgente, in effetti. E terribilmente bello. E terribilmente doloroso.
Non metterò qui il video, perchè vi voglio bene. Questo post è di avvertimento, se lo trovate su facebook, amiche Cercatrici, NON APRITELO.
Fa troppo male.
venerdì 1 novembre 2013
Novembre e la felicità
Ecco novembre, finalmente! Il mese della verità, per me, dato che il 25 ho la visita dal super-gine. Ma oggi non voglio proprio pensarci.
La giornata di oggi è quanto di più simile alla perfezione: senza sveglia perchè è festa; a colazione chiacchierata di quelle importanti con Carl sul problema del suo lavoro (è molto angosciato, ha anche pianto) terminata con la comune decisione di fare causa all'azienda.
Sensazione di essere più uniti che mai, più forti che mai:
"..in due, si può lottare come dei giganti contro ogni dolore..e su di me puoi contare per..una Rivoluzione.."
Gita nel bosco con Trovatello: aria limpida, sole caldo, il bosco in autunno, Trovatello impazzito di gioia, noi due in silenzio a respirare l'aria di Novembre.
Sosta al circolo, quattro chiacchiere rilassate con gli amici di sempre.
A casa ho cucinato per noi, una delle rare volte che mangiamo insieme (Carl fa il turno serale, quindi prima delle 22.30 non è mai a casa..questo significa cene da sola, quasi sempre): minestra di cereali, peperoni e melanzane in padella, insalata con melograno e semini di girasole.
Coccole sotto il piumone..appassionati, persi ognuno nell'altro.
E ora scrivo nella casa silenziosa, Carl l'ho lasciato dormire, Trovatello è qui ai miei piedi.
Stasera uscirò con delle amiche per andare a sentire un gruppo salentino che fa un concerto a Firenze: pizzica e taranta, la mia passione.
Ballerò fino allo sfinimento e la mia anima ne uscirà purificata, come succede ogni volta.
Se tutto questo non è la felicità, non so proprio cosa sia.
La giornata di oggi è quanto di più simile alla perfezione: senza sveglia perchè è festa; a colazione chiacchierata di quelle importanti con Carl sul problema del suo lavoro (è molto angosciato, ha anche pianto) terminata con la comune decisione di fare causa all'azienda.
Sensazione di essere più uniti che mai, più forti che mai:
"..in due, si può lottare come dei giganti contro ogni dolore..e su di me puoi contare per..una Rivoluzione.."
Gita nel bosco con Trovatello: aria limpida, sole caldo, il bosco in autunno, Trovatello impazzito di gioia, noi due in silenzio a respirare l'aria di Novembre.
Sosta al circolo, quattro chiacchiere rilassate con gli amici di sempre.
A casa ho cucinato per noi, una delle rare volte che mangiamo insieme (Carl fa il turno serale, quindi prima delle 22.30 non è mai a casa..questo significa cene da sola, quasi sempre): minestra di cereali, peperoni e melanzane in padella, insalata con melograno e semini di girasole.
Coccole sotto il piumone..appassionati, persi ognuno nell'altro.
E ora scrivo nella casa silenziosa, Carl l'ho lasciato dormire, Trovatello è qui ai miei piedi.
Stasera uscirò con delle amiche per andare a sentire un gruppo salentino che fa un concerto a Firenze: pizzica e taranta, la mia passione.
Ballerò fino allo sfinimento e la mia anima ne uscirà purificata, come succede ogni volta.
Se tutto questo non è la felicità, non so proprio cosa sia.
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lunedì 21 ottobre 2013
Mollare tutto e andarsene da qui
Vi è mai venuta voglia di farlo? Sono sicura di si, mille volte. Io non so quante volte l'ho detto, pensato, sognato: solo io e lui, ricominciare da capo da qualche altra parte, cambiare vita.
Poi si sa che nessuno lo fa mai veramente. E' una specie di sfogo, un sogno che ogni tanto fa capolino nella routine quotidiana.
Ma io, da quando la Ricerca ha dato risultati così fallimentari, ci penso sempre più spesso. E non mi ritrovo solo a pensarlo, ma anche a progettarlo nei dettagli, in modo pericolosamente realistico.
Sarà perchè tutto quello che abbiamo costruito io e Carl fino a adesso, frutto di grandi sacrifici e fonte di altrettanta soddisfazione, lo abbiamo fatto perchè faceva parte del Nostro Progetto. L'idea di costruire qualcosa che avesse basi solide, di mettere radici, di "diventare grandi", tutto questo per creare una FAMIGLIA. La voglia di scommettere su noi due, sulla nostra forza e il nostro Amore, la capacità di superare tutti gli ostacoli che abbiamo incontrato, le scelte lavorative e di vita, tutto questo è stato la conseguenza di un sogno, che prevedeva l'immagine di noi due più un numero variabile di marmocchi da uno a tre, nella nostra casetta piccola piccola, poveri (perchè poveri siamo) ma molto molto felici.
Poi però succede che le cose vanno diversamente: alcuni sogni non si realizzano proprio come tu avevi pensato, altri non si realizzano affatto. Succedono delle cose impreviste bellissime (tipo l'arrivo di Trovatello) e altre impreviste orribili, che ne avresti fatto molto volentieri a meno (le depressioni di Carl, i problemi col lavoro, la scoperta dell'infertilità...).
E a me succede che metto tutto in discussione, e la mia mente comincia a viaggiare:"Ma che ci facciamo qui, incatenati al mutuo, a fare una vita di lavoro, lavoro, lavoro, non ci vediamo mai, un sacco di sacrifici..sarà così per sempre? Ma ne vale veramente la pena??? Perchè non ce ne siamo andati in Inghilterra, in Brasile, in Australia, a vivere in campagna, al mare, ad aprire il famoso agriturismo in Maremma, o perchè non possiamo fare i girovaghi in giro per il mondo? Tanto, a chi dobbiamo rendere conto, se non a noi stessi? Non dobbiamo occuparci di nessuno, e Trovatello può seguirci ovunque! Forse la nostra vita NON è questa..."
Lo so che non sono pensieri ragionevoli. Ma l'infertilità ha scombussolato tutto il castello che mi ero costruita come un terremoto..non l'ha fatto crollare (ci è mancato poco) ma ha creato un sacco di crepe nei muri...e da queste crepe entrano pensieri davvero poco ragionevoli.
Se poi ci aggiungiamo che venerdì Carl è venuto a sapere da un collega che il responsabile gli ha detto che a lui e al suo amico non gli rinnoveranno il contratto a gennaio, capite perchè questi pensieri di fuga si sono riaffacciati negli ultimi giorni. Dopo quattro anni di lavoro a contratto, in cui ha detto sempre di si a tutto, ha fatto gli orari più improbabili (part time a tre ore, a cinque ore, part-time spezzato, full- time serale e chi più ne ha più ne metta), non ha MAI preso un solo giorno di malattia, è andato a lavorare pure con la neve, per quei benedetti/maledetti MILLE EURO.......e ora lo buttano via come un straccio inutile, perchè non possono più fargli altri rinnovi, e dovrebbero per forza assumerlo. Carl e il suo amico proveranno a fare vertenza, e ad essere reintegrati..ma se non dovessero riuscirci ci ritroveremo di nuovo con un solo stipendio, a contare ogni centesimo, a dover di nuovo cercare lavoro, di nuovo le agenzie interinali, i colloqui, la paura e la preoccupazione.
E io penso....
La mia migliore amica vive in Casentino, sulle montagne, in un paesino di venticinque abitanti. Ha due bimbe, suo marito lavora in una falegnameria, lei sta a casa con le bimbe e arrotonda facendo l'estetista in casa. Pagano pochissimo di affitto, fanno una vita sana, mangiano bene, bevono l'acqua della fonte, sono sereni. Ogni volta che li andiamo a trovare ci diciamo che quel tipo di vita non farebbe per noi, che è troppo radicale.....ma forse ci sto ripensando, perchè mi sembra che a trent'anni siamo già incastrati in un sistema che ci sta stritolando, che ci masticherà e ci sputerà via e che ci rende stressati e infertili. Quante volte avrò letto che le cause dell'aumento dell'infertilità nei paesi del nord del mondo sono lo stress, l'inquinamento, lo stile di vita?
FUGA, RIBELLIONE, RIVOLUZIONE!!!!
Poi si sa che nessuno lo fa mai veramente. E' una specie di sfogo, un sogno che ogni tanto fa capolino nella routine quotidiana.
Ma io, da quando la Ricerca ha dato risultati così fallimentari, ci penso sempre più spesso. E non mi ritrovo solo a pensarlo, ma anche a progettarlo nei dettagli, in modo pericolosamente realistico.
Sarà perchè tutto quello che abbiamo costruito io e Carl fino a adesso, frutto di grandi sacrifici e fonte di altrettanta soddisfazione, lo abbiamo fatto perchè faceva parte del Nostro Progetto. L'idea di costruire qualcosa che avesse basi solide, di mettere radici, di "diventare grandi", tutto questo per creare una FAMIGLIA. La voglia di scommettere su noi due, sulla nostra forza e il nostro Amore, la capacità di superare tutti gli ostacoli che abbiamo incontrato, le scelte lavorative e di vita, tutto questo è stato la conseguenza di un sogno, che prevedeva l'immagine di noi due più un numero variabile di marmocchi da uno a tre, nella nostra casetta piccola piccola, poveri (perchè poveri siamo) ma molto molto felici.
Poi però succede che le cose vanno diversamente: alcuni sogni non si realizzano proprio come tu avevi pensato, altri non si realizzano affatto. Succedono delle cose impreviste bellissime (tipo l'arrivo di Trovatello) e altre impreviste orribili, che ne avresti fatto molto volentieri a meno (le depressioni di Carl, i problemi col lavoro, la scoperta dell'infertilità...).
E a me succede che metto tutto in discussione, e la mia mente comincia a viaggiare:"Ma che ci facciamo qui, incatenati al mutuo, a fare una vita di lavoro, lavoro, lavoro, non ci vediamo mai, un sacco di sacrifici..sarà così per sempre? Ma ne vale veramente la pena??? Perchè non ce ne siamo andati in Inghilterra, in Brasile, in Australia, a vivere in campagna, al mare, ad aprire il famoso agriturismo in Maremma, o perchè non possiamo fare i girovaghi in giro per il mondo? Tanto, a chi dobbiamo rendere conto, se non a noi stessi? Non dobbiamo occuparci di nessuno, e Trovatello può seguirci ovunque! Forse la nostra vita NON è questa..."
Lo so che non sono pensieri ragionevoli. Ma l'infertilità ha scombussolato tutto il castello che mi ero costruita come un terremoto..non l'ha fatto crollare (ci è mancato poco) ma ha creato un sacco di crepe nei muri...e da queste crepe entrano pensieri davvero poco ragionevoli.
Se poi ci aggiungiamo che venerdì Carl è venuto a sapere da un collega che il responsabile gli ha detto che a lui e al suo amico non gli rinnoveranno il contratto a gennaio, capite perchè questi pensieri di fuga si sono riaffacciati negli ultimi giorni. Dopo quattro anni di lavoro a contratto, in cui ha detto sempre di si a tutto, ha fatto gli orari più improbabili (part time a tre ore, a cinque ore, part-time spezzato, full- time serale e chi più ne ha più ne metta), non ha MAI preso un solo giorno di malattia, è andato a lavorare pure con la neve, per quei benedetti/maledetti MILLE EURO.......e ora lo buttano via come un straccio inutile, perchè non possono più fargli altri rinnovi, e dovrebbero per forza assumerlo. Carl e il suo amico proveranno a fare vertenza, e ad essere reintegrati..ma se non dovessero riuscirci ci ritroveremo di nuovo con un solo stipendio, a contare ogni centesimo, a dover di nuovo cercare lavoro, di nuovo le agenzie interinali, i colloqui, la paura e la preoccupazione.
E io penso....
La mia migliore amica vive in Casentino, sulle montagne, in un paesino di venticinque abitanti. Ha due bimbe, suo marito lavora in una falegnameria, lei sta a casa con le bimbe e arrotonda facendo l'estetista in casa. Pagano pochissimo di affitto, fanno una vita sana, mangiano bene, bevono l'acqua della fonte, sono sereni. Ogni volta che li andiamo a trovare ci diciamo che quel tipo di vita non farebbe per noi, che è troppo radicale.....ma forse ci sto ripensando, perchè mi sembra che a trent'anni siamo già incastrati in un sistema che ci sta stritolando, che ci masticherà e ci sputerà via e che ci rende stressati e infertili. Quante volte avrò letto che le cause dell'aumento dell'infertilità nei paesi del nord del mondo sono lo stress, l'inquinamento, lo stile di vita?
FUGA, RIBELLIONE, RIVOLUZIONE!!!!
venerdì 11 ottobre 2013
Endometriosi
Ci sono, non sono scomparsa nè fuggita all'estero (magari..) è solo il lavoro che mi sta facendo fare orari assurdi e mi lascia con il cervello spento non appena varco la soglia di casa. DEVO tenere duro solo un altro pò, questo è il mese del campionario, cioè quello più faticoso, ma sopravviveremo...
A parte questo, vi informo ufficialmente che HO L'ENDOMETRIOSI! Ho mandato un'email anche alla mia gine-omeopatica, quella che mi sta trattando il dolore del ciclo con i rimedi omeopatici ( e in effetti dopo qualche mese va un POCHINO meglio...) e le ho sottoposto i risultati degli esami. Risposta:
"Se il c125 è così alto vuol dire che c'è endometriosi. Ma tu non ti preoccupare. Continua la cura di progesterone e poi vedi la situazione a novembre con l'ecografia. "
Cioè, niente giri di parole, discorsi, ipotesi....c'è endometriosi, punto.
Ma NON MI DEVO PREOCCUPARE. E infatti vi sembro preoccupata? Incredibilmente non lo sono, forse ormai sono pronta a sentirmi dire di tutto, ormai tanto S'ERA CAPITO che io incinta naturalmente non ci rimango. S'era capito, io l'avevo capito, solo i medici non avevano ancora capito un bel niente. Meno male che è capitato sulla mia strada il Super-gine, senza di lui adesso starei ancora qui ad arrovellarmi sulla storia dei Senza-causa.
Quindi. Su Carl mi ha detto che anche lei consiglia di ripeterlo, perchè la febbre può aver influito. Per ciò il 16 novembre gli toccherà. Poi vedremo.. ma in fondo, non è che cambia poi così tanto....può influire sulla velocità con cui ci consiglieranno di fare la fivet, giusto quello. Ma con la mia tuba che ha deciso di arricciolarsi in modo artistico e questa storia dell'endometriosi, mi pare che c'è poco da stare a ragionare.
Che poi, lo so che l'endometriosi può avere vari gradi..e che se fosse grave dovrei fare una laparoscopia prima anche di provare con la pma...ma io non voglio pensarci a questa ipotesi, che è quella che mi fa proprio paura. Preferisco pensare che se nessun medico di quelli che mi hanno visitato negli ultimi 10 anni si è accorto che avevo l'endometriosi sia perchè magari ce l'ho ad uno stadio molto lieve..ecco, questo è quello che spero.
E fino al 25 novembre, qui non si fa altro. Cioè, abbiamo molte cose divertenti da fare noi tre, che non hanno niente a che fare con la Ricerca della Cicogna. Che mi sa che l'ha proprio perso il mio indirizzo, sta pennuta.
Buon weekend!!!
lunedì 30 settembre 2013
Sempre Noi
Il Super-gine ha risposto all'email, non è stata un gran che come risposta....dice che vuole aspettare comunque che passino i tre mesi di cura di progesterone prima di decidere cosa fare con me..e poi che consiglia a Carl di parlare con un andrologo............deprescion più totale.
Devo stare fino al 25 novembre senza sapere cosa significano le mie analisi e ora anche questa storia dello spermiogramma non ci voleva. Con Carl abbiamo deciso che tra un mesetto ne farà un'altro, così a quel punto ne avremo tre e se anche questo sarà brutto allora faremo come dice il Super-gine, se invece sarà positivo come il primo allora il secondo non lo consideriamo!
Povero Carl, era parecchio abbattuto...fin'ora l'unica cosa che andava bene erano i suoi spermini..e invece se anche loro cominciano a dare segni di cedimento siamo messi male.....
Ieri siamo stati a un ritrovo dell'oratorio dove andava Carl da ragazzino, era una specie di festa in cui si ritrovavano tutti gli ex-bambini dell'oratorio ora diventati adulti-sposati-con figli. Noi eravamo accompagnati da Trovatello, ma evidentemente i figli pelosi non valgono, così abbiamo dovuto sorbirci le solite domande maleducate...ormai dovrei esserci abituata, invece ogni volta mi arrabbio tremendamente con me stessa perchè non sono in grado di rispondere a tono.
Scena tipica: lui, lei, pargolo. Noi due e Trovatello. Carl: "Oh ciao Paolo, quanto tempo!!! Come stai? Ciao Tiziana, ti trovo bene! E questo è..vostro figlio vero? Come si chiama?" Lei: "Tommaso! E ci sono anche..Maria e Sara, gemelle!!" e con aria trionfante fa uscire da dietro il pargolo numero uno, a scaletta, le due gemelline.
E poi, naturalmente: "E voi? Non avete figli?" Segue pausa di silenzio sospeso, come se la scena si fosse bloccata in un fermo immagine che per me dura venti minuti, e come accade nei sogni in cui volete urlare e dalla bocca non esce niente cerco le parole dentro di me e non le trovo..e penso solo.."Di' qualcosa, dì qualcosa...devi dire qualcosa..." e dopo un tempo che mi è sembrato eterno sulla mia faccia si stampa sempre lo stesso sorriso triste da Pierrot e NON dico niente..scuoto solo la testa e basta. Incredibilmente neanche Carl, che i primi tempi di Ricerca era così baldanzoso, ce la fa ad articolare una risposta sensata. E così Lei comincia a sentirsi a disagio, finalmente, e si sente in dovere di aggiungere quello che io non ho detto: " Ah bè, certo, è ancora presto vero?"
Ecco, e poi quando ci allontaniamo ci tornano le parole tutte insieme, ci arrabbiamo, diciamo quanto è stupida e ignorante la gente, non li vediamo da anni e come si permettono, loro che ne hanno fatti tre e non se ne sono nemmeno accorti.......poi cambiamo discorso, ci mettiamo a giocare con Trovatello e facciamo finta che sia passato.
E' sempre così. A poco a poco ci faremo una corazza credo, e questi colpi non li accuseremo più. Forse prima o poi riuscirò a pronunciare quelle risposte secche che mi rigiro nella mente ogni volta quando ci ripenso, ma che al momento giusto rimangono chiuse dentro di me. Oppure riuscirò a dire la verità e basta.
Siamo fortunati. Ci amiamo. Abbiamo Trovatello. Abbiamo Noi DUE. Non siamo fertili, per questo non abbiamo figli. Ma la nostra vita è bella ANCHE COSI'.
Devo stare fino al 25 novembre senza sapere cosa significano le mie analisi e ora anche questa storia dello spermiogramma non ci voleva. Con Carl abbiamo deciso che tra un mesetto ne farà un'altro, così a quel punto ne avremo tre e se anche questo sarà brutto allora faremo come dice il Super-gine, se invece sarà positivo come il primo allora il secondo non lo consideriamo!
Povero Carl, era parecchio abbattuto...fin'ora l'unica cosa che andava bene erano i suoi spermini..e invece se anche loro cominciano a dare segni di cedimento siamo messi male.....
Ieri siamo stati a un ritrovo dell'oratorio dove andava Carl da ragazzino, era una specie di festa in cui si ritrovavano tutti gli ex-bambini dell'oratorio ora diventati adulti-sposati-con figli. Noi eravamo accompagnati da Trovatello, ma evidentemente i figli pelosi non valgono, così abbiamo dovuto sorbirci le solite domande maleducate...ormai dovrei esserci abituata, invece ogni volta mi arrabbio tremendamente con me stessa perchè non sono in grado di rispondere a tono.
Scena tipica: lui, lei, pargolo. Noi due e Trovatello. Carl: "Oh ciao Paolo, quanto tempo!!! Come stai? Ciao Tiziana, ti trovo bene! E questo è..vostro figlio vero? Come si chiama?" Lei: "Tommaso! E ci sono anche..Maria e Sara, gemelle!!" e con aria trionfante fa uscire da dietro il pargolo numero uno, a scaletta, le due gemelline.
E poi, naturalmente: "E voi? Non avete figli?" Segue pausa di silenzio sospeso, come se la scena si fosse bloccata in un fermo immagine che per me dura venti minuti, e come accade nei sogni in cui volete urlare e dalla bocca non esce niente cerco le parole dentro di me e non le trovo..e penso solo.."Di' qualcosa, dì qualcosa...devi dire qualcosa..." e dopo un tempo che mi è sembrato eterno sulla mia faccia si stampa sempre lo stesso sorriso triste da Pierrot e NON dico niente..scuoto solo la testa e basta. Incredibilmente neanche Carl, che i primi tempi di Ricerca era così baldanzoso, ce la fa ad articolare una risposta sensata. E così Lei comincia a sentirsi a disagio, finalmente, e si sente in dovere di aggiungere quello che io non ho detto: " Ah bè, certo, è ancora presto vero?"
Ecco, e poi quando ci allontaniamo ci tornano le parole tutte insieme, ci arrabbiamo, diciamo quanto è stupida e ignorante la gente, non li vediamo da anni e come si permettono, loro che ne hanno fatti tre e non se ne sono nemmeno accorti.......poi cambiamo discorso, ci mettiamo a giocare con Trovatello e facciamo finta che sia passato.
E' sempre così. A poco a poco ci faremo una corazza credo, e questi colpi non li accuseremo più. Forse prima o poi riuscirò a pronunciare quelle risposte secche che mi rigiro nella mente ogni volta quando ci ripenso, ma che al momento giusto rimangono chiuse dentro di me. Oppure riuscirò a dire la verità e basta.
Siamo fortunati. Ci amiamo. Abbiamo Trovatello. Abbiamo Noi DUE. Non siamo fertili, per questo non abbiamo figli. Ma la nostra vita è bella ANCHE COSI'.
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giovedì 26 settembre 2013
Senza causa a chi???
Un aggiornamento volante, dato che in questi giorni non riesco a trovare un minuto per scrivere, a lavoro c'è il caos....dunque, abbiamo anche il risultato dello spermiogramma di Carl, e in effetti, non è così buono come il precedente.
Nel precedente, quello che secondo il Super-gine abbiamo fatto in un laboratorio poco specializzato di cui lui non si fida molto, i risultati erano a dir poco perfetti. Ora invece in questo sembra che gli spermini non siano poi così TANTI, e che abbiano quasi tutti forme anomale! L'unica cosa sempre positiva è la velocità, almeno da quello che siamo riusciti a capire...ovviamente anche lo spermiogramma va fatto vedere al Super-gine che ci capisce molto più di noi...ma stai a vedere che da SENZA CAUSA ora diventiamo talmente pieni di CAUSE che non si sa più a quale dare la colpa!!!
Non so perchè ma mi viene un pò da ridere, piangere ho già pianto domenica mattina quando mi sono venute, ma solo per quella mezz'oretta di dolore forte, tanto per cambiare, poi mi è passato. Comunque mi sono sfogata ed è servito.
Ora si passa all'azione: ho mandato un'email al Super-gine con tutti gli esami allegati e gli ho chiesto cosa dobbiamo fare, se ripetere qualcosa, se anticipare l'appuntamento o se aspettare comunque novembre. Ora spero che mi risponda presto...nel frattempo si va avanti e si apprezza quello che abbiamo, anche perchè di più non posso fare.
Dato che voglio proprio trovare un lato positivo di tutto questo, è che da quando ho capito che tanto NON DIPENDE DA NOI, che per quanto possiamo impegnarci, cercare il giorno giusto, metterci a testa in giù, fare le magie e gli scongiuri, insomma, comunque tanto NON SUCCEDE NIENTE...da quando l'ho capito, la nostra intimità è molto molto migliorata. Da un bel pò di mesi ci coccoliamo quando ci pare e senza aspettative..solo perchè ci amiamo.
E con questo me ne vado a nanna....domani è venerdì, e questa è un'altra cosa positiva.
Nel precedente, quello che secondo il Super-gine abbiamo fatto in un laboratorio poco specializzato di cui lui non si fida molto, i risultati erano a dir poco perfetti. Ora invece in questo sembra che gli spermini non siano poi così TANTI, e che abbiano quasi tutti forme anomale! L'unica cosa sempre positiva è la velocità, almeno da quello che siamo riusciti a capire...ovviamente anche lo spermiogramma va fatto vedere al Super-gine che ci capisce molto più di noi...ma stai a vedere che da SENZA CAUSA ora diventiamo talmente pieni di CAUSE che non si sa più a quale dare la colpa!!!
Non so perchè ma mi viene un pò da ridere, piangere ho già pianto domenica mattina quando mi sono venute, ma solo per quella mezz'oretta di dolore forte, tanto per cambiare, poi mi è passato. Comunque mi sono sfogata ed è servito.
Ora si passa all'azione: ho mandato un'email al Super-gine con tutti gli esami allegati e gli ho chiesto cosa dobbiamo fare, se ripetere qualcosa, se anticipare l'appuntamento o se aspettare comunque novembre. Ora spero che mi risponda presto...nel frattempo si va avanti e si apprezza quello che abbiamo, anche perchè di più non posso fare.
Dato che voglio proprio trovare un lato positivo di tutto questo, è che da quando ho capito che tanto NON DIPENDE DA NOI, che per quanto possiamo impegnarci, cercare il giorno giusto, metterci a testa in giù, fare le magie e gli scongiuri, insomma, comunque tanto NON SUCCEDE NIENTE...da quando l'ho capito, la nostra intimità è molto molto migliorata. Da un bel pò di mesi ci coccoliamo quando ci pare e senza aspettative..solo perchè ci amiamo.
E con questo me ne vado a nanna....domani è venerdì, e questa è un'altra cosa positiva.
sabato 21 settembre 2013
Numeri
Dopo una settimana faticosa a lavoro, coronata dalla notizia che anche la nostra modella è in dolce attesa (giusto per dire...ha un anno meno di me....si è sposata meno di un anno fa....vi dico solo che ha deciso di comunicarci il lieto evento con una fotocopia della sua ecografia con il profilo perfetto del suo pargolo e la scritta:"Zie, non vedo l'ora di conoscervi!!"....), stamattina sono andata a ritirare le analisi che mi aveva prescritto il SuperGine.
Sconforto e paura. Il valore del marcatore dell'Endometriosi dovrebbe essere tra zero e 35, il mio è a 73.1.........................mi sono precipitata su internet a vedere e mi è venuta ancora di più l'angoscia. E poi non è il solo valore che non va....anche uno dei due valori della Chlamydia che dovrebbe essere inferiore a 9 ce l'ho a 21.....e anche l'Androstenedione è un pò più alto di come dovrebbe.
Ovviamente io di questi numeri non ci capisco niente,non ho idea di cosa significhino e di come vadano interpretati, lo so che andare su internet a cercare informazioni può farmi solo del male, ma il fatto è che devo aspettare fine novembre per andare dal SuperGine, e come faccio ad aspettare così tanto??????? Non ce la posso fare.
E poi questa cosa dell'endometriosi mi fa proprio paura. E rabbia. Perchè se veramente ce l'ho, perchè cavolo ho dovuto aspettare di avere quasi trentun'anni per scoprirlo? Perchè nessuno in questi vent' anni di ciclo mestruale dolorosissimo non mi ha mai consigliato di fare questi esami, nemmeno la mia ultima gine, la quale sapeva benissimo che stavamo cercando una gravidanza??? Voi cosa sapete dell'endometriosi? Io so che è subdola e malefica, e che è una delle maggiori cause di infertilità. E che è difficile trovare una soluzione. Che si può provare con la laparoscopia (paura) ma non si sa se si risolve. Ansia ansia ansia.
Comunque, per il momento sono tutte ipotesi, non posso fare altro che aspettare novembre credo....
Oggi Carl ha fatto di nuovo lo spermiogramma, lunedì avrà i risultati, mentre quelli della spermiocoltura li ha già ritirati e vanno bene, per fortuna.
E ora ho davanti a me un luuungo weekend di pensieri e ragionamenti, spero solo che tra oggi e domani mi arrivino le Rosse, almeno mi levo la speranza che questo mese non so perchè è tornata a farsi sentire..che stupida che sono. Non ho un solo sintomo che potrebbe farmi sperare che non arrivino, anzi, ho tutti i sintomi che le preannunciano (mal di pancia, faccia da strega, capelli elettrici, umore instabile) eppure dentro di me resiste sempre quell'angolino irrazionale che vuole sperarci con tutte le sue forze.
Questo post non ha nè capo nè coda, rispecchia in pieno il mio stato d'animo confuso e caotico....oggi prendetemi così.
Sconforto e paura. Il valore del marcatore dell'Endometriosi dovrebbe essere tra zero e 35, il mio è a 73.1.........................mi sono precipitata su internet a vedere e mi è venuta ancora di più l'angoscia. E poi non è il solo valore che non va....anche uno dei due valori della Chlamydia che dovrebbe essere inferiore a 9 ce l'ho a 21.....e anche l'Androstenedione è un pò più alto di come dovrebbe.
Ovviamente io di questi numeri non ci capisco niente,non ho idea di cosa significhino e di come vadano interpretati, lo so che andare su internet a cercare informazioni può farmi solo del male, ma il fatto è che devo aspettare fine novembre per andare dal SuperGine, e come faccio ad aspettare così tanto??????? Non ce la posso fare.
E poi questa cosa dell'endometriosi mi fa proprio paura. E rabbia. Perchè se veramente ce l'ho, perchè cavolo ho dovuto aspettare di avere quasi trentun'anni per scoprirlo? Perchè nessuno in questi vent' anni di ciclo mestruale dolorosissimo non mi ha mai consigliato di fare questi esami, nemmeno la mia ultima gine, la quale sapeva benissimo che stavamo cercando una gravidanza??? Voi cosa sapete dell'endometriosi? Io so che è subdola e malefica, e che è una delle maggiori cause di infertilità. E che è difficile trovare una soluzione. Che si può provare con la laparoscopia (paura) ma non si sa se si risolve. Ansia ansia ansia.
Comunque, per il momento sono tutte ipotesi, non posso fare altro che aspettare novembre credo....
Oggi Carl ha fatto di nuovo lo spermiogramma, lunedì avrà i risultati, mentre quelli della spermiocoltura li ha già ritirati e vanno bene, per fortuna.
E ora ho davanti a me un luuungo weekend di pensieri e ragionamenti, spero solo che tra oggi e domani mi arrivino le Rosse, almeno mi levo la speranza che questo mese non so perchè è tornata a farsi sentire..che stupida che sono. Non ho un solo sintomo che potrebbe farmi sperare che non arrivino, anzi, ho tutti i sintomi che le preannunciano (mal di pancia, faccia da strega, capelli elettrici, umore instabile) eppure dentro di me resiste sempre quell'angolino irrazionale che vuole sperarci con tutte le sue forze.
Questo post non ha nè capo nè coda, rispecchia in pieno il mio stato d'animo confuso e caotico....oggi prendetemi così.
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mercoledì 11 settembre 2013
Sopravvivenza..gita con amici incinti
Ieri, 10 settembre, era il nostro anniversario di matrimonio. Due anni. Non ci fa tanto effetto perchè avendo convissuto prima abbiamo tante altre ricorrenze da ricordare...il nostro Primo Incontro, il Primo Bacio, la Convivenza, la firma del mutuo per la Nostra Casa, e infine, per ultimo, il matrimonio, che per quanto mi riguarda non ha segnato nessun cambiamento "radicale", dato che il giorno dopo ci sentivamo esattamente gli stessi, solo contenti di poterci chiamare l'un l'altra Marito e Moglie. Non ci sono altre ricorrenze, per ora, lo sappiamo.
Comunque abbiamo festeggiato, ci siamo presi la giornata libera e abbiamo fatto un giro in motorino sugli Appennini, "scollinando" in Emilia Romagna, dove abbiamo pranzato con dei buonissimi tortelli! Il fatto che questi due anni segnino anche i due anni di Ricerca non lo abbiamo sottolineato. Non ci siamo rattristati, non ne abbiamo parlato, non ce n'era bisogno. Ci siamo semplicemente goduti la giornata insieme, noi due soli, ed è andata bene così. Siamo stati bravi, e sono contenta.
Per il resto non è che le cose siano sempre così semplici, la sopravvivenza della Cercatrice è un percorso a ostacoli che ogni giorno riserva nuovi trabocchetti da aggirare.
Ad esempio domenica siamo stati invitati da una coppia di amici "incinti" ad andare con loro a Genova, per una gita all'acquario. Non ero certa di riuscire a passare tutta giornata con loro, ma poi mi sono detta che dovrò cominciare ad abituarmi, perchè lui è una grande amico e collega di Carl (sposati da un anno, gravidanza arrivata PER SBAGLIO, ovvio) e non posso continuare ad evitarli per sempre. E così siamo andati.
Un'intera giornata accanto ad amica appanzata è una grande prova, lo sapevo. La pancia ora si vede tanto, non si può fare finta che non esista. E neanche potevo non chiederle niente. Perciò mi sono sforzata, le ho detto "Quanto è cresciuto!" le ho accarezzato la pancia, le ho chiesto come stava, ho chiacchierato con lei di ospedali, congedo di maternità, ginecologhe. Io e Carl ci siamo anche offerti di fargli da baby -sitter, quando nascerà e non avranno nessuno a cui affidare il bimbo (dato che i loro genitori vivono in un'altra regione). Non ho aggiunto a voce alta quello che ho pensato: "Tanto saremo ancora noi due da soli e l'unico bambino che potremo cullare sarà il vostro". Non ho dato segni di malinconia nè mi è venuto da piangere. Ce l'ho fatta, e a fine giornata ero fiera di me. Ma CHE FATICA. Ogni frase, ogni sguardo, ogni sorriso mi è costato uno sforzo che mi è parso sovrumano. La cosa peggiore non è stata vedere la mano di lui sulla pancia di lei, come pensavo..la cosa peggiore è stata rendermi conto di quanto è tutto così FACILE per chi la maternità non l'ha cercata. E' una maternità talmente non voluta che da ogni parola e da ogni gesto traspare spensieratezza e noncuranza. Va a fare i controlli, certo, segue i consigli della ginecologa, ma niente di più. Va in motorino, mangia qualsiasi cosa, è andata in vacanza in Sicilia, domenica è stata tutto il giorno in giro e in piedi, come se niente fosse. Ed è così che dev'essere!!!! Questa spensieratezza mi ha colpito più di ogni altra cosa, perchè io non l'ho avuta e so che se anche un giorno riusciremo ad avere un bambino, non l'avrò comunque, perchè sarò preoccupatissima dal primo giorno all'ultimo.
Ma questa è la nostra storia, è inutile rimuginarci sopra. E farò bene ad abituarmi a situazioni come questa, perchè faranno parte della normalità in futuro. Il pensiero di pance, nascite, battesimi di solito lo tengo il più lontano possibile da me, e per fortuna abbiamo anche tanti amici che non stanno procreando e non lo faranno nei prossimi mesi. Circondarsi di persone che hanno tanti interessi e che parlano di tutt'altre cose rispetto alla maternità è una delle strategie di sopravvivenza che ho, è una tutela per me e per il mio equilibrio mentale e emotivo. Mi proteggo, perchè so che su questo punto non ho molte difese. Ma a poco a poco devo imparare a diventare più forte e a tenermi salda anche in queste situazioni.
Comunque abbiamo festeggiato, ci siamo presi la giornata libera e abbiamo fatto un giro in motorino sugli Appennini, "scollinando" in Emilia Romagna, dove abbiamo pranzato con dei buonissimi tortelli! Il fatto che questi due anni segnino anche i due anni di Ricerca non lo abbiamo sottolineato. Non ci siamo rattristati, non ne abbiamo parlato, non ce n'era bisogno. Ci siamo semplicemente goduti la giornata insieme, noi due soli, ed è andata bene così. Siamo stati bravi, e sono contenta.
Ad esempio domenica siamo stati invitati da una coppia di amici "incinti" ad andare con loro a Genova, per una gita all'acquario. Non ero certa di riuscire a passare tutta giornata con loro, ma poi mi sono detta che dovrò cominciare ad abituarmi, perchè lui è una grande amico e collega di Carl (sposati da un anno, gravidanza arrivata PER SBAGLIO, ovvio) e non posso continuare ad evitarli per sempre. E così siamo andati.
Un'intera giornata accanto ad amica appanzata è una grande prova, lo sapevo. La pancia ora si vede tanto, non si può fare finta che non esista. E neanche potevo non chiederle niente. Perciò mi sono sforzata, le ho detto "Quanto è cresciuto!" le ho accarezzato la pancia, le ho chiesto come stava, ho chiacchierato con lei di ospedali, congedo di maternità, ginecologhe. Io e Carl ci siamo anche offerti di fargli da baby -sitter, quando nascerà e non avranno nessuno a cui affidare il bimbo (dato che i loro genitori vivono in un'altra regione). Non ho aggiunto a voce alta quello che ho pensato: "Tanto saremo ancora noi due da soli e l'unico bambino che potremo cullare sarà il vostro". Non ho dato segni di malinconia nè mi è venuto da piangere. Ce l'ho fatta, e a fine giornata ero fiera di me. Ma CHE FATICA. Ogni frase, ogni sguardo, ogni sorriso mi è costato uno sforzo che mi è parso sovrumano. La cosa peggiore non è stata vedere la mano di lui sulla pancia di lei, come pensavo..la cosa peggiore è stata rendermi conto di quanto è tutto così FACILE per chi la maternità non l'ha cercata. E' una maternità talmente non voluta che da ogni parola e da ogni gesto traspare spensieratezza e noncuranza. Va a fare i controlli, certo, segue i consigli della ginecologa, ma niente di più. Va in motorino, mangia qualsiasi cosa, è andata in vacanza in Sicilia, domenica è stata tutto il giorno in giro e in piedi, come se niente fosse. Ed è così che dev'essere!!!! Questa spensieratezza mi ha colpito più di ogni altra cosa, perchè io non l'ho avuta e so che se anche un giorno riusciremo ad avere un bambino, non l'avrò comunque, perchè sarò preoccupatissima dal primo giorno all'ultimo.
Ma questa è la nostra storia, è inutile rimuginarci sopra. E farò bene ad abituarmi a situazioni come questa, perchè faranno parte della normalità in futuro. Il pensiero di pance, nascite, battesimi di solito lo tengo il più lontano possibile da me, e per fortuna abbiamo anche tanti amici che non stanno procreando e non lo faranno nei prossimi mesi. Circondarsi di persone che hanno tanti interessi e che parlano di tutt'altre cose rispetto alla maternità è una delle strategie di sopravvivenza che ho, è una tutela per me e per il mio equilibrio mentale e emotivo. Mi proteggo, perchè so che su questo punto non ho molte difese. Ma a poco a poco devo imparare a diventare più forte e a tenermi salda anche in queste situazioni.
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giovedì 5 settembre 2013
Settembre
Quando perdi una persona cara di solito vedi sotto una luce diversa tutta la tua vita. Tutto sembra diventare meno importante rispetto alla vita e alla morte, i metri di giudizio cambiano, e oltre alla tristezza e alla mancanza ti ritrovi a fare i conti con una nuova consapevolezza. Giovedì scorso abbiamo perso un caro caro amico, una persona che è mi è stata vicina da quando ero piccolissima, mi ha visto crescere, è stato presente in tutti i momenti importanti miei e della mia famiglia, era il migliore amico di mia madre e il padre di una delle mie migliori amiche.
E così continuo a pensare che le anime più belle, le "anime sagge", le persone speciali, come era lui, se ne vanno prima degli altri. E che la vita va onorata, e ogni giorno va riconosciuto come importante, pieno di valore e prezioso.
Quindi, come sta passando settembre? Il mio stato d'animo di serenità rimane, anche se è stato scosso da questo lutto.
Come ogni settembre, è il momento dei buoni propositi e dei progetti.
Se l'anno scorso è stato l'anno dell'impegno, della Ricerca, l'anno della profondità, del viaggio in me stessa, della fatica e delle strade in salita, questo sarà l'ANNO DELLA LEGGEREZZA. E delle COSE BELLE. Della strada in PIANURA. Le mie energie le voglio impiegare per fare cose che mi piacciono, oltre ovviamente per quelle che devo fare per forza, tipo lavorare e fare le pulizie. Ma il tempo libero sarà tutto per me e per poche persone importanti.
Un'altra cosa che ho imparato nell'anno appena passato è che non serve disperdere le mie energie con persone che non mi restituiscono niente indietro. Gli amici veri meritano tutto, le conoscenze invece ( e molte persone che ritenevo amiche si sono rivelate incapaci di capire, di condividere, e anche semplicemente di starmi vicino e ascoltarmi) non meritano un gran che.
Perciò: io, Carl e Trovatello. Famiglia. Passeggiate con Trovatello. Serate noi tre a vedere le vecchie puntate di Friends e i film scaricati. Pane fatto in casa. Domeniche pomerigggio a Firenze. Torte di mele e muffins. Mercatini. Tanti libri. Weekend a casa dei miei. Passeggiate per Roma d'inverno. Cene con gli amici di sempre. Pizze la domenica sera dai miei suoceri. Qualche gita. Danza del ventre. Yoga. Telefonate chilometriche con le amiche distanti. Buddismo. Compleanni e Natale. Far crescere i germogli nel germogliatore. Il ritorno dei nostri amici dall'Equador e la loro nuova famiglia. Cenare "all'inglese" con il tè caldo e i toast. Provare il nuovo ristorante indiano.
...ah, già, e la Ricerca?
Fare l'amore quando ci pare e piace. Scoprire cosa dicono le nostre analisi. Fare quello che ci consiglierà il Super-gine. Di più, non so. Per la prima volta non sapere non mi getta nell'ansia e nella paura. So che siamo pronti e forti. So, finalmente, dopo due anni, che se non riusciamo ad avere figli NON E' COLPA NOSTRA. Per due anni mi sono sentita in qualche modo responsabile, aiutata in questo dalle parole di TUTTE le persone con le quali abbiamo parlato: tutti in modo più o meno velato ci hanno passato il messaggio che dipendesse dal mio cervello o da quello di Carl, che non facessimo abbastanza, che in qualche recondita parte del nostro cervello stessimo allontanando il nostro bambino, o al contrario che lo desiderassimo troppo, che non fossimo pronti, che fossimo troppo stressati, eccetera eccetera.
Ora finalmente so con sicurezza e senza più dubbi che noi non abbiamo nessuna colpa. Noi semplicemente non siamo molto fertili o non lo siamo affatto. La causa c'è, anche se non è ancora così chiara. E io per la prima volta mi sento libera: semplicemente accetto che questa è la nostra realtà, e so che farò di tutto per modificarla, per quanto ci sarà possibile.
E così continuo a pensare che le anime più belle, le "anime sagge", le persone speciali, come era lui, se ne vanno prima degli altri. E che la vita va onorata, e ogni giorno va riconosciuto come importante, pieno di valore e prezioso.
Quindi, come sta passando settembre? Il mio stato d'animo di serenità rimane, anche se è stato scosso da questo lutto.
Come ogni settembre, è il momento dei buoni propositi e dei progetti.
Se l'anno scorso è stato l'anno dell'impegno, della Ricerca, l'anno della profondità, del viaggio in me stessa, della fatica e delle strade in salita, questo sarà l'ANNO DELLA LEGGEREZZA. E delle COSE BELLE. Della strada in PIANURA. Le mie energie le voglio impiegare per fare cose che mi piacciono, oltre ovviamente per quelle che devo fare per forza, tipo lavorare e fare le pulizie. Ma il tempo libero sarà tutto per me e per poche persone importanti.
Un'altra cosa che ho imparato nell'anno appena passato è che non serve disperdere le mie energie con persone che non mi restituiscono niente indietro. Gli amici veri meritano tutto, le conoscenze invece ( e molte persone che ritenevo amiche si sono rivelate incapaci di capire, di condividere, e anche semplicemente di starmi vicino e ascoltarmi) non meritano un gran che.
Perciò: io, Carl e Trovatello. Famiglia. Passeggiate con Trovatello. Serate noi tre a vedere le vecchie puntate di Friends e i film scaricati. Pane fatto in casa. Domeniche pomerigggio a Firenze. Torte di mele e muffins. Mercatini. Tanti libri. Weekend a casa dei miei. Passeggiate per Roma d'inverno. Cene con gli amici di sempre. Pizze la domenica sera dai miei suoceri. Qualche gita. Danza del ventre. Yoga. Telefonate chilometriche con le amiche distanti. Buddismo. Compleanni e Natale. Far crescere i germogli nel germogliatore. Il ritorno dei nostri amici dall'Equador e la loro nuova famiglia. Cenare "all'inglese" con il tè caldo e i toast. Provare il nuovo ristorante indiano.
...ah, già, e la Ricerca?
Fare l'amore quando ci pare e piace. Scoprire cosa dicono le nostre analisi. Fare quello che ci consiglierà il Super-gine. Di più, non so. Per la prima volta non sapere non mi getta nell'ansia e nella paura. So che siamo pronti e forti. So, finalmente, dopo due anni, che se non riusciamo ad avere figli NON E' COLPA NOSTRA. Per due anni mi sono sentita in qualche modo responsabile, aiutata in questo dalle parole di TUTTE le persone con le quali abbiamo parlato: tutti in modo più o meno velato ci hanno passato il messaggio che dipendesse dal mio cervello o da quello di Carl, che non facessimo abbastanza, che in qualche recondita parte del nostro cervello stessimo allontanando il nostro bambino, o al contrario che lo desiderassimo troppo, che non fossimo pronti, che fossimo troppo stressati, eccetera eccetera.
Ora finalmente so con sicurezza e senza più dubbi che noi non abbiamo nessuna colpa. Noi semplicemente non siamo molto fertili o non lo siamo affatto. La causa c'è, anche se non è ancora così chiara. E io per la prima volta mi sento libera: semplicemente accetto che questa è la nostra realtà, e so che farò di tutto per modificarla, per quanto ci sarà possibile.
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martedì 27 agosto 2013
Back home
Eccoci tornati, purtroppo...una settimana in Maremma e una a casa mia...il tempo è volato e devo dire che me lo sono gustato completamente, attimo per attimo! Queste due settimane sono state piene di tutto quello che mi aspettavo: posti bellissimi, nuotate, lunghe dormite, libri, passeggiate nella natura, coccole, grandi mangiate, amici vecchi e nuovi, chiacchierate e momenti di pura solitudine. Insomma , quello che ci voleva.
Mi sono ritrovata a pensare a un anno fa..perchè questa è la mia seconda estate di Ricerca.
Un anno fa ero ancora convinta che fosse così facile. Ero convinta che la colpa fosse dello stress. Ero convinta che bastasse seguire scrupolosamente le indicazioni degli stick e prima o dopo avrei visto quelle due lineette comparire su un test di gravidanza. Ho passato l'estate a sperare, ho espresso mille volte lo stesso desiderio guardando le stelle cadenti e poi sono rimasta delusa.
Quest'anno no.
Quest'anno ho voluto con tutte le mie forze GODERE di ogni attimo di felicità, senza sprecare un solo pensiero che non fosse sereno e grato per la mia vita. Ho lasciato a casa le frasi negative, l'invidia delle pance altrui, la tristezza e la paura del futuro. Ma soprattutto non ho messo nessuna speranza nella valigia e non ho espresso nessun desiderio. Quando ho visto le mie stelle cadenti, ho solo pensato:"Grazie, va bene così".
NOI TRE. Io, Carl e Trovatello. La nostra famiglia. Quanta felicità riusciamo a creare, se solo le dò la possibilità di farsi spazio dentro di me. Senza aspettarmi nient'altro che quello che ho.
E così è stata una vacanza fantastica.
Grazie al progesterone il ciclo mi è venuto il giorno dopo che siamo tornati a casa, così mi sono goduta il mio mare fino all'ultimo.
Adesso lo so che non sarà così facile mantenere questo stato di grazia. Lavoro, casa, orari impossibili, più nessun momento per stare insieme, e poi tutto quello che ci aspetta: esami, visite, responsi.
Vorrei continuare a sentirmi così bene il più a lungo possibile, mi ci impegnerò con tutta me stessa. Mi dico che questa nuova forza non deriva solo dal riposo e dalle vacanze..ma che è il risultato di un anno intero di fatica, di pianti e sconfitte e di duro lavoro su me stessa. Spero che il percorso che ho fatto stia cominciando a dare i suoi frutti.
Oggi ho fatto le mille analisi del sangue che mi ha prescritto il Super-gine, i risultati saranno pronti tra un mese (tantissimo, meno male che mi sono mossa in tempo) e nel frattempo Carl rifarà lo spermiogramma e poi a novembre abbiamo di nuovo appuntamento. Nel frattempo prendo questo progesterone, che per ora non mi ha dato nessun fastidio, a parte la pancia gonfia, ma magari è solo perchè ho mangiato come un cinghiale maremmano (per rimanere in tema).
La cosa buffa è che stamattina mentre eravamo in coda allo sportello delle analisi all'ospedale sono passati una coppia di amici di Carl: lei con panciona di nove mesi e lui con valigia sulle spalle. Andavano a "far nascere" il secondo figlio, dato che lei ha finito il tempo da un pò e quindi le avrebbero indotto il parto. Mi è sembrata una scena veramente comica..o forse grottesca, a voi il giudizio.
Invece ho una cosa bella sul serio da raccontarvi: i nostri amici sono arrivati in Equador e hanno preso il loro "nino"....ieri sera li abbiamo visti su Skype e abbiamo conosciuto anche lui. Siamo stati un'ora a parlare con loro, non volevamo più staccarci dal video, erano uno spettacolo meraviglioso tutti e tre!!! Il piccolino è una forza, vispo, allegro, affettuoso, e molto autonomo e indipendente! Già li chiama Mami e Papi e li riempie di baci e coccole.....inutile dire che mi sono commossa!!! Sono così felice per loro e non vedo l'ora che possano tornare in Italia! La loro storia mi dà tantissimo coraggio e il pensiero dell'adozione si fa sempre più presente dentro di me, anzi di noi, dato che Carl è sempre stato favorevole. Chissà che non sia quella la nostra strada....
Mi sono ritrovata a pensare a un anno fa..perchè questa è la mia seconda estate di Ricerca.
Un anno fa ero ancora convinta che fosse così facile. Ero convinta che la colpa fosse dello stress. Ero convinta che bastasse seguire scrupolosamente le indicazioni degli stick e prima o dopo avrei visto quelle due lineette comparire su un test di gravidanza. Ho passato l'estate a sperare, ho espresso mille volte lo stesso desiderio guardando le stelle cadenti e poi sono rimasta delusa.
Quest'anno no.
Quest'anno ho voluto con tutte le mie forze GODERE di ogni attimo di felicità, senza sprecare un solo pensiero che non fosse sereno e grato per la mia vita. Ho lasciato a casa le frasi negative, l'invidia delle pance altrui, la tristezza e la paura del futuro. Ma soprattutto non ho messo nessuna speranza nella valigia e non ho espresso nessun desiderio. Quando ho visto le mie stelle cadenti, ho solo pensato:"Grazie, va bene così".
NOI TRE. Io, Carl e Trovatello. La nostra famiglia. Quanta felicità riusciamo a creare, se solo le dò la possibilità di farsi spazio dentro di me. Senza aspettarmi nient'altro che quello che ho.
E così è stata una vacanza fantastica.
Grazie al progesterone il ciclo mi è venuto il giorno dopo che siamo tornati a casa, così mi sono goduta il mio mare fino all'ultimo.
Adesso lo so che non sarà così facile mantenere questo stato di grazia. Lavoro, casa, orari impossibili, più nessun momento per stare insieme, e poi tutto quello che ci aspetta: esami, visite, responsi.
Vorrei continuare a sentirmi così bene il più a lungo possibile, mi ci impegnerò con tutta me stessa. Mi dico che questa nuova forza non deriva solo dal riposo e dalle vacanze..ma che è il risultato di un anno intero di fatica, di pianti e sconfitte e di duro lavoro su me stessa. Spero che il percorso che ho fatto stia cominciando a dare i suoi frutti.
Oggi ho fatto le mille analisi del sangue che mi ha prescritto il Super-gine, i risultati saranno pronti tra un mese (tantissimo, meno male che mi sono mossa in tempo) e nel frattempo Carl rifarà lo spermiogramma e poi a novembre abbiamo di nuovo appuntamento. Nel frattempo prendo questo progesterone, che per ora non mi ha dato nessun fastidio, a parte la pancia gonfia, ma magari è solo perchè ho mangiato come un cinghiale maremmano (per rimanere in tema).
La cosa buffa è che stamattina mentre eravamo in coda allo sportello delle analisi all'ospedale sono passati una coppia di amici di Carl: lei con panciona di nove mesi e lui con valigia sulle spalle. Andavano a "far nascere" il secondo figlio, dato che lei ha finito il tempo da un pò e quindi le avrebbero indotto il parto. Mi è sembrata una scena veramente comica..o forse grottesca, a voi il giudizio.
Invece ho una cosa bella sul serio da raccontarvi: i nostri amici sono arrivati in Equador e hanno preso il loro "nino"....ieri sera li abbiamo visti su Skype e abbiamo conosciuto anche lui. Siamo stati un'ora a parlare con loro, non volevamo più staccarci dal video, erano uno spettacolo meraviglioso tutti e tre!!! Il piccolino è una forza, vispo, allegro, affettuoso, e molto autonomo e indipendente! Già li chiama Mami e Papi e li riempie di baci e coccole.....inutile dire che mi sono commossa!!! Sono così felice per loro e non vedo l'ora che possano tornare in Italia! La loro storia mi dà tantissimo coraggio e il pensiero dell'adozione si fa sempre più presente dentro di me, anzi di noi, dato che Carl è sempre stato favorevole. Chissà che non sia quella la nostra strada....
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