Ho un'ora di tempo prima che Carl e Cesare tornino con le pizze, e ho deciso di usarla per scrivere qui, dato che poi chissà quando riuscirò a farlo di nuovo. Quindi i panni da ritirare, e tutto il resto delle faccende domestiche che ormai ci trasciniamo da settimane e che si accumulano sempre di più dovranno aspettare ancora! :)
Tra due settimane tornerò a lavoro. Era di questo che volevo raccontarvi...
Da quando è iniziato il Nuovo Anno il pensiero di questa scadenza è diventato improvvisamente pressante..ho cominciato a pensarci sempre, anche di notte. Ho passato qualche nottata in bianco e Carl si è preoccupato, e ha cercato di tranquillizzarmi nel modo più ragionevole possibile, ma come potrete immaginare il mio cuore di Ellie-Mamma non è affatto ragionevole, sa solo che non vuole separarsi dal suo cucciolo, punto e basta. E poi in realtà anche la Ellie-donna non fa esattamente i salti di gioia all'idea di ricominciare con le corse, le scadenze, la pressione continua, uscire la mattina prestissimo, traffico in autostrada, colleghe antipatiche, e così via. Insomma, la mia ambizione lavorativa, che è sempre stata ai minimi termini, adesso è proprio scomparsa. Per quanto il mio lavoro mi piaccia, non c'è niente che possa competere con lo stile di vita che ho fatto in quest'ultimo anno: svegliarsi tra le coccole del mio Scimmiotto, cambiarlo e giocare con lui, fare colazione con calma, passare la giornata insieme in modo rilassato, seguendo i nostri ritmi e i nostri bisogni.
Per i primi tre mesi avrò ancora un orario ridotto, grazie ai permessi di allattamento, e potrò uscire alle 15, ma dal 29 maggio, quando Cesare compirà un anno, dovrò tornare a fare le otto ore, il che vuol dire stare undici ore fuori casa ogni giorno.
La verità è che a lavorare devo tornarci, perchè abbiamo bisogno del mio stipendio. Carl come sapete lavora part-time, da quando gli hanno ridotto l'orario due anni fa, e abbiamo il mutuo, per quanto basso. Quindi con il suo solo stipendio è impensabile farcela.
Ma io non mi rassegno....perciò dopo un pò di notti insonni e un bel pò di pratica buddista, sono arrivata a elaborare un piano.
Il 9 marzo tornerò a lavoro come previsto, e ci tornerò più battagliera e grintosa che mai. Niente lamentele nè umore negativo. Ho tre mesi di tempo per dimostrare a tutti, soprattutto alla mia capa e al mio responsabile, che io posso fare in sei ore il lavoro che prima facevo in otto. Che lo posso fare perfettamente e anche meglio. Talmente saranno soddisfatti di me che quando alla fine di maggio gli chiederò di prolungarmi il part time per un altro pò di tempo, utilizzando le ferie residue che ho (ben 250 ore a oggi, che aumenteranno da qui a maggio, e che potrei utilizzare per uscire due ore prima ogni giorno), non potranno che accettare.
Ecco il mio piano.
:)
E se mi diranno di no, perchè la nostra azienda non concede il part-time se non in casi particolari..........bè, allora bisognerà fare una valutazione seria sulla mia situazione lavorativa...perchè io non ci sto a vedere Cesare solo due ore al giorno, e l'orario pieno non lo voglio più fare. Forse cercherò un altro lavoro. Part-time.
Non mi importa se tante donne lo fanno e riescono a gestirsi bene la loro vita, io NON LO VOGLIO FARE.
Cesare è piccolo ADESSO. Ogni giorno fa dei cambiamenti, e io non voglio perdermi tutto.
L'ho aspettato e cercato tanto, e ora voglio dedicare a lui più tempo che posso. Stare senza lavorare non è possibile, ma con un part-time avrei comunque un pò di stipendio e potrei almeno vederlo il pomeriggio oltre che la sera.
E' un piano ambizioso, nel senso che so che è quasi impossibile, però è il mio unico obiettivo, e ci proverò con tutta me stessa.
Nel frattempo che ci avviciniamo alla data X stiamo procedendo con l'inserimento della baby-sitter, aumentando a poco a poco le ore in cui resta sola con lui fino a lunedì scorso quando è rimasta per tutte le cinque ore previste.
Direi che sta andando bene: riesce ad addormentarlo, lo fa giocare e gli dà da mangiare.
Anche con il nonno, che dovrà stare con lui un paio d'ore la mattina, abbiamo fatto diverse prove.
Con loro sta abbastanza tranquillo, però ho notato che quando torno a casa è molto più appiccicoso, vuole stare tanto in braccio e a volte ha dei momenti di pianto inconsolabile senza motivo, che passano dopo un pò se lo coccolo e lo rassicuro.
Sicuramente il cambiamento lo ha registrato, e sa che lo sto lasciando sempre più spesso...immagino che quando questo accadrà tutti i giorni ne risentirà ancora di più, però ho la consapevolezza che stiamo facendo il possibile perchè sia un cambiamento graduale e dolce, e più di così davvero non possiamo fare.
Il nostro Scimmiotto è cresciuto tanto, sia fisicamente che nel comportamento, ed è incredibile come sia già così diverso rispetto a quando abbiamo tentato l'inserimento all'asilo nido a gennaio.
Ora lo addormentiamo con il ciuccio tenendolo in braccio sulla sedia a dondolo, cosa che è molto più riposante per noi e anche più facile per la baby sitter e i nonni. Dopo una mezz'oretta che dorme lo poggiamo sul lettone e lì dorme un altro pò, senza svegliarsi immediatamente come faceva fino a pochi mesi fa. Va volentieri a spasso nel passeggino, anche se ancora è tutto contento quando ci vede prendere la fascia, e gattona velocissimo verso di noi per farsi mettere dentro. Anche essere portato nel marsupio gli piace molto, perchè sulla schiena può guardare il mondo da un'altezza notevole!
Ha iniziato a esprimere la sua volontà sempre più chiaramente, quando gli impediamo di andare dove vuole lui, (ad esempio a immergere le sue manine cicciotte nella ciotola dell'acqua di Trovatello!) si arrabbia e protesta! E' un coccolone, adora il solletico e gli scherzi, e da buon Gemelli è curioso e vuole fare cento cose contemporaneamente.
Mangia di tutto, ho introdotto quasi tutti gli alimenti, e a parte la carne e il formaggio è un buongustaio e non dà problemi da questo punto di vista.
Continuo ad allattarlo la notte, dato che dorme sempre con noi, e durante il giorno quando me lo chiede. Finchè posso cercherò di continuare, lavoro permettendo. Lo faccio per lui ma anche per me, dato che ancora il ciclo non è tornato, e la mia speranza è che torni il più tardi possibile. A questo proposito venerdì andrò a fare un controllo dal Super-gine...dobbiamo fare il punto sul da farsi con l'Amica Endometriosi, ve la ricordate? Poi vi racconterò...
Scrutiamo il cielo..e intanto viviamo intensamente!!! ...Finchè non l'abbiamo avvistata e intercettata, quella pennuta!!!
mercoledì 24 febbraio 2016
giovedì 11 febbraio 2016
Vita che scorre
Il tempo cammina sempre più veloce e io non riesco a stargli dietro. Mi dispiace di non riuscire più a soffermarmi e a registrare qui i miei pensieri e le mie emozioni come facevo Prima, mi succede spesso di pensare " Questa cosa devo scriverla nel blog!" ma poi passa il momento, la giornata, la settimana, e ci sono già tantissime altre cose che mi assorbono e che vorrei scrivere, ma non lo faccio, e così via...Insomma, so che questo spazio è un pò abbandonato e mi dispiace, ma per il momento la Vita assorbe tutte le mie energie, e la notte preferisco dormire piuttosto che stare alzata a scrivere al computer! Comunque se mi volete ora ci sono, sono qua a tentare di farvi un riassunto delle ultime settimane.
Siamo già a metà febbraio, tra meno di un mese rientrerò a lavoro. Cesare ha otto mesi e mezzo, ed è cambiato tantissimo. Gli è spuntato il secondo dentino, ha iniziato a gattonare e a tirarsi su in piedi, dice "Mamma" e ogni tanto "Papà", mangia di tutto, è andato per la prima volta sull'altalena, ha partecipato alla sua prima festa in maschera con il costume da Draghetto, sta da solo a casa dei nonni e si addormenta con la baby sitter.
Questo è soltanto un elenco di cose, che non riesce a esprimere la meraviglia e lo stupore di fronte a questo Piccolo Essere che scopre il mondo, fa enormi conquiste, percorre da solo le tappe necessarie a diventare grande davanti ai nostri occhi.
E noi non facciamo altro che stargli vicino e accompagnarlo in questo viaggio, ringraziando ogni giorno per questo immenso privilegio, spettatori più che attori, perchè ora è il suo momento, noi ci siamo semplicemente fatti da parte per lasciare spazio a lui.
Il privilegio è proprio questo: di poter restituire alla vita qualcosa, visto che fino ad ora abbiamo preso per noi..adesso per noi basta così, adesso tocca a lui. E' una pienezza strana, una completezza che non so spiegare a parole, la sensazione che ci portiamo dentro da quando è arrivato.
La certezza che ogni nostro gesto, dall'aprire gli occhi la mattina all'ultimo pensiero prima di addormentarci, è dedicato a lui. E lui si lascia accompagnare mentre fa la sua strada, si appoggia a noi, legge la vita attraverso il nostro sguardo, ha ancora bisogno che gli facciamo da filtro, e per un bel pò sarà ancora così. Però ha iniziato le sue esplorazioni nel mondo, e ogni angolo è una nuova scoperta, nella quale si immerge con tutto se stesso.
Volevo raccontarvi del mio ritorno prossimo a lavoro, dell'inserimento della tata che sta procedendo bene, delle nuove cose che ha iniziato a mangiare Cesare, ma ormai sono andata sul poetico, e in più lui si è svegliato, quindi facciamo che per ora mi fermo qui, e mi impegnerò a tornare presto!!!
Siamo già a metà febbraio, tra meno di un mese rientrerò a lavoro. Cesare ha otto mesi e mezzo, ed è cambiato tantissimo. Gli è spuntato il secondo dentino, ha iniziato a gattonare e a tirarsi su in piedi, dice "Mamma" e ogni tanto "Papà", mangia di tutto, è andato per la prima volta sull'altalena, ha partecipato alla sua prima festa in maschera con il costume da Draghetto, sta da solo a casa dei nonni e si addormenta con la baby sitter.
Questo è soltanto un elenco di cose, che non riesce a esprimere la meraviglia e lo stupore di fronte a questo Piccolo Essere che scopre il mondo, fa enormi conquiste, percorre da solo le tappe necessarie a diventare grande davanti ai nostri occhi.
E noi non facciamo altro che stargli vicino e accompagnarlo in questo viaggio, ringraziando ogni giorno per questo immenso privilegio, spettatori più che attori, perchè ora è il suo momento, noi ci siamo semplicemente fatti da parte per lasciare spazio a lui.
Il privilegio è proprio questo: di poter restituire alla vita qualcosa, visto che fino ad ora abbiamo preso per noi..adesso per noi basta così, adesso tocca a lui. E' una pienezza strana, una completezza che non so spiegare a parole, la sensazione che ci portiamo dentro da quando è arrivato.
La certezza che ogni nostro gesto, dall'aprire gli occhi la mattina all'ultimo pensiero prima di addormentarci, è dedicato a lui. E lui si lascia accompagnare mentre fa la sua strada, si appoggia a noi, legge la vita attraverso il nostro sguardo, ha ancora bisogno che gli facciamo da filtro, e per un bel pò sarà ancora così. Però ha iniziato le sue esplorazioni nel mondo, e ogni angolo è una nuova scoperta, nella quale si immerge con tutto se stesso.
Volevo raccontarvi del mio ritorno prossimo a lavoro, dell'inserimento della tata che sta procedendo bene, delle nuove cose che ha iniziato a mangiare Cesare, ma ormai sono andata sul poetico, e in più lui si è svegliato, quindi facciamo che per ora mi fermo qui, e mi impegnerò a tornare presto!!!
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