sabato 4 maggio 2013

Prove di sopravvivenza: vicine di casa

La mia vicina di casa ( o per meglio dire la mia "dirimpettaia") si chiama Alma e avrà sui 75 anni. Le sue attività preferite sono affacciarsi al balcone per vedere cosa succede nella nostra strada e stare sulla soglia di casa per vedere cosa succede nella nostra strada. 
Quando ci siamo trasferiti nella Nuova Casetta (ormai quasi 2 anni fa) siamo stati l'Evento dell'Anno nella vita della buona Alma, dato che finalmente qualcuno andava ad abitare nella casa del povero Alfio, ormai vuota da troppo tempo. E poi una coppiettina giovane, due bravissimi ragazzi, due lavoratori, almeno la strada si ringiovanisce un pò......
Insomma, ci ha accolti con tutti gli onori, ha voluto sapere tutto di noi e quello che non gli abbiamo detto lo ha dedotto scrutando dal balcone e annotandosi tutti i nostri movimenti. 
Al momento delle presentazioni mi aspettavo già la domanda di rito: 
"..E figlioli..non vù ne fate???" ma a quel tempo eravamo all'inizio della Ricerca, che non potevo immaginare sarebbe stata tanto lunga, perciò potei rispondergli allegramente: "Si, si, adesso vedremo.." e ovviamente lei si sentì in dovere di consigliarmi "Ma non ci pensate troppo eh? Se no poi non vi vengono..." io le diedi ragione e la conversazione finì lì. 
Passarono i mesi. Immagino che ogni volta che mi incontrasse esaminasse attentamente la mia pancia, per vedere se riusciva a intravedere qualche rigonfiamento..ma dato che non succedeva niente, dopo un pò ritornò alla carica, anche perchè nel frattempo io e Carl ci eravamo sposati!
 "E così ora siete anche sposati.....ora è proprio il momento di farlo, questo figliolo!!" e io, molto meno spensierata della prima volta, alzando gli occhi al cielo: "Eh, speriamo che arrivi.." 
A quel punto si è sentita chiamata in causa, e con un tono di voce sempre più alto ha esclamato: " Ma certo!!!!! Pensa che la mì figliola era come te...ci pensava troppo..e non gli venivano!!! Poi un giorno..è andata a fare la spesa alla 'Oppe (la coop, per i non toscani) e mentre camminava col carrello uno le è venuto addosso con la macchina, è cascata e insomma si è rotta la gamba! E' dovuta stare un mese ferma IMMOBILE...ed è rimasta incinta!!! Pensa un pò!!!" Io sono rimasta senza parole...non capivo se il suo era un incoraggiamento o un consiglio (devo farmi investire per rimanere incinta???), e mi sono limitata a un debole sorriso. Ma lei ha continuato: "Che poi, invece del secondo è rimasta subito, nemmeno lo voleva, pensa un pò..e ora ne ha due ed è sempre stanca!!!Quindi vedi..non le venivano e invece....Io no, io ne ho fatti 2 subito..e poi la terza a 42 anni che ormai chi ci pensava più..ma lei, la mì figliola...era come te!!!" 
Io intanto annuivo sempre meno convinta..e con la scusa che andavo di corsa me la sono squagliata dentro casa. Ho continuato a rimuginare sulla storia della gamba rotta cercandogli un senso nascosto..che non ho trovato. 
Ma l'apoteosi l'ha raggiunta qualche mese fa, quando ci ha intercettato mentre io e Carl salivamo in macchina.
 Lei era sulla soglia e proprio da lì ha GRIDATO, facendo un gesto inequivocabile con la mano sulla sua panciona, "ALLORA????ANCORA NULLAAAAAA???" A denti stretti, ricordando a me stessa che in fondo è una povera vecchietta, le ho risposto un laconico "No." e lei ha incredibilmente urlato ancora più forte:" MA VAI......A LETTO!!!"
Io sono rimasta pietrificata. Carl mi ha tirato dentro la macchina dicendo "Questa è matta...". Sua figlia (quella della gamba rotta) ha guardato la madre inorridita e le ha gridato a sua volta :"Ma mamma...che dici??"
Ora, secondo voi, come dovrei interpretare quel "vai a letto"? 

a. Come un'esclamazione di dispiacere perchè la Ricerca ancora non ha prodotto risultati.


b. Come un consiglio, anzi un invito a rientrare in casa, chiuderci in camera da letto e darci da fare finchè non ne veniva fuori una coppia di gemelli.


Ancora non so decidermi. 

E ora come si comporta la dolce Alma? In effetti è un pò di tempo che non abbiamo conversazioni inquietanti. Forse quando ha visto che nella nostra famiglia è entrato Trovatello si è rassegnata. O forse la figlia le ha fatto una ramanzina e le ha intimato di non tormentarmi più. O forse sono io che evito accuratamente di incontrarla. 


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