Eccoci qua, già a fine Aprile.
Intanto dal punto di vista medico è andato tutto per il meglio. A me è passato, Carl ha avuto solo tosse per una decina di giorni e anche Anita, ma nessun altro sintomo nè peggioramento. Se lo hanno preso è stata in forma leggerissima. Magari lo scopriremo se prima o poi faremo quel famoso esame degli anticorpi di cui si parla in questi giorni.
Archiviata questa esperienza stiamo continuando la nostra quarantena come meglio possiamo.
Carl lavora parecchio mentre io sono sempre in cassa integrazione. Sembra che le industrie riapriranno il 4 maggio, anche se quelle del tessile e dell'abbigliamento stanno facendo pressioni sul governo per aprire prima...noi per non trovarci impreparati abbiamo fatto una specie di contratto alla nostra baby sitter, si chiama libretto di famiglia e si fa sul sito dell'INPS, almeno quando dovrà ricominciare a venire avrà un documento che certifica che lavora da noi. E poi dovremo farci aiutare di nuovo dai miei suoceri, non possiamo permetterci la baby sitter tutta la mattina. Se le scuole non riaprono, e non riapriranno, non c'è altro modo. Questa cosa delle scuole è quella che mi angoscia di più, anche se cerco di non pensarci.
Continuo nel mio esercizio di vivere giorno per giorno, e con questi due scimmiotti esagitati non mi riesce difficile, arrivo alla sera distrutta e senza aver avuto il tempo di fare quasi niente se non lo stretto necessario, figuriamoci pensare.
Devo dire che la nostra casa ci sta salvando.
Non passa giorno in cui non la ringrazio silenziosamente, e adesso non la cambierei più per nessuna ragione al mondo, perchè veramente è grazie a lei se i bambini sono sereni e allegri.
Dentro è sempre piccolissima, non è che si è allargata, ma ha delle caratteristiche che si stanno rivelando fondamentali in questo periodo assurdo.
Primo: il cortile. Se è bel tempo ci passiamo almeno due ore la mattina e un'oretta il pomeriggio. Giochiamo con gli animali di plastica, con le macchinine, facciamo casette con i sassi, facciamo merenda sulla panchina, ci arrampichiamo sul cancello e sulla ringhiera, guardiamo le lucertole o le lumache, controlliamo lo stato di tutte le piante, ogni giorno ne osserviamo i cambiamenti e la fioritura, e se fa proprio caldo riempiamo le pistole d'acqua e annaffiamo loro e noi. Carl ha aggiustato l'altalena e adesso abbiamo anche quella, se la povera magnolia reggerà il peso di quei due bisontini.
Secondo: casa nostra si trova in fondo a una strada senza uscita, e oltre a noi c'è solo un'altra famiglia con bambini. Questo significa che possiamo prendere ogni giorno le bici e fare mille e mille giri davanti casa , organizzare gare di corsa, giocare a lupo mangiafrutta e a nascondino tra le macchine parcheggiate senza nessun pericolo.
Terzo: il terrazzo a tasca. Su nella mansarda, dove c'è la cameretta di Cesare, abbiamo un terrazzo a tasca coperto da una tenda avvolgibile, così se piove o c'è troppo vento possiamo stare anche li a giocare. Ci abbiamo messo gli strumenti per suonare, il tavolinetto per disegnare e la pista dei trenini che è uno dei giochi preferiti di Cesare.
Insomma, riusciamo a non annoiarci.
I bimbi sono cambiati tanto in questo periodo. Cesare è diventato più autonomo, spesso gioca da solo inventando le sue storie e non vuole assolutamente essere disturbato. Mi aiuta abbastanza e fa molte meno lagne di quando andava all'asilo. Credo che c'entri anche il fatto che è rilassato e riposato, in questo periodo ci stiamo svegliando sempre non prima delle otto e mezzo, con calma, non ci sono orari e a parte lavarsi non viene costretto a fare nient'altro. Per fortuna ha smesso di fare quei disegni terribili, evidentemente era proprio spaventato dal fatto che stavo male, adesso invece lo vedo sereno. Dice che della scuola gli manca solo il pranzo quando mangiavano tutti insieme "quelle cose buone" :) ma non chiede quasi mai degli amichetti. E' anche vero che non ha una percezione chiara del tempo e della situazione, secondo lui prima o poi la scuola ricomincerà e tutto tornerà come prima ( e vorrei tanto crederci anch'io...).
Anita è un uragano. L'abbiamo soprannominata Marley (dal cane combinaguai del film "Io e Marley") perchè ne fa una al secondo, e io credo che debba avere un angelo custode molto attento che la protegge perchè è un miracolo che ancora non si sia rotta la testa. Il fatto è che è determinatissima. Lei vuole fare qualcosa e la fa, senza chiedere niente a nessuno. Si sente assolutamente competente in tutto e si infuria se le impediamo di fare da sola cose come tagliare il parmigiano col coltello dei grandi o arrampicarsi sul lavandino per lavarsi i denti senza aiuto. Questi suoi Terribili due anni sono veramente faticosi. Sotto sotto però la ammiro e devo sforzarmi per darle dei limiti, perchè dentro di me sono orgogliosa di lei e spero che resti così com'è. In questa convivenza 24 ore su 24 con Cesare sta imparando tantissimo e sono felice di vedere quanto sono uniti e complici. Ovviamente litigano sempre, ma anche quello gli fa passare il tempo.
Niente, a me sembra che ce la stiamo cavando, faccio del mio meglio per non farli smangiucchiare tutto il giorno o guardare troppi cartoni, ma non sono capace di inventarmi ogni giorno un gioco didattico o istruttivo o fargli fare i lavoretti.
Io cerco di sopravvivere nel modo migliore, non mi faccio grandi aspettative e se ce l'ho fatta a fargli mangiare un pò di verdura e fare un pò di movimento mi sembra di aver raggiunto l'obiettivo della giornata.
Poi ci sono giorni si e giorni no.
Oggi per esempio ne sono successe di tutti i colori: Anita ha fatto pipì sul mio cellulare (colpa mia che l'ho lasciata senza pannolino troppo tempo, e ancora con la pipì non ci siamo proprio) che ha smesso di funzionare, e ovviamente ha bagnato anche tutto il divano su cui era seduta. Ho tolto i cuscini per asciugarli col phon (visto che piove da due giorni ed è umidissimo) e stasera nonostante avesse il pannolino ha bagnato di nuovo il divano, senza cuscini, nello stesso punto della mattina. Mentre asciugavo anche la struttura del divano ha fatto cadere la ciotolina di coccio del muffin che stava mangiando così ho dovuto tirare fuori l'aspirapolvere e aspirare tutta la cucina perchè i frammenti si erano sparsi ovunque, mentre loro due saltavano sui cuscini del divano tipo parco avventura.
E meno male che non devo lavorare in smart working, perchè veramente non potrei mai riuscirci.
Teniamo duro, teniamo duro, teniamo duro.
Le mille domande che mi si affollano il testa le caccio via ed è passato un'altro giorno, e anche oggi ce l'abbiamo fatta.
Quando ti leggo un po' mi ritrovo e un po' penso che tu hai una serenità interiore (mica che ce l'hai per culo, costruita con fatica) che a me manca...ma comunque mi sento molto vicina alla tua esperienza.
RispondiEliminaCon i bambini che saltano sul divano, e nel frattempo cade sempre qualcosa e il qualcosa è la cosa più briciolosa possibile, o più bagnata.
Ed è mattina di nuovo, e poi sera. e loro crescono...
Si,lo so che tu puoi capirmi...quanto alla serenità interiore si,un po' ci ho lavorato sopra,ma poi è anche fortuna,infanzia che vivi,carattere,bo...secondo me anche tu hai fatto un percorso parecchio impegnativo!
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Eliminapotrei aver scritto molte delle tue frasi e situazioni!
RispondiEliminaDai che siamo a buon punto!ripartirà ttto con calma e speriamo di riuscire a comportarci bene e seguire le regole!
Sì, già il fatto di poter uscire con i bimbi rende tutto più leggero!!! Almeno ci godiamo un po' la primavera! :)
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